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    In questo numero: Il nuovo Desk a Dubai Come si diventa volontari per l'Expo 2020 Dubai?  Il Regime fiscale delle società degli Emirati Arabi Uniti Intervista a Abdel Qader Al Kahloot, Vice President, Regional Manager, Mashreq Bank Luglio - agosto 2019 Gare di appalto nell’area del GCC Luglio – agosto 2019 manifestazioni negli UAE   Il nuovo Desk a Dubai È attivo il nuovo desk della Fondazione Inarcassa Desk negli Emirati Arabi Uniti, nella città di Dubai. Rispetto alla precedente esperienza, il Desk sarà aperto presso uno studio di ingegneri e architetti locali, con la possibilità quindi per gli iscritti Inarcassa di interagire con colleghi che operano quotidianamente nel mercato locale e con i quali è anche possibile confrontarsi professionalmente. (Per info e prenotazioni: international@fondazioneinarcassa.it – 06 852 74 209) La struttura professionale individuata è la “East Consult – engineering consultants A.R.C.” (http://eastconsults.com/), una società di professionisti: architetti e ingegneri, composta da tre soci e complessivamente da circa trenta professionisti di varie discipline. Lo studio ha sedi sia ad Abu Dhabi nella Sheik Zayed, che a Dubai nel quartiere di Deira, Potsaeed Plaza e ad Al Ain (la quarta città degli UAE per dimensione, al confine con l’Oman). East Consult è una società di progettazione residenziale e commerciale che opera anche come architectural design, interior desing e planning: progetta strutture tipologicamente similari a quelle italiane e fornisce tutti i servizi relativi al real estate. Oltre alla possibilità di creare per i propri iscritti un “punto di appoggio” negli UAE dotato delle attrezzature di segreteria indispensabili (linea telefonica locale, connessione internet, computer, stampanti e sala riunione), l’accordo permetterà di avviare rapporti di collaborazione là dove fosse necessaria una partnership con uno studio locale per partecipare a bandi e gare. Inoltre, si aprirà la possibilità per i giovani professionisti di compiere delle esperienze lavorative nella forma di stage per un periodo massimo di 6 mesi presso lo studio e, quindi, di acquisire un expertise non facilmente acquisibile in modo autonomo. La divisione di architettura di East Consult opera nel settore dell’Entertaiment e Showrooms Architecture, ma anche in quello edilizio e nella pianificazione dell’esecuzione delle opere. Negli UAE l’attività di pianificazione legata alla realizzazione degli immobili rappresenta la prassi. Più il progetto è complesso, più tale attività pervade tutta la realizzazione dell’opera. Tanto che negli Emirati esiste una figura professionale sconosciuta in Italia, ossia quella del Construction Project Managment (CPM), un servizio professionale altamente specializzato. Contrariamente a quanto succede in Italia, la committenza emiratina in genere non segue operativamente la realizzazione di una costruzione, ma incarica il CPM, la cui funzione è quindi quella di gestione di tutte le responsabilità del progetto, inclusa quella della stipula dei contratti oltre che del controllo dell’avanzamento del progetto. Il CPM è una figura tipica del contesto anglosassone e, in particolare, dell’area del GCC, dove la committenza si relaziona esclusivamente con il CPM che è il responsabile dell’intero avanzamento del progetto. Per svolgere correttamente tale ruolo, oltre alla necessità di un’ottima conoscenza degli aspetti contrattuali (usualmente ispirati ai FIDIC), il CPM deve avere a disposizione sia il progetto di dettaglio integrale della costruzione (completo in ogni suo aspetto, inclusi impiantistica e materiali già definiti a priori), sia il gant del piano di costruzione, sulla cui base il CPM negozierà tutti i contratti con le imprese esecutrici dei lavori. Una attività, quindi, a cavallo tra un general contractor e le figure professionali tipiche del progettista e del direttore lavori.   Expo2020 I volontari Chi sogna di vivere un’esperienza altamente formativa, a contatto con realtà e culture profondamente diverse tra loro, può decidere di candidarsi come volontario per diventare parte integrante dell'affascinante appuntamento con l'Expo 2020 Dubai.  Sul sito web ufficiale della manifestazione è iniziata la ricerca di 30.000 volontari. Un invito a partecipare attivamente a un evento mondiale che vedrà riunite oltre 180 nazionalità e un afflusso di pubblico internazionale stimato intorno ai 25 milioni di presenze. I volontari incarneranno il “volto pubblico della manifestazione” e il loro compito sarà quello di accogliere e guidare i visitatori all’interno dell’Expo. Naturalmente tutti i volontari dovranno seguire un percorso preparatorio e di formazione. Questo per garantire un approccio verso l’esperienza dell’Expo sicuro, divertente e soprattutto utile.   Come si diventa volontari per l'Expo 2020 Dubai?  Per proporsi come volontari è sufficiente entrare nel sito ufficiale dell’Expo 2020 Dubai e selezionare la voce "Volontari". Ogni aspirante dovrà quindi compilare un semplice questionario e inserire il proprio curriculum vitae. Una volta inviata la candidatura, bisognerà solo attendere di essere contattati dallo staff di Expo 2020 che fornirà tutte le ulteriori informazioni per capire come procedere.   Chi può candidarsi?  Tutti i maggiorenni possono candidarsi per diventare parte integrante di questo affascinante crocevia culturale. I volontari saranno infatti selezionati in modo che ogni fascia di età, nazionalità e background lavorativo e culturale possa essere rappresentato. I volontari ricopriranno un ruolo cruciale all’interno della manifestazione, dando vita a un organismo d’accoglienza capace di muoversi in perfetta sintonia con l’Expo stesso. Il corpo dei volontari che si muoverà all’interno della manifestazione sarà accuratamente selezionato e composto da persone che sposeranno uno dei valori pilastro su cui poggia il tema principale di Expo 2020, ovvero “Connecting Minds, Creating the Future”. Ogni singolo volontario potrà beneficiare di un’esperienza dall’impatto emotivo e lavorativo di grande valore. La possibilità inoltre di ricoprire ruoli anche strategici offrirà ai volontari la possibilità di ottenere il massimo da questa full immersion culturale. Dietro ogni volontario si cela un talento e una capacità professionale che merita di essere aiutata a crescere e a svilupparsi. Candidarsi come volontario per l’Expo 2020 Dubai significa anche poter partecipare a eventi speciali e a sessioni di brainstorming finalizzate a raccogliere tutte le idee e le proposte più interessanti per arricchire e migliorare la manifestazione.     Il Regime fiscale delle società degli Emirati Arabi Uniti Il Consiglio Federale degli Emirati Arabi non ha mai divulgato una legge fiscale, mentre la maggior parte dei singoli emirati ha emanato specifici decreti su quest’argomento. L’emirato di Dubai, in particolare, ha pubblicato: “The Dubai Income Ordinance of 1969”, “Dubai Income Tax Decree of 1970” e “Dubai Income on branch offices of foreign bank ordinance of 1996”. Nella pratica, tuttavia, Dubai ha ratificato solo in parte i decreti legislativi, e quindi soltanto alcune imposte e tasse sono effettivamente dovute. Il fatto che gli Emirati abbiano sottoscritto delle convenzioni contro le doppie imposizioni e lo scambio di informazioni, unitamente al fatto che sussista una normativa fiscale parzialmente adottata, è il motivo per il quale gli EAU non sono considerati paradiso fiscale per talune tipologie di settori, quali: petrolchimico e gas, banche e compagnie di assicurazioni. Tali imprese, infatti, sono assoggettate a imposta a Dubai con una aliquota fiscale non inferiore a quella italiana. Le riforme proposte dall’OCSE per quanto riguarda il contenuto dei trattati bilaterali (le convenzioni contro le doppie imposizioni), prevedono un ampliamento nelle attività di scambio di informazioni molto più pregnante di quello attualmente previsto nella convenzione Italia / UAE. Questo soprattutto a seguito del progressivo affermarsi a livello globale dei BEPS (Base Erosion and Profit Shifting) emanati dall’OCSE, le cui Linee Guida raccomandano ai governi dei vari Stati di recepire nelle proprie normative interne tutte le opportune regole atte a evitare la possibile sottoscrizione di nuovi trattati convenzionali che, di fatto, consentano di conservare una sorta di “inviolabilità” pratica ancora esistente in determinati Stati, non garantendo un reale scambio immediato e automatico di informazioni. L’OCSE e gli stati aderenti, appartenenti alle economie c.d. più sviluppate, stanno facendo notevoli pressioni sugli altri paesi, tra cui gli UAE, affinché adottino sistemi di scambio di informazione totalmente automatizzati. Tale situazione ha generato tra gli investitori internazionali, ma anche in operatori economici di minore dimensione, timori di applicazione della legge sull’imposizione fiscale da parte degli Emirati. Il portavoce della Dubai Financial Services Authority (DFSA) a suo tempo si è preoccupato di precisare che gli attuali trattati contro la doppia imposizione continueranno ad applicarsi alle FZE e alle LLC, all’interno degli EAU.   Ma cosa succede in pratica qualora un soggetto fiscalmente residente in Italia acquisisca una società emiratina? Come si è visto, la società con sede in Dubai (come negli altri emirati) non è soggetta ad alcuna imposizione fiscale, salvo che non si tratti di una società operante nel Gas & Oil ovvero nel settore assicurativo/bancario. La circostanza che non si paghino imposte e quindi si sia in uno stato a fiscalità privilegiata, perché l’aliquota fiscale è inferiore di oltre il 50% rispetto a quella italiana (in questo caso è 0%), conduce ad effetti diversi a seconda che la società emiratina si trovi in mainland o in free trade zone (FTZ). Per coloro che partecipano ad una società emiratina costituita in una FTZ, che consente di detenere una partecipazione anche totalitaria, se il contribuente italiano ne detiene il controllo (quindi se la partecipazione del soggetto taliano supera il 50% del capitale della società emiratina), scatta un meccanismo denominato Control Foreign Company (CFC) regolato dall’art. 167 TUIR (DPR 917/1986) che, sotto determinate condizioni, in estrema sintesi, porta a tassare in Italia, con un meccanismo denominato “per trasparenza”, la quota del reddito realizzato dalla società emiratina corrispondente alla percentuale di partecipazione detenuta dal soggetto italiano; questo a prescindere dal fatto che tale reddito sia o meno corrisposto effettivamente dalla società estera al contribuente italiano. Quindi, nel caso di applicazione della CFC, il contribuente italiano, anche se non percepisce alcunché dalla società emiratina, deve versare comunque le imposte. Diversamente, qualora la società sia in mainland, e quindi non si possa detenere il controllo della stessa, perché la maggioranza per la legge locale deve essere detenuta da un soggetto cittadino degli Emirati (o da una società la cui proprietà è totalmente riferibile a cittadini degli Emirati), venendo a mancare il presupposto di base per l’applicazione dell’art. 167 TUIR, cioè il controllo, non si applica il principio della tassazione per trasparenza. Pertanto, sino a quando il reddito prodotto all’estero dalla società emiratina non viene distribuito, lo stesso non sarà tassato in Italia.   