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    Nel 2006, con le cosiddette “lenzuolate”, l’allora Ministro Bersani ha eliminato il vincolo del rispetto dei minimi alle tariffe professionali in Italia. Questo provvedimento doveva rientrare in una strategia complessiva di “liberalizzazione del mercato professionale” ma, di fatto, per molteplici ragioni, ha colpito unicamente architetti e ingegneri. Nel 2012, il Primo  Ministro Monti, non pago delle “liberalizzazioni” precedenti, ha cancellato completamente le tariffe professionali. Anche in questo caso, sempre per i medesimi motivi, le conseguenze sono state subite, quasi unicamente, da architetti e ingegneri. Tutta questa attività è stata giustificata con l’affermazione che queste forme di liberalizzazione “ce le chiedeva l’Europa” nell’ottica di creare un mercato ‘davvero’ libero. In questa attività liberalizzatrice, il Governo non ha ritenuto tenere in conto che, quando la domanda è irrisoria rispetto all’offerta, nella deregulation più totale è impossibile avere un mercato equilibrato: in Italia, gli architetti e gli ingegneri che vivono esclusivamente di libera professione (e pertanto iscritti a Inarcassa) sono 165.000:  uno ogni 350 abitanti, ai quali dobbiamo aggiungere una miriade di ingegneri e architetti dipendenti, pubblici e privati, che in molti modi e forme, peraltro non sempre rispettose delle norme, agiscono nel mondo libero professionale. Quindi il precedente rapporto si riduce ulteriormente. La situazione generale della professione esercitata in forma libera da architetti e ingegneri è veramente arrivata al limite della sopportabilità,  per colpa anche della gravissima crisi del mondo dell’edilizia. Queste non sono parole o lamenti:  i fatti li riscontriamo giornalmente, con gare al massimo ribasso che prevedono sconti del 70-80% o, come nel caso del Comune di Bagheria, con bandi per l’affidamento di progetti esecutivi di edilizia scolastica che prevedono un compenso professionale fisso pari a 1 euro. Non è un errore di digitazione: € 1,00. La risposta della Fondazione Architetti Ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcassa è stata quella di documentarsi:  abbiamo ritenuto opportuno scandagliare le realtà degli appalti di servizi di ingegneria e architettura  nell’ambito della Comunità Europea.  Molta sorpresa nell’apprendere che il mondo a noi vicino è molto diverso: altrove è stato tutelato il lavoro professionale. Nell’ambito del Festival delle Professioni, iniziamo ad analizzare la realtà tedesca: una realtà che molto spesso viene assunta come modello virtuoso da replicare. Sarà una vera sorpresa apprendere che in Germania le tariffe professionali ci sono e costituiscono il limite minimo di contrattazione per le prestazioni professionali. Siamo convinti che comprendere modalità e motivazioni di questa realtà potrà essere spunto di proficua riflessione, sia per i professionisti, sia per il mondo della politica. Scarica l’Invito con il programma dettagliato. Vi aspettiamo!  
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    Abbattere e ricostruire un intero isolato di Modena Ovest con l’obiettivo di costruire in altezza 250 nuovi appartamenti, liberando spazi verdi per 9 mila metri quadrati e creando strutture per la socialità come residenze protette con servizi per anziani, nido di quartiere e sale comunitarie. E’ questo l’obiettivo di un progetto pilota di edilizia low cost che promette di fare da apripista per il settore e che è stato presentato nel corso del convegno Sostituire per vivere. La cultura del nuovo abitare, svoltosi a Roma lo scorso 7 novembre e organizzato da Aniem, l’associazione nazionale delle imprese di costruzioni e dalla Fondazione. Moderati da Andrea Pancani, sono intervenuti: Dino Piacentini, Presidente Aniem; Andrea Tomasi, presidente Fondazione Architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcassa; Mario Lucenti, Direttore Confimi Impresa Modena ed Enrico Puccini, Politiche Abitative del Comune di Roma. “Si tratta di offrire una diversa qualità di vita alle famiglie e mutare il rapporto con il proprio habitat”, ha spiegato Dino Piacentini, Presidente Aniem.  “Grazie a questo intervento, per esempio, il costo energetico sarà più che dimezzato e il valore dell’immobile quasi raddoppiato: da 1300 euro a 2300 al metro quadro. “In tutto questo, i vecchi proprietari, pagando una quota di 30-40 mila euro riavranno l’equivalente del loro vecchio alloggio molto migliorato”. “Ovviamente serve una risposta dal territorio”, precisa Piacentini, “ come accordi con gli enti pubblici per accogliere l’iniziativa, incentivi per le riqualificazioni, credito agevolato, bonus energetici erogati con crediti stabili e affidabili. Ma soprattutto tempi rapidi e certi per le autorizzazioni e le pratiche”. “Quello di Modena è un progetto sperimentale con una forte componente sociale – ha dichiarato Andrea Tomasi, presidente della Fondazione - che può essere definito un primo tassello importante di un processo più ampio di riqualificazione urbana e di miglioramento della qualità del vivere la città che viene comunemente definita rigenerazione urbana.  
