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  • deda
      Il programma di internazionalizzazione della professione della Fondazione Inarcassa passa anche attraverso la cultura e, in particolare, con il sostegno al "Premio Dedalo Minosse", premio alla committenza di qualsiasi Paese, che abbia commissionato a un architetto o ingegnere italiano un'opera di qualità, realizzata in qualsiasi Paese. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con ALA - Assoarchitetti, prevede l’allestimento del premio in alcune mostre itineranti all’estero che saranno anche occasione di confronto con altri professionisti e aziende del settore. La prossima tappa a cui prenderà parte la Fondazione sarà a Parigi, dal 6 al 10 novembre, dove interverranno i Consiglieri arch. Guglielmini e ing. Vinci. La mostra di Parigi sarà ospitata nel Quartiere delle Esposizioni di Paris Nord Villepinte, in occasione di LE MONDIAL DU BATIMENT INTERCLIMA+ELECHB, IDÉOBAIN e BATIMAT, un appuntamento di filiera per affrontare le sfide attuali e future della professione. Inoltre, per gli iscritti che aderiranno all’iniziativa, sarà riservato: ingresso prioritario, accesso al Club International e incontro B2B con le aziende espositrici e delegazioni.   Le Mondial du Batiment ha siglato una partnership con l'Institut de la Francophonie pour le developpement durable (IFDD), ente sussidiario dell'Organizzazione Internazionale della Francofonia (OIF) che si occupa degli aspetti economici dell'OIF e particolarmente dei temi legati allo sviluppo sostenibile. Nell'ambito di tale collaborazione sono stati pianificati 2 grandi eventi: 1 LE CONFERENZE Un ampio ciclo di conferenze verterà su quattro grandi tematiche (alloggi sociali, urbanizzazione, città verdi, efficienza energetica). Le conferenze si svolgeranno martedì 7 novembre nel pomeriggio nell'ambito del Forum "Regard sur l'Architecture". Rappresentanti dei ministeri, delle grandi federazioni e di enti istituzionali prenderanno la parola per presentare le grandi sfide dei loro paesi su diverse tematiche. Un padiglione di 100 mq nel cuore della Hall 6 sarà animato dall'IFDD e accoglierà le delegazioni e secondo un programma di conferenze/presentazioni tenute dai rappresentanti dei paesi dell'Africa Sub-sahariana (Benin, Burkina Faso, Camerun, Costa D'Avorio, Congo, Senegal) e dell'Africa del Nord (Marocco, Tunisia). Scarica: - il Programma delle conferenze di tutta la settimana - il Focus "Francofonia"   2 L'ACCOGLIENZA DELLE DELEGAZIONI Le delegazioni si iscrivono sino al giorno dell'apertura e incontreranno gli architetti one to one sulla base delle referenze e competenze riportate nella scheda da inviarsi al momento dell'iscrizione. Il continente africano registra una crescita galoppante. Tra 20/30 anni ci saranno più di 2 miliardi di abitanti. Le sfide per le città sono notevoli e fanno parte dei piani di sviluppo nazionale di un grande numero di paesi africani: da un mega polo urbano di oltre 500 ettari con la costruzione di decine di migliaia di alloggi in SENEGAL, ad un'isola artificiale di 10 km² per 250.000 abitanti e 150.000 lavoratori in NIGERIA, fino a 17.000 alloggi in CAMERUN, per citare solo alcune grandi occasioni.   ISCRIZIONI E PRENOTAZIONI VIAGGIO ALA - Assoarchitetti: parigi2017@assoarchitetti.it  
  • se valgo 1 euro
