26 Mar 2020
Fondazione Inarcassa ha trasmesso alla 5 commissione Bilancio del Senato un documento con le osservazioni e le proposte nell’ambito dell’esame del disegno di legge di conversione del decreto “Cura Italia” . Abbiamo voluto sottolineare, innanzitutto, la nostra vicinanza al personale medico e paramedico che in queste settimane sta affrontando una sfida coraggiosa per il bene del nostro Paese.
Con riferimento alle misure contenute nel dl “Cura Italia”, Fondazione Inarcassa sta rappresentando a tutte le forze parlamentari e al governo la dura condizione che gli architetti e ingegneri liberi professionisti si trovano a dover affrontare in questa fase. Molti nostri colleghi ci raccontano le difficoltà oggettive a proseguire il libero esercizio della professione: impossibilità di fare sopralluoghi, di accettare nuovi incarichi e il timore di incorrere in sanzioni penali per non aver rispettato i tempi di consegna dei lavori previsti nei contratti.
Il nostro obiettivo è duplice. Innanzitutto, superare la discriminazione operata a sfavore dei liberi professionisti iscritti a casse di previdenza private rispetto alla platea complessiva dei lavoratori autonomi con partita iva. Noi architetti e ingegneri liberi professionisti contribuiamo alla spesa sociale proprio come tutti gli altri lavoratori italiani e, pertanto, meritiamo maggiore attenzione da parte del governo. In secondo luogo, riteniamo occorra liberare risorse economiche e produttive, mettere in moto un ciclo di investimenti sulle infrastrutture strategiche per il Paese in grado di rilanciare il mercato della progettazione e dell’edilizia che rappresentano un asset fondamentale per l’economia del Paese.
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