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Rubrica di aggiornamento sull’attività di contrasto ai bandi irregolari n. 6/2024
Come ogni mese si rassegnano i principali profili di illegittimità segnalati alle Stazioni Appaltanti, aventi l’effetto di ledere la dignità morale e professionale dei professionisti del settore.
Le azioni di contrasto.
Nel mese di giugno 2024, 6 sono state le amministrazioni diffidate, 5 gli esposti all’ANAC ed una l’Amministrazione che ha annullato la procedura di gara.
Si fa riferimento, nello specifico, ad Invitalia S.p.a., al Comune di Aci Bonaccorsi, al Comune di Cittareale, al Comune di Grisolia, alla Città Metropolitana di Catania ed al Ministero della Difesa.
Per ciò che riguarda le irregolarità riscontrate:
- Invitalia S.p.a. ha bandito una procedura negoziata, nella quale, in violazione della l. n. 49/2023, veniva richiesto ai concorrenti un ribasso sulla base d’asta anche sulla componente prezzo relativa all’attività dei SIA. In assenza di riscontro si è adita l’ANAC;
- il Comune di Aci Bonaccorsi ha pubblicato una indagine di mercato, nella quale, in violazione della l. n. 49/2023, venivano richieste prestazioni a titolo gratuito. Dopo la notifica della diffida l’Amministrazione ha annullato la procedura;
- il Comune di Cittareale ha bandito una procedura aperta, nella quale, in violazione della l. n. 49/2023, veniva richiesto ai concorrenti un ribasso sulla base d’asta anche sulla componente prezzo relativa all’attività dei SIA. In assenza di riscontro si è adita l’ANAC;
- il Comune di Grisolia ha bandito una procedura di gara, nella quale era previsto il sopralluogo obbligatorio; non era presente il documento di indirizzo alla progettazione; veniva violato l’equo compenso e, infine, la normativa di riferimento, del tutto illegittimamente, era il d.lgs. n. 50/2016. In assenza di riscontro si è adita l’ANAC;
- la Città Metropolitana di Catania ha bandito una procedura aperta nella quale veniva violato l’equo compenso, anche mediante la richiesta di prestazioni a titolo gratuito; non era allegato il calcolo del compenso; veniva richiesta la garanzia provvisoria nonostante si trattasse di attività di progettazione e v’era la previsione del sopralluogo obbligatorio. Nel silenzio dell’Amministrazione, si è adita l’ANAC;
- infine, il Ministero della Difesa ha pubblicato una richiesta di offerta, nella quale veniva remunerata solo la progettazione esecutiva, nonostante negli atti di gara non fosse presente il PFTE, da redigere ex novo da parte del professionista aggiudicatario, in violazione dell’equo compenso. In assenza di riscontro, si è adita l’ANAC.