    L’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura, e Legacoop Produzione e Servizi scendono al fianco di Inarcassa e dei Consigli Nazionali delle professioni tecniche contro la sentenza del Consiglio di Stato del 3 ottobre che avrebbe legittimato l’affidamento di incarichi professionali senza corrispettivi. Ad annunciarlo sono i presidenti delle due associazioni, Gabriele Scicolone e Carlo Zini: “aderiamo e supportiamo l’iniziativa di RTP, di Inarcassa e della sua Fondazione perché in momenti in cui si mette in discussione la dignità del lavoro svolto, nelle diverse forme giuridiche, per rendere al Paese servizi di ingegneria e architettura di qualità e con livelli di sicurezza adeguati alle necessità del nostro territorio, occorre agire compatti e determinati a tutela di tutti i nostri iscritti e, in generale, per non fare passare sotto silenzio un vero e proprio abominio giuridico”. Nonostante si tratti di una sentenza precedente al correttivo del codice (che ha sancito l’obbligo di applicazione del decreto parametri e del divieto di forme di sponsorizzazioni e rimborsi), i presidenti Scicolone e Zini lanciano al Governo la richiesta di un immediato intervento normativo che elimini ogni possibile e residuo dubbio: “Se del caso, si valuti l’opportunità di una urgente modifica legislativa del codice per introdurre due principi molto chiari: la pena della nullità contrattuale collegata all'eventuale inadempimento dell’obbligo di applicazione del decreto parametri e il divieto di stipula di un contratto con corrispettivo sproporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto e alle caratteristiche delle prestazioni contrattuali”. Per l’OICE e per Legacoop Produzione e Servizi, così come fa presente l’iniziativa lanciata in questi giorni da RTP e Inarcassa, “è palese la violazione di principi costituzionali e civilistici che la sentenza del Consiglio di Stato determina e non può esistere alcuna ragione per ridurre ad un mero rimborso spese il compenso per attività che richiedono sempre più investimenti in formazione e in tecnologie. Si parla tanto di digitalizzazione e siamo i primi a crederci, ammodernando le nostre imprese, formando i nostri tecnici anche per andare all’estero. Lo facciamo perché è giusto e doveroso nel presupposto che sia riconosciuto dal committente con un adeguato compenso, frutto anche del gioco del mercato e della concorrenza. Così come accade all’estero”. OICE e Legacoop Produzione e Servizi sottolineano inoltre un altro punto: “Colpisce in particolar modo il passaggio nella risposta del Comune di Catanzaro in cui si afferma che “…I progettisti incaricati, invece, ne avranno forte immagine professionale e miglioramento dei curricula personali…”. Cosa significa questo passaggio? Si esercita la propria professionalità non certo solo per averne un ritorno di immagine, ma per essere correttamente remunerati per il frutto del proprio intelletto e della propria professionalità e, collateralmente, averne anche il giusto ritorno di immagine. È sconsolante leggere come nel nome di uno strano interesse della collettività si chieda ad una categoria di lavorare di fatto senza compenso presupponendo sufficiente il solo ritorno di immagine. La collettività è anche formata da quegli stessi professionisti o da quelle società che prestano servizi allo Stato e che chiedono che lo paghi il giusto prezzo, in maniera corretta e trasparente e che spenda bene i proventi delle entrate. Adesso chiediamo che si rimedi al più presto, prima che sia troppo tardi per tutti coloro che operano nel nostro settore”.
  • im dedalo minosse
    La prima tappa estera della mostra itinerante decima edizione del Premio Dedalo Minosse è ospite a Buenos Aires alla 16° Bienal Internacional de Arquitectura, in collaborazione con Ala-Assoarchitetti. A questo LINK il saluto del Presidente di Fondazione Inarcassa Egidio Comodo, inviato alla conferenza di presentazione del premio.    