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    Tutti ricordano che nel marzo 2013, causa un incendio doloso, è andato distrutto il Science Center della Città della Scienza, il polo di formazione, creazione d’impresa  e divulgazione scientifica di proprietà della Fondazione IDIS – Città della Scienza, struttura di assoluta preminenza per la città di Napoli, per l’Italia e l’Europa. La Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcassa – Ente previdenziale, quest’ultimo, che riunisce oltre 165.000 architetti e ingegneri che svolgono in maniera esclusiva la libera professione -,  partecipando, assieme a tutta la società civile, allo sgomento per il criminale scempio della Città della Scienza, ha ritenuto di contribuire tangibilmente alla rinascita culturale di una struttura di riferimento per la città di Napoli e per il nostro Paese, proponendosi quale promotore di un concorso di progettazione finalizzato a mettere a disposizione della Fondazione IDIS – Città della Scienza il progetto preliminare, primo strumento indispensabile per avviare la rinascita del Science Center. In occasione dell’inaugurazione di FUTURO REMOTO 2013 “RICOMINCIAMO COL CERVELLO”, il prof. G. Vittorio Silvestrini, Presidente della Fondazione IDIS – Città della Scienza e l’arch. Andrea Tomasi, Presidente della Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcassa, sottoscriveranno il Protocollo d’Intesa, primo atto necessario per l’avvio della procedura di attivazione del Concorso di progettazione. Per l’evento FUTURO REMOTO 2013 “RICOMINCIAMO COL CERVELLO” è necessario prenotare l’accesso in sala all’indirizzo https://inaugurazione2013.eventbrite.it/ fino ad esaurimento posti.
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    All’inaugurazione della consolidata manifestazione ”FUTURO REMOTO”, tenutasi a Napoli il 7 novembre scorso, è stato sottoscritto il protocollo di intesa tra la nostra Fondazione e la Fondazione IDIS Città della Scienza, per avviare il concorso di progettazione – che verrà attuato a nostre cura e spese – per la ricostruzione dello Science Center, dolosamente incendiato nella primavera di quest’anno. Questo è il contributo che gli Architetti e gli Ingegneri Liberi Professionisti vogliono dare alla Città della Scienza, struttura scientifico-divulgativa di livello internazionale. Ci auguriamo che la partecipazione al concorso, che sarà presumibilmente attivato nei primissimi mesi del prossimo anno, possa contare su una numerosa partecipazione!  
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    Invito

    INCONTRO DIBATTITO “Strumenti e modalità di supporto all’esercizio della libera professione di architetti e ingegneri”  Viterbo, martedì 12 novembre 2013, alle ore 17.30, Sala Conferenze “Cunicchio” C.C.I.A.A. in Via F.lli Rosselli, 4. Il Presidente di Inarcassa, arch. Paola Muratorio, interverrà all’incontro. Scarica il programma.  
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    Vergogna Annullata

    Siamo lieti di comunicare che il Comune di Bagheria ha annullato, in autotutela, il bando da noi gravato con ricorso al Tar. Nelle motivazioni si dà atto, con riferimento al nostro ricorso, che esso: “… dall’attenta analisi delle motivazioni del soprarichiamato gravame proposto dalla predetta Fondazione Architetti ed Ingegneri Liberi Professionisti con sede in Roma, a giudizio della scrivente dirigenza, presenta elementi che lasciano presagire una prognosi negativa per  quest’ente con probabile rischio di soccombenza in giudizio e conseguenti danni al pubblico erario per spese legali, interessi e, per ogni altro eventuale risarcimento di danno che il ricorrente potrà rivendicare a seguito delle violazioni procedurali eccepite”.  
