Sintesi di monitoraggio legislativo del 12 settembre 2014
Settembre 2014
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NOTA POLITICA
Il 29 agosto, il Governo ha varato il decreto-legge cosiddetto “Sblocca Italia”, di cui si attende la imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il decreto stanzia 3.890 miliardi per 31 interventi infrastrutturali (strade, autostrade, ferrovie e aeroporti – Opere Sblocca Italia) divisi in tre gruppi, sulla base del termine per cantierare e appaltare. Previsti anche interventi per: attuare la semplificazione edilizia con maggiore libertà nella determinazione dei termini contrattuali nelle locazioni; incentivare l’utilizzo dei project bond e garantire una maggiore flessibilità e trasferibilità tra gli investitori; implementare la missione “finanza per la crescita”, favorendo il rilancio degli investimenti pubblici e privati e della progettualità nelle infrastrutture e ad implementare la missione “Finanza per la crescita”, che rappresenta una delle priorità del semestre di presidenza della UE.
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ULTIM’ORA “Sblocca Italia”
Di particolare interesse per la categoria si segnalano gli artt. 9, 14 e 17 in materia di appalti del Decreto Sblocca Italia per il quale si attende l’imminente pubblicazione in Gazzetta.
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DALLE ISTITUZIONI
CdM: ddl appalti
Il 29 agosto, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge delega al Governo per l’attuazione della direttiva europea 2014/23 sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, della direttiva europea 2014/24 sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE e della direttiva europea 2014/25 sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE attuandole in un sistema più ampio e variegato mediante la compilazione di un Codice dei contratti e delle concessioni pubbliche.
Questi i criteri a cui è ancorata la delega conferita al Governo dal disegno di legge:
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divieto di introduzione e mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive comunitarie; compilazione di un unico testo normativa denominato “Codice dei contratti e delle concessioni pubbliche”, volto anche a garantire l’effettivo coordinamento con le ulteriori disposizioni normative in vigore nelle medesime materie, nel rispetto del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea;
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razionalizzazione del quadro normativa in materia di appalti e delle concessioni pubbliche;
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semplificazione e armonizzazione delle disposizioni in materia di affidamento degli appalti e delle concessioni, attraverso anche la promozione di soluzioni innovative in materia di insediamenti nazionali produttivi strategici e in materia di rispetto dei vincoli idrogeologici;
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trasparenza e pubblicità delle procedure di gara;
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riduzione degli oneri documentali a carico dei soggetti partecipanti e semplificazione delle procedure di verifica da parte delle stazioni appaltanti;
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riduzione delle stazioni appaltanti e razionalizzazione delle loro attività;
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razionalizzazione ed estensione delle forme di partenariato pubblico privato;
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revisione del sistema di qualificazione degli operatori economici in base a criteri di omogeneità e trasparenza;
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razionalizzazione dei metodi di risoluzione delle controversie alternativi al rimedio giurisdizionale, anche in materia di esecuzione del contratto;
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miglioramento delle condizioni di accesso al mercato per le piccole e medie imprese e per le imprese di nuova costituzione;
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previsione di una disciplina organica della materia delle concessioni pubbliche e individuazione, in tema di procedure di affidamento, di modalità volte a garantire i livelli minimi di concorrenzialità, trasparenza e parità di trattamento richiesti dalla normativa europea;
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definizione di un quadro regolatorio volto a rendere trasparente la partecipazione dei portatori qualificati di interessi nell’ambito dei processi decisionali finalizzati all’aggiudicazione di appalti e concessioni pubbliche.
D.l. n. 91/2014 – Ambiente e imprese: conversione
E’ stato convertito in legge il decreto-legge su settore agricolo, tutela ambientale, rilancio e sviluppo (legge n. 116 dell’11 agosto 2014 – GU n. 192 del 20 agosto 2014 – testo coordinato con la legge di conversione). Si segnala che durante l’esame in Parlamento era stato introdotto ma poi eliminato l’articolo 33-bis, volto ad estendere alle società di ingegneria previste dal Codice degli appalti e costituite in forma di società di capitali, la disciplina delle società tra professionisti introdotta dal c.d. decreto Bersani (decreto-legge n. 223/2006).