  • logo anac
    Roma, 11 ottobre 2017       All’attenzione del Dott. Raffaele Cantone Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione p.c. Dott. Michele Corradino Componente del Consiglio dell’Autorità    Egregio Presidente,   La recente sentenza del Consiglio di Stato, che legittima la gara indetta dal Comune di Catanzaro per la redazione del Piano strutturale della Città nella quale era stato stabilito un compenso simbolico di un euro, apre una frattura profonda nel mondo delle libere professioni. Gli architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti a Inarcassa, circa 170 mila unità in tutta Italia, ogni giorno, nonostante le difficoltà oggettive di una macchina burocratica pesante e farraginosa, sono al servizio dei cittadini con le proprie competenze e capacità professionali per mettere al riparo il nostro Paese dalle conseguenze di una incuria del territorio di cui, purtroppo, ne vediamo sempre più spesso i segni evidenti.  Il massimo organo di giustizia amministrativa ci mette di fronte ad una sentenza che pone al centro due questioni, una politica, l’altra di diritto, che si intrecciano profondamente nel tessuto sociale e occupazionale di un Paese sempre più fragile. La sentenza n. 4614 del 3 ottobre della Quinta Sezione del Consiglio di Stato, riformando la pronuncia di primo grado (TAR Calabria, Catanzaro, sez. I, n. 2435/2016), ha affermato un principio, per nulla condivisibile, in virtù del quale la normativa europea e nazionale che disciplina gli appalti pubblici non osterebbe alla possibilità che una stazione appaltante metta a gara un servizio professionale, senza prevedere alcuna remunerazione in favore del prestatore del servizio. Si tratta di un inaspettato arretramento delle soglie di tutela che l’ordinamento giuridico, sia pure a fatica, aveva però costruito negli ultimi anni a tutela della dignità e del decoro del libero professionista.  Già il ​nuovo ​Codice degli Appalti, all’art. 24, vieta alle stazioni appaltanti sia di subordinare la corresponsione dei compensi per l’attività di progettazione al finanziamento dell’opera, sia di prevedere quale corrispettivo forme di sponsorizzazione o di rimborso. Inoltre, con l’intervento correttivo dello scorso aprile, proprio su sollecitazione di ANAC, si è reso obbligatorio il riferimento al c.d. decreto parametri quale criterio per la determinazione dell’importo da porre a base dell’affidamento (d.m. 17/06/16). Da questo punto di vista, la gratuità della prestazione è la più grave delle violazioni della norma codicistica che vincola al decreto parametri. Oltretutto, la sentenza del Consiglio di Stato reca un pregiudizio dei più elementari principi di tutela della dignità umana e professionale, dei quali l’art. 36 della Costituzione (“Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”), pacificamente applicabile anche alle libere professioni, è espressione.  Il maggior danno arrecato dalla sentenza si avvertirà sul piano giurisprudenziale, con ripercussioni gravissime per l’intero Paese. Basti solo pensare all’aspetto previdenziale. Se si consente, infatti, alle pubbliche amministrazioni di bandire gare con compensi pari a un euro, come potranno i liberi professionisti versare i contributi alle casse di previdenza? Come potranno, inoltre, investire parte del proprio fatturato in aggiornamento e formazione?  Non solo. La sentenza del Consiglio di stato offre, inoltre, lo spunto per avviare una riflessione anche sulla qualità delle prestazioni. Non corrispondere, infatti, adeguati compensi ai professionisti avrà inevitabili ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini e delle opere, nonché sulla tutela del paesaggio. Ciò che preoccupa, insomma, è la tenuta sociale del Paese. La sentenza, a nostro avviso, rischia di spalancare le porte al male cronico italiano, la corruzione, contro cui tanto sta facendo l’ANAC, e mettere definitivamente in soffitta il dibattitto che negli ultimi mesi si è riacceso attorno al tema dell’equo compenso. Non sono mancate, a tal proposito, le osservazioni da parte di Inarcassa e la sua Fondazione, che abbiamo l’onore di rappresentare, da sempre attente agli sviluppi della disciplina in materia di equa retribuzione per i liberi professionisti. Ma occorre fare di più, da parte di tutte le istituzioni. Innanzitutto, il Parlamento e il Governo devono sin da subito tracciare un percorso legislativo che inquadri perfettamente il tema della giusta retribuzione individuando le possibili e concrete soluzioni. Ci consenta, infine, di rivolgere ad ANAC l’invito a restare vigile e offrire il proprio contributo per restituire dignità del lavoro, adeguatamente retribuito, ai liberi professionisti architetti e ingegneri, che non può di certo essere a titolo gratuito. Tutto ciò al fine di evitare quella commistione tra pubblico e privato che anziché essere rivolta al pagamento delle prestazioni è solo in grado di generare malaffare e corruzione e paralizzare l’Italia di fronte alle innovazioni.    