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  • Fondazione Inarcassa ha in corso attività di confronto, con altri soggetti, per sviluppare iniziative utili ad ampliare le attività dei liberi professionisti, anche nel campo dell’internazionalizzazione. Tender Lab è un progetto promosso da MAECI e ICE per la formazione e accompagnamento per la partecipazione alle gare d’appalto internazionali relative ai servizi di consulenza, ingegneria, architettura. Dopo le tappe di Palermo e di Roma, la terza tappa che si terrà a Genova il 7 e l'8 maggio sarà l’occasione per condividere informazioni, buone pratiche e contatti per lavorare con UE e Banche Multilaterali. Per gli iscritti Fondazione Inarcassa che volessero aderire alla tappa di Roma e per ulteriori informazioni in merito contattare: Fondazione Inarcassa: Dottoressa Elena Valente  Tel.: 06 85274209 – mail: e.valente@fondazioneinarcassa.it Tender Lab è un progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE in collaborazione con partner territoriali, costruito per offrire alle PMI italiane un percorso di formazione e accompagnamento verso la partecipazione alle gare d’appalto internazionali (tender). Le gare internazionali bandite da Organismi Internazionali, Banche Multilaterali di Sviluppo e autorità pubbliche centrali e locali rappresentano un volano importante per l’internazionalizzazione delle imprese, e possono aprire nuovi orizzonti di sviluppo per il business delle PMI grazie a un mercato stabile, un’ampia offerta di bandi per forniture e servizi, pagamenti sicuri e garanzie politico-commerciali. L'iniziativa, oltre a prevedere altre attività collaterali è composta da un laboratorio di due giornate erogato in presenza ed è gratuita.
  • "Lasciamo lo sviluppo dei servizi di architettura e ingegneria all'iniziativa dei liberi professionisti. Lo Stato, invece, si occupi di programmazione, controllo e coordinamento delle attività di ricostruzione. Gli affidamenti dei servizi tecnici agli ingegneri e architetti liberi professionisti favoriscono la concorrenza e il merito e accrescono la qualità della progettazione". Questo è uno dei passaggi del Presidente della Fondazione Inarcassa, ing. Andrea De Maio, intervenuto lo scorso 11 aprile in audizione in Commissione Ambiente alla Camera sul ddl ricostruzione post calamità. Guarda il video dell'audizione
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  • AIRES INGEGNERIA srl è una Società di Ingegneria specializzata nello sviluppo di progetti e consulenze nel campo dell'Ingegneria Strutturale e Sismica e nella Valutazione di Vulnerabilità di edifici esistenti. Fondata nel 2008 originariamente come associazione professionale, è guidata dagli ingegneri Pasquale Crisci, Gennaro Di Lauro e Gianfranco Laezza. "Per crescere professionalmente e mirare a determinati obiettivi, ci ha spiegato Pasquale Crisci, è importante il confronto quotidiano e il lavoro di gruppo grazie al quale le idee nascono e si sviluppano in modo esponenziale: “un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile”. Su questo principio è nata Aires Ingegneria nel 2008 come studio associato di tre “artigiani delle ingegneria” per poi diventare nel 2016 una società di ingegneria grazie alla sinergia con altri giovani colleghi che negli anni hanno creduto in noi e con i quali abbiamo raggiunto inaspettati traguardi. È stato strategico e, oggi possiamo dire anche lungimirante, investire sulla nostra formazione universitaria, che è anche la nostra passione: l’Ingegneria Sismica e Strutturale.  Ci siamo in particolare focalizzati sulla conoscenza strutturale degli edifici esistenti e sulla applicazione delle tecnologie soprattutto innovative per gli interventi di consolidamento finalizzati all’adeguamento e al miglioramento sismico.    Nel video l'intervista del format ArchiTalkIng del mese di Marzo   Guarda la versione integrale