Tra le norme della nuova legge:
Efficientamento scuole
L’articolo 9 disciplina la possibilità di concedere finanziamenti a tasso agevolato, nel limite di 350 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il finanziamento delle misure finalizzate all’attuazione del Protocollo di Kyoto (cd. Fondo Kyoto), al fine di realizzare interventi di incremento dell’efficienza energetica degli edifici scolastici, inclusi gli asili nido, e universitari, nonché degli edifici dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (commi 1-9).
I finanziamenti a tasso agevolato possono essere concessi anche a progetti di investimento presentati dai fondi immobiliari chiusi, unitamente ai soggetti privati a cui attribuire specifici compiti operativi connessi alla realizzazione dell’intervento di incremento dell’efficienza energetica. I progetti di investimento sono selezionati con gara e devono dimostrare la convenienza economica e l’efficacia nei settori di intervento.
Gli interventi devono conseguire un miglioramento del parametro di efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi in un periodo massimo di tre anni; il miglioramento è oggetto di certificazione da parte di un professionista competente abilitato, che non sia stato coinvolto nelle fasi antecedenti di progettazione, direzione lavori e collaudo dell’intervento realizzato.
Per gli interventi di efficienza energetica relativi esclusivamente ad analisi, monitoraggio, audit e diagnosi, la durata massima del finanziamento e’ fissata in dieci anni e l’importo del finanziamento non può essere superiore a trentamila euro per singolo edificio. L’importo di ciascun intervento, comprensivo di progettazione e certificazione, non può essere superiore a un milione di euro per interventi relativi esclusivamente agli impianti, e a due milioni di euro per interventi relativi agli impianti e alla qualificazione energetica a pieno edificio, comprensivo dell’involucro.
Il decreto attuativo dovrebbe essere emanato dal Ministero dell’ambiente entro il 23 settembre 2014.
Materia ambientale
In materia di difesa del suolo si segnala che:
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si introduce una nuova disciplina per l’utilizzo delle risorse finanziarie e la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico al fine di prevedere, tra l’altro, l’immediato subentro dei Presidenti delle regioni nelle funzioni dei Commissari straordinari delegati e nella titolarità delle relative contabilità speciali, nonché l’istituzione di una apposita struttura di missione (commi 1-7-bis, 9, 11 e 13 dell’art. 10);
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Un gruppo di disposizioni riguarda le procedure di valutazione ambientale e precisamente: la modifica della disciplina di carattere generale relativa alla valutazione di impatto ambientale (VIA) ed alla valutazione ambientale strategica (VAS), al fine di superare le censure mosse dalla Commissione europea nella procedura di infrazione (art. 15).
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la soppressione della Commissione competente in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario (art. 12-bis);
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gli impianti termici civili (commi 7, 9, 10 e 11 dell’art. 11);
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l’utilizzo dei dati ambientali e la partecipazione del pubblico nei procedimenti relativi ai piani o ai programmi ambientali (commi 4-5-bis dell’art. 16);
Rilancio e sviluppo delle imprese
Una forma di sostegno agli investimenti è stata individuata in alcune modifiche alla disciplina dei finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie imprese ( nuova legge Sabatini). Alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali è attribuito un credito d’imposta del 15 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media dei cinque anni precedenti (articolo 18).
Una serie di misure è volta alla semplificazione degli oneri burocratici a carico delle imprese. In particolare:
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sono semplificate le procedure di iscrizione nel registro delle imprese, quando tale iscrizione è richiesta sulla base di un atto pubblico o di una scrittura privata autenticata (comma 7-bis,dell’articolo 20)
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sono ampliate le facoltà delle Agenzie per le imprese (articolo 19-bis),
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è circoscritta la possibilità da parte di Regioni ed enti locali di interdizione di attività produttive e commerciali alle sole ipotesi di necessità di garantire la tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso l’ambiente urbano, e dei beni culturali (22-ter).
Per favorire l’accesso al mercato dei capitali di rischio delle imprese, in particolare delle PMI (articolo 20), il decreto-legge reca numerose misure dirette, in sintesi, a modificare la regola di neutralizzazione nell’offerta pubblica di acquisto (OPA); ad incentivare la quotazione delle PMI, prevedendo la possibilità di modificare la soglia rilevante per le OPA obbligatorie; a modificare la soglia delle partecipazioni rilevanti da comunicare alla Consob e alla società partecipata; a novellare la disciplina dei limiti alle partecipazioni reciproche prevista per le società con azioni quotate; ad introdurre la maggiorazione del voto, a beneficio degli azionisti di lungo periodo; a consentire l’emissione di azioni con diritto di voto plurimo per particolari argomenti.
