Sintesi di monitoraggio legislativo del 20 giugno 2014
Giugno 2014
NOTA POLITICA
Prosegue il cammino del Governo sulla strada delle riforme. Approvata dal Consiglio dei Ministri nei tempi promessi la riforma della pubblica amministrazione, rimangono sul piatto le modifiche della Costituzione e la legge elettorale. Sul primo punto sembra raggiunto un accordo di massima con la Lega Nord, anche se il primo voto in Aula è slittato al 3 luglio. Ma quella della legge elettore appare la partita più importante, che ha convinto anche il Movimento 5 Stelle ad aprire le trattative con il PD di Renzi, che però guarda con molta attenzione anche alla Lega Nord, mentre Forza Italia sembra sempre più in difficoltà in vista dell’appello per il processo Berlusconi sul caso Ruby.
Sul fronte interno si è aperta anche la questione della giustizia, con i magistrati in agitazione sia per le norme per il pensionamento a 70 anni sia per la norma sulla responsabilità civile, inserita dalla Lega Nord nella legge europea 2013-bis e che il Presidente Renzi ha già detto di voler eliminare nel passaggio del provvedimento alla Camera, per affrontare la questione all’interno della riforma della giustizia civile.
Si è sbloccato anche il tema della lotta alla corruzione, con l’approvazione dei maggiori poteri al magistrato anticorruzione Cantone, a cui dovrebbe far seguito anche una ampia rivisitazione del Codice degli appalti, e con la nomina dei componenti dell’Autorità (Anac), indicati nelle persone del consigliere Michele Corradino, del professor Francesco Merloni, della professoressa Ida Angela Nicotra e della professoressa Nicoletta Parisi.
Anche i primi provvedimenti di attuazione della delega fiscale per la dichiarazione dei redditi precompilata e la riforma del catasto sono al vaglio del Consiglio dei Ministri. Si prolunga invece il dibattito al Senato sulla riforma del lavoro (cd. Jobs Act).
Da Bruxelles si attendono, entro fine mese, le osservazioni all’accordo di partenariato italiano, per la programmazione dei fondi di cofinanziamento della Politica di coesione per il periodo 2014-2020, per un totale di 32,8 miliardi di euro (al valore attuale). Proprio in questi giorni, la Commissione Ue sta affrontando le ultime discussioni sul documento, per la messa a punto finale. Nel marzo scorso, dopo aver esaminato una prima bozza informale dell’accordo, Bruxelles aveva inviato a Roma 45 pagine di osservazioni.
Tra le richieste più forti: quella di irrobustire la capacità amministrativa (controllo e gestione dei fondi) a tutti i livelli, da quello locale, al regionale, al centrale – anche attraverso la piena operatività dell’Agenzia per la coesione. Come priorità di investimento in Italia la Commissione aveva indicato lo sviluppo di un ambiente imprenditoriale favorevole all’innovazione; la realizzazione di infrastrutture ad elevate prestazioni e la gestione efficiente delle risorse naturali; l’aumento dell’occupazione, l’inclusione sociale.
Sul fronte europeo è ancora in corso la trattativa sulle nomine: il 26-27 giugno il Consiglio europeo designa il presidente della Commissione; il 2 luglio è fissata la prima riunione del PE a Strasburgo. Su questi temi il presidente Renzi riferirà alle Camere il 24 giugno.
Sempre nel Consiglio europeo del 26 giugno saranno discusse Le raccomandazioni per l’Italia comunicate il 2 giugno dalla Commissione europea. Per l’Italia emerge una chiara conferma ed un supporto al programma di riforma avviato dal Governo e un invito a proseguire speditamente. A complicare la situazione è arrivata però la lettera della Commissione UE in cui si chiedono all’Italia chiarimenti sull’applicazione e sull’attuazione della direttiva dell’UE sui ritardi di pagamento, che non sarebbe stata attuata correttamente nell’ordinamento italiano.
DALLE ISTITUZIONI
Semplificazione PA: SCIA e PdC, moduli semplificati
Adottati, con l’accordo Italia Semplice siglato il 12 giugno 2014 tra Governo, Regioni ed Enti Locali, i moduli unificati e semplificati per la SCIA edilizia e il permesso di costruire, previsti nella lettera aperta ai dipendenti pubblici e ai cittadini.
Massima semplificazione: non verrà più chiesta la documentazione che l’amministrazione ha già. Invece degli oltre 8000 moduli, sinora in uso, un solo modulo.
A titolo esclusivamente dimostrativo è disponibile on line una demo del modulo SCIA.
