Data
Rubrica di aggiornamento sull’attività di contrasto ai bandi irregolari n. 1/2024.
Come ogni mese si rassegnano i principali profili di illegittimità segnalati alle Stazioni Appaltanti, aventi l’effetto di ledere la dignità morale e professionale dei professionisti del settore.
Le azioni di contrasto.
Nel mese di gennaio 2024, sono state notificate 9 diffide, 5 gli esposti notificati all’ANAC e 3 i bandi annullati/rettificati.
Si fa riferimento, nello specifico, all’ASP di Catania, al Comune di Firenze (2 bandi), al Comando Generale dei Carabinieri, all’ASST di Bergamo Est, alla Provincia di Cosenza, al Comune di Giugliano in Campania (NA), al Comune di Villasanta (MB) ed al Comune di Caltagirone (CT).
Per ciò che riguarda le irregolarità riscontrate:
- L’ASP di Catania ha bandito una procedura ristretta per 13 lotti, nella quale la base d’asta era incongrua, essendo state omesse numerose voci del d.m. parametri; inoltre, la procedura violava la normativa sull’equo compenso, essendo richiesto un ribasso sulla base d’asta. In assenza di riscontro si è provveduto con la notifica di un esposto all’ANAC;
- il Comune di Firenze ha pubblicato due procedure aperte, nelle quali veniva violata la legge sull’equo compenso, essendo richiesto un ribasso sulla base d’asta. In assenza di un riscontro da parte del Comune si è proceduto con la notifica dell’esposto all’ANAC;
- il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha bandito una procedura aperta, nella quale veniva violata la legge sull’equo compenso, essendo richiesto un ribasso sulla base d’asta. Dopo la notifica della diffida e dell’esposto all’ANAC, l’Amministrazione ha comunicato l’annullamento in autotutela della procedura di gara;
- l’ASST di Bergamo Est ha chiesto la presentazione di preventivi al fine di addivenire ad un affidamento diretto, sennonché, nella lettera di invito era previsto che l’appalto sarebbe stato aggiudicato al concorrente che avesse offerto il maggior ribasso, violando, dunque, la legge sull’equo compenso. In assenza di un riscontro, si è adita l’ANAC;
- la Provincia di Cosenza ha bandito una procedura di appalto integrato, nella quale, per un verso, alcune lavorazioni venivano poste a carico del progettista (relazione geologica ecc.) rendendo la base d’asta incongrua, per altro verso, il compenso spettante al progettista era espressamente soggetto a ribasso, in violazione della legge sull’equo compenso. Dopo la notifica della diffida, la Provincia ha provveduto ad annullare la gara;
- il Comune di Giugliano in Campania (NA) ha bandito una procedura aperte di rilevanza europea, nella quale veniva richiesta, senza la previsione di alcun compenso, la reperibilità h24, per tutta la durata del servizio, del direttore dei lavori. Dopo la notifica della diffida, il Comune ha rettificato gli atti di gara, escludendo la previsione relativa alla reperibilità h24;
- il Comune di Villasanta (MB) ha bandito un concorso di progettazione in due fasi, nel quale: 1) dal calcolo dei compensi erano state illegittimamente espunte diverse voci del d.m. parametri; 2) al vincitore del concorso, al quale sarebbe stata affidata la progettazione esecutiva, si sarebbe applicato un ribasso automatico del 25%, violando la legge sull’equo compenso; 3) venivano richieste alcune prestazioni accessorie (sondaggi, prove su materiali ecc.) senza che le stesse fossero state computate ai fini del calcolo della base d’asta, traducendosi, dunque, in una richiesta di prestazioni a titolo gratuito. Si attende che scadano i termini concessi prima di adire l’ANAC;
- infine, il Comune di Caltagirone ha deliberato un accordo ai sensi dell’art. 15, l. n. 241/90, con l’Università di Catania per la redazione del documento preliminare del PUG. Sennonché, in difformità a quanto espressamente previsto dal Codice degli Appalti (art. 7), dalla costante giurisprudenza amministrativa e dall’ANAC, nell’accordo era espressamente previsto un compenso a favore dell’Università. In assenza di un riscontro, si è adita l’ANAC.
Avv. Riccardo Rotigliano
Avv. Giuseppe Acierno