Sintesi monitoraggio legislativo 18 luglio 2014
Luglio 2014
NOTA POLITICA
La Riforma costituzionale è arrivata in Aula Senato, ma la conclusione entro luglio del primo dei quattro passaggi parlamentari non sembra scontata. Il prolungamento del dibattito si va infatti ad inserire in un “ingorgo” di lavori che prevede anche l’approvazione di diversi decreti-legge, tra cui quelli sulla pubblica amministrazione e sugli incentivi alle imprese. Sembra già sicuro invece lo slittamento a settembre per la conclusione dell’esame del c.d. “Jobs Act” ancora fermo al Senato.
Il Governo si appresta poi ad affrontare la questione economica, con un debito pubblico rilevato dalla Banca d’Italia a maggio a quota 2.166,3 miliardi (+20 miliardi sul mese precedente). Sempre Bankitalia indica anche un lieve aumento delle entrate tributarie nei primi mesi del 2014. Per l’esattezza nei primi cinque mesi dell’anno sono cresciute dell’1,6% (2,2 mld).
Il Ministro Padoan ha smentito più volte la necessità di una manovra correttiva. In ogni caso entro il 20 settembre andrà presentato l’Aggiornamento al Documento di economia e finanza (DEF) e dovrà essere messa in cantiere la legge di stabilità per il 2015: servono circa 4,4 miliardi per evitare che scattino i tagli lineari previsti dalla legge di stabilità dello scorso anno e si dovrà trovare la copertura (circa 6,6 miliardi) per rendere strutturale il bonus fiscale di 80 euro nonché il taglio del cuneo fiscale, come annunciato dal Ministro Padoan alla Camera.
Battuta di arresto anche sul fronte europeo. Dopo l’elezione di Jean-Claude Juncker a Presidente della Commissione europea (maggioranza assicurata da Socialisti, Poplari e Liberali) nulla di fatto per le altre nomine. Il Consiglio straordinario del 16 luglio non ha trovato l’accordo sul nome dell’Alto rappresentante per la politica estera, che è anche il vice presidente della Commissione. Rimane in pista la candidatura del Ministro italiano Mogherini anche se con diverse voci contrarie. Durante l’estate gli stati membri designeranno i loro candidati a membri della Commissione in vista del nuovo appuntamento del Consiglio europeo fissato per il 30 agosto.
Nella riunione informale ECOFIN fissata a Milano il 13 settembre 2014 si avrà inoltre una nuova verifica delle proposte italiane sulla flessibilità della regola del 3 per cento del rapporto debito PIL.
DALLE ISTITUZIONI
Senato – Ddlc 1429 e abb. – Riforma Costituzione:, dibattito
L’Aula del Senato ha avviato l’esame del ddlc di riforma della Costituzione (testo a fronte tra Costituzione, ddlc del Governo e testo licenziato dalla Commissione).
Sul testo sono stati depositati più di 7000 emendamenti, di cui seimila a firma di SEL; un altro migliaio portano la firma dei “dissidenti” di FI e GAL; circa 200 emendamenti sono a firma del M5S e un centinaio della Lega. Il PD ha avanzato 48 modifiche, mentre sono quasi 60 quelle presentate dai “dissidenti” che fanno riferimento ai senatori Vannino Chiti e Felice Casson. Ci sono, inoltre, gli emendamenti a firma NCD e di FI (complessivamente una trentina).
I relatori Finocchiaro (PD) e Calderoli (LNA) hanno illustrato il lavoro svolto in Commissione secondo tre direttrici (bicameralismo differenziato, rafforzamento delle garanzie, salvaguardia del regionalismo differenziato) che ha portato ad un testo che amplia le funzioni del Senato, garantisce un migliore equilibrio tra i poteri dello Stato e rivede il riparto di competenze tra Stato e Regioni al fine di prevenire il contenzioso prodotto dalla riforma costituzionale del 2001.