MIT: Decreto Legge PA novità per appalti e procedure
Approvato dal Consiglio dei Ministri dello scorso 13 giugno, il Decreto Legge PA (ancora non pubblicato in Gazzetta Ufficiale) prevede alcune importanti novità nell’ambito degli appalti e delle procedure. Così, l’articolo 26, implementa ed estende il cosiddetto “silenzio-assenso” negli atti di competenza di diverse amministrazioni statali, nei casi in cui è prevista l’acquisizione di assensi, concerti o nulla osta; l’art. 37 detta che le varianti in corso d’opera devono essere trasmesse, oltre al progetto esecutivo, all’Autorità anticorruzione per gli eventuali interventi di competenza; e ancora l’art. 40, nelle procedure aperte (asta pubblica) la stazione appaltante può posporre la verifica dei requisiti di partecipazione alla valutazione delle offerte – tecnica ed economica – concentrandosi dunque sui requisiti unicamente del solo vincitore, il quale però ove scoperto ex post non in possesso dei requisiti rischia fino a 3 anni di sospensione dalla partecipazione alle altre procedure di affidamento; l’art. 42 revisiona il sistema di esclusione per irregolarità delle dichiarazioni prevedendo che le irregolarità formali possono essere sanate e che, solo in caso di gravi irregolarità, le stesse possono essere rettificate attraverso il pagamento di una una mera sanzione pecuniaria; l’art. 43 prevede una ulteriore accelerazione dei procedimenti dinanzi a TAR e Consiglio di Stato in materia di appalti (salva la fase cautelare accelerata e in ogni caso prevista una sentenza semplificata di merito entro 30 giorni); l’art. 44 prevede che, in caso di ricorsi pretestuosi o manifestamente infondati a TAR e Consiglio di Stato in materia di appalti, il giudice può condannare il ricorrente per lite temeraria al pagamento di una sanzione pecuniaria fino all’1% del valore del contratto.
Il Corriere della Sera del 15 giugno 2014 Appalti, lotta alle varianti che fanno salire i costi
Il Sole 24 ore del 15 giugno 2014, Appalti, il silenzio-assenso diventa generalizzato.
MiBACT: ripristinati i comitati tecnico-scientifici
Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha firmato i decreti che ripristinano i Comitati tecnico-scientifici, organi consultivi del ministero. Tra i comitati:
il comitato tecnico-scientifico per i beni archeologici è composto dalla dott.ssa Letizia Gualandi e dal prof. Christian Greco, designati dal ministro, e dal prof. Eugenio La Rocca, designato dal Consiglio Universitario Nazionale.
il comitato tecnico-scientifico per i beni architettonici e paesaggistici è composto dal prof. Uberto Siola e dal prof. Giovanni Carbonara, designati dal ministro e dal prof. Francesco Musso, designato dal Consiglio Universitario Nazionale.
il comitato tecnico-scientifico per la qualità architettonica e urbana e per l’arte contemporanea è composto dalla dott.ssa Cristiana Collu e dal prof. Vincenzo Trione, designati dal ministro e dalla prof.ssa Maria Grazia Messina, designata dal Consiglio Universitario Nazionale.
Camera – D.l. n. 66/2014 – Competitività e giustizia sociale: conversione
Con un altro voto di fiducia la Camera ha convertito in legge il decreto-legge su competitività e giustizia sociale (c.d. bonus IRPEF).
Si ricordano alcune norme di interesse:
Rateizzazione debiti fiscali
articolo 11-bis – consente ai contribuenti che sono decaduti dal beneficio della rateizzazione dei debiti fiscali (previsto dall’articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973) non oltre il 22 giugno 2013 di richiedere, entro e non oltre il 31 luglio 2014, la concessione di un nuovo piano di rateazione.
Gare appalti
articolo 25 – Il comma 2-bis dispone l’inserimento nei contratti di appalto, a cura della stazione appaltante, dei codici CIG e CUP, unitamente alla clausola di nullità assoluta dei medesimi contratti, qualora non sia previsto l’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari, integrato dal riferimento esplicito agli obblighi delle parti derivanti dall’applicazione della norma in esame. Il comma 3 vieta, peraltro senza prevedere alcuna sanzione, alle pubbliche amministrazioni di procedere al pagamento delle fatture elettroniche che non riportano i codici CIG e CUP ai sensi del comma 2.
articolo 26 – interviene in tema di obblighi di pubblicità, relativi agli avvisi e ai bandi previsti nel Codice dei contratti pubblici di lavori (dlg n.163 del 2006), a partire dal 1° gennaio 2016.