Tuttavia, la CFC non è forse il tema più complesso da valutare nella scelta di operare all’estero con una propria struttura. In effetti la questione più spinosa è quella della sede della direzione effettiva, nota anche con il termine inglese di Place Of Effective Management, ovvero del luogo in cui effettivamente vengono assunte le decisioni della società estera e da cui avviene la gestione quotidiana (day by day) della stessa. Si tratta di presunzione che comporta una gravosa inversione dell’onere della prova a carico del contribuente. Gli effetti di tale presunzione comportano l’attrazione in Italia di quelle società estere le cui decisioni di gestione ordinaria (non si sta parlando di decisioni di carattere strategico o di indirizzo, ma operative quotidiane) non sono assunte all’estero, ma nel luogo di effettiva residenza dei soggetti che ne compongono l’organo amministrativo. Allorché un soggetto d’imposta, in forza della sua residenza fiscale, sottragga al potere impositivo nazionale, in maniera strumentale o meno, delle attività d’impresa che siano teoricamente suscettibili di produrre un reddito, se la residenza effettiva contraddice quella formale, si verifica un caso di esterovestizione previsto dall’art. 73 del TUIR. Gli elementi principali che fanno scattare tale tipo di presunzione riguardano l’effettiva sede di amministrazione della società estera o l’effettivo luogo in cui viene realmente svolta l’attività economica. Laddove, dunque, il management della società o ente estero sia principalmente composto da soggetti che, per la maggior parte del periodo dell’anno, sono residenti in Italia, potremmo incorrere in un’ipotesi di esterovestizione. Il condizionale è d’obbligo, poiché la disposizione premette sempre la prova contraria. Il concetto del Place of Management non è italiano, ma deriva dal modello OCSE di doppia convenzione (modello a cui la maggior parte dei trattati bilaterali si ispirano), il quale all’art. 4 afferma che, nell’ipotesi di doppia residenza di una società, quale criterio discriminante debba essere preso in considerazione proprio il Place Of Effective Management. Orbene, in quanto luogo in cui si formano le principali decisioni strategiche della gestione, il POEM viene di regola identificato con la sede in cui si riunisce l’organo amministrativo. Conseguentemente, non è sufficiente che dal registro delle adunanze del Consiglio di Amministrazione della società estera risulti che i consigli si tengono all’estero, perché se tale consiglio è composto in prevalenza da soggetti con residenza in Italia la presunzione acquisirà più forza e sarà alquanto arduo vincerla facendo leva solo sul fatto che le riunioni formali si sono svolte all’estero.     Intervista a Abdel Qader Al Kahloot, Vice President, Regional Manager, Mashreq Bank   D: Ci parli dell'inizio della sua esperienza lavorativa negli Emirati Arabi Uniti. R: Sono stato un banchiere per quasi 20 anni negli Emirati Arabi Uniti (EAU). Nel corso della mia carriera, sono stato coinvolto in consulenze sugli investimenti, fondi comuni di investimento, finanza strutturata e rischi finanziari in diverse banche leader degli EAU. Negli ultimi 5 anni, ho gestito il segmento Gestione Patrimoniale presso Mashreq, che fornisce alla nostra clientela con alto patrimonio netto una vasta gamma di prodotti volti a sostenere i loro obiettivi finanziari. Nello specifico, questi servizi di Gestione Patrimoniale offrono un'ampia gamma di soluzioni su misura come servizi di consulenza, prodotti di investimento a breve e lungo termine, prodotti di risparmio e protezione assicurativa per i beni dei nostri clienti, ecc.   D: Come vi posizionate sul mercato? R:Mashreq Bank è una delle banche più antiche e importanti degli Emirati Arabi Uniti. Siamo attivi in prima linea nel supportare Dubai e l'economia di tutti gli Emirati Arabi Uniti e siamo stati protagonisti nella predisposizione di alcuni dei progetti iconici di Dubai, che hanno permesso la costruzione delle infrastrutture più significative degli Emirati Arabi Uniti. Palm Jumeirah, ad esempio, fu il primo complesso offshore del suo genere. È stato costruito nel 2003 per circa $ 5 miliardi ed è uno dei progetti in cui siamo stati coinvolti. Oggi, deteniamo il primato in termini di offerta commerciale e societaria. Una parte fondamentale del nostro successo è il costante desiderio di rinnovare i nostri servizi in base allo sviluppo delle esigenze dei diversi clienti.   D: Cosa vi distingue dagli altri istituti bancari di Dubai? R: Il settore finanziario, nella regione e un po' ovunque, deve affrontare molte problematiche relative al settore digitale. I cambiamenti nel comportamento dei clienti e altri sviluppi nella tecnologia hanno portato le banche a trasformare i formati delle loro reti, per renderne l'uso più conveniente per i clienti. Ecco perché, alla Mashreq Bank, abbiamo annunciato che investiremo 500 milioni di AED nell'innovazione e nella trasformazione digitale nei prossimi cinque anni, espandendo la strategia globale di digitalizzazione della banca. Oggi, la maggior parte delle transazioni con i nostri clienti è stata spostata dalle filiali ed il nostro focus è sui servizi automatici, su quelli self-service e sui nuovi formati di filiale, come ad esempio i chioschi. Crediamo che i clienti desiderino i migliori servizi, che siano veloci, convenienti e facili da usare, e a tal fine stiamo costantemente rinnovando le nostre piattaforme. Le nostre esclusive offerte bancarie e i prezzi competitivi ci aiutano quindi a distinguerci dalla concorrenza. D: Cosa offrite ai vostri clienti residenti e non residenti? R: Come parte della divisione di Gestione Patrimoniale di Mashreq, offriamo una varietà di servizi tra cui Mashreq Gold e servizi bancari privati, investimenti, assicurazioni, cambi e mutui; sia per i clienti residenti che per i non residenti. D: Quali documenti sono necessari per aprire un conto per non residenti presso la Mashreq Gold Bank? R: Per aprire un conto richiediamo documenti standard come un'identificazione valida, che includa un passaporto valido o un documento d'identità valido; la documentazione relativa all'indirizzo di residenza/domicilio e al reddito. Inoltre: •   Per gli individui stipendiati, richiediamo una lettera dal loro dipartimento delle risorse umane e il loro estratto conto bancario per gli ultimi 3 mesi; • Per i clienti autonomi, richiediamo la loro licenza commerciale, il registro commerciale e gli estratti conto bancari per gli ultimi 3 mesi sia per il loro conto personale che per il conto commerciale / aziendale.   D: Come vede il mercato immobiliare in relazione alla banca? In particolare, i prestiti sono in aumento rispetto alle compravendite? R: Siamo attualmente in un mercato di acquirenti e stiamo notando che i clienti sono più tentati ad acquistare immobili ora, grazie ai prezzi interessanti del momento. Recentemente, abbiamo visto una grande richiesta per l'acquisto di proprietà. In risposta a questo, molti imprenditori edili offrono diverse opzioni per i clienti - con la maggior parte delle nuove abitazioni nel segmento fino ad un milione di AED. Il governo degli Emirati Arabi Uniti sta prendendo attivamente molti provvedimenti per sostenere il mercato immobiliare e, recentemente, la legislazione federale ha autorizzato i primi visti di residenza da cinque a dieci anni per investitori, imprenditori e scienziati. Crediamo che queste riforme migliorate attireranno sempre più residenti e investitori per l'acquisto di proprietà e, oggi, Mashreq è ben posizionata per poter fornire i finanziamenti necessari a sostenerle.   D: L'accesso ai conti di Dubai è facile, come sono i tassi di interesse? R: Aprire un conto corrente con noi è semplice e diretto. I tassi di interesse che offriamo sono altamente competitivi e allettanti ma sono soggetti a modifiche in base alle direttive della Banca Centrale degli Emirati Arabi Uniti.   D: Che previsioni avete per il futuro bancario? Che impatto avrà Expo 2020? R: Il settore bancario globale sta attraversando un periodo di rapida trasformazione, annunciato dai progressi tecnologici. Per le banche ci sono molte opportunità nella digitalizzazione, ovvero opportunità per migliorare la redditività complessiva, la crescita dei volumi e l'efficienza nel servizio - e allo stesso tempo molta concorrenza in questo settore tra fornitori di fintech e altre attività. Le banche stanno diventando sempre più aziende tecnologiche, poiché cercano di soddisfare tutte le esigenze dei clienti moderni in modo conveniente.   Per quanto riguarda Expo 2020, prevediamo che porterà un notevole aumento di visitatori durante l'evento, e quindi avrà un impatto diretto, indiretto e indotto sul PIL. Secondo una valutazione di impatto economico condotta dalla società di consulenza EY, l'evento contribuirà con un ulteriore 1,5% al PIL di Dubai e avrà un impatto principalmente su settori come trasporti, comunicazioni, ristoranti, alberghi, negozi e servizi commerciali, oltre al settore dell'edilizia.   Le banche locali, inclusa Mashreq, continueranno quindi a essere coinvolte in una varietà di progetti immobiliari. Spesso rilasciamo finanziamenti garantiti ad attività operative in base al loro potenziale di generazione di reddito, ma siamo sempre più coinvolti anche nel finanziamento del settore edile. Il nostro portafoglio diversificato comprende tutte le principali classi di attività come residenziale, vendita al dettaglio e ospitalità ed è anche distribuito tra i vari emirati, tra cui Abu Dhabi, Dubai, Sharjah e Ras Al Khaimah.   