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  • In ottemperanza all’articolo 83, comma 3 del D.Lgs. 36/2023, l’Anac a gennaio scorso ha lanciato una nuova consultazione pubblica aperta a tutti gli Stakeholder interessati sullo schema di bando tipo n. 2/2023 - "Procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi di architettura e ingegneria di importo pari o superiore alle soglie di rilevanza europea con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo". Alla consultazione, terminata il 1° marzo scorso, ha partecipato anche la Fondazione Inarcassa che ha posto il punto di vista degli architetti e ingegneri liberi professionisti all’attenzione dell’Anac su alcune questioni considerate dalla stessa Autorità “problematiche a causa di vuoti normativi, assenza di coordinamento normativo e difficoltà interpretative”. Per facilitare il lavoro degli stakeholder, l’Anac ha fornito ai soggetti partecipanti due o più soluzioni interpretative ai temi e alle questioni poste in consultazione. Cosi ad esempio, su un tema molto complesso e spinoso dal punto di vista interpretativo, come quello dell’equo compenso e in particolare il coordinamento tra la legge n. 49/2023 e le disposizioni in materia di equo compenso all’interno del nuovo Codice, l’Anac ha fornito tre possibili soluzioni sulle quali interrogare gli stakeholder: 1) Necessità di svolgere gare a prezzo fisso; 2) Possibile ribasso limitato alle spese generali; 3) Non applicabilità della disciplina dell’equo compenso alle procedure di evidenza pubblica. Al riguardo, la posizione della Fondazione Inarcassa è molto chiara: l’equo compenso è sempre applicabile e il compenso non può essere oggetto di ribasso. La soluzione n. 2, sulla quale si stanno orientando molte stazioni appaltanti, appare di evidente compromesso rispetto, invece, alla opzione n. 3 che la Fondazione Inarcassa ha bocciato tout court in quanto contrasta con la legge n. 49/2023 in materia di equo compenso.  Altro tema sul quale si è pronunciata la Fondazione Inarcassa nel formulario messo in consultazione è quello relativo all’oggetto dell’appalto, importo e suddivisione in lotti. Nelle more dell’aggiornamento del DM Giustizia del 17 giugno 2016, la Fondazione ha chiesto che per le prestazioni in esso non contemplate (ad esempio, la relazione DNSH) si dovrebbe prevedere il calcolo a vacazione. Nel caso in cui la stazione appaltante preveda, invece, il ribasso delle spese generali, dovrebbe motivare la scelta, atteso che si tratta di spese che il professionista sostiene per il procedimento de quo e per il mantenimento dell’attività (spese di partecipazione alla gara, cauzioni, polizze assicurative, licenze applicativi software ecc… ). Inoltre, conformemente al principio europeo della concorrenza, andrebbe imposta la suddivisione in lotti funzionali in tutti le procedure con accordo quadro. C’è stato anche lo spazio per ribadire, in merito ai requisiti generali, che nel caso di affidamento di incarichi al personale dipendente della PA andrebbe acquisita l’autorizzazione rilasciata dall’Amministrazione di appartenenza a garanzia della serietà dell’offerta. Per quanto riguarda, invece, i requisiti finanziari e tecnici, la Fondazione ha confermato la richiesta di una revisione dell’art. 100 del Codice in quanto disposizione limitativa della concorrenza ed in contraddizione con i principi di accesso al mercato e di massima partecipazione alle gare. Pertanto, come richiesto anche in altri contesti, la Fondazione Inarcassa propone, a tal proposito, di estendere il periodo di riferimento sul quale valutare il possesso del requisito relativo al fatturato globale, dagli attuali ultimi 3, ai migliori 3 degli ultimi 5 anni, come peraltro avveniva prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice; estendere dagli attuali 3 a 10 anni il periodo di valutazione dei requisiti di capacità tecnica e professionale; specificare che la locuzione “contratti analoghi”, di cui al comma 11, non si riferisce all’importo dei servizi espletati, parametro non oggettivo e non rappresentativo del valore e dell’importanza dell’opera per cui si è svolto il servizio. Nel complesso, il giudizio della Fondazione Inarcassa sullo schema di bando tipo resta positivo. Ciò nonostante, restano ancora diverse criticità, alcune sopra argomentate e altre, comunque, oggetto di altrettanta attenzione da parte della Fondazione Inarcassa. È evidente che la consultazione promossa dall’Anac non esaurisce le future interlocuzioni che la Fondazione Inarcassa continuerà ad avere anche con il legislatore di primo livello sulle criticità che ancora oggi riscontriamo nel nuovo Codice sul quale è auspicabile un “correttivo” in tempi brevi.