Introdotto inoltre l’obbligo di pubblicazione, esclusivamente per via telematica, delle informazioni ulteriori, complementari o aggiuntive rispetto a quelle indicate nel Codice dei contratti e nell’Allegato IX A del medesimo Codice.
Bonus IRPF
articolo 1 – modificato al Senato, dispone limitatamente all’anno 2014, il riconoscimento di un credito fiscale ai percettori di redditi di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati.
Le somme versate dal sostituto di imposta a titolo di bonus sono recuperate dallo stesso mediante compensazione, mentre gli enti pubblici e le amministrazioni statali possono recuperarle anche mediante riduzione dei versamenti delle ritenute e, per l’eventuale eccedenza, dei contributi previdenziali. In tale ipotesi l’INPS e gli altri enti gestori di forme di previdenza obbligatorie recuperano i contributi non versati rivalendosi sulle ritenute da versare mensilmente all’Erario.
Riduzione IRAP
articolo 2 – riduce, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013, le aliquote dell’IRAP (passa dal 3,9 per cento al 3,50 per cento l’aliquota applicabile, in via ordinaria, dalla generalità dei soggetti passivi IRAP).
Rendite finanziarie
articolo 3 – aumenta dal 1° luglio 2014 le ritenute e le imposte sostitutive sui redditi di natura finanziaria dal 20 al 26 per cento. In via transitoria per il 2014 è previsto un credito di imposta in favore delle Casse di previdenza private e l’elevamento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sul risultato dei fondi pensione.
Rivalutazione beni impresa
articolo 4 – Il comma 11 novella le disposizioni della legge di stabilità 2014 che consentono la rivalutazione dei beni d’impresa mediante il pagamento di un’imposta sostitutiva, sostanzialmente ripristinando la possibilità di versare detta imposta in tre rate e rideterminando la scadenza di pagamento delle rate stesse. Il versamento è effettuato nel periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013, con una nuova scadenza temporale per il pagamento di ciascuna rata.
Cessione Crediti
articolo 38-bis – stabilisce che le cessioni dei crediti certi, liquidi ed esigibili maturati nei confronti delle pubbliche amministrazioni per somministrazioni, forniture ed appalti e per obbligazioni relative a prestazioni professionali, alla data del 31 dicembre 2013, nonché le operazioni di ridefinizione dei relativi debiti richieste dalle amministrazioni pubbliche debitrici, con le garanzie connesse, sono esenti da imposte, tasse e diritti di qualsiasi tipo, fatta salva l’imposta sul valore aggiunto (IVA).
articolo 39 – interviene sulla disciplina della compensazione tributaria dei crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Il comma 1 modifica l’articolo 28-quinquies del DPR n. 602 del 1973 in materia di riscossione, eliminando il limite temporale (cioè il riferimento ai crediti maturati al 31 dicembre 2012) per l’utilizzo delle relative procedure e, dunque, estendendo lo strumento della compensazione anche ai crediti maturati dal 1o gennaio 2013 in poi.
Il comma 1-bis permette di esperire la procedura di compensazione dei crediti (certificati) non prescritti, certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti di tutte le pubbliche amministrazioni.
articolo 40 – amplia la platea dei crediti vantati nei confronti della PA compensabili con le somme iscritte a ruolo, differendo dal 31 dicembre 2012 al 30 settembre 2013 il termine entro il quale devono essere state notificate le relative cartelle di pagamento al fine di usufruire di detta compensazione. (C2433)
Camera – Leggi europee 2013: sì con modifiche
La Camera ha approvato la legge di delegazione europea 2013 – secondo semestre (C1836-A) e la Legge europea 2013-bis (C1864-A).
Tra i numerosi articoli si segnalano:
affidatari di incarichi di progettazione e avvalimento
Art. 20 – Modifiche al codice appalti (dlg n. 163/2006), relative agli affidatari di incarichi di progettazione- si chiarisce che il divieto di affidamento dei contratti pubblici agli affidatari del relativo incarico di progettazione non si applica laddove i progettisti possano dimostrare che l’esperienza acquisita nell’ambito dell’espletamento dell’incarico non determina un vantaggio rispetto agli altri concorrenti. Le modifiche novellano l’articolo 90 del Codice appalti.
Art. 21 – istituto dell’avvalimento – con una modifica all’art. 49 del Codice appalti si chiarisce che è ammesso l’avvalimento di più imprese ausiliarie, fermo restando, per i lavori, il divieto di utilizzo frazionato per il concorrente dei singoli requisiti economico-finanziari e tecnico-organizzativi di cui all’articolo 40, comma 3, lettera b), che hanno consentito il rilascio dell’attestazione in quella categoria.