Luglio - agosto 2019 Gare di appalto nell’area del GCC Le gare di appalto segnalate attraverso la rete diplomatica, bandite da paesi appartenenti all’area del GCC (Gulf Council Cooperation) di cui fanno parte Arabia Saudita, Oman, Barhein, Kuwait, Qatar e UAE, sono le seguenti:   Paese Titolo Settore Scadenza  QATAR RINFORZO STRUTTURALE  GENERAL  28/07/2019  QATAR ATTREZZATURE STADIO  GENERAL  28/07/2019  QATAR LAVORI STRADALI E LANDSCAPING  GENERAL  28/07/2019  QATAR COSTRUZIONE E FIT-OUT LOUNGE  ARCHITECTURAL ENGINEERING  28/07/2019  OMAN CONSTRUCTION WORK SARFEET CAMP  CIVIL/STRUCTURAL  03/09/2019  OMAN REHABILITATION AND IMPROVEMENT OF AL JIFININ AL ANSAB ROAD  INFRASTRUCTURES  15/07/2019  OMAN CONSTRUCTION OF DUAL CARRIAGE WAY ROAD AT DHANK  INFRASTRUCTURES  08/08/2019  QATAR LAVORI STRADALI - INFRASTUTTURE  GENERAL  30/07/2019  QATAR LAVORI STRADALI - INFRASTUTTURE  GENERAL  30/07/2019  QATAR LAVORI STRADALI - INFRASTUTTURE  GENERAL  30/07/2019  QATAR FORNITURA MOBILI  ARCHITECTURAL ENGINEERING  14/07/2019  OMAN MINISTRY OF DEFENCE - SUPPLY & FIXING OF HARD FURNITURE & HOME FURNITURE FOR THE PERIOD OF THREE YEARS: 16/2019  GENERAL  16/07/2019  OMAN OMAN BROADBAND - REDESIGN AND FIT OUT OF OMAN BROADBAND OFFICE AT KNOWLEDEGE OASIS MUSCAT KOM 5: T/05/2019  ARCHITECTURAL ENGINEERING  10/07/2019 QATAR COSTRUZIONE STAZIONE AUTOBUS  GENERAL  28/07/2019  QATAR COSTRUZIONE PONTI PEDONALI  GENERAL  04/08/2019  OMAN MINISTRY OF HOUSING - RESHAPING AND CLEANING OF WADI BED STREAM & PLACING OF A COMPACTED EMBANKMENT TO MITIGATION THE RISK OF WATER FLOOD. WILAYAT AL AMERAT, MUSCAT: 41/2019/MOHU/HQ-15  CIVIL/STRUCTURAL  08/07/2019  QATAR LAVORI STRADALI - INFRASTRUTTURE  INFRASTRUCTURES  16/07/2019  OMAN MINISTRY OF REGIONAL MUNICIPALITIES AND WATER RESOURCES - CONSTRUCTION OF TWO RECHARGE DAMS AT WADI AL SEDERIYEEN IN WILAYAT YANKUL ANS WADI SUROOR IN WILAYAT DHANK DHARIRAH GOVERNORATE; CONSTRUCTION OF RECORDS BUILDINGS AT AL MABILA SOUTH AT WILAYAT AL SEEB; REHABILITATION AND IMPROVEMENT PROJECTS: 62/2019 - 63/2019 - 64/2019  CIVIL/STRUCTURAL  15/07/2019  QATAR MANUTENZIONE SISTEMI DI INFRASTRUTTURA FOGNARIA  GENERAL  30/07/2019  OMAN OMAN AIRPORTS MANAGEMENT COMPANY SAOC - PROVISION OF LANDSCAPING SERVICES FOR MUSCAT INTERNATIONAL AIRPORT  GENERAL  09/09/2019  ARABIA SAUDITA MILITARY PRISON CONSTRUCTION  EDUCATIONAL ACTIVITIES/FACILITIES  23/09/2019  OMAN CONSTRUCTION OF 2X6MVA MASROON PRIMARY SUBSTATION  ELECTRICITY TRANSMISSION  30/07/2019  OMAN SURVEY AND DESIGN WORKS OF 11 KV AND LT ELECTRICAL NETWORKS NEW EXTENTIONS AND REINFORCEMENTS  ELECTRICITY TRANSMISSION  30/07/2019  OMAN CONSULTANCY ELECTRICAL SERVICES (DESIGN AND SUPERVISION)  MONITORING AND EVALUATION  23/07/2019  OMAN TECHNICAL CONSULTANCY SERVICES  MONITORING AND EVALUATION  11/08/2019  OMAN PUBLIC AUTHORITY FOR WATER DIAM - CONSTRUCTION OF WATER DISTRIBUTION NETWORKS AND HOUSE CONNECTIONS: PAW/HO/PD/036, 037,038,039,040_2019  WATER SUPPLY  29/07/2019     Luglio – agosto 2019 manifestazioni negli UAE   I principali corsi, gli eventi e le esposizioni fieristiche dei mesi di luglio e agosto sono: Dubai Sports World, dal 19 giugno al 10 settembre 2019 – si svolge al Dubai World Trade Center di Dubai Si tratta di una manifestazione di lunga data nel calendario sportivo e sociale dell’emirato, interamente dedicata alle attività ed eventi sportivi, sia indoor che outdoor. La fiera ospita numerose accademie, programmi di fitness ed eventi, dal casual al competitivo; si adatta agli appassionati di sport di tutte le età e abilità: dagli atleti dilettanti ai professionisti e persino agli spettatori. Organizzata da DWTC, in collaborazione con il Dubai Sports Council, questa manifestazione è il frutto di un impiego molto innovativo di una location fieristica. I servizi offerti includono piazzole, campi e spazi adatti a tutto, dal calcio al golf, al basket e al cricket. Complessivamente è possibile praticare più di 20 sport. È inoltre presente uno spazio di gioco di realtà virtuale, oltre ad un’app scaricabile per i visitatori per esplorare l’enorme ventaglio di opportunità offerte dalla fiera, verificare la disponibilità ed effettuare prenotazioni.   Yadawei Pottery Studio, il 6 e il 20 luglio – si svolge al Dubai Design District (d3), Alt Summer Space, Ground Floor Unit 2, Building 6 Questo workshop di 2 giorni è incentrato sulla creazione dei vari componenti di un set da tè, utilizzando diverse tecniche di costruzione basate su un tema di design a libera scelta di ogni partecipante. L'obiettivo è quello di esplorare come la lavorazione dell'argilla possa influire sul design di un insieme di forme diverse. Chiunque sia interessato è invitato a partecipare a entrambi i giorni di questo workshop, portando con sé solo un grembiule. Tutti i materiali e gli strumenti necessari saranno forniti in loco. Orario: dalle 14:00 alle 17:00     Costruzione verde e permacultura, il 21 e il 31 luglio 2019 – si svolge al Dubai Design District (d3), Inscape, Building 6A, 209 Questo corso suddiviso in due giornate introduce a pratiche alternative e materiali naturali che fanno parte di un design sostenibile e attento all'ambiente. La permacultura è il metodo per progettare e gestire paesaggi antropizzati in modo che siano in grado di soddisfare i bisogni della popolazione quali cibo, fibre ed energia e al contempo presentino la resilienza, ricchezza e stabilità di ecosistemi naturali. Durante il corso è possibile sperimentare l’applicazione pratica di tecnologie di edificazione naturali e alternative, sistemi di costruzione e finiture naturali. Il risultato di questo modulo è quello di produrre un pensiero responsabile e rispettoso dell'ambiente attraverso l'applicazione di nuovi sistemi di costruzione alternativi e naturali. Orario: 6: 00 - 7:45 pm Tariffa: AED 2.800,00 Contatto: hello@inscape.ae | +971 4584 6715  
  • sentenza corte europea
    Fondazione Inarcassa e l’Ordine degli Architetti PPC di Roma commentano la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 4 luglio scorso, che prende in esame la disciplina degli onorari minimi e massimi per i servizi di progettazione di architetti e ingegneri. Per approfondire: Comunicato Stampa Fondazione Inarcassa Articolo ItaliaOggi
  • sentenza corte europea
    Sulla sentenza del 4 luglio scorso della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Fondazione Inarcassa e l’Ordine degli Architetti di Roma hanno avviato un confronto per discutere delle implicazioni che il caso tedesco, su cui hanno ragionato i giudici europei, potrà avere anche sul modello ordinistico italiano e, in particolare, sui compensi determinati per i servizi di progettazione di architetti e ingegneri. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, nella causa C-377/17, promossa dalla Commissione Europea nei confronti della Repubblica Federale tedesca, pur sostenendo l’incompatibilità tra la disciplina che regola gli onorari degli architetti e ingegneri rispetto agli obblighi derivanti dalla direttiva servizi del 2006 /2006/123/CE) , ha precisato taluni punti che vale la pena sottolineare e che si ritiene possano essere di supporto ad un’analisi complessiva del modello di tariffazione delle professioni regolamentate in Europa. Innanzitutto, la Corte sostiene che la disciplina normativa delle tariffe in Germania è effettivamente non discriminatoria, dal momento che si applica a tutti gli operatori; in secondo luogo, la Corte riconosce che “l’esistenza delle tariffe minime per le prestazioni di progettazione è atta, in linea di principio, in considerazione delle caratteristiche del mercato tedesco, a contribuire a garantire un elevato livello di qualità delle prestazioni di progettazione e, di conseguenza, a realizzare gli obiettivi perseguiti dalla Repubblica federale di Germania”. Quest’ultimo è il punto da cui Fondazione Inarcassa e l’Ordine degli Architetti di Roma intendono ripartire per sottolineare che il sistema delle tariffe legato alle prestazioni rese dagli architetti e ingegneri non è incompatibile tout court con la disciplina europea che ricaviamo dalla direttiva servizi del 2006. E’ vero che la Corte infligge una condanna alla Repubblica Federale tedesca, ma ciò in quanto la normativa nazionale tedesca, così come è strutturata ora, non è idonea a garantire adeguati livelli di qualità delle prestazioni rese dai professionisti.  Occorre ritornare a riflettere sull’opportunità di dotare anche il nostro Paese di un sistema tariffario, sinonimo di garanzia della qualità delle prestazioni, e invitare, quindi, il legislatore ad ampliare la sfera interpretativa dell’equo compenso, su cui molto si sta facendo anche a livello regionale, senza escludere di fissare una tariffa al di sotto della quale il professionista, in relazione ad una prestazione resa, non deve essere pagato. Qui è disponibile il comunicato congiunto Fondazione Inarcassa e Ordine degli architetti di Roma Qui è disponibile il testo della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea    Qui è disponibile l'articolo della rivista ItaliaOggi          
  • immagine desk tirana
    È Stato inaugurato nel corso del workshop che si è tenuto dal 27 al 29 giugno scorso, il desk della Fondazione Inarcassa a Tirana.   Il viaggio di tre giorni, parte del programma di internazionalizzazione 2019 che prevede un focus sul bacino del mediterraneo, ha visto la partecipazione di circa 30 professionisti provenienti da tutta Italia ed è stata l’occasione per entrare in contatto con operatori locali, acquisire informazioni sul mercato del lavoro e visitare alcuni dei cantieri più importanti di Tirana. Particolarmente interessante per i partecipanti si è rivelata la possibilità di poter accedere ai fondi messi a disposizione dall’AICS (Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri) per mezzo di specifici bandi pubblicati annualmente. Grazie a questi programmi di sostegno finanziario, con il supporto della Fondazione, i partecipanti al Workshop stanno già costruendo una rete al fine di mettere a fattore comune le specificità professionali e le proprie esperienze, per dare vita ad una cooperativa che funga da primo impulso per avviare la propria attività in Albania.    Il video con gli highlighs del Workshop.   Il desk della Fondazione vuole fornire un ulteriore sostegno per quanti stanno intraprendendo questo percorso di internazionalizzazione e per coloro che vorranno seguirli nei prossimi mesi. L’ufficio della Fondazione a Tirana è ospitato presso la centralissima sede di Adler Consulting (www.adler.al) e offre gratuitamente agli iscritti Inarcassa un supporto di Primo Desk e di Help Desk, in particolare: - Disponibilità di scrivanie e sale riunioni; - Primo Incontro Professionale Gratuito; - Supporto all'analisi ed all'insediamento operativo. L’utilizzo del desk è soggetto alla verifica di disponibilità e previa prenotazione all’indirizzo: international@fondazioneinarcassa.it. Lo stesso indirizzo può essere utilizzato per avere ulteriori informazioni circa la possibilità di aderire al gruppo di professionisti che stiamo sostenendo nella creazione della cooperativa per l’Albania.   Scarica le slide dei relatori del Workshop  - ARRSH - AUTORITA' STRADALE ALBANESE - IRD ENGINEERING - DIRITTO ALBANESE - TONUCCI&PARTNERS - ADLER CONSULTING - PROGETTO REEHUB   Scarica la presentazione di Adler Consulting 
  • formazione
    Pronti per un'estate di formazione! SONO ORA ATTIVI I NUOVI CORSI: Bim -novità 2019 ( 8 CFP) Industria 4.0 -novità 2019 ( 10 CFP) Si ricorda che tutti i nostri corsi di formazione professionale continua sono riconosciuti e autorizzati da CNI e CNAPPC. Termini di iscrizione: sarà possibile l'iscrizione fino al 31 dicembre 2019 e si avranno a disposizione da tale data 6 mesi per il completamento. Per iscriversi cliccare qui. Vi manterremo aggiornati sull'ATTIVAZIONE di questi corsi con le nostre newsletter.  