Sono modificati (articolo 20) i criteri di determinazione del valore delle azioni delle società quotate nel caso di recesso nonché la disciplina dell’acquisto della società da promotori, fondatori, soci e amministratori e della trasformazione di società di persone e il diritto di opzione. E’ ridotto il capitale minimo richiesto per la costituzione di una società per azioni da 120.000 euro a 50.000 euro. Si abroga l’obbligo di nominare un organo di controllo o un revisore unico per le srl aventi un capitale sociale non inferiore a quello minimo stabilito per le società per azioni.
E’ modificato il regime fiscale di obbligazioni, titoli similari e cambiali finanziarie (articolo 21), estendendo l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 12,50 per cento (in luogo della ritenuta del 26 per cento) agli interessi e agli altri proventi derivanti da obbligazioni, titoli similari e cambiali finanziarie non negoziati, purché detenuti da uno o più investitori qualificati.
In materia di credito alle imprese, l’articolo 22 esenta da ritenuta alla fonte gli interessi e altri proventi derivanti da finanziamenti a medio e lungo termine alle imprese, erogati da enti creditizi, imprese di assicurazione, organismi di investimento collettivo del risparmio che non fanno ricorso alla leva finanziaria costituiti negli Stati UE e SEE, cd. “white list”.
Il trattamento fiscale dei proventi sui buoni fruttiferi postali e sugli altri titoli emessi da Cassa depositi e prestiti per finanziare le amministrazioni pubbliche è parificato a quello dei titoli di Stato, mentre il regime fiscale, diretto e indiretto, di CDP viene equiparato a quello delle banche (articolo 22-quinquies).
Settore energetico
Il filo conduttore delle disposizioni più rilevanti è l’individuazione di misure di risparmio sugli oneri generali di sistema delle tariffe elettriche a favore delle piccole e medie imprese (PMI). L’agevolazione per le PMI consiste nella riduzione delle tariffe elettriche, che dovrà essere ripartita in modo proporzionale tra i soggetti aventi diritto e non dovrà essere cumulabile con gli incentivi già previsti per le imprese a forte consumo di energia (cosiddette “energivore”).
Sono state introdotte anche una serie di semplificazioni amministrative riguardanti la comunicazione per la realizzazione, la connessione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e di unità di microcogenerazione (art. 30). Dal 1° ottobre 2014, la comunicazione per la realizzazione, la connessione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e la comunicazione per l’installazione e l’esercizio di unità di microcogenerazione sono effettuate utilizzando un modello unico , che sostituisce i modelli eventualmente adottati dai Comuni, dai gestori di rete e dal GSE SpA.
Professioni beni culturali: lex n. 110/2014
In vigore dal 23 agosto 2014 la legge 22 luglio 2014, n. 110 di Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professionisti dei beni culturali, e istituzione di elenchi nazionali dei suddetti professionisti. (GU n. 183 dell’8.8.2014)
Politiche UE: Italia e presidenza PPN
Dal 1 luglio l’Italia, quale Presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea, ha assunto la presidenza del Public Procurement Network (PPN), la rete europea per gli appalti pubblici creata per favorire la cooperazione informale tra le amministrazioni nazionali competenti in materia per scambio di informazioni e best practice.
Fondata il 31 gennaio 2003 a Copenaghen, la rete PPN riunisce gli Stati membri dell’UE, dello Spazio Economico Europeo e dei paesi candidati. La Commissione europea ha un ruolo di osservatore. La presidenza di turno ha la responsabilità di stabilire il programma dei lavori e lo scambio di informazioni e best practise attraverso il sito dedicato.
La presidenza italiana è gestita dal Dipartimento Politiche Europee, in collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
Agenzia entrate: compensazioni professionisti
Con la risoluzione n. 82/E del 2 settembre 2014 , l’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un interpello in materia di utilizzo della compensazione, ai sensi dell’art. 1, comma 574, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, affermando che i professionisti, in possesso dei requisiti previsti dalla suddetta norma, che intendono utilizzare in compensazione orizzontale i crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, all’IRAP e alle ritenute alla fonte, emergenti dalla propria dichiarazione, possono autonomamente apporre il visto di conformità sulla stessa, senza essere obbligati a rivolgersi a terzi. Ciò anche in conformità ai chiarimenti forniti con circ. n. 54/E del 2001 con riferimento all’asseverazione degli elementi contabili ed extra contabili rilevanti ai fini degli studi di settore.