Partecipazione del pubblico ai piani ambientali
Art. 13 – Disposizioni in materia di partecipazione del pubblico nell’elaborazione di taluni piani o programmi in materia ambientale – L’articolo modifica il Codice ambiente (dlg n. 152/2006) prevedendo che nel caso di piani o programmi ai quali non si applica la valutazione strategica l’autorità competente assicura la partecipazione del pubblico nel procedimento di elaborazione, di modifica e di riesame delle proposte degli stessi piani o programmi, tramite avviso pubblicato nel proprio sito web, prima che vengano adottate decisioni sui medesimi piani o programmi. L’autorità competente mette altresì a disposizione del pubblico il piano o programma mediante il deposito presso i propri uffici e la pubblicazione nel proprio sito web. Il piano o programma, dopo che sia stato adottato, è pubblicato nel sito web dell’autorità competente unitamente ad una dichiarazione di sintesi nella quale l’autorità stessa dà conto delle considerazioni che sono state alla base della decisione. La dichiarazione contiene altresì informazioni sulla partecipazione del pubblico.
Disciplina VIA
Art. 17 – corretto recepimento della direttiva 2011/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, in materia di valutazione di impatto ambientale - l’articolo modifica in più punti la disciplina relativa alla valutazione di impatto ambientale (VIA) ed alla valutazione ambientale strategica (VAS), contenuta nella parte seconda e nei relativi allegati del d.lgs. 152/2006.
Le modifiche alla disciplina vigente riguardano:
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la definizione di «progetto», inteso come la realizzazione di lavori di costruzione o di altri impianti od opere e di altri interventi sull’ambiente naturale o sul paesaggio, compresi quelli destinati allo sfruttamento delle risorse del suolo. Per le opere pubbliche, gli elaborati del progetto preliminare e del progetto definitivo sono predisposti in conformità all’articolo 93, commi 3 e 4, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e successive modificazioni. Negli altri casi il progetto preliminare e quello definitivo sono predisposti con un livello informativo e di dettaglio almeno equivalente ai fini della valutazione ambientale;
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i progetti soggetti a verifica di assoggettabilità alla VIA (screening), per i quali con decreto del Ministro dell’ambiente, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia, sono definiti i criteri e le soglie da applicare all’assoggettamento alla procedura nonché le modalità con cui le Regioni e le Province autonome adeguano i criteri e le soglie alle specifiche situazioni ambientali e territoriali;
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l’accesso alle informazioni ed alla partecipazione del pubblico ai processi decisionali in materia di VIA e VAS, per cui il risultato della verifica di assoggettabilità, comprese le motivazioni, è pubblicato integralmente sul sito web dell’autorità competente. La decisione finale è pubblicata sui siti web delle autorità interessate indicando la sede ove si possa prendere visione del piano o programma adottato e di tutta la documentazione oggetto dell’istruttoria. In ogni caso copia integrale degli atti è depositata presso i comuni ove il progetto è localizzato. Nel caso dei progetti di competenza statale la documentazione è depositata anche presso la sede delle regioni e delle province ove il progetto è localizzato, L’intero progetto preliminare, fatti salvi eventuali dati coperti da segreto industriale, disponibile in formato digitale e lo studio preliminare ambientale, sono pubblicati sul sito web dell’autorità competente;
Appalti pubblici e direttive UE: audizioni Camera
La Commissione ambiente della Camera sta svolgendo alcune audizioni sulla revisione della normativa degli appalti pubblici e delle concessioni in vista del recepimento delle nuove direttive europee in materia.
Sono stati ascoltati i rappresentanti di: RPT (Rete professioni tecniche), della Banca d’Italia, di ITACA (Istituto per l’innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale), del prof. Gustavo Piga, ordinario di economia politica dell’Università «Tor Vergata», delle organizzazioni sindacali Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-CGIL, dell’ANCE (Associazione nazionale costruttori edili), dell’AVCP, del Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone.
Consiglio Nazionale Architetti: Per quanto riguarda il Codice degli appalti, gli architetti italiani ritengono che in quella che sarà la nuova stesura debba essere sancita in modo inequivocabile la separazione tra i ruoli di programmazione e quelli di controllo della P.A., tra le attività di progettazione e quelle di costruzione, poiché “la scarsa qualità delle opere pubbliche, i ritardi e gli scandali sono anche figli di una confusione di ruoli introdotti dal Codice attuale: solo un progetto selezionato secondo criteri di qualità, mediante concorsi trasparenti, può garantire il buon esito di un’opera”.
