Rubrica di aggiornamento sull’attività di contrasto ai bandi irregolari n. 11/2024
Come ogni mese si rassegnano i principali profili di illegittimità segnalati alle Stazioni Appaltanti, aventi l’effetto di ledere la dignità morale e professionale dei professionisti del settore.
Le azioni di contrasto.
Nel mese di novembre 2024, 5 sono state le amministrazioni diffidate e 5 gli esposti all’ANAC.
Si fa riferimento, nello specifico, al Comune di Rho, alla Provincia di Fermo, all’Opera Diocesana di Milano, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per il Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia ed al Conservatorio Statale Vincenzo Bellini di Caltanissetta.
Per ciò che riguarda le irregolarità riscontrate:
- il Comune di Rho ha bandito una procedura aperta, nella quale era prevista la ribassabilità sull’intero importo della base d’asta, in violazione dell’equo compenso. In assenza di un riscontro da parte della Stazione Appaltante si è adita l’ANAC;
- la Provincia di Fermo ha pubblicato una procedura aperta, nella quale veniva violato l’equo compenso, non essendo limitato il ribasso alle sole componenti delle spese e degli oneri accessori. In assenza di riscontro si è adita l’ANAC;
- l’Opera Diocesana di Milano ha pubblicato una procedura aperta, nella quale non era stato allegato il documento di indirizzo alla progettazione, l’approvazione del PFTE era riservata ad uno studio di progettazione esterno con quale il progettista incaricato, inoltre, avrebbe dovuto collaborare, di fatto, sottostando alle precise indicazioni fornite dal predetto studio. In assenza di un riscontro positivo si è adita l’ANAC;
- il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia ha bandito una procedura aperta, nella quale l’attività di verifica della vulnerabilità sismica era stata stimata mediante l’OPCM n. 3362/2004 e non mediante il d.m. parametri, inoltre, il ribasso era proponibile sull’intero ammontare della base d’asta, in violazione dell’equo compenso. In assenza di un riscontro si è adita l’ANAC;
- infine, il Conservatorio Statale Vincenzo Bellini ha pubblicato una procedura aperta, nella quale la base d’asta era stata illegittimamente ridotta (rispetto a quella calcolata nel calcolo dei compensi allegato alla gara) al solo fine di far restare la procedura al di sotto dei 140.000 euro e poter, così, procedere all’affidamento col criterio del minor prezzo; inoltre, non veniva rispettato l’equo compenso, potendosi offrire un ribasso sull’intera base d’asta. In assenza di un riscontro si è adita l’ANAC.