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RIFORMA CARTABIA (D.M.109/23) ALBO CTU - CHIARIMENTO PROCEDURE NUOVE ISCRIZIONI E MANTENIMENTO ISCRIZIONI ESISTENTI

redazione 1 Oct 2023

Conosci le ricadute della Riforma Cartabia (D.M. 109/2023) sulle procedure di NUOVE ISCRIZIONI all’albo dei CTU e sul MANTENIMENTO DELLE ISCRIZIONI esistenti?

In attuazione dell’art. 4, comma 2, del decreto legislativo per la riforma del processo civile, D.Lgs. 10 ottobre 2022 n. 149, è stato emanato il 4 agosto 2023 il decreto del Ministro della Giustizia n. 109 che definisce e regolamenta l’iscrizione delle nuove iscrizioni all’albo dei CTU e il mantenimento delle loro iscrizioni esistenti.


In considerazione del significativo ruolo che i CTU assumono nella dimensione pubblica, al servizio della collettività, per il buon andamento della pubblica amministrazione, e, più specificamente, del sistema giudiziario, la Fondazione Inarcassa sin dal 2021 ha segnalato al legislatore alcune specifiche proposte migliorative. Alcune di esse, sono state accolte nel decreto 109/2023: regolarità con gli obblighi di formazione professionale continua, regolarità con gli obblighi contributivi e previdenziali, competenza tecnica nelle materie oggetto della categoria di interesse degli albi.


Le novità introdotte dal decreto ministeriale riguardano due ambiti: il primo, interessa i professionisti che vorranno formulare la richiesta di prima iscrizione; il secondo, invece, coloro che intenderanno mantenere viva l’iscrizione al proprio albo di competenza.


Ai fini delle nuove iscrizioni, i professionisti dovranno soddisfare i seguenti requisiti:
a) iscrizione nei rispettivi ordini o collegi professionali;
b) regolarità con gli obblighi formativi e previdenziali;
c) avere una condotta morale specchiata;
d) almeno 5 anni di esperienza nelle materie oggetto della categoria di interesse, o in alternativa:
1) possedere adeguati titoli di specializzazione purché il professionista sia iscritto da almeno 5 anni nei rispettivi ordini, collegi o associazioni professionali;
2) adeguato curriculum scientifico;
3) certificazione UNI relativa all’attività professionale svolta, rilasciata da un organismo di certificazione accreditato.
I professionisti che, invece, sono già iscritti manterranno la loro iscrizione fino alle future revisioni dell’albo, quando anch’essi saranno chiamati ad attestare di essere in regola con gli obblighi di formazione professionale continua e previdenziali. 

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