“Concordiamo – sottolinea il Consiglio Nazionale – con la necessità di ridurre il numero delle stazioni appaltanti, ricordando, però, che la selezione di opere che trasformano il territorio non può essere gestita come – ad esempio – una gara per l’acquisto di materiali di cancelleria o siringhe, appaltabile secondo il criterio del massimo ribasso o dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma deve prevedere una grande attenzione alla qualità del progetto presentato. “La riforma del Codice degli Appalti – conclude – deve essere l’occasione per sancire, una volta per tutte, che la Pubblica Amministrazione le imprese non hanno alcuna competenza, capacità e know how per svolgere bene i servizi di architettura, come ampiamente dimostrato dalla disastrosa esperienza degli ultimi anni. Solo investendo coraggiosamente su progetti di qualità tecnica e amministrativa, si potranno sconfiggere corruttela e malaffare
AVCP: l’AVCP ha già inviato al Parlamento un Atto di Segnalazione n. 3 del 2014 ed ha svolto una serie di audizioni. Questi i contributi pervenuti:
ACB; AISCAT.; ANAEPA; ANAS; ANIEM; CGIL – CISL – UIL; CNA; CONFCOMMERCIO; FIASO; FINCO (1) – FINCO (2); CONFIMI IMPRESA; GIURDANELLA (1) – GIURDANELLA (2); Legacoop .
Inoltre le Commissioni riunite ambiente e affari costituzionali della Camera hanno ripreso l’esame della proposta di modifica all’articolo 17 del codice dei contratti pubblici, in materia di contratti segretati, approvando alcuni aggiustamenti. (C219).
Camera – d.l. n. 83/2014 – Art bonus: esame
Il decreto-legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo è in esame presso le Commissioni riunite cultura e attività produttive della Camera. Il provvedimento riguarda la tutela del patrimonio culturale (articoli 1-8), il supporto dell’accessibilità del settore culturale e turistico (articoli 9-11), l’amministrazione del patrimonio culturale e del turismo (articoli 12-16), norme finanziarie (art.17).
Erogazioni liberali (Art Bonus)
articolo 1 - introduce un regime fiscale agevolato per il triennio 2014-2016, sotto forma di credito d’imposta, in favore delle persone fisiche e giuridiche che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo (cosiddetto ART-BONUS), tra l’altro anche per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici. I contribuenti potranno usufruire di tale credito nella misura del 65 per cento delle erogazioni effettuate nel 2014 e nel 2015 e nella misura del 50 per cento per il 2016; i titolari di reddito di impresa potranno utilizzare il credito di imposta in compensazione.
Grandi Progetti Beni culturali
articolo 7 – dispone l’introduzione di un nuovo strumento di pianificazione strategica, denominato «Grandi Progetti Beni culturali»; il Piano, da adottare entro il 31 dicembre di ogni anno, individua beni o siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali sia necessario e urgente realizzare interventi organici di tutela, riqualificazione, valorizzazione e promozione culturale, anche a fini turistici. Per attuare gli interventi del Piano, è prevista, per il triennio 2014-2016, una apposita autorizzazione di spesa, pari a 5 milioni di euro per il 2014, 30 per il 2015, 50 per il 2016.
autorizzazione paesaggistica
articolo 12 – in materia di autorizzazione paesaggistica si stabilisce che il termine iniziale di efficacia dell’autorizzazione paesaggistica decorre dal giorno in cui acquista efficacia il titolo edilizio eventualmente necessario per la realizzazione dell’intervento, a meno che il ritardo in ordine al rilascio di quest’ultimo sia dipeso da circostanze imputabili all’interessato. Inoltre, decorsi inutilmente 60 giorni dalla ricezione degli atti da parte del soprintendente senza che questi abbia reso il prescritto parere, l’amministrazione competente provvede comunque sulla domanda di autorizzazione. (C2426)
Fisco Oggi: L’artbonus fa il suo ingresso. Il Fisco incoraggia il mecenate
Camera – Pagamenti con POS: risposta interrogazione
Il Sottosegretario Zanetti, sollecitato dall’interrogazione Causi (PD), ha fornito alla Commissione finanze della Camera alcuni chiarimenti sugli effetti dell’applicazione della norma recante l’obbligo per gli esercenti attività d’impresa e professioni di accettare anche i pagamenti effettuati attraverso carte di debito.
