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Finalità Il Programma dell’Unione Europea chiamato EaSI trova la sua base giuridica nel Regolamento (UE) n. 1296/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013, recante modifica della decisione n. 283/2010/UE che istituisce uno strumento europeo Progress di microfinanza per l'occupazione e l'inclusione sociale (consultabile sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea, serie L 247 del 20 dicembre 2013). In generale il Programma EaSI rappresenta uno strumento di finanziamento a livello europeo che promuove un’occupazione qualitativamente di alto livello e sostenibile, garantisce una adeguata protezione sociale e combatte l’esclusione sociale e la povertà, migliorando le condizioni lavorative. Il programma EaSI è gestito direttamente dalla Commissione Europea. Azioni e Beneficiari Il Programma EaSI unisce tre strumenti che nella programmazione europea terminata nel 2013 venivano gestiti separatamente: Progress, Eures e lo Strumento di Micro-finanza. Dal 2014 questi programmi formano le tre assi prioritarie del Programma EaSI: ● Asse PROGRESS per la modernizzazione dell’occupazione e le politiche sociali. In particolare Progress migliora le politiche in tre aree tematiche: lotta alla disoccupazione; protezione sociale, inclusione sociale e riduzione e prevenzione della povertà; condizioni lavorative. Questa asse rappresenta il 61% del budget totale di EaSI; A questa asse possono partecipare soggetti pubblici e privati, in particolare: - autorità nazionali, regionali e locali; - enti che forniscono servizi per l’impiego; - enti specializzati riconosciuti dal diritto europeo; - gli enti della società civile, - organizzazioni non governative; - istituti di educazione superiore ed enti di ricerca; - esperti di valutazione e valutazione d’impatto; - istituti nazionali di statistica; - media. Tali enti devono avere sede nei paesi UE, paesi EFTA e Paesi candidati ad entrare nella UE. ● Asse EURES, la rete di servizi per l’impiego e la mobilità professionale nei Paesi europei. In particolare EURES tratta tre aree tematiche: la trasparenza delle informazioni relative alle posizioni lavorative vacanti, alle procedure di partecipazione per i lavoratori e i datori di lavoro; sviluppo di servizi per il reclutamento dei lavoratori disoccupati; partenariati internazionali per favorire l’occupazione; Questa asse rappresenta il 18% del budget totale di EaSI; A questa asse possono partecipare i seguenti soggetti residenti nei paesi UE, paesi EFTA e Paesi candidati ad entrare nella UE: - autorità nazionali, regionali e locali; - servizi per l’impiego; - organizzazioni della società civile e altri soggetti interessati di questo tipo. ● Asse Micro-finanza ed Imprenditorialità Sociale. Essa supporta le azioni in due aree tematiche prioritarie: micro-credito e micro-prestiti per gruppi vulnerabili di cittadini e per le micro-imprese; imprenditoria sociale. La UE non finanzia direttamente i singoli imprenditori o le imprese sociali, ma permette ai soggetti selezionati sul territorio di favorire i prestiti a questi soggetti. Le organizzazioni che possono partecipare a questa asse sono: enti pubblici o privati che abbiano sede nel territorio dello Stato europeo, operanti nel settore finanziario del micro-credito. Questa asse rappresenta il 21% del budget toale di EaSI. Bilancio Il budget totale allocato per il Programma EaSI per il periodo 2014-2020 ammonta a 919.496.000 euro. Link http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=1081
Programma congiunto AAL (Ambient Assisted Living) nel settore della Domotica Finalità e Azioni L’associazione congiunta AAL è stata fondata da 14 organizzazioni nel settembre del 2007 a Bruxelles. Il Parlamento Europeo decise di rafforzare la cooperazione in materia di ricerca fra gli Stati che avevano aderito ad AAL e gli Stati europei, finanziando il Programma AAL a partire dal 2008. Il programma congiunto AAL è finalizzato al co-finanziamento di progetti di ricerca collaborativa, orientata al mercato, per il miglioramento della qualità di vita delle persone anziane e per il rafforzamento della base industriale europea, attraverso l'impiego delle tecnologie ICT nel settore della salute. I settori coinvolti