Visto di conformità per compensare: l’abilitato, per sé, può far da solo
Agenzia entrate: beni immobili – atti costitutivi di diritti reali
Nuovi chiarimenti sul trattamento fiscale “indiretto” relativo agli atti costitutivi di diritti reali o traslativi della proprietà di beni immobili stipulati a titolo oneroso. L’esenzione da bollo, registro e altri tributi – già confermata per gli atti di affrancazione (risoluzione 64/2014) – trova applicazione, dal 24 giugno scorso, anche in caso di legittimazione del possesso di terre civiche con il pagamento di un’indennità. A illustrare la novità normativa contenuta nel Dl 66/2014, la risoluzione n. 80/E.
MIT: Stato di avanzamento lavori delle infrastrutture strategiche
Il Ministero delle infrastrutture pubblica il rendiconto su 27 miliardi di euro di lavori già pagati e su circa 35 mld di euro di lavori contabilizzati.
MiSE: Credito d’imposta assunzione personale altamente qualificato
A far data dal 15 settembre p.v. alle ore 9.00 sarà disponibile l’applicazione on-line per la presentazione delle istanze di Credito d’imposta per l’assunzione di personale altamente qualificato.
Decreto direttoriale 28 luglio 2014
MiSE: programma Horizon 2020, presentazione domanda
Con decreto del Ministero dello sviluppo economico, 25 luglio 2014 sono stati definiti i termini e modalità di presentazione delle domande per l’accesso alle agevolazioni del Fondo per la crescita sostenibile a favore di progetti di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale negli ambiti tecnologici individuati dal programma Horizon 2020.
La domanda di agevolazioni e la documentazione indicata devono essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica a partire dalle ore 10.00 del 30 settembre 2014, pena l’invalidità. (GU n. 179 del 4.8.2014)
ANAC – Applicazione istituto della cauzione: chiarimenti
Con una determinazione dell’Autorità nazionale anticorruzione vengono presentate alcune indicazioni operative per il superamento di talune criticità riscontrate dall’Autorità, nell’ambito della propria attività istituzionale, in ordine all’applicazione dell’istituto della cauzione. (GU n. 188 del 14.8.2014)
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DALLA RETE
Commissione UE: PMI – consultazione
L’8 settembre la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica allo scopo di contribuire a migliorare lo Small Business Act (SBA). Lo SBA consiste in un’ampia gamma di misure volte a semplificare la vita delle piccole imprese.
La consultazione, che terminerà il 15 dicembre 2014, è disponibile alla pagina:
http://ec.europa.eu/eusurvey/runner/NewSBAsurvey2014
Small Business Act per l’Europa
Valutazione dei risultati delle attività delle PMI e schede informative per paese relative allo SBA
ANAC: comunicato su “imprese sovrabbondanti”
L’ANAC chiarisce agli operatori del mercato le indicazioni in materia di esclusione dei raggruppamenti temporanei di imprese sovrabbondanti contenute nella Determinazione AVCP n. 4 del 10.10.2012 “Bando – tipo. Indicazioni generali per la redazione dei bandi di gara ai sensi degli articoli 64, comma 4-bis e 46, comma 1-bis, del Codice dei contratti pubblici”.
Comunicato del Presidente del 3 settembre 2014
CNG: regolamento formazione continua
Lo scorso 15 agosto, sono stati pubblicati sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 15 i due Regolamenti, riguardanti la professione geometra, approvati dal Consiglio Nazionale nella seduta del 22 luglio 2014: – Regolamento per la formazione professionale continua ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n.137, articolo 7 (clicca qui)
- Regolamento sul professionista affidatario di più di tre tirocinanti e sui corsi di formazione professionale alternativi al tirocinio (con allegato A) (clicca qui)
ANCE-ARCHITETTI-Legambiente: spendere risorse dissesto idrogeologico
“Il Piano di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico deve partire subito e devono essere spese in tempi brevi le risorse che da anni sono bloccate”. E’ questo l’appello lanciato ancora una volta da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente, ideatori, insieme a Next New Media, del web doc e del sito #DissestoItalia.
