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  • Laureata in architettura all’Università di Innsbruck e membro dell’Ordine degli Architetti di Bolzano, Ulla Hell dirige Plasma Studio Italia e si è occupa di un’ampia gamma di progetti di piccola e media scala dalla fase concettuale alla sua realizzazione.   Dal 1999 Plasma Studio, studio di architettura innovativo pluri-premiato, si è evoluto per affrontare le complesse potenzialità e sfide di oggi: dalle sue diverse sedi localizzate in Europa e in Asia, lo studio tenta di creare una mediazione tra globalizzazione e specificità locali. “Il nostro percorso – ha spiegato l’arch. Hell - è iniziato nel 1999 a Londra, quando Eva Castro, Argentina, e Holger Kehne, tedesco, hanno fondato Plasma Studio. Io mi sono unita un paio di anni dopo, nel 2001. All'inizio abbiamo lavorato fianco a fianco su concorsi, piccoli progetti, con tanto entusiasmo e pochissimi mezzi.  Poi nel 2003 sono rientrata in Alto Adige, nel piccolo paese di montagna dove vivo tutt'ora. Lì ho aperto la sede italiana dello studio e ho continuato a collaborare a distanza. Allora non c'erano cloud, piattaforme sofisticate, c'era solo Skype e Internet lentissimi. Ma questa struttura leggera ci ha dato moltissima libertà. Abbiamo unito prospettive e contesti diversi, mantenendo sempre un approccio molto fluido e internazionale. Questa struttura flessibile ci ha proprio permesso di far crescere lo studio e la nostra vita privata in parallelo. È questo il messaggio a cui personalmente tengo molto, soprattutto per le giovani architette: è possibile costruire una carriera senza rinunciare alla dimensione personale”. “All'estero, penso per esempio alla Gran Bretagna, la Cina o in generale al mondo anglosassone – ha spiegato la Hell - l'architetta è spesso percepita come una figura strategica, con un ruolo centrale non solo nella progettazione ma anche nella definizione delle politiche urbane. Nelle trasformazioni territoriali e nei processi decisionali c'è un forte riconoscimento dei valori intellettuali e culturali del progetto. in Italia, purtroppo, invece, il ruolo dell'architetta è spesso più marginalizzato, talvolta è percepita quasi come un fornitore di servizi, più che come un consulente culturale e strategico. E questo si riflette direttamente sulle tariffe professionali. Nei contesti internazionali i compensi sono più proporzionati alle responsabilità e alla complessità del nostro lavoro, mentre in Italia la concorrenza e la mancanza di un riconoscimento pieno portano spesso a tariffe molto più basse e a margini molto ridotti”.
    • Internazionalizzazione
  • La Fondazione Inarcassa ha proposto il viaggio/workshop a Barcellona, focalizzato sull’innovazione che in questo momento sta vivendo la Spagna; obiettivo della missione è approfondire il tema dell’architettura digitale e della rigenerazione urbana con interventi di relatori esperti e applicazioni pratiche, compresa la visita a opere realizzate o in fase di realizzazione. Il programma ha previsto una serie di meeting durante i quali verranno trattati gli aspetti fiscali e legali dell’esercizio della professione in Spagna, interventi di progettisti di fama internazionale e di esperti del settore sui temi dell’innovazione e della sostenibilità, applicazioni pratiche dell’architettura digitale al mondo delle costruzioni (cantiere, manutenzione programmata). Nel corso dei 3 giorni, inoltre sono previste delle visite guidate all’interno dell’area metropolitana di Barcellona, per apprezzare di persona le opere realizzate (o in corso di realizzazione) in tema di innovazione e sostenibilità e una visita alla mostra temporanea del premio “Dedalo Minosse”. Clicca qui per la presentazione del viaggio Alcune istantanee del workshop in corso:                                                                                                                                                                             ​​​   
    • Internazionalizzazione