sono le telecomunicazioni, l’informatica, le nanotecnologie, i microsistemi, la robotica, i nuovi materiali. Gli scopi specifici sono i seguenti: - favorire lo sviluppo di prodotti, servizi e sistemi informatici innovativi che si possano applicare per migliorare l’invecchiamento della popolazione a casa, in comunità e a lavoro, migliorando la qualità della vita, l’autonomia, la partecipazione alla vita sociale, le competenze e l’occupabilità delle persone anziane e riducendo i costi dell’assistenza sanitaria e sociale. - creare una massa critica per lo sviluppo della ricerca e della innovazione a livello europeo nel settore delle tecnologie ICT applicate all’invecchiamento, inclusa la creazione di un ambiente favorevole per la partecipazione delle Piccole e Medie Imprese in questo settore. - migliorare le condizioni per lo sfruttamento industriale delle tecnologie ICT adottate, fornendo un quadro europeo per lo sviluppo di approcci comuni e facilitando la localizzazione e l’adozione di soluzioni comuni che siano compatibili con la variazione delle preferenze sociali e con gli aspetti normativi a livello nazionale o regionale. Un significativo coinvolgimento nei progetti AAL dell’industria e dei partner commerciali, in particolare Piccole e Medie Imprese, è incoraggiato. I progetti AAL dovrebbero mirare ad introdurre la loro soluzione innovativa (prodotto, sistema o servizio) sul mercato nell’arco di 2-3 anni dalla loro conclusione e devono avere valenza europea, vale a dire le soluzioni devono poter essere applicate e replicate in qualsiasi Paese di Europa. Beneficiari Il consorzio proponente dovrà essere composto da almeno 3 organizzazioni indipendenti, aventi sede in tre differenti Paesi membri del programma AAL. Il consorzio dovrà comprendere almeno un partner industriale o almeno una SME che potrà essere considerata tale. L’impegno da parte dei soggetti industriali, in termini di mesi-uomo, deve essere almeno pari al 50% del totale. Il consorzio dovrà comprendere almeno una organizzazione di utenti finali. Grandezza del consorzio: 3 – 10 partner. Durata del progetto: 12 – 36 mesi. I Paesi AAL sono i seguenti: 20 stati membri - Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria; 3 stati associati - Israele, Norvegia e Svizzera. Budget A seconda del bando pubblicato nell’ambito del Porgramma AAL, vi sarà un co-finanziamento da parte dei singoli Stati partecipanti al programma, accanto ad un co-finanziamento da parte della Commissione Europea. Link http://www.aal-europe.eu/ Terzo Programma Europeo in materia di Salute 2014-2020 Finalità e Azioni Il Terzo Programma di Azioni Comunitaria in Materia di Salute (2014-2020) trova la sua base giuridica nel Regolamento (UE) n. 282/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2014. Esso rappresenta lo strumento principale attraverso il quale la UE sviluppa la sua strategia comunitaria in questo settore. Il programma presenta quattro obiettivi: - Obiettivo 1: promuovere la salute, prevenire le malattie e spingere per la creazione di ambienti adatti ad uno stile di vita salutare, considerando il principio “la salute in tutte le politiche”. In pratica si tratta di: identificare e promuovere l’adozione di buone pratiche basate su riscontri empirici ed efficaci dal punto di vista economico per la prevenzione delle malattie e l’adozione di misure per la promozione della salute, affrontando in particolare i fattori di rischio presenti nello stile di vita dei cittadini europei; - Obiettivo 2: proteggere i cittadini europei dalle minacce di salute che vengono dall’esterno, identificando e sviluppando approcci coerenti e promuovendo la loro adozione per migliorare la preparazione e il coordinamento in casi di emergenze sanitarie; - Obiettivo 3: contribuire a sistemi di salute innovativi, efficienti e sostenibili. In pratica: identificare e sviluppare strumenti e meccanismi a livello europeo che affrontino il problema della scarsità di risorse, sia umane sia economiche, e facilitare l’adozione volontaria di soluzioni innovative per gli interventi di salute pubblica e per le strategie di prevenzione; come ad esempio migliorare l'interoperabilità dei registri dei pazienti e altre soluzioni in materia di sanità elettronica; - Obiettivo 4: facilitare