Senato – D.l. n. 83/2014 – Art bonus: esame
E’ in dirittura di arrivo il decreto-legge per la tutela del patrimonio culturale, già approvato dalla Camera e ora al passaggio al Senato.
Credito imposta – si introduce un regime fiscale agevolato di natura temporanea, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle persone fisiche e giuridiche che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi in materia di cultura e spettacolo. I contribuenti potranno usufruire di tale credito nella misura del 65 per cento delle erogazioni effettuate nel 2014 e nel 2015 e nella misura del 50 per cento per il 2016.
Per usufruire del credito di imposta, le erogazioni liberali devono essere effettuate in denaro e perseguire i seguenti scopi: interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici; sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica (vale a dire i musei, le biblioteche e gli archivi, le aree e i parchi archeologici, i complessi monumentali); realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti.
Grandi Progetti Beni culturali – si introduce un nuovo strumento di pianificazione strategica, denominato “Grandi Progetti Beni culturali”. Il Piano individua entro il 31 dicembre di ogni anno beni o siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali sia necessario e urgente realizzare interventi organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche a fini turistici.
Per attuare il Piano è prevista, per il triennio 2014-2016, una apposita autorizzazione di spesa, pari a 5 milioni di euro per il 2014, 30 milioni di euro per il 2015, 50 milioni di euro per il 2016.
autorizzazione paesaggistica – si introducono alcune semplificazioni in tema di autorizzazione paesaggistica. Previste delle commissioni di garanzia per avere un punto di riferimento al fine di sciogliere eventuali problemi di relazione tra sovrintendenze e realtà locali.
Soprintendenze- Viene ampliata la procedura per l’istituzione delle soprintendenze speciali, prevedendo, in particolare, che gli istituti e i luoghi della cultura statali, i poli museali, nonché gli uffici competenti su complessi di beni distinti da eccezionale valore archeologico, storico, artistico o architettonico possono essere “trasformati”, con decreto del MiBACT, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, in soprintendenze dotate di autonomia scientifica, finanziaria, organizzativa e contabile.
In Aula il Ministro Franceschini ha poi colto l’occasione per riferire sull’imminente riorganizzazione del Dicastero. In particolare, saranno riorganizzate le Direzioni regionali, più propriamente ricondotte a organi di coordinamento amministrativo, evitando sovrapposizioni con le sovrintendenze. Sarà ridotto il numero delle sovrintendenze specialmente a livello centrale, mentre a livello periferico si compierà una riorganizzazione, preferendosi un accorpamento per funzioni in luogo di uno meramente territoriale, unificando ad esempio le funzioni dei beni storici e di quelli architettonici, che corrispondono ad una stessa direzione generale, a differenze dell’archeologia che fa capo ad un’altra struttura. L’esigenza di valorizzare il patrimonio museale, soprattutto statale, tenendo distinta la tutela dalla gestione dei musei, comporta l’affidamento della prima alle sovrintendenze mediante un rafforzamento dei relativi compiti in raccordo con le università e i centri di ricerca sul modello dei policlinici universitari, mentre la seconda sarà svolta da un’apposita direzione generale dei musei, che sostituirà l’attuale Direzione generale per la valorizzazione.
Saranno previste due nuove direzioni generali, rinunciando ad una direzione afferente al gabinetto: la Direzione generale per l’arte e l’architettura contemporanea e le periferie urbane, orientata a promuovere i nuovi talenti emergenti e la Direzione generale per l’educazione e la ricerca, di carattere trasversale, finalizzata ad investire sulla formazione delle nuove generazioni in collaborazione con la scuola e l’università.
Camera – D.l. n. 90/2014 – Semplificazioni: primi voti
È ancora alle battute iniziali il decreto-legge recante misure urgenti per la semplificazione con la Commissione affari costituzionali della Camera che ha appena iniziato la votazione degli emendamenti. Il testo sarà in Aula solo dal 22 luglio, dopo la conclusione dell’esame del d.l. n. 92 sul risarcimento dei detenuti.
