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  • Fino al 21 maggio 2025 saranno aperte iscrizioni alla XIII Edizione del Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura.Fondazione Inarcassa, in qualità di partner primario dell’iniziativa, parteciperà con i suoi rappresentanti al Comitato Scientifico ed ai lavori della Giuria.Il Premio - promosso da ALA Assoarchitetti & Ingegneri con la Regione del Veneto e il Comune di Vicenza - è dedicato ai committenti che, in sintonia con i progettisti incaricati, abbiano realizzato negli ultimi cinque anni opere di qualità, con attenzione alla sostenibilità, al Design for All, alla valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio architettonico, all’innovazione e all’uso di energie rinnovabili.Si intende, così, porre l’attenzione sul processo progettuale e costruttivo e sulle figure che determinano il successo dell'opera: l'architetto e il committente, con al loro fianco gli esecutori (le imprese) e i decisori (le pubbliche amministrazioni).Sono candidabili i committenti pubblici e privati, italiani e stranieri. Le candidature possono essere presentate dai committenti stessi, dai progettisti, dalle imprese realizzatrici o fornitrici delle opere e/o dei prodotti e dai soggetti coinvolti nel processo del costruire.Una sezione del Premio è dedicata ai committenti che abbiano investito in giovani professionisti under 40 e in professionisti italiani.Per candidarti clicca qui

  • Giovanni Vaccarini Architetti – SINCRETICA srl architecture è un laboratorio di sperimentazione e ricerca sul progetto. Nasce nel 1993 come studio professionale evolvendo nel tempo come società di progettazione con sede principale a Pescara, Italia e con branch operative a Ginevra e Riyadh (KSA)."Durante queste fasi di di crescita e di evoluzione - spiega l'arch. Vaccarini - due aspetti cardine sono rimasti invariati all'interno della filosofia del nostro lavoro. Il primo è quello di pensare lo studio come un vero e proprio laboratorio artigianale e, come mi piace definirlo, un laboratorio di artigiani digitali, ed il secondo quello di pensare l'ascolto. La capacità di ascolto è uno strumento formidabile per l'ideazione e per lo sviluppo del progetto. Non è soltanto l'ascolto del committente o dei vari portatori di interesse che intorno al tavolo partecipano al divenire dell'architettura, ma è anche l'ascolto della città, l'ascolto del territorio e l'ascolto del paesaggio". "Uno degli strumenti cardine del lavoro artigianale del nostro studio - ci racconta Vaccarini - è il BIM, uno strumento digitale che permette poi la gestione del progetto attraverso un modello. Il BIM è uno strumento che ci consente di iniziare a pensare l'architettura come una specie di meccano dove le architetture vengono montate, poi smontate e riciclate, un po' come accade nell'industria automobilistica".l'arch. Giovanni Vaccarini è il protagonista di ArchiTalking di questo mese.

  • Good news! È il Comune di Castelvetrano a fare questa volta un passo indietro e ad annullare in autotutela la procedura di affidamento di un servizio di architettura ed ingegneria. L’Amministrazione comunale ha comunicato di aver accolto positivamente le rimostranze mosse dalla Fondazione Inarcassa nella diffida del 18 marzo scorso nella quale si sottolineava l’impossibilità di verificare il giusto (meglio dire, equo) compenso del professionista per l’incarico dal momento che nell’avviso non era presente il calcolo dei corrispettivi. E ciò in violazione, innanzitutto, dell’articolo dell’art. 41, co. 15, d.lgs. n. 36/2023 (“I corrispettivi sono utilizzati dalle stazioni appaltanti e dagli enti concedenti ai fini dell'individuazione dell'importo da porre a base di gara dell'affidamento”) nonché da una nutrita giurisprudenza (a partire, ad esempio, dal TAR Puglia, Bari, con sentenza n. 915/2013) che, tra l’altro, ha fatto eco all’indirizzo espresso anche da Anac nelle Linee Guida sui servizi attinenti l’architettura e l’ingegneria e nella delibera n. 