l’accesso a sistemi di assistenza migliori e più sicuri per i cittadini europei. Questo implica mettere in pratica i risultati della ricerca e sviluppare strumenti per il miglioramento della qualità dei sistemi di assistenza e della sicurezza dei pazienti, attraverso azioni che migliorino la competenza scientifica. Beneficiari I soggetti che possono presentare le proposte progettuali sono le autorità nazionali pubbliche in materia di salute, enti pubblici e privati, organizzazioni internazionali e organizzazioni non governative operanti nel settore salute a livello europeo. Il programma è aperto alla partecipazione di tutti gli Stati europei, i paesi EFTA, i paesi candidati ad entrare nella UE e potenziali candidati ed i paesi interessati dalla politica europea di vicinato. Budget Il budget totale a disposizione del programma per gli anni 2014-2020 ammonta a 449,4 milioni di euro. Il programma concede finanziamenti compresi fra il 60% e l’80% dei costi totali ammissibili dei progetti via via presentati a seguito delle varie call. La restante percentuale deve essere finanziata da risorse proprie del consorzio che partecipa al bando. Link http://ec.europa.eu/chafea/health/index.html http://ec.europa.eu/health/index_en.htm
Finalità Il regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1316/2013 istituisce il Meccanismo Europeo per Collegare l'Europa ("MCE"), che stabilisce le condizioni, i metodi e le procedure per la concessione di un'assistenza finanziaria dell'Unione alle reti trans-europee al fine di sostenere progetti infrastrutturali di interesse comune nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia e di sfruttare le potenziali sinergie tra tali settori. Con un budget totale di 50 miliardi di euro fra il 2014 e il 2020, il Meccanismo Europeo per Collegare l’Europa rappresenterà uno strumento fondamentale per promuovere la crescita, l’occupazione e la competitività, attraverso investimenti infrastrutturali di livello europeo. Esso supporterà lo sviluppo di reti trans-europee efficientemente interconnesse, sostenibili e altamente performanti nei settori dei trasporti, dell’energia e dei servizi digitali. MCE sostituisce i seguenti programmi del periodo 2007-2013: TEN-T, TEN-E, Marco Polo 2. Azioni Gli obiettivi specifici sono i seguenti: Settore dei TRASPORTI: a) eliminare le strozzature, accrescere l'interoperabilità ferroviaria, realizzare i collegamenti mancanti e, in particolare, migliorare le tratte transfrontaliere. b) garantire nel lungo periodo sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti, al fine di prepararsi ai futuri flussi di trasporto previsti e di consentire la decarbonizzazione di tutti i modi di trasporto, mediante la transizione verso tecnologie di trasporto innovative a basse emissioni di carbonio ed efficienti sul piano energetico, ottimizzando nel contempo la sicurezza. c) ottimizzare l'integrazione e l'interconnessione dei modi di trasporto e accrescere l'interoperabilità dei servizi di trasporto, assicurando nel contempo l'accessibilità alle infrastrutture. Settore dell’ENERGIA: a) accrescere la competitività promuovendo l'ulteriore integrazione del mercato interno dell'energia e l'interoperabilità transfrontaliera delle reti elettriche e del gas. b) migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico nell'Unione (es. progetti che permettono la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, dei fornitori e delle vie di approvvigionamento; progetti che accrescono la capacità di stoccaggio) c) contribuire allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell'ambiente, attraverso, tra l'altro, l'integrazione dell'energia da fonti rinnovabili nella rete di trasmissione e attraverso lo sviluppo di reti energetiche intelligenti e reti dell'anidride carbonica. Settore delle TELECOMUNICAZIONI: a) contribuire alla crescita economica e sostenere il completamento e il funzionamento del mercato interno, portando al miglioramento della competitività dell'economia europea, anche per quanto riguarda le piccole e medie imprese (PMI); b) contribuire a migliorare la vita quotidiana dei cittadini, delle imprese e delle autorità pubbliche a tutti i livelli promuovendo le reti a banda larga, l'interconnessione e l'interoperabilità delle