  • fondo rotativo
    Con la Circolare 1294/2019, Cassa depositi e prestiti S.p.A. rilancia il nuovo Fondo rotativo per la progettualità, uno strumento rivolto a Comuni, Città metropolitane e Province, Regioni e Province Autonome che consente di anticipare in tutto o in parte le spese relative agli incarichi professionali esterni per la realizzazione di una o più fasi progettuali, sia di singoli investimenti che di più investimenti funzionalmente collegati. In particolare il Fondo anticipa le spese di investimento necessarie per la redazione: a) delle valutazioni di impatto ambientale, e/o b) della documentazione relativa a qualsiasi livello progettuale previsto dalla normativa tempo per tempo vigente (cfr. articolo 23 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, rubricato “Livelli della progettazione per gli appalti, per le concessioni di lavori nonché per i servizi”), e/o c) di indagini propedeutiche - quali, esemplificativamente: le diagnosi energetiche; le indagini geologiche/geognostiche, archeologiche, sismiche e idrogeologiche - purché sussista un nesso di necessità tra tali indagini e la redazione dei documenti componenti le valutazioni di impatto ambientale e/o i livelli progettuali previsti dalla normativa vigente.  Il Fondo ha natura rotativa; le relative anticipazioni finanziarie hanno una durata massima di tre anni. L’erogazione dell’intero importo avviene, in una o più soluzioni, entro 18 mesi dalla concessione, e gli interessi sono a carico dello Stato. Gli enti territoriali potranno far pervenire agli Uffici di Cassa depositi e prestiti S.p.A. richieste di finanziamento di importo unitario non inferiore a 2.500 euro, e, comunque, non superiore all’importo massimo determinato sulla base delle tariffe professionali stabilite dalla vigente normativa. L’incarico professionale esterno per la realizzazione delle fasi progettuali deve avvenire entro 4 mesi dalla data di perfezionamento del contratto di anticipazione, oppure entro 6 mesi nel caso di anticipazione relativa a più incarichi professionali.   Qui sono disponibili tutte le informazioni e la normativa di riferimento https://www.cdp.it/sitointernet/page/it/fondo_rotativo_per_la_progettualita?contentId=PRD9891      
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    Recentemente, l’Autorità Anticorruzione ha comunicato l’esito di quattro richieste di parere consultivo segnalate tra i mesi di marzo e di maggio scorsi. Le indicazioni fornite dall’Anac descrivono in maniera puntuale la normativa di riferimento, che riteniamo possano essere di supporto ai professionisti. In materia di equo compenso, l’Anac, nelle Linee Guida n. 1 “Indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e ingegneria”, recentemente aggiornate, chiarisce che “al professionista non possono essere richieste prestazioni ulteriori rispetto a quelle a base di gara, che non sono state considerate ai fini della determinazione dell’importo a base di gara”. Si tratta di una precisazione fondamentale e di grande supporto all’attività di contrasto ai bandi irregolari perché conferma i principi che hanno animato la Fondazione negli ultimi anni sul tema dell’equo compenso. Infatti, l’aggiornamento delle Linee Guida n. 1 s’inserisce in quadro già piuttosto chiaro di definizione dell’equo compenso. Infatti, l’Anac aveva già chiarito che “al fine di determinare l’importo del corrispettivo da porre a base di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria ed architettura e gli altri servizi tecnici, occorre fare riferimento ai criteri fissati dal decreto del Ministero della giustizia 17 giugno 2016” e che “per motivi di trasparenza e correttezza è obbligatorio riportare nella documentazione di gara il procedimento adottato per il calcolo dei compensi posti a base di gara, inteso come elenco dettagliato delle prestazioni e dei relativi corrispettivi. Ciò permette ai potenziali concorrenti di verificare la congruità dell’importo fissato, l’assenza di eventuali errori di impostazione o calcolo”. Nei pareri proposti, l’Anac affronta, inoltre, le questioni relative allo svolgimento delle indagini di mercato per l’affidamento di incarichi tecnici e i criteri di aggiudicazione. Di particolare interesse è il riferimento che l’Anac offre su un’azione di contrasto promossa dalla Fondazione Inarcassa contro il decreto adottato dal Presidente della Provincia di Pistoia, col quale è stato approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per l’ampliamento e la ristrutturazione di un polo scolastico, donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. L’Anac, a tal proposito, ribadisce che “la donazione di progetti di opere pubbliche in favore dell’amministrazione aggiudicatrice da parte di soggetti terzi, si configura come ipotesi non prevista nella disciplina di settore”. In tal modo, l’Autorità conferma quanto la Fondazione aveva già messo in evidenza nella diffida trasmessa all’Amministrazione provinciale.   Parere consultivo Anac - Agenzia Demanio direzione Marche Parere consultivo Anac - Comune Milano Parere consultivo Anac - Mibac Parere consultivo Anac - Provincia Pistoia  
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    Ufficio Stampa

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  • Dubai News
    “Obiettivo 2020” Nuova Newsletter Emirati Arabi Uniti   Overview sulla nascita e l’economia degli UAE Gli Emirati Arabi Uniti sono una delle economie più evolute dell’area medio orientale, grazie ad una politica di apertura e tolleranza verso le altre culture ed a una diversificazione economica che ha portato il peso del settore Gas & Oil sul PIL totale al 30%, favorendo lo sviluppo dei servizi (retail, turismo, reale estate, logistica finanza) ed in misura minore agricoltura e manufacturing. Tale processo, agevolato da una innegabile posizione baricentrica che grazie alla quale nel raggio di 4 ore di volo gli UAE è possibile coprire un mercato pari ad 1/3 della popolazione mondiale e nelle 8 ore di volo un mercato pari ai 2/3 della popolazione mondiale, ha consentito agli Emirati Arabi Uniti di diventare un HUB commerciale e finanziario dell’intero Medio Oriente e non solo. Il percorso che ha portato questo paese al suo attuale sviluppo parte dalla scoperta del petrolio avvenuta circa 60 anni fa. Ma è frutto di una visione chiara e ambiziosa dei propri governanti, una visione basata sin dall’inizio sulla consapevolezza che una economia fondata esclusivamente sul petrolio non avrebbe avuto una lunga durata. È famosa la frase dello sceicco di Dubai HH Rashid bin Said Al Maktum (coofondatore assieme allo sceicco di Abu Dhabi degli UAE): "Mio nonno cavalcava un cammello, mio padre pure, io guido una Mercedes, mio figlio guida un Land Rover, suo figlio pure, ma suo figlio cavalcherà un cammello", che ben quanto lo stesso era cosciente dei pericoli di uno sviluppo basato sul solo sfruttamento di una unica risorsa naturale. Tale consapevolezza ha condotto il Paese ad una profonda trasformazione e partendo da un piccolo insieme di emirati indipendenti in una regione povera e desertica a diventare uno Stato moderno con un tenore di vita tra i più elevati al mondo, facente parte di una confederazione di emirati. La convinzione di dovere diversificare la propria economia si è sempre più affermata nel tempo in tutta l’area Medio Orientale, tanto che, Ahmed Zaki Yamani, uno dei più famosi ministri del petrolio dell’Arabia Saudita nel 2000 giunse a dichiarare: “L’età della pietra non finì perchè finirono le pietre, l’età del petrolio non finirà perchè finirà il petrolio”. Ma mentre il Regno dell’Arabia Saudita tutt’ora basa la propria economia sul petrolio, gli Emirati Arabi Uniti hanno già oggi raggiunto un alto grado di diversificazione economica e stanno diventando anche i maggiori investitori nel settore delle energie alternative (quelle che dovranno affiancare e forse sostituire in futuro il petrolio). La nascita degli Emirati Arabi Uniti come federazione, avvenuta il formalmente il 2 dicembre 1971, si deve agli emiri dei due principali emirati: Sheik Zayed bin Sultan Al Nahyan (Abu Dhabi) e Sheik Rāshid bin Saʿīd Āl Maktūm (Dubai). Come si è visto sin dalla sua costituzione, la leadership emiratina ha conseguito lo sviluppo del paese partendo da una economia basta sul petrolio, ma a progressivamente favorito lo sviluppo delle infrastrutture, e del real estate introducendo, in contro tendenza a quanto avveniva nel Medio Oriente, la possibilità per gli investitori, anche esteri, di divenire proprietari dei terreni sui quali sviluppare i propri investimenti immobiliari. È stata poi sviluppata la logistica ed i trasporti, sia navali che aerei, sfruttando la posizione geograficamente baricentrica degli UAE rispetto al far east, l’Africa e l’Europa. Il