205/2022. In sostanza, dunque, ciò che la Fondazione Inarcassa ha lamentato nella procedura indetta dal Comune di Castelvetrano, che si ringrazia della collaborazione, è l’impossibilità di verificare che il corrispettivo a favore del professionista (pari a 43 mila euro circa) fosse effettivamente corretto alla luce delle prestazioni richieste. Non è, quindi, solo una questione di equo compenso per i liberi professionisti – motivazione che già da sola varrebbe l’azione promossa dalla Fondazione Inarcassa - ma anche di trasparenza e correttezza della procedura amministrativa, il primo passo per garantire la qualità del progetto finale. Scarica la determina

  • La Fondazione Inarcassa, con il patrocinio della Fondazione Città della Scienza, l’organizzazione dell’Associazione Ingegneri@Napoli ed il supporto dell’Associazione Ingegneri Napoli Nord, ha promosso la quinta edizione del Premio Nazionale dedicato a Marco Senese, esempio illuminato di libero professionista del quale si vuole ricordare il grande impegno profuso per il progresso della figura del professionista Ingegnere e del ruolo culturale e sociale della stessa.Il premio, conferito in sua memoria, è stato assegnato lo scorso 31 marzo 2025 nel corso del Memorial Day “Per gli Ingegneri … per l’Ingegneria”, presso la Biblioteca Storica del Collegio di Ingegneria dell’Università degli Studi Napoli Federico II.L’iniziativa è finalizzata a far emergere esperienze lavorative particolarmente significative per contenuti tecnologici e/o aspetti professionali, capaci di incidere positivamente sullo sviluppo dei settori in cui l’Ing. Marco Senese è stato maggiormente impegnato, ovvero la sicurezza sui luoghi di lavoro e la prevenzione incendi, la formazione dell’ingegnere, il progetto d’ingegneria e l’innovazione per lo sviluppo dell’ingegneria.I premi sono stati assegnati a due liberi professionisti che si sono particolarmente distinti negli ambiti tematici succitati, selezionati tra ingegneri ed architetti formalmente iscritti ad Inarcassa e regolarmente associati alla Fondazione Inarcassa.I vincitori dei premi della quinta edizione del concorso sono:Ing. Antonio Perillo (San Giuseppe Vesuviano – NA), che ha concorso con la riqualificazione funzionale, energetica ed adeguamento sismico degli immobili “ex Orsoline” e “mercato commestibili - galleria Malies” Progetto BENLlab;Arch. Tiziana Monterisi (Adorno Micca – BI), che ha presentato il progetto “Torri Risorsa quartiere Moncucco-Barona a Milano”.

  • Presso la sede romana dell’OICE, l’incontro con i rappresentanti dell’Associazione confindustriale che riunisce le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica, Fondazione Inarcassa e Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per avviare un primo confronto sulle opportunità della cooperazione internazionale.  Quali opportunità professionali possono arrivare dalla cooperazione internazionale? È il tema al centro del confronto che ha visto i rappresentanti di OICE, AICS e Fondazione Inarcassa riunirsi lo scorso 19 febbraio presso la sede romana dell’Associazione confindustriale. Un primo incontro trilaterale per fare il punto sulle opportunità per il settore privato nell’ambito dei progetti avviati – e in cantiere – nel campo della cooperazione internazionale. L’eccellenza dell’architettura e ingegneria italiane può essere una risorsa per quelle aree del mondo che soffrono carenze infrastrutturali e know how adeguati per rispondere alle sfide della competizione internazionale. Dal Piano Mattei ai progetti in Africa e Ucraina, sono molti i cantieri aperti su cui resta alta l’attenzione dell’Agenzia e sui quali la Fondazione Inarcassa, dal canto suo, cerca di fare sponda per cogliere nuove opportunità di crescita professionale per gli architetti e ingegneri liberi professionisti.L’AICS è impegnata a rafforzare le campagne di formazione e informazione sui progetti di cooperazione internazionale per coinvolgere le preziose risorse del mondo dell’architettura e ingegneria italiane.