Senato – D.l. n. 91/2014 – Ambiente e imprese: emendamenti
A rilento anche il decreto-legge n. 91 su tutela ambientale, rilancio e sviluppo delle imprese, sul quale le Commissioni riunite ambiente e industria del Senato stanno esaminando gli emendamenti.
MiSE: Tavolo sui POS
Il ministero dello Sviluppo economico ha avviato il 16 luglio il tavolo di confronto annunciato dal ministro Federica Guidi sul tema della diffusione delle transazioni con carte di pagamento, in seguito all’entrata in vigore dal 1 luglio scorso dell’obbligo di accettazione per esercenti e professionisti dei pagamenti di importo superiore ai 30 euro effettuati con carte di debito.
Il tavolo, aperto dallo stesso ministro Guidi e coordinato dal capo della segreteria tecnica Stefano Firpo, vede la partecipazione stabile dei rappresentanti della Banca d’Italia e del ministero dell’Economia e delle Finanze.
La riunione odierna si è svolta con la partecipazione dei rappresentanti del Consorzio Bancomat e dell’ABI.
Questo primo appuntamento sarà seguito il 22 luglio prossimo da un secondo incontro con rappresentanti dei principali operatori del mercato dei pagamenti elettronici, con l’obiettivo di completare l’analisi dei costi e delle commissioni associate all’installazione, alla manutenzione e all’utilizzo dei Pos.
Nelle prossime settimane il tavolo proseguirà i suoi lavori incontrando le organizzazioni di categoria dei commercianti, degli artigiani e dei professionisti, in modo da condividere un percorso comune che possa da un lato colmare il forte ritardo, rispetto agli altri Paesi europei, che l’Italia registra nell’uso della moneta elettronica e, dall’altro, possa condurre ad una riduzione dei costi associati a questa modalità di pagamento, attivando economie di scala, efficientamenti e maggiore concorrenzialità.
Conferenza Stato-città: accordo centrale unica committenza
La conferenza Stato-città ha sancito un accordo sull’obbligo per i Comuni di ricorrere alle Centrali uniche di committenza; è stato approvato un documento concordato governo-enti locali che posticipa l’entrata in vigore della norma (secondo quanto previsto dal DL 66/2014, convertito in L. n. 89/2014).
Si rimanda così all’1 gennaio 2015 l’applicazione della norma per l’acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni e al 1 luglio 2015 l’applicazione di quella riguardante gli appalti dei lavori pubblici.
Inoltre, si stabilisce che nel frattempo gli atti compiuti dai Comuni sono fatti salvi e si da’ indicazione all’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici di rilasciare i Cig (Codici identificativi gara).
Secondo l’accordo “nelle more dell’approvazione della norma, gli enti locali avvieranno il percorso di attuazione del nuovo modello operativo per continuando ad operare con la normativa previgente”, e in tale quadro “le amministrazioni competenti assicureranno ogni adempimento finalizzato a garantire la piena funzionalità delle amministrazioni”. In particolare, conclude l’accordo “sarà fondamentale che, ai sensi dell’attuale comma 3 bis dell’articolo 33, l’ANAC conceda il codice identificativo gara (CIG) ai Comuni non capoluogo che dal 1° luglio non abbiano potuto ricorrere con le attuali modalità previste, ancora in gran parte da attuare, alle acquisizioni suddette, a prescindere dalla tipologia e dal valore.