Disponibili fin da subito ad offrire il contributo di Inarcassa e la sua Fondazione sui temi sopra esposti, Le rivolgiamo cordiali saluti,   Il Presidente della Fondazione Inarcassa                                                          Il Presidente di Inarcassa ing. Egidio Comodo                                                                                         Arch. Giuseppe Santoro        
  • martello2
     “È inconcepibile che il massimo organo di giustizia amministrativa dello Stato abbia dato ragione al Comune di Catanzaro. Le prestazioni professionali tecniche, al pari di ogni altro lavoro, devono essere compensate per l’effettiva quantità e qualità del lavoro svolto.” Egidio Comodo, Presidente di Fondazione Inarcassa, commenta con preoccupazione la sentenza 4614/2017 del 3 ottobre con la quale il Consiglio di Stato ha ribaltato il pronunciamento del Tar Calabria dichiarando, quindi, legittima la gara bandita dal Comune di Catanzaro per la redazione del piano strutturale della città nella quale era stato stabilito un compenso simbolico di 1 euro. “La nostra Carta Costituzionale, all’articolo 36, non potrebbe essere più chiara: il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Rispetto ai contratti pubblici, il ​nuovo ​Codice ha ​tradotto e rafforzato questi principi vietando alle stazioni appaltanti sia di subordinare la corresponsione dei compensi per l’attività di progettazione al finanziamento dell’opera, sia di prevedere quale corrispettivo forme di sponsorizzazione o di rimborso. Inoltre, con l’intervento correttivo dello scorso aprile, su sollecitazione di ANAC, si è reso obbligatorio il riferimento al decreto parametri quale criterio per la determinazione dell’importo da porre a base dell’affidamento. Questa sentenza, al contrario, mette ancora una volta in discussione l’equo compenso, terreno di numerose battaglie, anche sul fronte del dibattito parlamentare, uno strumento che sarebbe invece un reale argine anche alla corruzione, cronico male del nostro Paese, nonché indispensabile forma di tutela dei diritti alla sicurezza e alla salute, della tutela dell’ambiente e del paesaggio, tutti fondamentali valori costituzionali.”   “Si tratta di questioni prima di tutto di dignità e onestà – prosegue il Presidente Comodo – Lo diciamo a gran voce non solo per tutelare i 170.000 architetti e ingegneri che ogni giorno, nonostante le oggettive difficoltà e cavilli burocratici, si dedicano al proprio lavoro con la massima professionalità possibile, ma soprattutto per il futuro del nostro Paese: chiediamo ancora una volta alla classe politica, alla nostra classe dirigente un sistema che garantisca la qualità delle prestazioni, delle opere e della sicurezza dei nostri concittadini. Non intervenire a seguito di quanto sentenziato dal Consiglio di Stato significherebbe dichiarare la definitiva condanna a morte delle libere professioni”.   CLICCA QUI PER SCARICARE LA SENTENZA:
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    Nei giorni scorsi in commissione lavoro del Senato è stato disposto l'abbinamento del disegno di legge 2918 - a firma dei Sen. Fucksia e Quagliarello - al ddl sull'equo compenso per le professioni regolamentate, proposto dall'ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e attualmente all'esame della commissione, che lo ha adottato come testo base.  Fondazione Inarcassa, nell'incontro al Nazareno dedicato all'equo compenso e convocato dall'On Gribaudo (responsabile lavoro del PD), ha avuto modo di confrontarsi con alcuni parlamentari del pd e altre casse previdenziali su questo tema, di vitale importanza per i liberi professionisti.     Scarica QUI la memoria depositata da Fondazione all'incontro.  