governo ha inoltre ampliato la spesa per l’occupazione e sta aprendo il settore delle utilities a un sempre maggior coinvolgimento del settore privato. Ha creato, tra i primi nell’area, le zone di libero scambio (le c.d. Free Trade Zone), che consentono agli investitori stranieri di essere totalmente proprietari dei propri investimenti, l’esenzione da tasse e dazi doganali. Tali iniziative hanno aiutato ad attrarre importanti investitori stranieri da tutto il mondo favorendo la crescita e lo sviluppo del paese. Anche gli UAE non sono rimasti indenni dalla crisi finanziaria globale del 2008-09, le autorità emiratine hanno cercato di attenuare la crisi aumentando la spesa pubblica e iniettando liquidità nel settore bancario. Degli emirati quello di Dubai è l’emirato che più ha sofferto la crisi, in quanto essendo meno supportato dal settore Gas & Oil e estremamente sviluppato nel real estate ha risentito pesantemente del crollo dei valori immobiliari. Crisi superata grazie all’intervento del governo di Abu Dhabi. La dipendenza dal petrolio degli Emirati Arabi Uniti è una sfida significativa a lungo termine, sebbene il Paese sia uno dei più diversificati nel Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC). I bassi prezzi del petrolio hanno spinto gli Emirati Arabi Uniti a tagliare le spese, inclusi alcuni programmi sociali, ma il Paese ha risorse sufficienti nei propri fondi sovrani di investimento per coprire i deficit. Il governo ha ridotto i sussidi di carburante nell’agosto 2015 e ha introdotto accise (50% sulle bevande gassate zuccherate e il 100% sulle bevande energetiche e tabacco) nell’ottobre 2017. L’IVA al 5% è stata introdotta nel gennaio 2018. La strategia emiratina recente si è concentrata e si concentrerà ulteriormente sul processo di diversificazione economica, promuovendo gli Emirati Arabi Uniti come HUB commerciale e turistico globale, sviluppando l’industria e creando più posti di lavoro per i residenti grazie a un miglioramento dell’educazione e a un incremento degli impieghi nel settore privato.     L’apertura di una società con sede negli UAE, prime considerazioni Negli UAE un soggetto straniero può svolgere praticamente qualsiasi attività professionale o di impresa, fatta eccezione per alcuni limitati settori strategici (per es.: difesa), ma ha può avere l’obbligo di un partner locale (sponsor) qualora voglia operare sul mercato interno. Il vincolo principale per stabilire una società negli EAU che operi nel mercato interno è quindi quello della presenza nel capitale sociale nella misura del 51% di uno sponsor locale (ovvero un soggetto persona fisica di nazionalità emiratina o una società totalmente emiratina). Questa regola ha però alcune eccezioni: una restrittiva, per quei casi in cui la legge prevede il 100% di proprietà locale; l’altra diametralmente opposta qualora l’insediamento della società avvenga in una delle molte zone franche (FTZ) che consentono ad una entità straniera di detenere fino al 100% della proprietà di una società ivi insediata. Discorso a parte meritano le fattispecie delle filiali (branch) e degli uffici di rappresentanza da parte di società estere, per i quali non vige l’obbligo di partner locali, ma di un Agent esterno. Infine, è in corso di adozione un piano di riforme denominato “Tomorrow 2021”, che una volta a regime, consentirà agli investitori stranieri di detenere in alcuni specifici settori selezionati anche il 100% di capitale, a fronte di investimenti consistenti e dell’impiego di personale locale. Per meglio comprendere le varie fattispecie si deve partire dalla constatazione che il territorio degli emirati, giuridicamente è distinto tra Free Trade Zone (FTZ) e mainland. Non si tratta di zone separate rigidamente (fatto salvo per le zone produttive e logistiche), ma di aree per esempio nel caso di Dubai che si sviluppano all’interno del tessuto cittadino per lo svolgimento di attività di tipo direzionale e servizi. Le FTZ sono aree create per favorire gli investimenti esteri attraverso l’adozione di una normativa tesa a tutelare i diritti dell’investitore e l’intassabilità dei proventi. Nelle FTZ, infatti, per disposizione di legge non vi è applicazione di imposizione sui redditi né di dazi doganali nel caso di importazione di merce o beni strumentali. Ovviamente nel caso in cui detta merce venga poi portata al difuori dell’area della FTZ i dazi doganali dovranno essere corrisposti. Ma la cosa più significativa è che le società costituite nelle FTZ possono avere una proprietà interamente detenuta da uno straniero ed a questi è garantito, sempre per legge, il pieno e totale diritto di rimpatrio dei capitali e di percezione all’estero degli utili realizzati. Le società costituite con la propria sede legale in una FTZ, quindi, non hanno necessità di un socio locale, e sono regolate in primis dalla normativa emanata dall’organo di governo della FTZ. Diversamente una società costituita con sede legale in Mainland (ovvero nel territorio dell’emirato che non è soggetto al regime speciale delle FTZ) necessita di un socio locale che detenga almeno il 51% del capitale sociale. Il Consiglio Federale mantiene il potere legislativo su difesa, affari esteri, educazione e salute, mentre ogni singolo Emirato mantiene il potere legislativo su altri settori pubblici, compreso quello fiscale; la normativa tuttavia è di fatto la medesima per tutti gli emirati. Oggi a causa della voluta mancata emanazione dei decreti di attuazione della normativa fiscale, le società in mainland non pagano imposte, ma le norme fiscali tuttavia sussistono e prevedono una aliquota per le società che può arrivare sino al 50% a seconda dei settori in cui opera. Ad oggi le uniche società che pagano le imposte sui redditi sono quelle che svolgono attività bancaria, assicurativa e nell’ambito del Gas & Oil; in quanto per questi settori sussistono le norme attuative. Per quanto attiene le imposte indirette, a partire dal 1° gennaio 2018 gli Emirati Arabi Uniti hanno introdotto l’imposta sul valore aggiunto (Value Added Tax o VAT) ad un tasso del 5% sul valore della merce. Dalla tassazione sono esentati 100 beni di prima necessità, nel settore alimentare, della salute, dei trasporti e dei servizi sociali. Tutti gli Stati Membri del GCC (EAU, Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, Kuwait ed Oman) hanno introdotto la VAT al tasso del 5% dal 1° gennaio 2018, basandosi su uno schema di applicazione comune della nuova imposta, concordando sulla necessità di introdurre la tassa per sopperire al calo delle entrate statali legate all’abbassamento del costo del petrolio ed all’innalzamento dei servizi forniti alla collettività. Nel rispetto della legge federale, i soggetti stranieri che desiderano operare negli EAU possono scegliere tra differenti strutture societarie, che vanno dalle semplici “Partnership” personali, alle Compagnie con azioni quotate nel pubblico mercato. Peraltro, le forme più comuni e generalmente utilizzate sono: la Limited Liability Company (LLC) e la Free Zone Entity (FZE). Altra opzione è quella dei Branch Office che può ottenere una licenza commerciale. Ciò, peraltro, è possibile solo quando la società madre è un produttore e il Branch Office è autorizzato a importare nel Paese per vendere ai clienti, esclusivamente, i beni prodotti dalla società madre. Ovvero l'ufficio di rappresentanza, una soluzione snella e veloce da un punto di vista amministrativo, nonché meno impegnativa dal lato finanziario, ma la sua attività è limitata al marketing e alle pubbliche relazioni con l’esclusione di potere commercializzare o produrre. Nella prassi tuttavia si tende a privilegiare la costituzione di legal entity di diritto locale, evitando la costituzione di una branch, per conseguire il risultato di segregare la responsabilità ed il rischio di impresa alla società di diritto locale e non estenderla automaticamente alla casa madre. Mentre il caso dell’ufficio di rappresentanza è un caso limitato a specifiche esigenze della società estera, di norma quindi una fattispecie di scarso utilizzo.     