MEF- MIT: task force per finanziamento infrastrutture
Il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, con i rispettivi staff, si sono incontrati al Mef per mettere a punto una strategia complessiva con l’obiettivo di individuare le modalità per allocare le risorse pubbliche e favorire la mobilitazione di risorse private per il finanziamento delle infrastrutture. Sono stati discussi strumenti finanziari innovativi volti a produrre un effetto leva su capitali privati, anche esteri, attraverso le risorse pubbliche. L’iniziativa si aggiunge alla collaborazione già avviata con il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha consentito di inserire nel ‘decreto competitività’ importanti misure per il finanziamento e la capitalizzazione delle imprese. Le misure per rilanciare gli investimenti infrastrutturali saranno adottate nel breve termine, anche attraverso lo strumento del decreto legge, e nel medio termine con interventi da varare entro la fine dell’anno.
Dell’incavo dell’incontro è stato costituito un gruppo di lavoro congiunto con il compito di definire soluzioni operative, ascoltando anche gli operatori del settore. L’attenzione sarà concentrata sia sulle grandi opere, come la realizzazione dell’alta velocità ferroviaria sulla tratta Bari-Napoli, sia sulle piccole opere più vicine alle realtà territoriali, che sono state segnalate dai sindaci al governo. Un altro aspetto che sarà affrontato riguarda il superamento dei ‘colli di bottiglia’ normativi e regolamentari.
Soddisfazione è stata espressa dal ministro Padoan che ha sottolineato la necessità di ‘’sviluppare lo strumento dei project bond e il partenariato pubblico-privato con proposte precise di semplificazione e defiscalizzazione’’. Il Ministro dell’economia ha quindi posto l’accento sull’’’orizzonte europeo della finanza per la crescita, che è una delle priorità del semestre di presidenza della Ue’’.
Da parte sua il ministro Lupi ha posto l’accento sull’importanza di “lavorare insieme, Presidenza del Consiglio, Ministero dell’Economia e Ministero delle Infrastrutture su tre piani: strumenti finanziari, investimenti in infrastrutture e semplificazione/sburocratizzazione per sbloccare opere strategiche per il Paese per favorire la crescita”.
PCM: Dissesto idrogeologico e infrastrutture idriche – #italiasicura
È entrata in fase operativa la struttura di missione di Palazzo Chigi “contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche”, coordinata da Erasmo D’Angelis e con direttore Mauro Grassi, presentata questa mattina con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio.
La sfida è affrontare e risolvere i ritardi clamorosi di due settori in emergenza e in infrazione europea con pesanti sanzioni in arrivo.
“Le due strutture di missione che abbiamo creato – ha affermato il Sottosegretario Delrio – quella sull’edilizia scolastica e questa sul dissesto idrogeologico, sono i paradigmi dell’azione di governo e di un’Italia che deve ripartire. Dare la priorità alla scuola e all’educazione vuol dire consolidare il pilastro fondamentale della società e dello sviluppo di un Paese moderno, concentrarsi sul territorio vuol dire prendersi cura del bene più prezioso che abbiamo ed essere coerenti con la vocazione naturale dell’Italia alla cultura e alla bellezza”. “Diamo inizio alla più importante opera pubblica di cui il Paese ha urgente bisogno – ha continuato – . La scelta del Governo è stata quella di cambiare radicalmente la governance e la filiera delle responsabilità e dei controlli che fino ad oggi hanno impedito o ritardato la sicurezza di molte aree”.
L’81,9% dei Comuni (6.633) hanno aree in dissesto idrogeologico. È pari a 3,5 miliardi l’anno il costo pagato dallo Stato dal 1945 ad oggi per danni e risarcimenti da frane e alluvioni.
Il numero complessivo degli interventi previsti (da Accordi di programma Stato-Regioni siglati nel 2009-2010 e da richieste successive in seguito ad eventi meteo devastanti) è di 3.395 opere anti-emergenza. A distanza di 4 anni, solo il 3,2% degli interventi (109) risulta concluso, il 19% (631) in corso di esecuzione e il 78% fermi, ostaggi di burocrazia, in fase di progettazione o di affidamento o non ancora finanziati e comunque ancora molto lontano dalla fase di cantiere.