  • “Asmel non è qualificata quale centrale di committenza, e non dispone di alcun legittimo modello organizzativo di aggregazione di enti locali per l’aggiudicazione degli appalti, in quanto la società ha assunto una natura privatistica”. Così l’Anac anticipa sul proprio portale la delibera n. 570 del 30 novembre 2022, resa nota solo l’11 gennaio, che conferma le doglianze mosse dalla Fondazione Inarcassa nella diffida notificata ad aprile scorso ad Asmel, l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali, e a tutte le Amministrazioni ad essa consorziate, per una serie di servizi che la stessa si è proposta di erogare alle sue amministrazioni consorziate, compresa l’attività di progettazione. Alla diffida è seguito un riscontro da parte di Asmel che rigettava le irregolarità contestate dalla Fondazione Inarcassa. Con il supporto dello studio legale Rotigliano, che assiste la Fondazione Inarcassa nell’ambito dell’attività di contrasto ai bandi irregolari, sono state messe a punto precise controdeduzioni per contestare integralmente i contenuti della replica di Asmel dettagliando ulteriormente le criticità rilevate nell’azione condotta a favore delle Amministrazioni ad essa consorziate. Innanzitutto, ad Asmel è stata contestata la qualifica – autoattribuitasi, peraltro, poiché trattasi di un istituto non disciplinato dalla normativa vigente - di Centro di Competenza PNRR in forza della quale si dichiara disponibile ad erogare a favore dei propri soci diverse tipologie di servizi, tra cui la “progettazione tradizionale e in BIM”.  In secondo luogo, Asmel ha sostenuto di essere una centrale unica di committenza e, infine, ha reso noto a tutti i propri soci di avere istituito al suo interno una struttura permanente di supporto al RUP, ai sensi dell’art. 31, co. 9, del d.lgs. n. 50/16. L’Analisi di Anac contenuta nella delibera n. 570 del 30 novembre scorso è puntuale e fa seguito all’esposto presentato dalla Fondazione Inarcassa che ha innescato l’istruttoria e da cui è emerso, anche sulla base di una consolidata giurisprudenza amministrativa e dei pronunciamenti della stessa Autorità – già richiamati nell’esposto presentato dalla Fondazione Inarcassa - che “Asmel quale ente di diritto privato non risulta dotata di competenze specifiche per la gestione di gare del Pnrr, né può essere affidataria in via diretta di servizi”. Alla replica di Asmel che sostiene di poter operare nell’ambito delle gare gestite dal PNRR poiché trattasi di “società consortile costituita ai sensi dell’art. 2615 ter del codice civile”, vale a dire un “consorzio tra enti pubblici territoriali” che fornisce attività di centralizzazione della committenza anche ausiliaria, l’Anac chiarisce che ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera a) del Codice dei contratti pubblici sono “amministrazioni aggiudicatrici” le Amministrazioni dello Stato, gli enti pubblici territoriali, gli altri enti pubblici non economici, gli organismi di diritto pubblico, le associazioni, unioni, consorzi, comunque denominati costituiti da detti soggetti. A tal riguardo, l’Anac richiama un suo precedente pronunciamento che già escludeva l’ipotesi che Asmel fosse qualificata come “organismo di diritto pubblico e, conseguentemente, quella di amministrazione aggiudicatrice” (delibera n. 179/2020).  Sul punto, l’Anac ha richiamato anche una recente sentenza del Consiglio di Stato (8072/2021) secondo cui “non può riconoscersi ad Asmel consortile neppure la qualificazione di organismo di diritto pubblico, a ciò ostando l’assenza tanto del requisito teleologico (lo svolgimento di attività volte a soddisfare esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale e commerciale), stante la previsione dell’obbligo in capo agli operatori commerciali aggiudicatari del pagamento di una commissione per i servizi di committenza espletati dalla stessa, quanto quello dell’influenza dominante, difettando il c.d. controllo analogo da parte degli enti locali aderenti”. Né, sotto altro profilo, Asmel può qualificarsi quale organismo in house. A tal proposito, arriva puntuale il richiamo da parte di Anac alla sua delibera n. 130 del 2022 che ha rigettato la domanda di iscrizione all’elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house