  • Francesca Salvador, ingegnere edile specializzato in progettazione architettonica, è socio “anziano” di 3TI Progetti di cui è anche direttore tecnico dal 2018. Entra in 3TI PROGETTI nel 2004 nel dipartimento di sviluppo aziendale, focalizzando successivamente i suoi interessi nel campo della progettazione e maturando una profonda esperienza nella progettazione urbana e edilizia, sia nel settore privato che pubblico. In che modo l'architettura può rispondere alle sfide sociali ed ambientali odierne, come l'inclusione, la sostenibilità e la rigenerazione urbana? "Il valore sociale dell'architettura è fondamentale - ci ha spiegato l'ing. Salvador - poiché non si limita a creare spazi fisici, ma contribuisce a plasmare il benessere delle persone e delle comunità. L'architettura ha il potere di migliorare la qualità della vita, offrendo ambienti che rispondono ai bisogni culturali, economici e soprattutto sociali". 3TI ha inoltre ottenuto nel 2022 la certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, ed è stata la sesta società in Italia ad ottenere questa certificazione. Che impatto ha avuto? "Questa visione inclusiva - ha continuato la Salvador - ha avuto un impatto significativo sulla mia carriera, poiché ho potuto lavorare in un contesto che valorizza la competenza a prescindere dal genere, con un approccio che mette al centro il talento e la professionalità. Essere donna in un ambiente che promuove la parità ha facilitato il mio percorso, permettendomi di affrontare le sfide con maggiore fiducia e determinazione. Ho avuto la possibilità di gestire in modo armonioso le esigenze professionali e familiari, senza dover sacrificare l’una per l’altra. Questo ha avuto un impatto positivo non solo sulla mia crescita professionale, ma anche sul mio benessere personale, permettendomi di dare il meglio di me in entrambe le dimensioni".
  • Inserito più volte tra i migliori 100 architetti italiani grazie ai lavori realizzati sia in Italia che all’estero, Carlo Magnoli è presidente della Magnoli & Partners, studio di progettazione che contribuisce a progettare la transizione energetica e a promuovere la realizzazione di comunità resilienti e sostenibili. È lui il protagonista dell’edizione di febbraio di ArchiTalkIng, il nuovo format di Fondazione Inarcassa volto a valorizzare l’attività dei liberi professionisti iscritti a Inarcassa.  Con lui abbiamo parlato di sviluppo urbano sostenibile: “Purtroppo, in questa fase dello sviluppo della nostra società, l’ambiente costruito dall’uomo sta danneggiando l’ambiente naturale e sta pregiudicando la capacità delle future generazioni di vivere sul pianeta. L’ambiente costruito, antropizzato – ci ha spiegato l’arch. Magnoli - va inserito nell’ambiente naturale con un inevitabile rapporto di interdipendenza. Ogni contesto su cui insistono le nostre città ha dunque alcune esigenze prioritarie: ridurre i consumi, ridurre l’inquinamento, diminuire le immissioni di CO2 in atmosfera, consentire una qualità della vita urbana più sana, abbassare le spese di gestione pubblica e privata e combattere la povertà energetica diminuendo il peso economico per l’energia sostenuto oggi dalle famiglie. Questi sono di fatto nuovi driver progettuali. Rispetto alla sua esperienza all’estero, abbiamo chiesto all’arch. Magnoli quali siano le principali differenze con i professionisti italiani. Secondo l’architetto “Il tema è esattamente quello della crescita dimensionale. Nella mia esperienza non ho rilevato grossi gap qualitativi (anzi), mentre sono evidenti i gap quantitativi: in Italia siamo tanti (e non troppi) ma quasi tutti “troppo piccoli” per gestire commesse rilevanti. Ho lavorato all’estero in cordate auto-generate, spesso poco solide perché improvvisate, ma era l’unico modo per competere su un mercato dominato da grandi società di ingegneria, con referenze importanti e esperienze pregresse quasi ineguagliabili”. Nel video l'intervista integrale  