Il Governo ha affidato alla Struttura di missione misure straordinarie e il compito di fare regia e coordinare tutte le strutture dello Stato (Ministeri, Protezione civile, Regioni, Enti locali, Consorzi di bonifica, Provveditorati alle opere pubbliche, Genio Civile ed enti e soggetti locali), per trasformare in cantieri oltre 2,4 miliardi di euro non spesi dal 1998 per ridurre stati di emergenza territoriali (casse di espansione e vasche di laminazione di fiumi e torrenti, argini anti-alluvioni, briglie per regimentazione acque, messa in sicurezza di frane, stabilizzazione di versanti a rischio crollo, riattivazione di linee Fs locali interrotte e di ponti e infrastrutture viarie di Anas). In più nel bilancio dello Stato sono utilizzabili e ancora non spesi né impegnati in fase di cantiere 1.6 miliardi di euro stanziati con Delibera Cipe nel 2012 per opere urgenti di fognature e depuratori nelle Regioni del Sud da concludere entro il 2015 (la maggior parte tra Sicilia e Calabria).
“Per la prima volta l’Italia fa un salto di qualità e investe sulla protezione del territorio e sulla prevenzione anziché concentrarsi sull’intervento in fase di emergenza – spiega Erasmo D’Angelis – E’ il momento di accelerare interventi e investimenti Il cambiamento del clima ha cambiato anche il regime delle precipitazioni, oggi a carattere “esplosivo”: in poche ore piove quanto poteva cadere in mesi. Dai 100 eventi meteo con danni ingenti l’anno registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e a 110 nei soli primi 20 giorni del 2014. Da ottobre 2013 all’inizio di Aprile 2014 sono stati richiesti dalle Regioni 20 Stati di emergenza con fabbisogni totali per 3,7 miliardi di euro. E la Commissione Europea ha già stabilito sanzioni nei confronti dell’Italia per diverse centinaia di milioni l’anno per mancata depurazione di scarichi urbani che vedono il nostro Paese tra i primi inquinatori in area Ue. Tali sanzioni potrebbero essere ridotte o cancellate solo se le opere previste saranno realizzate entro dicembre 2015”.
“Abbiamo voltato pagina – ha continuato – e, anche con la nomina dei Presidenti delle Regioni a Commissari di Governo, è attivo un nuovo modello che finalmente definisce con chiarezza compiti e funzioni, recupera capacità di spesa, riduce burocrazie inutili e dannose che hanno ostacolato la realizzazione dei programmi di intervento”.
Interno-ANAC: protocollo anti corruzione
«Da oggi i corrotti saranno trattati come i mafiosi». E’ la ‘linea dura’ del Governo evidenziata al Viminale dal ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo la firma, con il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Raffaele Cantone, del protocollo di intesa per avviare la collaborazione con le prefetture in materia di trasparenza e legalità nella gestione degli appalti pubblici. Presente il capo di Gabinetto Luciana Lamorgese, che ha illustrato i punti principali dell’accordo.
Gli obiettivi della politica anticorruzione messa in atto dal Governo, ha spiegato Alfano, sono principalmente due, «fermare in tempo i ladri e, allo stesso tempo, non bloccare le opere. Il rischio è di far pagare alla collettività il costo delle azioni del corrotto».
Lo Stato si muove per prevenire e combattere il malaffare intervenendo sui singoli contratti a rischio corruzione, ha proseguito Alfano e, in quest’ottica, «i protagonisti del contrasto devono essere le prefetture, gli enti locali, l’Anac e il ministero dell’Interno da una parte, dall’altra dobbiamo portare avanti il lavoro con l’Associazione nazionale dei comuni italiani e con l’Unione delle province italiane per allineare gli sforzi verso un unico obiettivo». Con il protocollo di oggi, ha concluso il titolare del Viminale, «diamo ai prefetti le linee guida per consentire alla ‘squadra Stato’ di intervenire al momento giusto con un obiettivo preciso: far rispettare la norma morale da cui discendono tutte le altre, che è quella di non rubare».