  • Fondazione Inarcassa è lieta di annunciare la sua nuova convenzione con la Biennale di Venezia 2025, che offrirà ai liberi professionisti iscritti un’opportunità esclusiva di partecipare alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura, in programma dal 10 maggio al 23 novembre 2025. L'inaugurazione ufficiale avverrà il 10 maggio, con una pre-apertura l'8 e 9 maggio.La Mostra, intitolata "Intelligens. Natural. Artificial. Collective.", curata da Carlo Ratti, esplorerà le risposte che l’architettura e l’ingegneria possono dare di fronte ai cambiamenti climatici globali. Il progetto di Ratti punta a esplorare come l'architettura possa adattarsi a un mondo che sta cambiando rapidamente, affrontando le sfide del riscaldamento globale e dei disastri climatici con soluzioni progettuali innovative. La Mostra mette in evidenza l’importanza di integrare l’intelligenza naturale, artificiale e collettiva per ideare soluzioni sostenibili, utilizzando la capacità di collaborazione tra diverse discipline per costruire un futuro resiliente. L'architettura diventa, quindi, un attore centrale nel rispondere alle esigenze ambientali e sociali, con un focus particolare sull’adattamento ai mutamenti del nostro ambiente.Il titolo stesso della Mostra, "Intelligens. Natural. Artificial. Collective.", riflette l'intenzione di Ratti di spingere l'architettura oltre la semplice progettazione, verso un'integrazione tra scienze naturali, tecnologie digitali e intelligenza collettiva.A partire da questa visione, la Mostra offre agli architetti e agli ingegneri l’opportunità di aggiornarsi sulle nuove soluzioni progettuali e sulle tecnologie emergenti, attraverso un programma che promuove l'inclusività e la collaborazione internazionale per rispondere alle sfide globali. Queste iniziative sono destinate a trasformare l’ambiente costruito, rendendolo più sostenibile e adattivo rispetto ai cambiamenti climatici.Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia, ha commentato che la Mostra è un'opportunità cruciale per una riflessione globale sul futuro prossimo, riunendo pensieri e competenze diverse. Secondo Buttafuoco, la visione di Carlo Ratti esprime la centralità dell’intelligenza collettiva come strumento fondamentale per affrontare le sfide globali. L’approccio reticolare della Mostra favorisce il dialogo tra architetti, ingegneri, scienziati e filosofi, creando un terreno fertile per sviluppare soluzioni pratiche ed eleganti per l’ambiente costruito.Carlo Ratti, curatore della Mostra, ha sottolineato come l’architettura abbia sempre risposto alle difficoltà poste dal clima. Tuttavia, oggi il cambiamento climatico sta accelerando e rende necessario un nuovo approccio. Ratti ha spiegato che, mentre per decenni l’architettura si è concentrata sulla mitigazione dei danni climatici, ora è giunto il momento di passare all’adattamento: progettare in un mondo che cambia rapidamente. In questo contesto, l'architettura deve fare ricorso a tutte le forme di intelligenza disponibile per sviluppare soluzioni integrate e dinamiche, in grado di rispondere alle sfide di un futuro incerto.Grazie alla convenzione con la Biennale di Venezia 2025, i liberi professionisti iscritti a Fondazione Inarcassa potranno usufruire di numerosi vantaggi esclusivi. Tra questi, sarà possibile acquistare biglietti a prezzi vantaggiosi per l’ingresso alla Mostra, partecipare a visite guidate personalizzate con tariffe agevolate e accedere con priorità ai Meetings on Architecture, in cui sarà possibile confrontarsi con esperti del settore.Fondazione Inarcassa invita gli architetti e ingegneri a visitare la pagina dedicata alla convenzione per maggiori dettagli sui benefici riservati e le modalità di partecipazione.Per ulteriori informazioni ufficiali, si rimanda al sito ufficiale della Biennale Architettura di Venezia 2025.

  • Il 10 marzo scorso, Torino ha accolto il convegno "Re/Urb, Giornata sulla Rigenerazione Urbana", organizzato dalla Fondazione Inarcassa presso il Centro Congressi Lingotto. L'evento ha offerto una piattaforma importante per discutere le sfide e le opportunità legate alla rigenerazione urbana, non solo in termini di sviluppo economico, ma anche come strumento per il miglioramento sociale e culturale delle città italiane.Andrea De Maio, Presidente della Fondazione Inarcassa, ha aperto i lavori con un intervento che ha posto l’accento sull’esigenza di un quadro normativo più solido e coordinato per favorire la rigenerazione urbana. "Chiediamo al Governo di adottare norme che favoriscano il diffondersi di processi di rigenerazione urbana, prevedendo una mappatura nazionale delle aree urbane da rigenerare e un programma di investimenti mirato, così da pianificare interventi efficaci e coordinati; anche puntando su strumenti come il project