  • Good news! La Fondazione Inarcassa ottiene un altro importante risultato nell’attività di contrasto ai bandi irregolari. L’Anac si è espressa su una procedura indetta da Gesac spa, la Società di gestione dei servizi aeroportuali della Campania, ai fini dell’affidamento di un servizio di architettura e ingegneria attinente l’incarico di progettazione dei lavori di ampliamento dell’area arrivi dell’aeroporto di Napoli. Con una diffida notificata a Gesac il 13 aprile scorso, la Fondazione Inarcassa ha evidenziato l’illegittimità, ai sensi del Codice del 2016, della procedura di gara nella parte in cui è previsto che “l’eventuale incremento dell’importo delle opere progettate comporterà l’applicazione, a carico dell’Affidatario medesimo, di una penale pari all’uno per mille dell’importo del corrispettivo economico, previsto per la fase progettuale interessata, per ogni incremento dell’uno per cento dell’importo delle opere progettate, fino al raggiungimento del 10% (dieci per cento) del corrispettivo complessivo del servizio”. Una previsione giudicata illegittima anche dall’Anac che con delibera n. 73 del 17 gennaio 2023 si è pronunciata sul caso sollevato dalla Fondazione. L’ipotesi di penale prevista nel documento di gara, confermata nella Nota di riscontro del Rup, non rientra nella disciplina di cui all’articolo 113 bis comma 4 del D.lgs. 50/2016 (speculare all’articolo 126 del nuovo Codice D.lgs. n. 36/2023). A tal proposito, l’ipotesi di penale “non è configurabile qualora sia collegata all'avverarsi di un fatto fortuito o, comunque, non imputabile all'obbligato, costituendo, in tale ultima ipotesi, una condizione o clausola atipica che può essere introdotta dall'autonomia contrattuale delle parti”, sostiene l’Anac, che, però, prosegue: “Autonomia negoziale, anche della pubblica amministrazione, incontra limiti inderogabili rinvenibili nei principi costituzionali di solidarietà, di uguaglianza e di ordine pubblico, sulla base dei quali compiere il giudizio di meritevolezza di cui all’articolo 1322 codice civile”.     Clicca qui per scaricare la delibera dell'ANAC
  • La Fondazione Inarcassa ha partecipato al tavolo di lavoro sulle politiche abitative, cosiddetto “Piano casa”, promosso dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Dopo i primi due incontri, ai quali hanno partecipato le principali organizzazioni e associazioni impegnate nelle politiche di riqualificazione e tutela del patrimonio edilizio, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato un documento sul proprio sito con le principali proposte, suddivise per macroaree, tramesse dagli stakeholder. La Fondazione Inarcassa, già in occasione del primo incontro, a dicembre scorso, ha sviluppato e condiviso con l’Ufficio legislativo del Ministero un documento di proposte dal quale, coerentemente con la mission del tavolo di lavoro congiunto, ha valutato le seguenti:  1) recupero e riconversione del patrimonio pubblico inutilizzato; 2) promozione della partnership pubblico-privata per interventi di housing sociale; 3) destinazione a obiettivi di edilizia residenziale pubblica o sociali delle unità immobiliari di edilizia privata rimaste invendute in accordo con i proprietari.