Nella difficile lotta alla corruzione in Italia, ha detto Raffaele Cantone, si è ormai avviata una, «rivoluzione copernicana con l’ampliamento della normativa antimafia e saranno i prefetti e le prefetture il terminale territoriale delle politiche che si fanno a livello nazionale sul tema». Le linee guida, ha poi approfondito il presidente dell’Anac, prevedono una grande innovazione, «quella di applicare la risoluzione dei contratti anche in presenza di episodi di corruzione e concussivi e non più solo di accertate azioni estorsive. Le stazioni appaltanti, ha specificato Cantone, di fronte all’emersione di fatti corruttivi dovranno procedere alla risoluzione dei contratti».
ISTAT: censimento delle acque
Nel 2012 il volume complessivo di acqua prelevata per uso potabile è pari a 9,5 miliardi di metri cubi, con una crescita del 3,8% rispetto al dato censito nel 2008.
Il 30,6% dell’acqua prelevata esce dai trattamenti di potabilizzazione, per un totale annuo di 2,9 miliardi di metri cubi.
Il volume immesso nelle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile è pari a 8,4 miliardi di metri cubi, 385 litri al giorno per abitante. Il valore risulta superiore del 2,6% rispetto a quanto registrato nel 2008.
Il volume erogato agli utenti è di 5,2 miliardi di metri cubi, che corrisponde a un consumo giornaliero di acqua pari a 241 litri per abitante, 12 litri al giorno in meno rispetto all’ultimo dato censito nel 2008.
Nel complesso, le dispersioni delle reti comunali di distribuzione dell’acqua potabile ammontano a 3,1 miliardi di metri cubi. Pertanto il 37,4% dei volumi immessi in rete non raggiunge gli utenti finali. Si registra un peggioramento rispetto al 2008, quando le dispersioni di rete erano del 32,1%.
Tavole (zip 59 KB)
Antitrust: legge annuale concorrenza – segnalazione
Sulla semplificazione della regolazione e sulla liberalizzazione dei mercati negli ultimi anni molto è già stato fatto ma molto resta ancora da fare. Lo scrive l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nella segnalazione inviata a Governo e Parlamento per la predisposizione del disegno di legge annuale per la concorrenza in attuazione della legge 23 luglio 2009, n. 99. Molteplici sono le aree nelle quali occorre intervenire tra cui sono stati menzionati anche i servizi professionali.
INPS: Welfare to work – incentivi assunzioni
Alle imprese che assumono lavoratori ammessi al sussidio previsto dal Piano di intervento nazionale “Azione di Sistema Welfare to work 2012-2014”, l’Inps riconosce un incentivo pari agli importi mensili del sussidio non ancora maturati dal lavoratore alla data di assunzione. Tale incentivo è corrisposto dall’Istituto in un’unica soluzione in sede di conguaglio dei contributi dovuti dall’impresa per i propri lavoratori dipendenti. Nel messaggio 5791 del 3 luglio 2014 sono indicate le modalità per la richiesta e la fruizione degli incentivi.
CESE: Ruolo e futuro libere professioni nel 2020
é stato pubblicato il Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema «Ruolo e futuro delle libere professioni nella società civile europea del 2020».
Corte di giustizia UE: esercizio della professione
Sentenza 17 luglio 2014 (cause riunite C-58/13 e C-59/13 Angelo Alberto Torresi e Pierfrancesco Torresi / Consiglio dell’ordine degli avvocati di Macerata): fare ritorno in uno Stato membro per esercitarvi la professione di avvocato con il titolo ottenuto in un altro Stato membro non costituisce una pratica abusiva. Per i cittadini dell’Unione, la possibilità di scegliere lo Stato membro nel quale acquisire il proprio titolo o quello in cui esercitare la propria professione è inerente all’esercizio delle libertà fondamentali garantite dai Trattati.