reti a banda larga nazionali, regionali e locali nonché l'accesso non discriminatorio a tali reti e l'inclusione digitale. Per quanto riguarda i servizi digitali, il meccanismo prevede sovvenzioni per costruire le infrastrutture necessarie per: l'identificazione elettronica; gli appalti pubblici elettronici; le cartelle cliniche elettroniche; Europeana; e-Justice; servizi doganali. Le priorità con le quali devono essere perseguiti tali obiettivi sono: interoperabilità, connettività, diffusione sostenibile, funzionamento e aggiornamento delle infrastrutture di servizi digitali trans-europee, nonché coordinamento a livello europeo; flusso efficiente di investimenti pubblici e privati volti a promuovere la diffusione e l'ammodernamento delle reti a banda larga in vista di contribuire agli obiettivi di banda larga dell'Agenda digitale europea. Beneficiari I soggetti che possono presentare le proposte progettuali nell’ambito di questo programma sono gli enti pubblici, gli organismi internazionali, imprese comuni, imprese in partenariato, enti privati con personalità giuridica o senza (purché i loro rappresentanti abbiano la capacità di assumere impegni giuridici in loro nome e offrano garanzie per la tutela degli interessi finanziari dell’Unione equivalenti a quelle offerte dalle persone giuridiche). Le proposte presentate dalle persone fisiche non sono ammissibili. Bilancio La dotazione finanziaria per l'attuazione dell'MCE per il periodo 2014-2020 ammonta a 33.242.259 000 EUR a prezzi correnti. Tale importo è ripartito come segue: settore dei trasporti: 26.250.582.000 euro; settore delle telecomunicazioni: 1.141.602.000 euro; settore dell'energia: 5.850.075.000 euro. Link http://inea.ec.europa.eu/en/cef/cef.htm http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/connecting-europe-facility-programme-brochure
Finalità Il Programma LIFE 2014-2020 sostituisce lo strumento LIFE+ valido per il periodo di programmazione che si è appena concluso ed è stato adottato con il Regolamento n.1293/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2013. Esso persegue i seguenti obiettivi generali: - contribuire al passaggio a un'economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resistente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell'ambiente e all'inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi; - migliorare lo sviluppo, l'attuazione e l'applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell'UE e catalizzare l'integrazione e la diffusione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche comunitarie; - sostenere maggiormente la governance ambientale e in materia di clima a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali; - sostenere l'attuazione del Settimo programma d'azione per l'ambiente. Azioni Gli obiettivi generali sono perseguiti attraverso i seguenti due sottoprogrammi: Sottoprogramma per l'Ambiente Esso prevede tre settori di azione prioritari: a) Ambiente e uso efficiente delle risorse - priorità tematiche in materia di acqua, incluso l'ambiente marino - Priorità tematiche in materia di rifiuti - Priorità tematiche relative all'efficienza nell'uso delle risorse, compresi il suolo e le foreste, e all'economia verde e circolare (comprese attività per sistemi di monitoraggio e informazione forestale e per la prevenzione degli incendi boschivi) - Priorità tematiche in materia di ambiente e salute, compresi le sostanze chimiche e il rumore - Priorità tematiche in materia di qualità dell'aria ed emissioni, compreso l'ambiente urbano. b) Natura e biodiversità - attività volte a migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, compresi gli habitat e le specie marini - priorità tematiche in materia di biodiversità. c) Governance e informazione in materia ambientale - campagne di informazione, comunicazione e sensibilizzazione in linea con le priorità del settimo programma d'azione per l'ambiente; - attività a sostegno di un processo di controllo efficace e misure di promozione della conformità in relazione alla legislazione ambientale dell'UE. Sottoprogramma Azione per il clima Esso prevede tre settori prioritari: a) Mitigazione dei cambiamenti climatici - sviluppo, sperimentazione e dimostrazione di approcci politici o di gestione, di buone