financing e il partenariato pubblico-privato che favoriscano gli investimenti di capitali privati". De Maio ha poi messo in evidenza l’esempio di Torino, pioniera nell’elaborazione di un piano strategico di rigenerazione urbana già negli anni ‘90.Tommaso Foti, Ministro per gli Affari Europei, il PNRR e le Politiche di Coesione, ha sottolineato l'importanza di un intervento legislativo efficace per facilitare l'attuazione dei progetti. “Mi auguro che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti possa esprimere i pareri necessari per consentire l’approvazione di un disegno di legge sulla rigenerazione urbana, come auspicato in passato. La rigenerazione urbana non riguarda solo il recupero edilizio, ma anche la riqualificazione e la ricucitura del territorio, intervenendo su specifiche aree urbane e locali. È necessario individuare strumenti normativi e finanziari adeguati, prevedendo anche sgravi fiscali e agevolazioni per incentivare gli investimenti nelle aree da riqualificare.”Paolo Mazzoleni, Assessore all’Urbanistica della Città di Torino, ha illustrato il ruolo chiave della città nella rigenerazione urbana, ricordando come Torino si sia distinta con il Piano regolatore generale “Gregotti Cagnardi” del 1995 e con gli interventi nei quartieri Spina e Quadrilatero Romano. “Questi ultimi anni sono stati di stagnazione, ma adesso stiamo lavorando a un nuovo piano regolatore”, ha dichiarato Mazzoleni, confermando la volontà della città di rilanciare lo sviluppo attraverso nuove politiche di rigenerazione.Marco Gallo, Assessore all’Urbanistica della Regione Piemonte, ha ribadito l’importanza della rigenerazione come priorità per il territorio regionale. “La rigenerazione urbana è uno dei punti cardine nel nostro territorio, poiché contribuisce al miglioramento del paesaggio e si inserisce in un discorso di riqualificazione territoriale. La Regione continuerà a sostenere questo processo attraverso finanziamenti mirati e con una strategia di sviluppo sostenibile.”Il convegno è proseguito con un Panel di Inquadramento introdotto da Bruna Gozzi, Vice Presidente della Fondazione Inarcassa, al quale hanno partecipato esperti del settore, tra cui Alessandro Bertinetto, Professore Ordinario di Estetica all’Università di Torino, Ilda Curti, Professoressa a Contratto all'Università di Torino, e Niccolò Morelli, Ricercatore in Sociologia all'Università di Genova. Gli interventi hanno offerto spunti teorici e metodologici sull’approccio alla rigenerazione urbana, evidenziando l'importanza di un approccio integrato che vada oltre la semplice riqualificazione edilizia.Nel pomeriggio, il Panel Politico ha discusso le politiche pubbliche in materia di rigenerazione urbana, con un focus particolare sulle opportunità offerte dal PNRR. La Senatrice Anna Rossomando, Vice Presidente del Senato, ha ricordato che la rigenerazione urbana deve essere supportata da un’adeguata legislazione che garantisca un utilizzo omogeneo dei fondi pubblici. “Il PNRR ci offre una grande opportunità per riprogettare le città, ma fornisce anche delle indicazioni molto precise sull’utilizzo dei fondi. Per questo abbiamo bisogno di una legge di principi che dia un indirizzo generale alle regioni per rendere il più omogenei possibili i comportamenti, tenendo conto delle diverse risorse a disposizione nei territori”. Sono intervenuti anche il Senatore Nicola Irto, membro della Commissione Ambiente, l'Onorevole Erica Mazzetti, membro della stessa commissione, e il Senatore Roberto Rosso, Segretario della Commissione Industria, per sostenere l’importanza di un impegno continuo e coordinato per sostenere la rigenerazione urbana in Italia.La giornata si è conclusa con un Panel Tecnico, che ha approfondito gli aspetti pratici della rigenerazione urbana. Alfonso Femia, Architetto e fondatore di Atelier(s) Alfonso Femia, ha sottolineato come la rigenerazione non debba limitarsi al recupero edilizio, ma debba includere anche la ricucitura e la valorizzazione del territorio. Sabina Carucci, Ingegnere e associata OICE, ha presentato i risultati di una ricerca sui modelli di rigenerazione urbana, evidenziando l'importanza della cooperazione tra pubblico e privato per il successo delle iniziative. Infine, Carolina Giaimo, Vice Presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, ha enfatizzato come un quadro normativo integrato e una pianificazione strategica siano essenziali per promuovere la sostenibilità a lungo termine dei progetti di rigenerazione.La giornata ha messo in luce come la rigenerazione urbana non rappresenti solo un’opportunità di recupero edilizio, ma un processo complesso che abbraccia dimensioni sociali, culturali ed economiche. È emerso che la rigenerazione deve essere intesa come un'opportunità per trasformare le città in spazi più