Ripercorrendo l’evoluzione della normativa, Zanetti ha confermato che al 30 giugno 2014, in mancanza di eventuali decreti che potrebbero ridefinire modalità e termini di attuazione della norma primaria, entrerà in vigore l’obbligo di accettazione dei pagamenti mediante carte di debito per tutti i pagamenti superiori ai trenta euro.
Dopo aver fornito alcuni dati della Banca d’Italia sull’utilizzo del contante e sulle carte di debito, Zanetti ha ribadito la necessità di promuovere la diffusione e l’uso dei pagamenti con carte di debito e credito su vasta scala, anche in considerazione della scarsa incidenza dei pagamenti elettronici in Italia, nonché l’eccessivo costo dell’uso del contante per il sistema economico e per i singoli imprenditori. Il Sottosegretario ha convenuto sulla necessità di attivare una serie di tavoli di confronto con le banche e con gli altri operatori di mercato per ridurre i costi legati alla disponibilità e all’utilizzo dei POS, e sfruttare a vantaggio del sistema i margini di efficienza esistenti, ottenendo così una significativa compressione dei costi ed una soluzione che consenta di superare le difficoltà insite nel cambiamento prospettato.
Con specifico riferimento all’istanza presentata dal Consiglio nazionale degli architetti per ottenere l’annullamento del decreto ministeriale del 24 gennaio 2014, Zanetti ha ricordato che il TAR Lazio ha respinto l’istanza cautelare ritenendo inesistente il fumus boni iuris atteso che il «Decreto impugnato sembra rispettare i limiti contenutistici ed i criteri direttivi fissati dalla richiamata fonte legislativa».
La circolare interpretativa del Consiglio nazionale forense, invece, interpreterebbe la normativa nel senso di introdurre un onere, piuttosto che un obbligo giuridico, il cui campo di applicazione sarebbe limitato ai casi nei quali sarebbero i clienti a richiedere al professionista la forma di pagamento tramite carta di debito. In tal senso, sembra in effetti deporre il fatto che non risulta associata alcuna sanzione a carico dei professionisti che non dovessero predisporre della necessaria strumentazione a garanzia dei pagamenti effettuabili con moneta elettronica, ha concluso Zanetti, che ha anche condiviso la proposta di Causi (PD) di svolgere in tempi brevi un tavolo di confronto tra il Governo, le banche e i rappresentanti degli operatori economici e professionali interessati e, successivamente, realizzare una campagna d’informazione nei confronti dei consumatori.
Sulla questione il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha diffuso una circolare nella quale fornisce ulteriori chiarimenti. Sul piano strettamente operativo, il CNI precisa che le disposizioni di legge non obbligano il professionista a dotarsi del POS entro il 30 giugno 2014. Questi dovrà farlo concretamente solo nel momento in cui il cliente manifesti l’intenzione di ricorrere a questa forma di pagamento. Al fine di prevenire possibili inconvenienti, il CNI suggerisce la possibilità che professionista e cliente concordino preventivamente e per iscritto, al momento dell’incarico, la modalità con la quale il pagamento sarà effettuato, eventualmente specificando di volersi avvalere di una modalità alternativa al POS.
MEF: proroga al 7 luglio versamenti dichiarazioni fiscali studi di settore
Slitta dal 16 giugno al 7 luglio 2014, il termine per effettuare i versamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dalla dichiarazione Irap e dalla dichiarazione unificata annuale da parte dei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore. Il differimento del termine è stato disposto con decreto del Presidente del consiglio pubblicato in GU. La proroga riguarda anche i contribuenti che, pur facendo parte delle categorie per le quali sono previsti gli studi di settore, presentano cause di esclusione o inapplicabilità (ad esempio, nel caso di non normale svolgimento di attività, o per il primo anno di attività) o i contribuenti che rientrano nel regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e per i lavoratori in mobilità. Usufruiscono inoltre della proroga i contribuenti che partecipano a società, associazioni e imprese soggette agli studi di settore. Dopo il 7 luglio e fino al 20 agosto 2014 i versamenti possono essere eseguiti con una maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40 per cento.
INPS: DURC interno negativo
Con il messaggio n. 5192 del 6 giugno 2014 si precisa che il preavviso di Durc interno negativo viene inviato tramite PEC all’intermediario; nel caso in cui tale indirizzo non sia disponibile, il preavviso viene inviato all’indirizzo PEC dell’azienda ovvero del suo titolare/legale rappresentante; infine, in mancanza di indirizzo PEC, la comunicazione viene spedita all’azienda tramite raccomandata. Si ricorda che il processo di invio della PEC è considerato concluso positivamente soltanto all’atto della ricezione della ricevuta che attesta l’effettiva consegna; il processo può concludersi con esito negativo anche nel caso in cui, pur essendo stata recapitata la comunicazione, non sia invece andata a buon fine la restituzione della ricevuta di consegna e, in questo caso, sarà emessa una nuova comunicazione.