pratiche e di soluzioni per la mitigazione dei cambiamenti climatici - contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti di mitigazione dei cambiamenti climatici innovativi, idonei a essere replicati, trasferiti o integrati. b) Adattamento ai cambiamenti climatici - sviluppo, sperimentazione e dimostrazione di approcci politici, di buone pratiche e di soluzioni per l'adattamento ai cambiamenti climatici, compresi, se del caso, approcci ecosistemici c) Governance e informazione in materia di clima - sostenere la comunicazione, la gestione e la diffusione delle informazioni in materia di clima e facilitare la condivisione delle conoscenze sulle migliori soluzioni e buone pratiche climatiche, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra le parti interessate e la formazione. Le sovvenzioni per azioni possono finanziare i seguenti progetti: a) progetti pilota: progetti che applicano una tecnica o un metodo che non è stato applicato e sperimentato prima, o altrove, e che offrono potenziali vantaggi ambientali o climatici rispetto alle attuali migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente su scala più ampia in situazioni analoghe; b) progetti dimostrativi: progetti che mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono azioni, metodologie o approcci che sono nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto, come ad esempio sul piano geografico, ecologico o socioeconomico, e che potrebbero essere applicati altrove in circostanze analoghe; c) progetti di buone pratiche: progetti che applicano tecniche, metodi e approcci adeguati, efficaci sotto il profilo economico e all'avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto; d) progetti integrati: progetti finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, in particolare regionale, multi-regionale, nazionale o transnazionale, piani o strategie ambientali o climatici previsti dalla legislazione dell'UE in materia ambientale o climatica, sviluppati sulla base di altri atti comunitari o elaborati dalle autorità degli Stati membri. Essi riguardano principalmente i settori della natura, inclusa, tra l'altro, la gestione della rete Natura 2000, dell'acqua, dei rifiuti, dell'aria nonché della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell'adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno un'altra fonte di finanziamento dell'Unione, nazionale o privata pertinente; e) progetti di assistenza tecnica: progetti che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati; f) progetti di rafforzamento delle capacità: progetti che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario alle attività necessarie per rafforzare la capacità degli Stati membri, compresi i punti di contatto LIFE nazionali o regionali, al fine di permettere agli Stati membri di partecipare in maniera più efficace al programma LIFE; g) progetti preparatori: progetti identificati principalmente dalla Commissione in cooperazione con gli Stati membri per rispondere alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all'attuazione delle politiche e della legislazione dell'Unione in materia di ambiente o clima; h) progetti d'informazione, sensibilizzazione e divulgazione: progetti volti a sostenere la comunicazione, la divulgazione di informazioni e la sensibilizzazione nell'ambito dei sotto programmi Ambiente e Azione per il clima. I cd. Progetti “tradizionali” comprendono i tipi di progetti descritti alle lettere a,b,c,h. Beneficiari l programma LIFE può finanziare enti pubblici e privati. Bilancio La dotazione finanziaria per l'attuazione del programma LIFE per il periodo 2014-2020 è pari a 3.456.655.000 euro, così ripartiti: - 2.592.491.250 euro destinati al sottoprogramma per l'Ambiente - 864.163.750 euro destinati al sottoprogramma Azione per il clima. Link Link alla pagina della Direzione Generale Ambiente sul Programma LIFE: http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/index.htm Link alla pagina del Ministero dell’Ambiente con le informazioni relative a Natura 2000: http://www.minambiente.it/pagina/rete-natura-2000 Documento ufficiale sul Settimo Programma di Azione per l’Ambiente: http://wp.ineuropa.info/wp-content/uploads/2014/01/Settimo-programma-dazione-ambientale_Decisione1386_2013UE.pdf