vivibili, sostenibili e inclusivi. L’impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti – dalle istituzioni pubbliche agli operatori privati – è cruciale per costruire città più resilienti, in grado di rispondere alle sfide future e di favorire un'integrazione sociale che metta al centro le esigenze delle comunità locali. Questo approccio integrato, che coinvolge tutti gli aspetti della vita urbana, rappresenta la chiave per un futuro più equo e sostenibile per le generazioni a venire.Scarica il programmaScarica il comunicatoScarica il rapporto a cura di Westminster, Osservatorio Specializzato delle IstituzioniScarica il rapporto a cura di Westminster - Allegato 1Scarica il rapporto a cura di Westminster - Allegato 2-----Guarda l'intervista dell'Ing. Andrea De Maio, Presidente della Fondazione InarcassaGuarda l'intervista della Sen. Anna Rossomando, Vice Presidente del Senato, Commissione GiustiziaGuarda l'intervista del Sen. Nicola Irto, Commissione Ambiente-----Per ulteriori dettagli, è possibile leggere la notizia completa.----------

  • Successivamente alla partecipazione del Presidente e del Consigliere arch. Martinelli al 4° tavolo di lavoro del “piano casa” promosso dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Fondazione Inarcassa è stata invitata a partecipare alla consultazione telematica lanciata volta a raccogliere da parte degli operatori del settore i contributi per il riordino e la semplificazione della disciplina in materia di edilizia e costruzioni. Su questo tema, già lo scorso anno, la Fondazione Inarcassa nell’ambito della partecipazione al Comitato Tecnico Scientifico dell'Intergruppo parlamentare "Progetto Italia. Lavori pubblici, edilizia e urbanistica", ha elaborato un documento di proposte nel quale, tra le diverse misure, ha fatto confluire anche la questione relativa alla responsabilità solidale del professionista. Tema quest’ultimo su cui la Fondazione Inarcassa ha, peraltro, promosso un approfondimento di carattere tecnico legislativo, in dirittura d’arrivo, al fine di sollecitare il legislatore a adottare una normativa chiara in materia di responsabilità civile professionale degli architetti e ingegneri in qualità di professionisti adibiti alla progettazione e alla direzione dei lavori nell’ambito di un contratto di appalto, sia pubblico che privato.In materia di equo compenso, il confronto con le istituzioni, e in particolar modo con il MIT, prosegue da parte della Fondazione Inarcassa per chiedere l’aggiornamento del decreto parametri. Se, come è stato ampiamente ribadito, non occorrono strumenti di coordinamento tra la legge n. 49/2023 ai fini della corretta applicazione dell’equo compenso nell’ambito degli affidamenti dei servizi di architettura e ingegneria, anche a seguito del “Correttivo” del Codice dei Contrati pubblici, l’attenzione deve essere ora rivolta verso l’aggiornamento del decreto parametri rispetto ad una serie di prestazioni professionali che non sono state mai valorizzate, alcune delle quali in funzione dei risultati attesi del PNRR.Infine, al centro degli incontri con alcuni esponenti del gruppo di Forza Italia, cui hanno partecipato il Presidente e il Segretario Generale, il tema dell’aggregazione delle competenze multidisciplinari tra i professionisti quale risposta efficace alla crescente competizione del mercato della progettazione, e della valorizzazione delle società tra professionisti (StP), partendo dalle misure di incentivazione fiscale.L’agenda della Fondazione Inarcassa: AGENDA EVENTI

  • Giornata sulla Rigenerazione UrbanaChe cos'è“Torino è stata protagonista negli anni di grandi trasformazioni urbane che hanno coinvolto siti di archeologia industriale riplasmati per nuove destinazioni d’uso, luoghi storici che hanno potuto rinascere a nuova vita, passanti ferroviari aperti alla circolazione dei cittadini e impreziositi da installazioni di grandi artisti contemporanei. Per questo motivo, è senza dubbio un luogo d’elezione per ospitare una riflessione articolata e partecipata sulle trasformazioni urbane” (G. Cargnelli)La Giornata sulla Rigenerazione Urbana organizzata dalla Fondazione Inarcassa intende evidenziare l’importanza della rigenerazione urbana non solo come strumento di riqualificazione edilizia, ma come leva strategica per il rafforzamento del tessuto sociale e il consolidamento del senso di appartenenza alla città. Oltre agli interventi fisici sugli spazi, la rigenerazione urbana deve favorire il recupero delle dinamiche sociali e della qualità della vita urbana, con un focus sulla centralità delle persone e delle loro necessità. Ripensare i quartieri in un’ottica integrata e partecipativa significa restituire loro un valore collettivo, trasformandoli in ambienti inclusivi, accessibili e funzionali allo sviluppo culturale ed economico.