Agenzia entrate: Intese con categorie e professionisti
Confronto costante con imprenditori e professionisti per semplificare il sistema e instaurare un rapporto collaborativo con i contribuenti; intensificazione dell’attività di controllo, concentrata in particolare sui soggetti di grandi e medie dimensioni. Queste, da tempo, le direttrici operative seguite dall’Agenzia delle Entrate.
Intese con categorie e professionisti Più controlli sui “grandi” contribuenti
Agenzia entrate: Con Pregeo 10, catasto terreni con un click
La procedura, che prenderà il via dall’1 luglio e diventerà obbligatoria a partire dal 2 gennaio 2015, estende l’automatismo degli adeguamenti alla totalità degli atti. Un ulteriore importante traguardo verso un sistema di aggiornamento sempre più rapido e trasparente della banca dati cartografica e censuaria del catasto terreni. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha presentato oggi le nuove funzionalità di Pregeo 10, il software utilizzato dai professionisti per richiedere le variazioni geometriche.
DALLA RETE
COLAP: Statuto attività professionali
Il 9 giugno 2014 è stata presentata la proposta di legge “Statuto delle Attività Professionali” (Sostegno e agevolazione all’avvio dell’attività, promozione e regolazione dei rapporti di lavoro autonomo, promozione del lavoro autonomo femminile, pagamenti, garanzie del credito, tutela della maternità, previdenza, ammortizzatori sociali).
È la prima proposta che ripensa in maniera organica strumenti di sostegno, regolazione e salvaguardia del lavoro autonomo svolto con attività prevalentemente individuale e prevede temi quali: semplificazione, facilitazione, sostegno e salvaguardia. Si parte dal rafforzamento della legge 4/2013, per arrivare agli equi compensi, alla riforma della gestione separata , al lavoro femminile etc.
Sono intervenuti l’Onorevole Stefano Fassina, l’Onorevole Alessia Rotta, il Presidente della Commissione Lavoro della Camera Onorevole Cesare Damiano, la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci, il Presidente di Confassociazioni Angelo Deiana, il componente della Giunta Esecutiva di Confprofessioni Ezio Maria Reggiani, ha presentato lo statuto Andrea Dili di Alta Partecipazione.
STATUTO ATTIVITA’ PROFESSIONALI.pdf
Confprofessioni: studi professionali e ammortizzatori sociali
Ammortizzatori sociali – il fondo residuale bilaterale anche per gli Studi Professionali.
ANCE, Architetti, Geologi Legambiente: rischio idrogeologico – petizione
Ance, Architetti, Geologi e Legambiente lanciano al Governo Renzi un appello sulla questione del rischio idorgeologico in una petizione pubblica che sarà on line a partire da mercoledì 25 giugno, all’interno del sito www.dissestoitalia.it.
Sono tre le richieste forti per uscire dall’emergenza:
1) far partire entro l’estate un Piano unico nazionale di manutenzione e prevenzione
2) liberare tutte le risorse già stanziate che Stato e enti locali non sono riusciti a spendere a causa dei vincoli del Patto di stabilità e reperirne di nuove attraverso i Fondi strutturali,
3) garantire a livello nazionale un controllo sulla qualità dei progetti e degli interventi ispirati a un modello di sostenibilità ambientale ed economica, efficacia, trasparenza delle regole e delle procedure.
Unioncamere- Symbola: Io sono cultura 2014
Fondazione Symbola e Unioncamere hanno presentato a Roma il rapporto annuale “Io sono cultura. L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”.
L’indagine analizza e evidenzia il peso che le industrie culturali e creative e l’insieme delle attività collegate hanno nell’economia e nella società italiane ed è curata da Fondazione Symbola e Unioncamere, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e con la partnership di Fondazione Fitzcarraldo e Si.Camera. Il rapporto è inoltre realizzato con il patrocinio dei ministeri dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dello Sviluppo Economico. L’unico studio in Italia che annualmente quantifica il contributo di cultura e creatività all’economia nazionale, sia in termini di valore aggiunto che di occupazione. Con dati da cui emergono sia le dinamiche del comparto, sia i settori più dinamici del sistema produttivo culturale. E numeri che oltre al quadro nazionale sono disaggregati anche a livello regionale e provinciale.
