La Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti iscritti a INARCASSA, con il supporto organizzativo di Consenso, business unit di relazioni istituzionali e media relations del gruppo di comunicazione integrata Hdrà, ha organizzato il 5 aprile scorso, un tavolo tecnico di approfondimento dal titolo "Il nuovo codice degli appalti. Le criticità negli affidamenti dei servizi di ingegneria e architettura", il secondo dopo l’esperienza del maggio 2015, sulla riforma del codice appalti.
Mentre le Commissioni Bilancio, Ambiente e Politiche UE della Camera e delle Commissioni Lavori pubblici del Senato hanno recentemente licenziato i pareri sullo schema di decreto, il testo di riforma del codice degli appalti emanato dal CDM è stata discusso in maniera approfondita, e per certi aspetti critica, dalla Fondazione Inarcassa, dal commissario dell’Autorità Anticorruzione, Michele Corradino, da Inarcassa, dai Consigli nazionali degli Architetti e degli Ingegneri e da ALA Assoarchitetti.
Il Presidente della Fondazione, Andrea Tomasi ha evidenziato alcune delle discrasie tra i contenuti della legge delega, condivisi in toto, ed il testo del nuovo codice ove la mancanza, o la non chiarezza, delle regole, dei ruoli e delle responsabilità determina, secondo la Fondazione, il rischio di ricadere nella tragica situazione attuale: non basta affermare la centralità del progetto per attuarla necessita un impegno ben diverso.
In questa fase la Fondazione spera in un salvifico intervento delle Commissioni parlamentari e poi nel ruolo fondamentale che potrà derivare dall’ANAC con la formulazione delle linee guida.
Proprio Corradino ha affermato l’importanza che potranno avere le linee guida alle quali la commissione da lui presieduta comincerà a lavorare; proprio lì potranno trovare una disciplina organica, in grado di riportare a unità, tutte le norme che sono effettivamente sparpagliate nel Codice.
Tre sono i punti che secondo il Commissario si potranno chiarire: l’innalzamento della soglia per la trattativa privata, la qualificazione e il fatturato. Se il tetto per la trattativa privata dovesse restare così alto, è opportuno secondo Corradino compensare con un rafforzamento della trasparenza e delle rotazioni. Ci saranno regole ferree sullo svolgimento delle procedure negoziate. In tema di fatturato, elaboreranno ulteriori specifiche per l’offerta economicamente più vantaggiosa.
Nel dibattito che ha fatto seguito alle relazioni introduttive, i rappresentanti degli Enti ed organizzazioni di categoria hanno ulteriormente ribadito la necessità di intervenire per modificare il nuovo testo rendendolo coerente con i contenuti propositivi della legge delega.
Gli architetti e gli ingegneri che svolgono la professione come liberi professionisti si augurano ora che i temi del valore del progetto e quelli relativi la disciplina degli appalti dei loro servizi possano trovare adeguate correzioni in sede di controllo parlamentare e di emanazione delle linee guida del Codice a cura dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, anche se, come emerso dal tavolo, alcuni nodi difficilmente potranno trovare risoluzione in queste.
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Appalti, Tomasi (Fondazione Inarcassa): testo riforma deludente e negativo
Appalti, Corradino: "Servizi professionali in linee guida Anac"
Appalti, Fondazione Inarcassa: "Disattesa centralità progetto in riforma"
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