Quali autorizzazioni per l’esercizio dell’attività professionale negli UAE? La professione dell’ingegnere e dell’Architetto a Dubai è regolata dalla Local Order n. 89 del 1994; che dispone anche in merito ai doveri ed alla deontologia professionale, nonché sulle sanzioni disciplinari. Diversamente dall’Italia non esiste negli Emirati l’Ordine Professionale che provvede in autogoverno a gestire i propri organi rappresentativi. E l’attività professionale di Ingegnere ed Architetto, per potere essere svolta deve ottenere il rilascio di una apposita licenza da parte del «Committee of Registration and Licensing» presso la Municipalità, che è il registro in cui sono iscritti i professionisti Ingegneri ed Architetti che svolgono la propria attività a Dubai. Altro distinguo rispetto alla struttura di governo della professione a noi nota vi è che I componenti dell’Engineering Consultants Register sono di nomina amministrativa e non elettiva, ma le funzioni dell’Engineering Consultants Register sono molto simili a quelle di un ordine professionale per quanto riguarda la tenuta dell’albo e l’inflizione di sanzioni disciplinari. Vi è una incompatibilità tra l’iscrizione nell’Engineering Consultants Register ed essere proprietario o partner di una società di costruzioni o di commercio di materiali edili. L’obbligo del rilascio di una licenza da parte di una autorità Municipale può apparire una stranezza, ma bisogna considerare che le strutture Ordinistiche non sono in realtà la prassi nemmeno in ambito Europeo, e negli Emirati non vi è una deregolamentazione delle attività, anzi l’autorità Governativa ha un elevato potere di accentramento. Le licenze sono declinate per codice attività in funzione della tipologia di attività che il professionista vuole svolgere, e per ciascun codice attività vi sono diversi requisiti per il conseguimento della licenza, inoltre le licenze sono classificate per specializzazione. Vi sono quindi licenze per specializzazione che si declinano in licenze di Prima categoria, Seconda categoria e Terza categoria; in funzione dell’esperienza maturata dal professionista. Non sussiste l’obbligo del superamento di un esame per il riconoscimento della qualifica professionale, ma tuttavia l’accesso al Registro non avviene per titoli, ma il professionista oltre a documentare l’esistenza di un titolo di studio ed abilitativo in Italia, deve dimostrare di avere svolto una attività professionale attiva per un certo numero di anni (in funzione del tipo di licenza che vuole acquisire). Pertanto, la domanda di iscrizione dovrà essere corredata di un importante documentazione tecnica che attesti l’effettiva attività svolta; documentazione che andrà predisposta in lingua inglese e debitamente certificata. La licenza per lo svolgimento dell’attività professionale può essere rilasciata anche a stranieri, ma rispetto agli emiratini è richiesta una maggiore esperienza in termini di anni di esercizio dell’attività professionale nel proprio stato di provenienza. L’attività professionale può essere svolta nelle seguenti forme giuridiche: Local Engineering Office È uno studio di ingegneria la cui proprietà per almeno il 51% deve essere detenuta da un soggetto emiratino. Il restante 49% può essere detenuto da un soggetto straniero. Il Local Engineering Office può avere anche più specializzazioni, a condizione che per ciascuna specializzazione vi sia un professionista regolarmente registrato nel Registro. Il soggetto titolare della licenza può nominare uno o più professionisti per la firma dei progetti a nome del Local Engineering Office, a condizione che questi siano iscritti nel Registro. Joint Engineering Office È una joint venture declinata in campo professionale, consente a Local Engineering Office di realizzare una JV con Studi Tecnici stranieri per lo svolgimento di determinati lavori professionali. La condizione è che lo Studio Tecnico straniero abbia svolto una attività professionale da almeno 10 anni nella specializzazione richiesta per la licenza, al di fuori degli Emirati Arabi Uniti. Questa è la forma più ricorrente per lapartecipazioni a concorsi di progettazione o tender proposti da soggetti pubblici emiratini. Opinion Engineering Office Si tratta di una attività limitata a prestare consulenza ad altri Studi o Uffici Governativi. Tra le condizioni per ottenere questa licenza vi è quella di avere svolto l’attività professionale specialistica per almeno 15 anni, e che l’attività sia eseguita personalmente dal titolare della licenza. Branch o Foreign Engineering Office Si tratta della filiale di uno Studio Professionale estero, tale licenza può essere concessa esclusivamente per ambiti specializzati ed è condizionata a varie limitazioni ed obblighi, tra cui: una specializzazione dei professionisti di almeno 15 anni; L’iscrizione nel Registro del Manager della Branch, con una pratica di almeno 15 anni; Il requisito della nazionalità emiratina per il Manager; La dimostrazione dell’attività specialistica realizzata nel proprio paese di origine; L’esistenza di uno staff professionale.   Le licenze, come illustrato, sono rilasciate per specializzazioni e richiedono la dimostrazione di diversi anni di esperienza in base al tipo di qualifica che il professionista vuole conseguire.     Business Model nell’area del Golfo Sono molti e vari i campi in cui un professionista può operare negli Emirati. Alcuni di questi, soprattutto per i professionisti dell’area tecnica, ruotano attorno alle costruzioni o alle infrastrutture, ma l’area delle costruzioni può essere approcciata anche in modo diverso dalla pura attività edificatoria. Ad esempio, possiamo esaminare la tematica legata al saving energetico e, quindi, un’attività trasversale che prende in esame non solo aspetti costruttivi, ma anche quelli legati agli impianti, con la necessità di profili professionali diversi tra loro, ma da integrare in modo sinergico sul piano operativo. Uno dei temi più sentiti negli emirati - tra i maggiori Paesi energivori al mondo in rapporto al numero di abitanti - è quello della sostenibilità. Gli Emirati consumano grandi quantità di energia. Basti pensare alla produzione di acqua per il consumo procapite - uno dei più alti al mondo - che viene ottenuta attraverso un processo di desalinizzazione onerosissimo in termini energetici. Alla pista da sci indoor più lunga del mondo, in un territorio dove in estate si raggiungono i 50 gradi. O ai grandi impianti di condizionamento che assicurano la climatizzazione di tutti gli ambienti, da quelli pubblici (metropolitana, fermate dei bus, uffici governativi, ospedali etc.) a quelli privati, dai grattacieli alle ville. E, ancora, a servizi quali gli ascensori o l’irrigazione. In questo scenario, nel 2013, attraverso la costituzione di Etihad Energy Service (https://www.etihadesco.ae) il Governo di Dubai ha lanciato un progetto per il retrofit & refurbishment degli immobili, finalizzato a conseguire il 20% di risparmio energetico entro il 2020 per arrivare al 30% entro il 2030. La DEWA (la Dubai Electricity & Water Autority, www.dewa.gov.ae, ovvero l’ente elettrico di Dubai) ha stimato che vi siano 30.000 buildings (intendendosi quindi anche case e non solo grattacieli), tra immobili privati e pubblici, che dovranno essere sottoposti a un’attività di ristrutturazione per cogliere l’obbiettivo del risparmio energetico. Si tratta quindi di un mercato enorme sul quale sono chiamate a operare in modo sinergico le professionalità tecniche e imprenditoriali del settore impiantistico, energetico ed edile. Etihad Energy Service (in seguito anche solo Etihad) è una società controllata da DEWA, definita come “super esco”, la cui missione è la creazione di un mercato per le società che si occupano di risparmio energetico, le c.d. ESCO (Energy Service Company), utilizzando il miglioramento delle performance energetiche (che realizzano un risparmio in termini di costi che la proprietà dell’immobile deve sostenere per l’energia che consuma) per finanziare gli investimenti relativi alle attività di retrofit e refurbishment degli immobili pubblici. Si tratta quindi di una entità giuridica di natura governativa che promuove e gestisce i tender (ovvero i bandi di gara) per l’efficientamento energetico degli immobili pubblici. A fianco di Etihad, ovviamente, vi sono in parallelo anche i gestori di grandi proprietà immobiliari di carattere privato (raffinerie, catene alberghiere, investitori immobiliari o grandi magazzini) che sono interessati al tema del saving energetico. Perché, seppure è vero che il costo energetico per KW/h è contenuto, è altrettanto vero che l’interesse del Paese è ancora quello di esportare il petrolio e non di consumarlo per uso interno. Sempre nell’ottica della sostenibilità e dell’implementazione delle fonti alternative di energia, il Governo Federale degli UAE ha avviato importanti politiche energetiche che vedranno gli Emirati, in un futuro non lontano, tra i più grandi produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili e, soprattutto, diversificare le proprie fonti energetiche. Il piano UAE Energy Strategy 2050, lanciato nel 2017, prevede l'incremento della produzione di energia pulita in modo che questa arrivi sino al 50% nel 2050 del fabbisogno totale, e l’incremento dell’efficienza energetica (in origine prevista per il 2030 al 30%) al 40% entro il 2050. Il modello di business su cui Etihad opera è particolarmente interessante per le aziende, e i professionisti ad