  • Di che si tratta Erasmus per giovani professionisti è il progetto della Fondazione Inarcassa in collaborazione con Materahub, organizzazione intermediaria leader in Italia, nell’ambito del programma di scambio per gli imprenditori finanziato dall’Unione europea. Il progetto ti offre la possibilità di lavorare a fianco di un professionista esperto in un altro Paese dell’Unione europea e di rafforzare le competenze di cui hai bisogno per sviluppare la tua attività. Il tuo soggiorno all’estero potrà durare da 1 a 6 mesi. È previsto per il giovane professionista un contributo finanziario, rapportato alla qualità di vita del Paese di destinazione (vedi tabella file allegato). Puoi beneficiare del programma se Hai la partita Iva da meno di tre anni e sei iscritto a Inarcassa (si considera storico apertura P.IVA) Sei residente in modo stabile in uno dei Paesi dell’Unione europea Hai un progetto concreto o un’idea programmatica esposti in un piano commerciale Sei in grado di dimostrare la tua motivazione e il tuo impegno a partecipare in una relazione professionale con un architetto o ingegnere esperto di un altro Paese dell’Unione europea Sei pronto a contribuire allo sviluppo dello studio ospitante Sei pronto a coprire le spese del tuo soggiorno all’estero che eccedessero la sovvenzione UE Non esiste un limite d’età! Nella pratica Il programma è gestito da una rete di punti di contatto locali di sostegno ai soggetti operanti nei diversi Paesi dell’Unione europea. Dopo che avrai compilato la tua candidatura on line e la tua richiesta di partecipazione al programma sarà stata accettata, il punto di contatto Materahub ti fornirà sostegno e assistenza nella ricerca della struttura ospitante. Riceverai anche un supporto pratico durante il tuo soggiorno all’estero. Avrai la possibilità di Sviluppare contatti internazionali Sapere come funziona il mercato in un altro Paese europeo e scoprire modi diversi di esercitare la tua professione Rafforzare le tue competenze settoriali Scoprire potenziali opportunità di cooperazione Ottenere una sovvenzione da un programma della Commissione europea Entra nel programma in 5 mosse! 1. Prepara il tuo CV, la lettera di motivazione e il business plan 2. Presenta la tua candidatura su www.erasmus-entrepreneurs.eu e invia una email a e.valente@fondazioneinarcassa.it per confermarci l’iscrizione e permetterci di seguirne l’esito 3. Scegli Materahub come punto di contatto nel tuo Paese 4. Resta in attesa di ricevere una proposta oppure contatta uno studio ospitante all’estero e concorda il progetto di scambio (date, obiettivi e attività) 5. Una volta che l’abbinamento è approvato firmerete un accordo di finanziamento con Materahub Sei pronto per iniziare il soggiorno all’estero? Hai la p. IVA da più di 3 anni? Diventa Host! Se hai la p. IVA da più di 3 anni o hai già partecipato al programma come giovane professionista, puoi diventare un professionista ospitante senza sostenere spese e accogliere nel tuo studio un giovane professionista europeo Inoltre il programma EYE ha introdotto Erasmus 4Ukraine, ovvero la possibilità di ospitare professionisti ucraini anche se già sul suolo italiano. Consigliamo una lettura alle guide: per l'iscrizione al portale come Professionista Ospitante (HE) o come Giovane Professionista (NE) ed una Guida generale del programma EYE. Qui i riferimenti su CV e Business Plan (solo per NE) con modello, dopodichè si può procedere in autonomia alla registrazione: https://webgate.ec.europa.eu/erasmusentrepreneurs/   Scarica la presentazione del progetto   Per informazioni  (t) +39 06 852 74 209 (e) e.valente@fondazioneinarcassa.it www.fondazioneinarcassa.it | www.materahub.com
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