  • forum
    Si è tenuto lo scorso 3 ottobre a Roma, il I° Forum Internazionale Interattivo in collaborazione con Assocamerestero, organizzato dalla Fondazione Inarcassa, nell’ambito del programma di internazionalizzazione della professione: un’occasione di confronto e formazione alla scoperta delle opportunità di otto paesi per architetti e ingegneri. All’evento hanno preso parte professionisti da tutta Italia che hanno dialogato in videoconferenza con i referenti delle Camere di Commercio italiane all’estero di Russia, Singapore, Canada, Stati Uniti, Marocco, Germania, Hong Kong e Svizzera. “Siamo molto soddisfatti del risultato di questa forma innovativa di comunicazione e formazione, ha commentato il Presidente della Fondazione Inarcassa, Egidio Comodo. Abbiamo raccolto, inoltre, un feedback molto positivo da parte dei partecipanti: hanno apprezzato tanto la modalità quanto i contenuti proposti dalle Camere di Commercio italiane all’estero, che hanno fornito utili e puntuali informazioni sui temi di interesse per i professionisti. Questo risultato – ha concluso Comodo - ci incoraggia a continuare su questa strada   nel sostegno all’internazionalizzazione di architetti e ingegneri e non escludiamo che una simile iniziativa sia replicabile in un prossimo futuro”. “Il successo di questa iniziativa- ha dichiarato Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero- dipende fondamentalmente da due cose: da un lato dalla consapevolezza che ingegneri e architetti sono oggi figure fondamentali in un mondo globalizzato e sempre più in rapida espansione, un mondo interconnesso dove il Made in Italy ha molto da offrire e dove lo sviluppo sempre di più viene disegnato con creatività ed ecosostenibilità; dall’altro dalla competenza di una rete globale come quella delle Camere di Commercio italiane all’estero che sa parlare la lingua del business e per sua costituzione sa essere vicina a professionisti e imprese per assisterli con servizi personalizzati in 54 Paesi del mondo”. Informazioni sui mercati, modalità di accesso ai bandi gara, opportunità di contatto con aziende straniere: questi e molti altri i temi che sono stati trattati nel corso del “viaggio interattivo”.    Scarica il materiale relativo al Forum: CANADA GERMANIA HONGKONG E MACAO MAROCCO RUSSIA SINGAPORE SVIZZERA USA    
  • forum
    Si è tenuto martedì 3 ottobre  a partire dalle ore 14,30, presso il Crowne Plaza Rome - St. Peter's (Via Aurelia Antica, 415) a Roma, il Primo Forum Internazionale "Interattivo", evento realizzato in collaborazione con Assocamerestero e le Camere di Commercio Italiane all'estero. Un viaggio in videoconferenza in otto paesi per comprenderne le potenziali attrattività in base alla tua specifica attività professionale: le CCIE di Russia, Singapore, Canada, Stati Uniti, Marocco, Germania, Hong Kong e Svizzera daranno vita, direttamente dalle loro sedi, ad un viaggio “interattivo” alla scoperta delle opportunità di internazionalizzazione per architetti e ingegneri.
  • forum
    Ultime disponibilità per l’evento, realizzato in collaborazione con Assocamerestero e le Camere di Commercio Italiane all'estero. Un viaggio in videoconferenza in otto paesi per comprenderne le potenziali attrattività in base alla tua specifica attività professionale: le CCIE di Russia, Singapore, Canada, Stati Uniti, Marocco, Germania, Hong Kong e Svizzera daranno vita, direttamente dalle loro sedi, ad un viaggio “interattivo” alla scoperta delle opportunità di internazionalizzazione per architetti e ingegneri. Per prenotare uno degli ultimi 10 posti disponibili, invia subito una email con il tuo nome, cognome e matricola Inarcassa* all’indirizzo: international@fondazionearching.it Di seguito alcune informazioni utili: - L’attività formativa prevede il riconoscimento di 4 CFP. - La registrazione dei partecipanti avverrà a partire dalle ore 14,30. Il Forum che si svolgerà a Roma martedì 3 ottobre presso il Crowne Plaza Rome - St. Peter's (Via Aurelia Antica, 415) inizierà alle ore 15. Si raccomanda la massima puntualità per garantire il corretto svolgimento dell'evento. - La chiusura dei lavori è prevista per le ore 19,00 (seguirà aperitivo). *l’evento è riservato agli iscritti Inarcassa