esse collegate, che volessero partecipare alle attività di refits & refurbishment degli immobili. Etihad si pone non solo come gestore del progetto e della gara di efficientamento energetico, ma anche come gestore dei flussi finanziari necessari all’esecuzione dell’opera; divenendo nei fatti “garante”, nei confronti della committenza, dell’esecuzione a regola d’arte, e nei confronti dell’ESCO che eseguirà l’opera del relativo pagamento. La provvista finanziaria per il pagamento viene fornita ad Etihad dal sistema bancario locale, sulla base di un piano finanziario legato ai futuri risparmi che l’intervento di efficientamento produrrà per la committenza, la quale, quindi, per un certo numero di anni utilizzerà il risparmio prodotto dall’efficientamento per rimborsare l’onere finanziario dell’intervento medesimo. Lo schema è il seguente, così come proposto dalla stessa Etihad   Grazie alla supervisione di Etihad, tutti gli attori del processo, committente, finanziatore ed esecutore, sono garantiti da un sistema imparziale. Per poter partecipare ai tender promossi da Etihad, che, si ricorda, è una Agenzia Governativa (ma così è per ogni tender promosso da un committente degli UAE), è necessario essere una società insediata negli UAE e dotata della qualifica di ESCO ed avere la relativa licenza. Il processo autorizzativo per creare una ESCO implica, ovviamente, la costituzione di una società di diritto emiratino (salvo che non si voglia optare per una “branch”), la presenza in loco di un minimo di personale tecnico e di attrezzature, oltre che la dimostrazione delle proprie competenze nel settore del saving energetico attraverso un dossier che illustri quanto già fatto nello specifico dal socio partecipante alla NewCo emiratina.     Overview Expo2020   La prima esposizione internazionale che viene storicamente inclusa tra le “Expo” si tenne a Londra nel 1851 e fu organizzata dal principe consorte Alberto di Sassonia, marito dell’allora regnante Regina Vittoria. Per l’occasione venne costruito un enorme edificio di ferro e vetro denominato “Crystal Palace”, ovviamente in perfetto stile Vittoriano. Molte delle invenzioni che hanno condizionato lo sviluppo del mondo sono state presentate nel corso di una Expo; tra esse, il telegrafo, che fu una delle innovazioni esibite proprio in quella prima Expo londinese, mentre la macchina da scrivere e il telefono furono presentati a Filadelfia nel 1876; all’Expo di Parigi del 1889 venne inaugurata la torre Eiffel; e poi ancora: i raggi x (1901), la presa elettrica (1904), la trasmissione televisiva (1939).  Ogni Expo è caratterizzata da un tema principale e da sotto temi.  All’Expo di Seattle, nel 1962, il tema fu “l’uomo nell’era dello spazio”.  Nel 1992 a Siviglia fu “l’era delle scoperte”. L’ultima Expo, tenutasi a Milano nel 2015, ha avuto come tema l’alimentazione (“nutrire il pianeta, energia per la vita”, il suo slogan) esplorandone tutti gli aspetti e le problematiche a livello globale. Il tema di Expo2020 è: “Colleghiamo le menti per creare il futuro” con i sotto temi “Opportunità”, “Mobilità” e “Sostenibilità”.  Lo spirito è quello di realizzare una Expo che valorizzi l’ingegno umano, quale motore della crescita futura del mondo. Oggi la conoscenza, la collaborazione e la cooperazione costituiscono, nella visione degli UAE, i veri motori della crescita. A Dubai sarà quindi esplorato cosa è possibile fare quando nuove idee e persone si connettono, liberando in tal modo nuove possibilità per la gente e per le comunità e creando opportunità per tutti, a prescindere da dove le persone vivano. Le possibilità offerte oggi dalle tecnologie consentono di creare connessioni più intelligenti e produttive rispetto al passato, e di migliorare la mobilità di persone, cose e idee. I temi di Expo2020 saranno percepibili a tutti i livelli, a partire dall’architettura. Una piazza principale, denominata “Al Wasl Plaza”, che in arabo significa Piazza della Connessione, si trova al centro dell’esposizione. Come suggerito dal nome, questo spazio è finalizzato al tema centrale della manifestazione. Da Al Wasl Plaza si diramano, a forma di petali allungati, le tre aree principali, ognuna delle quali dedicata a uno dei sotto temi, cioè Opportunità, Mobilità e Sostenibilità. Opportunità, ovvero liberare il potenziale interiore degli individui e delle comunità per dar forma al futuro. L’opportunità è l’anima dello sviluppo e può assicurare che nuovi orizzonti si aprano per gli individui e le comunità aiutandoli a soddisfare le loro necessità attuali e le loro aspirazioni future.  Mobilità significa creare movimenti di gente, merci e idee, più intelligenti e produttivi. La mobilità è il ponte per collegare la gente, le merci e le idee alle opportunità; e per provvedere un accesso facilitato ai mercati, alla conoscenza e alle innovazioni. Sostenibilità significa vivere in equilibrio con il nostro mondo e rispettarlo. La sostenibilità ci insegna come far crescere le opportunità facendo di più con meno, proteggendo e conservando al tempo stesso il nostro ambiente per le generazioni future. Il concetto di sostenibilità, oltre a essere presentato nello specifico padiglione, sarà presente costantemente all’Expo, la cui struttura provvederà a produrre il 50% dell’energia elettrica utilizzata attraverso fonti rinnovabili e l’acqua dall’umidità dell’aria. L’aspettativa del Governo emiratino è che Expo Dubai 2020 attragga i migliori talenti da tutto il mondo e che, grazie a ciò, sia possibile uno scambio proficuo e veloce di conoscenza da professionisti esperti verso i giovani agli inizi della carriera.  Il progetto di Expo2020 ha rivolto una particolare attenzione alle SMEs (piccole e medie imprese), in quanto si ritiene che queste siano la linfa vitale di una economia, grazie alla passione per la crescita, l’innovazione e il servizio che offrono ai loro clienti. Gli UAE hanno quindi riservato il 20% del portafoglio degli appalti alle Piccole e Medie Aziende, prevedendo anche modalità di pagamento preferenziali per non aggravare l’impegno finanziario delle medesime.   Giugno – luglio 2019 manifestazioni negli UAE I principali eventi del prossimo mese di giugno a livello espositivo sono: - automechainka Dubai: dal 10 al 12 giugno 2019 al Dubai World Trade Center di Dubai Si tratta di un’esposizione dedicata all’aftermarket automobilistico con sei sezioni di prodotti: (I) parti di ricambio, (II) elettronica e sistemi, (III) riparazione e manutenzione, (IV) assistenza e ricondizionamento, (V) pneumatici e batterie, (VI) accessori, personalizzazione e autolavaggio. Vede la partecipazione di circa 1.800 espositori provenienti da oltre 60 paesi e vuole essere un punto di collegamento tra il Medio Oriente, l’Africa, l’Asia e i principali mercati della CSI.   - hardware + tools Middle East Dubai: dal 10 al 12 giugno 2019 al Dubai World Trade Center di Dubai Fiera dedicata agli utensili elettrici e manuali, alle ferramenta e alle macchine per la lavorazione del legno. È l’unico evento dedicato al Medio Oriente. Sono presenti circa 120 espositori dell’area regionale mediorientale.   - Bride Show: dal 26 al 29 giugno 2019 all’Abu Dhabi National Exibition Center (ADNEC) di Abu Dhabi È un one-stop-shop per l’intera festa di nozze. Non solo abiti per gli sposi, ma anche destinazioni turistiche, arredi e suppellettili per la casa, gioielleria. Nel suo complesso, un evento di lifestile declinato secondo la moda sia internazionale che araba.     