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  • Workshop Barcellona

    Evento Annuale

    La Fondazione Inarcassa ha proposto il viaggio/workshop a Barcellona, focalizzato sull’innovazione che in questo momento sta vivendo la Spagna; obiettivo della missione è approfondire il tema dell’architettura digitale e della rigenerazione urbana con interventi di relatori esperti e applicazioni pratiche, compresa la visita a opere realizzate o in fase di realizzazione.Seminario: Lavorare in Spagna nell'era del digitaleWorkshop 

  • Nel 2018 ha preso il via una campagna sul territorio nazionale dove architetti e ingegneri sono scesi in campo per spiegare in modo chiaro cosa significhi il rischio sismico, i fattori che possono incidere sulla sicurezza di un edificio e le agevolazioni finanziarie (Sima Bonus ed Eco Bonus) messe a disposizione dallo Stato per migliorare la sicurezza della propria abitazione.Sono stati oltre 500 i punti informativi allestiti in tutta Italia. Oltre alle Piazze della Prevenzione Sismica i professionisti hanno preso parte al progetto di prevenzione attiva Diamoci una Scossa!, recandosi su richiesta dei Cittadini presso le abitazioni per fornire una prima informazione sui fattori che possono incidere sul grado di sicurezza dell’edificio (es. zona di edificazione, anno di costruzione, tipologia di edificio, etc.) e le agevolazioni finanziarie (Sima Bonus e Eco Bonus).Nel corso delle edizioni, l'evento ha coinvolto via via un numero sempre maggiore di partner e professionisti.

  • Forte del successo della prima edizione, il 20 ottobre è stata celebrata la Seconda Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica.Anche nel 2019, la Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica è partita dalle piazze per arrivare direttamente nelle case dei Cittadini.Il 20 ottobre in centinaia di punti informativi, organizzati dagli Ordini territoriali nelle piazze delle principali città italiane, Architetti e Ingegneri esperti in materia hanno incontrato i cittadini per spiegare loro in modo chiaro il rischio sismico, le variabili che possono incidere sulla sicurezza di un edificio come nella precedente edizione, per tutto il mese, Architetti e Ingegneri, consapevoli del valore sociale dell'iniziativa e del proprio ruolo, hanno svolto visite tecniche informative presso le abitazioni dei cittadini che, senza alcun onere, ne hanno fatto richiesta fornendo loro una prima indicazione sullo stato di rischio degli edifici e sulle possibili soluzioni finanziarie e tecniche per migliorarlo a costi quasi zero.

  • La Terza Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica è stata celebrata il 18 ottobre 2020 e pur avendo mantenuto immutate le proprie finalità, la sua pianificazione ha inevitabilmente risentito degli effetti prodotti dalla pandemia nel nostro Paese.A livello nazionale la giornata è stata celebrata con un evento a distanza che ha visto intervenire i massimi rappresentanti istituzionali per riaffermare l’importanza di una nuova cultura della prevenzione sismica nel nostro Paese.Nel 2020 infatti ha preso il via il c.d. Super Bonus 110% ed è stato più che mai l’occasione per passare “dalle parole ai fatti” migliorando le condizioni di sicurezza del patrimonio immobiliare del nostro Paese, grazie agli strumenti messi in campo dallo Stato.

  • Il 14 dicembre scorso è stata celebrata – nella stupenda cornice di Palazzo Ferrajoli - la 4° edizione della Giornata nazionale della Prevenzione Sismica, promossa da Fondazione Inarcassa, dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dal Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, con lo scopo di diffondere la cultura della prevenzione dal rischio sismico.L’iniziativa - che si è avvalsa del supporto scientifico del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, del Dipartimento Protezione Civile, della Conferenza dei Rettori Università Italiane, della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, di ENEA e di Ingegneria Sismica Italiana - è nata con lo scopo di diffondere la cultura della prevenzione dal rischio sismico e favorire un concreto miglioramento delle condizioni di sicurezza degli edifici nel nostro Paese, caratterizzato da un patrimonio architettonico tanto immenso, quanto fragile.Un appuntamento annuale di valenza istituzionale e scientifica che ha visto i più alti rappresentanti politici insieme ai principali referenti in materia, fare il punto sullo Stato dell’Arte della prevenzione sismica nel nostro Paese, informando e sensibilizzando il Cittadino e i media anche in merito ai bonus fiscali.