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    Per accedere alle convenzioni registrati alla Fondazione Inarcassa Accedi alle convenzioni della fondazione dai link sottostanti      codice promozionale: FONDAZIONEINARCASSA  
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    Massiccia partecipazione all’incontro dibattito dal titolo “Strumenti e modalità di supporto all’esercizio della libera professione di architetti e ingegneri” il 12 novembre scorso a Viterbo. Architetti e ingegneri insieme per discutere di lavoro libero professionale. Opportunità di confronto e discussione che coincide con la presentazione, per la prima volta a Viterbo, della Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti, costituita per iniziativa di Inarcassa (Cassa nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti), destinata alla tutela, promozione, sviluppo e sostegno degli ingegneri ed architetti che svolgono la libera professione in forma esclusiva. Nella sala Cunicchio della Camera di commercio, gremita di oltre 100 professionisti, si è illustrato un piano d’interventi che coinvolgerà l’intero territorio nazionale sugli “Strumenti e modalità di supporto all’esercizio della libera professione di architetti e ingegneri”. Presenti al tavolo dei relatori: Arch. Andrea Tomasi, presidente della Fondazione Ingegneri e Architetti liberi professionisti, Arch. Paola Muratorio, Presidente del Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, e moderatore l’Arch. Tommaso Ajena, Libero professionista della provincia di Viterbo. Gli architetti e gli ingegneri, che vivono, solo ed esclusivamente, di lavoro libero professionale, chiedono al governo: la riqualificazione strutturale, energetica e architettonica del patrimonio edilizio esistente, la completa ristrutturazione delle infrastrutture urbane ed extraurbane, il riuso o la sostituzione del costruito esistente dismesso, la demolizione del costruito abusivo, il recupero e la valorizzazione del paesaggio. Non solo. Tra gli interventi necessari si elencano anche la reale razionalizzazione dell’uso delle fonti non rinnovabili, l’incentivazione degli investimenti privati, la razionalizzazione degli iter autorizzativi e lo snellimento delle procedure. “L’obiettivo della Fondazione  – ha spiegato nel corso dell’incontro Andrea Tomasi – è proprio quello di creare una presenza della categoria di coloro che vivono di sola libera professione; nata nel 2012 dalla considerazione che “non c’è previdenza se non c’è lavoro, quindi alla Fondazione il compito di occuparsi a 360° di tutte le tematiche del lavoro dell’architetto e dell’ingegnere. In questo breve periodo le attività messe in campo sono numerose, ultimo nel tempo la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Città della Scienza, la scorsa settimana, per bandire un concorso di progettazione finalizzato alla completa ricostruzione del Science Center dolosamente bruciato nella primavera di quest’anno; uno stimolo, questo, che oltre a costituire un concreto e significativo aiuto per questa importante struttura internazionale, consentirà anche di dimostrare la capacità professionale degli architetti e degli ingegneri italiani. “L’obiettivo che si è prefissato Inarcassa – ha aggiunto l’architetto Paola Muratorio, Presidente di Inarcassa -  è quello di stare vicino ai propri associati. Con questa Fondazione vogliamo pensare al futuro di tutti i liberi professionisti, soprattutto quelli più giovani e cercare di dare un contributo concreto in questo momento di fortissima crisi per la nostra categoria. E’ importante che il Governo individui le direttrici portanti per la ripresa dell’economia del nostro Paese, direttrici che dovranno contemplare il mondo delle infrastrutture e il mondo delle costruzioni. Tutte le risorse dovranno essere concentrate su questi obiettivi. Purtroppo la concorrenza selvaggia basata sul prezzo e non sulla qualità, come in altri paesi europei intelligentemente è stato fatto, hanno determinato situazioni insostenibili e in certa misura allarmanti. Si pensi che in Italia vi sono un totale di 1.500 milioni di euro di opere non realizzate perché i progetti erano sbagliati. Fondazione si sta facendo conoscere e punta a creare su tutto il territorio nazionale delle sezioni di lavoro e Viterbo ne è il primo esempio. Le immagini.  
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    Ci riprovano…….

    E la Fondazione riparte….ancora una volta a difesa dell’orgoglio e della dignità di architetti e ingegneri liberi professionisti. A seguito della pubblicazione dell’avviso del 2 novembre 2013, emesso dall’Ufficio PIST 22 – “Città a Rete Madonie – Termini”, costituito dai Comuni del comprensorio Madonita (Sicilia centro – settentrionale, provincia di Palermo) per l’acquisizione di manifestazioni di interesse all’assunzione di incarichi riguardanti la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione di servizi tecnici di ingegneria riservati ESCLUSIVAMENTE a dipendenti della pubblica amministrazione, e che di fatto escludono quindi la partecipazione di noi LIBERI PROFESSIONISTI, ci siamo messi nuovamente in azione per produrre un’istanza di parere precontenzioso, di diffida al Comune di Gangi e di segnalazione all’AVCP in relazione ai contenuti dell’avviso su citato a tutela delle categorie degli Architetti ed Ingegneri. Siamo, quindi, di nuovo costretti a gridare…VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!!! Visualizza “avviso per l’acquisizione di manifestazioni di interesse all’assunzione di incarichi per l’espletamento di servizi tecnici di ingegneria riservato a dipendenti della pubblica amministrazione”