Giugno – luglio 2019 Gare di appalto nell’area del GCC Le gare di appalto segnalate attraverso la rete diplomatica (https://extender.esteri.it/) bandite da Paesi appartenenti all’area del GCC (Gulf Council Cooperation) di cui fanno parte Arabia Saudita, Oman, Barhein, Kuwait, Qatar e UAE, sono le seguenti Paese Titolo Settore Scadenza OMAN MINISTRY OF REGIONAL MUNICIPALITIES & WATER RESOURCES - MAINTENANCE WORKS OF STORAGE DAM IN WADI BAAL DHAB, NYABET OF SHAHB ASSAIB IN WILAYAT RAKHYUT - DHOFAR; MAINTENANCE WORKS OF STORAGE DAM IN WADI AKMON, NYABET OF SHAHAB ASSAIB IN WILAYAT RAKHYUT - DHOFAR CIVIL/STRUCTURAL 2/7/2019 OMAN OMAN CHAMBER OF COMMERCE AND INDUSTRY OCCI - ECONOMIC STUDY FOR GOVERNORATES OF AL DAHIRA AND AL WUSTA; ECONOMIC VIABILITY (AL AHLIA COMPANY) DEVELOPMENT OF DHOFAR GOVERNORATE: 4,5/2019 ADVISORY SERVICES 13/6/2019 OMAN MINISTRY OF REGIONAL MUNICIPALITIES & WATER RESOURCES - SUPPLY AND INSTALLATION OF RUBBER FLOORING AT IZKI PUBLIC PARK; CONSTRUCTION OF MUNICIPALITY BUILDING CENTER AT NIYABAT LIMA IN MUSANDAM GOVERNORATE: 65,68_2019 CIVIL/STRUCTURAL 25/6/2019 OMAN THE MAZOON ELECTRICITY COMPANY MZEC - CONSTRUCTION OF 1X6 MVA PSS AT WADI SAHATN-2 WITH 33KV & 11KV FEEDERS AT AL RUSTAQ AL BATINAH GOVERNORATE; CONSTRUCTION OF 33KV & 11KV FEEDERS OF JA'ALAN BANI BU ALI - III & JA'ALAN BANI BU HASSAN - III PRIMARY SUBSTATIONS SOUTH AL BATINAH GOVERNORATE; CONSTRUCTIOBN OF 33KV FEEDERS FROM IZKI GRID STATION TO WUSAD FEEDER LINK AT IZKI AL DAKHILIYAH GOVERNORATE: MZEC 20,21,22/2019 ELECTRICITY TRANSMISSION 2/7/2019 OMAN MINISTRY OF MANPOWER - PROVIDING MAINTENANCE SERVICES TEAM TO THE BUILDING OF THE DIRECTORATE OF MANPOWER AT AL DAKHILEYAH GOVERNORATE, ITS DEPARTMENTS, THE OFFICE OF THE INSPECTION TEAM AND SAMAEEL LABOR DEPARTMENT: 15/2019 URBAN REHABILITATION/RENEWAL 7/7/2019 OMAN AL GHUBRA POWER - CONSULTANCY ADVISORY SERVICES TO REVIEW, ADVICE AND MONITOR (DISMANTLING & REMOVING SEAWATER INTAKE SYSTEMS IN PHASE 1 & 2 AREAS (MARINE OFFSHORE & OFFSHORE WORKS) AS STIPULATED BY MECA AND CARRY OUT ENVIRONMENTAL SITE ASSESSMENT (ESA) CERTIFIED BY MECA IN GPCDO; DISMANTLING AND BUY BACK COMMON PLANT EQUIPMENT'S IN GPDCO; DISMANTLING AND BUY BACK COMMON PLANT EQUIPMENT'S IN WAPJCO: GPDC/05/2019 - GPDC/06/019 - WJPC/01/2019 MONITORING AND EVALUATION 30/6/2019 OMAN MINISTRY OF HOUSING - RESHAPING AND CLEANING OF WADI BED STREAM & PLACING OF A COMPACTED EMBANKMENT TO MITIGATION THE RISK OF WATER FLOOD. WILAYAT AL AMERAT, MUSCAT: 41/2019/MOHU/HQ-15 CIVIL/STRUCTURAL 8/7/2019 OMAN MINISTRY OF ENDOWMENTS AND RELIGIOUS AFFAIRS, DIRECTORATE OF PROJECTS AND MAINTENANCE - SURVEYING LANDS OF BAIT AL MAL; PROJECT OF REBUILDING ISTIRAHAT AL GHABAH MOSQUE IN WILAYAT ADAM: 01/2019 - 02/2019 CIVIL/STRUCTURAL 30/6/2019 QATAR LAVORI STRADALI - INFRASTRUTTURE INFRASTRUCTURES 16/7/2019 OMAN YITI CONSTRUCTION DEVELOPMENT CO SAOC - CONSTRUCTION OF ACCESS ROAD TO YTDC SITE ROADS 24/6/2019 OMAN SOHAR PORT FREE ZONE - CONSULTANCY SERVICES FOR FEED OF QUAY WALLS ON TERMINAL 2D AT SOHAR PORT EAST DEVELOPMENT: SIDC 2019/003 PORTS AND MARINE INFRASTRUCTURES 19/6/2019   OMAN MUSCAT MUNICIPALITY - CONSULTANCY SERVICES FOR DESIGN OF THE UPGRADATION OF THE BURJ AL SAHWA ROUNDABOUT LOCATION: PRE/19/010   INFRASTRUCTURES   30/6/2019 OMAN MINISTRY OF REGIONAL MUNICIPALITIES AND WATER RESOURCES - CONSTRUCTION OF TWO RECHARGE DAMS AT WADI AL SEDERIYEEN IN WILAYAT YANKUL ANS WADI SUROOR IN WILAYAT DHANK DHARIRAH GOVERNORATE; CONSTRUCTION OF RECORDS BUILDINGS AT AL MABILA SOUTH AT WILAYAT AL SEEB; REHABILITATION AND IMPROVEMENT PROJECTS: 62/2019 - 63/2019 - 64/2019 CIVIL/STRUCTURAL 15/7/2019 OMAN OMAN ENVIRONMENTAL SERVICES HOLDING CO. SAOC BEAH - ENVIRONMENTAL COMPLIANCE AUDIT FOR SOHAR LANDFILL, THUMRAIT LANDFILL AND IZZ LANDFILL: 24/2019/BEAH ENVIRONMENTAL IMPACT APPRAISAL 7/7/2019 OMAN OMAN TOURISM DEVELOPMENT COMPANY (OMRAN) - CONSTRUCTION OF COMMERCE BUILDING NO. 1 AT MADINAT AL IRFAN BUSINESS PARK OFFICE/COMMERCIAL BUILDINGS 24/6/2019 QATAR COSTRUZIONE INCROCIO STRADALE GENERAL 2/7/2019 OMAN MAJIS INDUSTRIAL SERVICES SAOC - UPGRADE & REFURBISHMENT OF RO DESALINATION PLANT AT SOHAR INDUSTRIAL PORT AREA: MISCP5/2019 GENERAL 18/6/2019 OMAN MINISTRY OF MANPOWER - CHANGING THE ASBESTOS CEILING AND MAINTENANCE OF THE DEPARTMENTS OF ELECTRICITY, ELECTRONICS, REFRIGERATION AND AIR CONDITIONING AT IBRI VOCATIONAL COLLEGE OFFICE/COMMERCIAL BUILDINGS 17/6/2019 OMAN OMAN AVIATION GROUP SAOC - CONSULTANCY SERVICES FOR DESIGN AND SUPERVISION OF PERISHABLE HANDLING CENTER AT NEW MUSCAT INTERNATIONAL AIRPORT AREA ARCHITECTURAL ENGINEERING 25/6/2019 OMAN MUSCAT ELECTRICITY COMPANY SAOC - CONSTRUCIONS OF 33KV & 11KV LINE WORKS FOR AL AWABI PRIMARY SUBSTATION (P139); CONSTRUCTION OF NEW 1X6MVA OUTDOOR PRIMARY SUBSTATION IN AL-JIFNAIN AL-SEEB AREA ELECTRICITY TRANSMISSION 11/6/2019 OMAN JUSOOR - ASSIGNING CONSULTANT FOR CONSTRUCTION OF IBRI SCIENTIFIC INNOVATION CENTER AND BURAIMI SCIENTIFIC INNOVATION CENTER EDUCATIONAL ACTIVITIES/FACILITIES 20/6/2019 OMAN PUBLIC AUTHORITY FOR WATER DIAM - MAINTENANCE OF WATER QUALITY BUILDING AL DAIRAH GOVERNORATE; EXTINTION OF WATER LINE, WILAYAT IBRI; COSTRUCTION BUILDING AL DAHIRAH GOVERNORATE GENERAL 17/6/2019 OMAN MINISTRY OF TRANSPORT & COMMUNICATIONS - CONSULTANCY SERVICES FOR PREPARING STUDIES, MASTER PLAN, CONCEPT DESIGN AND SUPERVISION FOR CONSTRUCTION 2 TOURISTS HARBORS IN DIBBA AND BUKHA - MUSANDAM PORTS AND MARINE INFRASTRUCTURES 19/6/2019 OMAN DHOFAR POWER COMPANY SAOC - PROPOSED WADI CROSSING MODIFICATION WORKS AT CERTAIN LOCATION OF 33KV & 11KV FEEDERS AT ZONE-1 OF DPS'S NETWORK DPC/2019/064 ELECTRICITY TRANSMISSION 5/6/2019 OMAN AL GHUBRA POWER & DESALINATION COMPANY - CONSULTANCY ADVISORY SERVICES TO REVIEW, ADVICE AND MONITOR (DISMANTLING & REMOVING SEAWATER INTAKE SYSTEM IN PHASE 1 &2 AREAS; DISMANTLING AND BUY BACK COMMON PLANT EQUIPMENT IN GPDCO; DISMANTLING AND BUY BACK COMMON PLANT EQUIPMENT IN WAPJCO WATER SUPPLY 18/6/2019 OMAN MINISTRY OF DEFENCE - CONSTRUCTION WORKS OFFICE/COMMERCIAL BUILDINGS 25/6/2019 OMAN RURAL AREAS ELECTRICITY COMPANY SAOC - DESIGN CONSULTANCY AND SUPERVISION SERVICES FOR TANWEER PROJECTS 2019-2025; SUPPLY AND DELIVERY OF FUEL GAS OIL TO RURAL AREAS ELECTRICITY COMPANY POWER STATIONS; CONSULTANCY SUPPORT SERVICES FOR SYSTEM PLANNING AT RURAL AREAS ELECTRICITY COMPANY ELECTRICITY TRANSMISSION 9/6/2019 QATAR FORNITURA SERVIZI DI ISPEZIONE OIL AND GAS PRODUCTION 3/6/2019 OMAN SOHAR PORT FREEZONE - STRUCTURAL CONDITION ASSESSMENT AND REMAINING SERVICE LIFE EXPECTANCY STUDY FOR JETTY C L&T BERTH MONITORING AND EVALUATION 2/6/2019 OMAN DHOFAR POWER COMPANY SAOC - CONSULTANCY SERVICES FOR IMS SUPPORT ACTIVITIES AND IMS CERTIFICATION GENERAL 9/6/2019 OMAN MUSCAT MUNICIPALITY - MAINTENANCE OF LANDSCAPING GENERAL 20/6/2019 QATAR MANUTENZIONE SISTEMI DI INFRASTRUTTURA FOGNARIA GENERAL 30/7/2019 QATAR LAVORI STRADALI - INFRASTRUTTURE GENERAL 16/6/2019 QATAR FORNITURA SERVIZI DI ISPEZIONE GENERAL 10/6/2019 OMAN HAYA WATER - ONLINE SUPPORT FOR NETWORK ADMINISTRATOR; INSPECTION MAINTENANCE CONTRACT SEA OUTFALL PIPELINES AL SEEB AND AL AZAIBA; PREVENTIVE AND CORRECTIVE MAINTENANCE HAYA WATER; RENEWAL LICENCE OF VULNERABILITY MANAGEMENT SOLUTION WATER TREATMENT 12/6/2019 OMAN NAMA HOLDING - AL GHUBRA POWER & DESALINATION CO. - TENDER FOR SALE OF 22 OPEN CYCLE & " COMBINED CYCLE (EXCLUDING WHRB) ONSHORE GAS TURBINES AND GENERATORS WITH ASSOCIATED AUXILIARIES, INVENTORY SPARE PARTS IN GPDCO AND WAJPCO POWER GENERATION 14/7/2019 ARABIA SAUDITA MAINTENANCE SERVICE FOR OIL & GAS OFFSHORE FACILITIES INFRASTRUCTURES 24/6/2019 ARABIA SAUDITA SOLAR COOLING GENERAL 13/6/2019 ARABIA SAUDITA SHALLOW GEOTHERMAL APPLICATIOM FOR HEATING AND COOLING GEOTHERMAL ENERGY 13/6/2019 ARABIA SAUDITA RENEWABLE ENERGY INTEGRATED MICROGRIDS GENERAL 13/6/2019 ARABIA SAUDITA RENEWABLE ENERGY TECHNOLOGY DEMONSTRATION - RENEWABLE-POWERED DESALINATION GENERAL 13/6/2019 ARABIA SAUDITA RENEWABLE ENERGY DEMAND MANAGEMENT GENERAL 13/6/2019 ARABIA SAUDITA SOLAR HEAT FOR INDUSTRIAL PROCESSES SOLAR ENERGY 13/6/2019 ARABIA SAUDITA ENERGY STORAGE ENERGY CONSERVATION 13/6/2019 ARABIA SAUDITA RENEWABLE POLYGENERATION SYSTEMS GENERAL 13/6/2019 ARABIA SAUDITA RENEWABLE ENERGY BUILDING RETROFITS GENERAL 13/6/2019 OMAN OMAN AIRPORTS MANAGEMENT COMPANY SAOC - PROVISION OF LANDSCAPING SERVICES FOR MUSCAT INTERNATIONAL AIRPORT GENERAL 9/9/2019 ARABIA SAUDITA MILITARY PRISON CONSTRUCTION EDUCATIONAL ACTIVITIES/FACILITIES 23/9/2019  
  • logo fondazione scuola
    La Fondazione Inarcassa è pronta a rilanciare la nuova fase del progetto “FondAzioneScuola”, il fondo di garanzia per l’accesso ai finanziamenti destinati all’edilizia scolastica che, alla prima edizione, lanciata a dicembre 2017, ha visto la partecipazione di oltre 150 enti locali e la richiesta complessiva di 6 mln di euro a fronte di 140 mln di investimenti. Numeri importanti, soprattutto se si considera che la maggior parte delle istanze sono pervenute da enti locali di piccola e media dimensione. Ciò testimonia la difficoltà frequente da parte dei piccoli comuni di mettere in sicurezza il patrimonio edilizio a causa delle scarse risorse a disposizione. Nella nuova fase di “Fondazionescuola” sarà messo a punto un procedimento più snello per andare incontro alle esigenze della pubblica amministrazione e degli uffici tecnici che spesso necessitano di tempi lunghi per l’elaborazione della documentazione richiesta dalla Fondazione e, in seconda battuta, dalla Banca Popolare di Sondrio, con la quale proseguirà la convenzione.   Il Fondo di Garanzia continuerà ad essere finalizzato unicamente alla copertura dei costi di progettazione, e oneri connessi, anche a partire dalla prima fase necessaria per l’ottenimento del finanziamento dell’opera. Gli interessi saranno ancora a carico di Fondazione Inarcassa, mentre per quanto riguarda la modalità di restituzione dell’importo finanziato siamo in stretto coordinamento con la Banca popolare di Sondrio al fine di migliorare, rispetto alla prima edizione, la soluzione economica da offrire ai soggetti destinatari.