  • Il 13 dicembre u.s si è tenuta la V edizione della Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica.A Palazzo Ferrajoli, insieme ai rappresentanti delle istituzioni, ai tecnici e ai professionisti, si è fatto il punto sullo stato dell’arte della prevenzione sismica nel nostro Paese. E' stata anche l’occasione per discutere del futuro del superbonus e della razionalizzazione dei bonus edilizi, che restano fondamentali per consentire la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare.La Giornata nazionale della prevenzione sismica si conferma quale appuntamento centrale della campagna di sensibilizzazione e informazione del rischio sismico rivolta ai cittadini e alle istituzioni affinché si continui a investire in termini di conoscenza e cultura della prevenzione.

  • Il 9 novembre Fondazione Inarcassa, Consiglio Nazionale Ingegneri e Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, danno il via alla sesta edizione della giornata nazionale della prevenzione sismica.Come per le passate edizioni, l’iniziativa vuole rafforzare il dibattito pubblico sui temi della prevenzione e contenimento del rischio sismico, attraverso il dialogo tra i rappresentanti delle istituzioni e gli esperti in materia."La Prevenzione prima di tutto" sono le parole che accompagnano la sesta edizione della Giornata Nazionale della Prevenzione sismica e mettono l’accento sulla opportunità di continuare a investire in prevenzione, tecnologica ed economica, anziché intervenire solo dopo che si verificano gli eventi sismici.Solo così può ridursi, nel tempo, la quota di impegno economico da parte dello Stato nei programmi di ricostruzione.Perché questo avvenga, dobbiamo ripartire dall’importanza delle verifiche sismiche preventive non solo per le finalità canoniche di accertamento delle condizioni strutturali degli immobili e mappatura dello stato del patrimonio edilizio, ma anche per il grande valore aggiunto che esse possono avere, quale strumento di selezione qualitativa degli investimenti, evitando sprechi di risorse pubbliche nell’utilizzo degli incentivi fiscali nell'edilizia.L'evento sarà trasmetto in diretta streaming con riconoscimento di n. 3 crediti formativi per i professionisti iscritti alla Fondazione Inarcassa. 