di cui all’art. 192, comma 1 del d.lgs. 50/2016, presentata in nome e per conto di n. 843 enti soci della ASMEL in relazione al “ ……mancato del rispetto del limite quantitativo in relazione ai requisiti dell’attività prevalente e del controllo analogo, così come richiesti espressamente dal Dlgs 50/2016 e dal Dlgs 175/2016”. Ne consegue, si legge nella delibera n. 570 del 30 novembre 2022, che, “a seguito di tale diniego di iscrizione nell’elenco in house, ASMEL consortile non può operare come Centrale di committenza”. Questo vuol dire, aggiunge l’Autorità, che ad Asmel è precluso lo svolgimento delle attività di centralizzazione delle committenze e quelle di committenza ausiliaria, tra cui ad esempio la consulenza sullo svolgimento o sulla progettazione delle procedure di appalto. Infine, non trovano riscontro, nell’ambito della disciplina vigente in materia, due ulteriori profili di contestazione. Il primo, riguardante la qualifica di Asmel quale struttura stabile di supporto al RUP. A tal riguardo, l’Anac dichiara non condivisibili le argomentazioni formulate da Asmel a sostegno di tale previsione poiché “si richiama quanto già argomentato in ordine alla mancanza dei presupposti per riconoscere la qualificazione in capo ad Asmel quale centrale di committenza”. Per la stessa ragione, e per quelle esposte in precedenza che rilevano il mancato riconoscimento ad Asmel di società in house, in riferimento al secondo profilo di contestazione, è da escludersi, secondo l’Anac, che Asmel possa effettuare attività di progettazione in favore delle proprie consorziate, ai sensi dell’art. 24, co. 1, lett. b). Leggi qui la delibera Anac n. 570 del 30 novembre 2022 Leggi qui il commento del Presidente della Fondazione Inarcassa  
    • committenza
  • Il 13 dicembre u.s si è tenuta la V edizione della Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica. A Palazzo Ferrajoli, insieme ai rappresentanti delle istituzioni, ai tecnici e ai professionisti, si è fatto il punto sullo stato dell’arte della prevenzione sismica nel nostro Paese. E' stata anche l’occasione per discutere del futuro del superbonus e della razionalizzazione dei bonus edilizi, che restano fondamentali per consentire la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare. La Giornata nazionale della prevenzione sismica si conferma quale appuntamento centrale della campagna di sensibilizzazione e informazione del rischio sismico rivolta ai cittadini e alle istituzioni affinché si continui a investire in termini di conoscenza e cultura della prevenzione. Scarica la locandina    
    • gnps
  • Dal 4 al 6 novembre presso il Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai, 15 giovani professionisti italiani insieme a 15 colleghi operanti negli Emirati Arabi Uniti hanno lavorato fianco a fianco dando vita a 5 progetti innovativi, destinati a donare un nuovo volto all’area di Downtown Boulevard di Dubai. Alla presentazione, che si è tenuta all’interno dell’anfiteatro del padiglione Italia presso l’Expo, hanno preso parte l’Ambasciatore italiano negli Emirati Arabi Uniti, Nicola Lener, e numerosi professionisti di fama internazionale tra i quali il co-progettista del Padiglione Italia Prof. Carlo Ratti. Il workshop nato dalla collaborazione con Emaar, principale developer degli Emirati, ha dato modo a 30 giovani promesse dell’architettura e dell’ingegneria di confrontarsi e mettere a fattor comune i rispettivi background. I progetti di urban activation ideati al termine di 3 giorni di intenso lavoro, hanno riguardato il centro nevralgico di Dubai, la zona del Downtown, che ospita il Burj Kalifa e il Dubai Mall, rispettivamente il grattacielo e il centro commerciale più grandi al mondo. Con approcci molto differenti, i cinque progetti elaborati hanno fornito numerosi spunti per donare nuova linfa ad una zona ancora in forte espansione, all’insegna del green e della nuova mobilità. Gli elaborati del workshop saranno raccolti in una pubblicazione prodotta da Fondazione Inarcassa. LEGGI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI      
    • Expo