“Io sono cultura” – Rapporto 2014
Ordine ingegneri Roma: nuovo codice deontologico
Nella seduta del 26.5.2014 il Consiglio dell’Ordine ha approvato il nuovo Codice Deontologico predisposto dal CNI in recepimento di quanto stabilito dal D.P.R. 137 del 7 agosto 2012. Il Codice Deontologico sarà operativo dal prossimo 15 giugno 2014.
CNI: applicazione DM 143/2013
Il documento del Centro Studi del Consiglio nazionale Ingegneri analizza la corretta applicazione del D.M. 143/2013 dei bandi per i servizi di ingegneria.
L’applicazione del decreto parametri – maggio 2014
CIU: proposta riforma PA
Nota di proposte della CIU (Confederazione Italiana Unioni delle professioni intellettuali), inviata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed al Ministro della Funzione Pubblica Maria Anna Madia, relativa alla proposta per la riforma della Pubblica Amministrazione.
CNAPPC: al via la biennale dello spazio pubblico 2015
L’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU), il Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori (CNAPPC), l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Roma (OAPPC) e la sezione Lazio dell’INU presentano la terza edizione della Biennale dello spazio pubblico.
Un viaggio collettivo che si propone di collegare e illustrare le numerose iniziative, riconducibili alla qualità degli spazi pubblici, che saranno avviate dai diversi attori del territorio nel periodo compreso tra ottobre 2014 e maggio 2015 sia sul territorio nazionale che in ambito internazionale. Queste potranno confluire nell’evento conclusivo che si svolgerà a Roma dal 21 al 24 maggio 2015 presso l’Univerità Roma Tre – Ex Mattatoio.
Tutti coloro che hanno a cuore il futuro degli spazi di relazione delle nostre città – amministratori locali, professionisti, studenti, docenti, cittadini, imprese di costruzioni, produttori di materiali e servizi, performer, artisti urbani, associazioni culturali e di quartiere – sono invitati a presentare una proposta di iniziativa per la terza edizione della Biennale dello spazio pubblico. Nel documento allegato a cura del Comitato di Coordinamento sono contenute le informazioni sul programma e sulle modalità di presentazione delle proposte.
Invito a Partecipare alla III edizione della Biennale dello Spazio Pubblico (367 KB)
Programma e modalità di presentazione delle proposte (504 KB)
Prometeia: Spiragli di luce nel tunnel della crisi per l’edilizia italiana?
Dall’analisi della congiuntura delle costruzioni emergono ancora molte “ombre” ma anche qualche spunto di ripresa: le attese per i prossimi mesi indicano una attenuazione della fase recessiva, che potrebbe arrestarsi sul finire del 2014. Leggi tutto
OICE: Osservatorio su gare di ingegneria e architettura
Comunicato stampa OICE – Osservatorio su gare di ingegneria e architettura: “Ancora positivi i primi cinque mesi 2014 per il mercato dei soli servizi, in campo positivo anche gli appalti integrati”.
OICE: commento su varianti in corso d’opera
L’OICE concorda ’accordo con Raffaele Cantone sulla verifica di tutte le varianti in corso d’opera; necessari anche centralità del progetto e una P.A. che programmi e controlli con efficacia. Comunicato stampa
CNAPPC: politiche di riuso del territorio
“Semplificazione burocratica e riforma della Pubblica Amministrazione; una nuova legge urbanistica e di governo del territorio, che consenta politiche di limitazione di uso del suolo e processi di rigenerazioni urbane;una nuova legge sugli appalti, che persegua la qualità architettonica diffusa e privilegi l’istituto del concorso di progettazione quale strumento di trasparenza e democrazia”.
Da Lampedusa lo chiedono al Governo, al Parlamento e ai Governi regionali gli architetti italiani nella giornata conclusiva della Festa dell’Architetto dal titolo ”L’Architettura è per tutti” che ha anche ospitato la Conferenza nazionale degli Ordini provinciali.
Architetti, “Governo e Parlamento accelerino politiche di riuso del territorio”
ANCI: d.l. 66/2014 – Appalti, rivedere norma su rilascio CIG
Un incontro urgente per risolvere il problema che si verrà a creare in molti Comuni non capoluogo di provincia in materia di appalti pubblici a seguito della prossima conversione in legge del Dl 66/2014. E’ quanto chiede il Presidente ANCI Piero Fassino in una lettera inviata al Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi. Comunicato
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