  • Si è tenuta lo scorso 17 dicembre a Roma la settima edizione della Giornata Nazionale della Prevenzione sismica. L’annuale appuntamento, che ha registrato un grande successo anche in questa edizione, è stato organizzato da Fondazione Inarcassa, dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Lo scopo della giornata è stato quello di fare il punto sulla prevenzione del rischio sismico in Italia, rafforzando al tempo stesso il dibattito pubblico sui temi della prevenzione, ma si è proposto anche di essere un think tank utile a costruire un'agenda politica stabile di proposte finalizzate alla salvaguardia delle vite umane e alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio.L'evento di quest'anno, inoltre, è stato scelto dal ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, per annunciare il nuovo Piano nazionale per la prevenzione sismica, un "un programma che parte con la dotazione di 250 milioni di euro, destinato a durare almeno 10 anni, con l’obiettivo di replicare questa cifra ogni anno"."Siamo molto soddisfatti per la grande riuscita dell'evento - ha commentato il presidente della Fondazione Inarcassa, Andrea De Maio - ed in particolare che il ministro Musumeci abbia scelto proprio la VII GNPS per dare l’annuncio del Piano Nazionale di Prevenzione sismica. Il piano sarà un'importante occasione per la messa in sicurezza di diversi edifici pubblici e per i professionisti di svolgere la loro funzione sociale, mettendo a disposizione le loro competenze al servizio della collettività".Durante l’evento è stato presentato anche uno studio sui costi indiretti dei terremoti e lo stato del patrimonio edilizio italiano. In particolare l’analisi ha preso in esame 3 sismi distruttivi - Valle del Belice, Friuli Venezia Giulia e Irpinia -  e per ciascuno ha analizzato 4 parametri: effetti sul PIL, sull’occupazione, sulla demografia e sui beni culturali.Alla Giornata Nazionale delle Prevenzione Sismica hanno partecipato anche il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro, il presidente del consiglio nazionale ingegneri Angelo Domenico Perrini e il presidente del consiglio nazionale architetti PPC Massimo Crusi.L'evento è stato aperto con il punto sullo status attuale delle politiche di prevenzione sismica in Italia e ha visto protagonisti, oltre al ministro, il senatore Guido Castelli, commissario straordinario ricostruzione sisma 2016, secondo cui "è necessaria la conoscenza del patrimonio immobiliare in Italia, oggi ancora frammentata, come fattore di modernizzazione del Paese". Sono intervenuti, inoltre, l’ingegnere Paola Pagliara, direttrice dell’ufficio attività tecnico-scientifiche per la previsione dei rischi protezione civile e il dottor Luigi Ferrara, capo del dipartimento di Casa Italia.Nella seconda parte della Giornata si è tenuta una tavola rotonda tecnica con testimonial che sono espressione dei territori recentemente colpiti dagli eventi sismici per raccontare la loro esperienza sulle politiche di prevenzione sismica, evidenziandone criticità e possibili soluzioni. Il dibattito ha visto la partecipazione di parlamentari particolarmente attivi sul tema della prevenzione sismica: il senatore Raffaella Paita, Componente V Commissione Bilancio del Senato e l’onorevole Erica Mazzetti, Componente VIII Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera che ha sottolineato la necessità di "approfondire il tema del monitoraggio degli edifici per intervenire precisamente dove necessario. Dobbiamo dare gli strumenti per fare un salto di qualità in avanti".VideointervisteGuarda l'intervista al sen. Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e le Politiche del mareGuarda l'intervista all'ing. Andrea De Maio, presidente Fondazione InarcassaGuarda l'intervista all'arch. Giuseppe Santoro, presidente InarcassaGuarda l'intervista all'ing. Angelo Domenico Perrini, presidente del Consiglio nazionale ingegneriGuarda l'intervista all'arch. Massimo Crusi, presidente del Consiglio nazionale architetti PPC