DALLA RETE
ANAC: Comunicazione varianti in corso d’opera
Le stazioni appaltanti tenute all’adempimento di cui all’oggetto sono invitate a trasmettere all’Autorità, per ciascuna variante in corso d’opera, i seguenti atti:
- Relazione del responsabile del procedimento;
- Quadro comparativo di variante;
- Atto di validazione;
- Provvedimento definitivo di approvazione;
avendo cura di indicare il numero di CIG, ove non riportato in uno dei suddetti atti e con riserva di fornire una più ampia documentazione progettuale, qualora gli Uffici preposti dell’Autorità lo ritenessero necessario.
La trasmissione dovrà riguardare le varianti approvate a decorrere dalla data di entrata in vigore del Decreto legge 24 giugno 2014 n. 90 e dovrà avvenire utilizzando – ove possibile – la posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo protocollo@pec.avcp.it, entro il termine di 30 giorni, previsto dalla norma, a decorrere dall’approvazione da parte della stazione appaltante.
In caso di ricorso alla posta ordinaria, l’indirizzo di riferimento dovrà essere il seguente:
Autorità Nazionale Anticorruzione – Via di Ripetta, 246 – 00186 ROMA.
Ai fini del più rapido ed efficace indirizzamento della corrispondenza in questione, all’atto dell’invio si prega di riportare nell’oggetto il seguente testo: “Trasmissione all’A.N.AC. delle varianti in corso d’opera ex art.37 del D.L.n.90/2014 – cig.appalto n.”.
ANCE: Osservatorio Congiunturale
Quasi 800.000 posti di lavoro persi, 14.200 imprese edili fallite dal 2007 e un calo degli investimenti di 58 miliardi in 7 anni. È il quadro emerso dal nuovo Osservatorio Congiunturale dell’Ance presentato presso la sede nazionale l’8 luglio. Un netto e costante taglio delle risorse destinate alla spesa in conto capitale: negli ultimi 20 anni sono stati tolti alle infrastrutture due euro su tre.
Altrettanto allarmanti i dati contenuti nel focus casa presentato dall’Ance insieme all’Osservatorio, che evidenziano unaumento delle tasse sulle abitazioni del 200% negli ultimi 3 anni.
Sintesi Osservatorio Ance – Luglio 2014
Osservatorio Congiunturale Ance – Luglio 2014 3,1 Mb
ANCE: osservatorio Immobiliare residenziale
Nel contesto di grave crisi della produzione e dell’occupazione del settore, si manifestano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare residenziale.
Nel primo trimestre dell’anno in corso aumenta il numero di abitazioni compravendute dopo otto trimestri consecutivi di cali tendenziali, con una crescita che coinvolge non solo le grandi città ma anche gli altri comuni.
ESTRATTO_ MERCATO IMMOBILIARE RESIDENZIALE
Fattura elettronica
Sergio Mogorovich, Gli adempimenti per la fattura elettronica.
Notariato: guida certificazione energetica
Il Consiglio Nazionale del Notariato ha aggiornato lo studio sulla legislazione nazionale in materia di certificazione energetica, a seguito dell’entrata in vigore del D.L. 23 dicembre 2013 n. 145, convertito, con modificazioni, con legge 21 febbraio 2014 n. 9.
Lineeavcp: appalti
Le nuove direttive europee in materia di appalti e concessioni
La nuova direttiva appalti nel segno della flessibilità e della negoziazione
Affidamento dei servizi attinenti all’architettura ed all’ingegneria
ASSONIME: Finanziamento imprese e infrastrutture
Il Rapporto sul finanziamento a medio e lungo termine delle infrastrutture in Italia, predisposto dal Gruppo di lavoro della Giunta coordinato da Paolo Astaldi, individua 10 aree di intervento prioritarie per il rilancio delle infrastrutture nel nostro Paese.