  • “Torino è stata protagonista negli anni di grandi trasformazioni urbane che hanno coinvolto siti di archeologia industriale riplasmati per nuove destinazioni d’uso, luoghi storici che hanno potuto rinascere a nuova vita, passanti ferroviari aperti alla circolazione dei cittadini e impreziositi da installazioni di grandi artisti contemporanei. Per questo motivo, è senza dubbio un luogo d’elezione per ospitare una riflessione articolata e partecipata sulle trasformazioni urbane” (G. Cargnelli)L’evento organizzato dalla Fondazione Inarcassa intende evidenziare l’importanza della rigenerazione urbana non solo come strumento di riqualificazione edilizia, ma come leva strategica per il rafforzamento del tessuto sociale e il consolidamento del senso di appartenenza alla città. Oltre agli interventi fisici sugli spazi, la rigenerazione urbana deve favorire il recupero delle dinamiche sociali e della qualità della vita urbana, con un focus sulla centralità delle persone e delle loro necessità. Ripensare i quartieri in un’ottica integrata e partecipativa significa restituire loro un valore collettivo, trasformandoli in ambienti inclusivi, accessibili e funzionali allo sviluppo culturale ed economico.La necessità di un quadro normativo coerenteLa rigenerazione urbana deve rappresentare un processo di valorizzazione delle risorse esistenti, garantendo al contempo il recupero e la rifunzionalizzazione degli spazi per la cittadinanza. In un contesto nazionale caratterizzato da un ampio patrimonio edilizio sottoutilizzato, è essenziale adottare politiche di rigenerazione che favoriscano l'integrazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Un quadro normativo chiaro e organico è indispensabile per assicurare che gli interventi siano orientati alla coesione sociale, prevenendo fenomeni di gentrificazione e marginalizzazione. Le normative devono incentivare modelli di sviluppo sostenibile, tutelando l’identità storica e paesaggistica dei territori e migliorando l’accessibilità agli spazi pubblici.Un'opportunità per la sostenibilità e la tutela del paesaggioLa rigenerazione urbana deve contribuire alla sostenibilità non solo in termini ambientali, ma anche attraverso un’equità sociale più marcata. Il recupero degli edifici e delle infrastrutture dismesse deve essere accompagnato dalla creazione di nuovi spazi aggregativi, aree verdi e servizi essenziali per la collettività. L’inclusione sociale e la coesione territoriale passano attraverso l’implementazione di politiche urbanistiche che consentano una partecipazione attiva dei cittadini e il rafforzamento del senso di appartenenza alla città. Fondazione Inarcassa si pone come promotrice di progetti volti a integrare criteri di sostenibilità ambientale con azioni di inclusione sociale e rigenerazione economica, garantendo comunità più resilienti e dinamiche.Governance e ruolo dei ComuniAffinché la rigenerazione urbana produca effetti concreti e duraturi, è necessario un sistema di governance efficace e strutturato. Le amministrazioni locali, grazie alla loro conoscenza approfondita del territorio, devono assumere un ruolo centrale nella pianificazione degli interventi, adottando un approccio multilivello e coinvolgendo i diversi attori del processo urbano. Il successo della rigenerazione dipende dalla capacità di sviluppare strumenti di pianificazione inclusivi, in grado di rispondere in maniera puntuale alle esigenze della popolazione e di garantire un utilizzo adeguato degli spazi riqualificati. Fondazione Inarcassa si impegna a supportare le amministrazioni locali nel rafforzamento delle competenze tecniche e nella promozione di modelli di rigenerazione urbana mirati al benessere collettivo e allo sviluppo economico.Semplificazione e incentivi per la sostenibilitàPer rendere la rigenerazione urbana un elemento strutturale delle politiche urbane, è fondamentale semplificare i processi amministrativi e agevolare l’accesso alle risorse economiche destinate agli interventi di riqualificazione. Gli incentivi devono favorire azioni con un impatto positivo sia sulla qualità dell’ambiente costruito sia sulla dimensione sociale ed economica delle città. La promozione di progetti di co-housing, il sostegno all’economia di prossimità e la valorizzazione della gestione condivisa degli spazi pubblici sono strategie concrete per garantire una rigenerazione efficace e orientata al miglioramento della qualità della vita urbana. Fondazione Inarcassa si propone come interlocutore qualificato per la semplificazione normativa e l’accesso alle opportunità di finanziamento destinate alla trasformazione urbana sostenibile.ConclusioniLa rigenerazione urbana rappresenta un'opportunità imperdibile per migliorare la qualità della vita nelle città, tutelare il patrimonio esistente e rispondere alle sfide ambientali. Non si tratta esclusivamente di un’operazione di riqualificazione fisica degli spazi, ma di un processo strategico per restituire ai cittadini il senso di appartenenza alla propria comunità.La capacità di un quartiere di accogliere, integrare e valorizzare le diversità rappresenta la chiave per costruire contesti urbani più funzionali, inclusivi e resilienti. Fondazione Inarcassa, attraverso l’attività di sensibilizzazione e il supporto ai progetti innovativi, può contribuire in modo determinante alla creazione di un modello di città che metta al centro le esigenze delle persone, garantendo che ogni intervento favorisca la coesione sociale, l’integrazione e la partecipazione attiva della comunità.La sfida consiste nell’implementare un sistema urbano capace non solo di migliorare la qualità della vita, ma anche di rafforzare il legame tra le persone e i luoghi, promuovendo un approccio inclusivo e sostenibile. Un impegno che richiede una visione strategica, una governance efficace e una collaborazione attiva tra istituzioni e cittadini, affinché la rigenerazione urbana diventi un pilastro per il futuro delle città e un modello di sviluppo equo, inclusivo e sostenibile.

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