“Bene ha fatto il Governo, sin dal suo insediamento, a riaccendere l’attenzione su questo tema e ci auguriamo che l’unità di missione, coordinata da D’Angelis, riesca ad attuare una concreta azione di mitigazione del rischio su tutto il territorio nazionale, mettendo in campo subito i 2,5 miliardi di euro chiusi nei cassetti della pubblica amministrazione “.
Il reperimento delle risorse è un punto fondamentale ma è anche importante mettere in atto un’efficace politica di prevenzione e difesa del suolo, che non si limiti a interventi puntuali di messa in sicurezza ma che ragioni a scala di bacino idrografico puntando alla riqualificazione e alla rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e del territorio. Territorio diventato oggi sempre più vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici anche a causa di una cattiva gestione e di un’intensa urbanizzazione molto spesso abusiva che ha coinvolto anche le aree a maggior rischio, come hanno dimostrato anche i tragici eventi di questi giorni. La cabina di regia nazionale dovrà quindi garantire che gli interventi siano ispirati a un modello di efficacia ambientale ed economica e trasparenza delle procedure.
Ance, Architetti, Geologi e Legambiente ricordano, inoltre, che due mesi fa “abbiamo consegnato a Palazzo Chigi direttamente nelle mani del Sottosegretario Delrio una petizione popolare che continua a raccogliere migliaia di firme, ma l’autunno è alle porte e i cantieri della manutenzione non sono ancora partiti “.
“La rete di società civile, professionisti e costruttori è pronta per fare la propria parte, ma la risposta dello Stato deve essere adeguata alla drammaticità degli eventi: non possiamo più permetterci ulteriori attese né risorse col contagocce. C’è bisogno di un’assegnazione di fondi che sia strutturale e continuata e un’esclusione di questi interventi dal patto di stabilità”.
UIA: imperativi ambientali 2050 – dichiarazione Durban
Oltre cinquanta sessioni e workshops, in quattro giorni intensi, con altrettanti temi posti all’attenzione e alla partecipazione non solo di Architetti. Poi altri 3 giorni di Assemblea Generale alla quale hanno partecipato le organizzazioni nazionali degli architetti di 112 nazioni. Fra le iniziative istituzionali è da segnalare l’incontro fra l’UIA (Unione Internazionale Architetti) e gli organismi rappresentativi di tutte le organizzazioni “regionali” degli Architetti sparse nei 5 Continenti. Alla fine è stato redatto un documento, che impegna tutti, e che è stato votato all’unanimità dall’Assemblea Generale.
“Viviamo in un periodo difficile per cui diventa IMPERATIVO agire in modo responsabile. Non è più tempo di ritardare oltre la nostra partecipazione alle azioni che possano strutturalmente invertire la cause che hanno provocato i cambiamenti climatici nel mondo intero. Se non si opera con intelligenza, sin da ORA e per la parte che a noi compete, si metteranno le generazioni future a grande rischio: quelle già colpite da eventi meteorologici estremi, da disastri naturali, come quelli provocati dall’uomo quali la guerra e la povertà diffusa. Noi siamo consapevoli del ruolo centrale che, in qualità di architetti a tutto campo, abbiamo ed ancor di più avremo in futuro nella pianificazione e progettazione dell’ambiente costruito. Ambiente nel quale la necessità primaria è come ridurre le emissioni di carbonio a zero entro il 2050, e che unitamente ad altre azioni, nel campo della politica, dell’Economia e dell’Architettura, potranno garantire una reale costruzione di società sane e coese. Dappertutto nel Mondo.
Ovviamente nulla è autopropulsivo per cui serve promuovere azioni mirate al conseguimento di obiettivi certi e che sono stati riassunti nel Documento “IMPERATIVI 2050.” (Fonte: CNAPPC)
ANCI-Federlegno: protocollo sostegno edilizia in legno
È finalizzato alla diffusione delle tecnologie costruttive in legno il protocollo di intesa sottoscritto nei giorni scorsi dal presidente di FederlegnoArredo, Roberto Snaidero, e dal presidente di Anci, Piero Fassino.
FederlegnoArredo metterà a disposizione le competenze del proprio ufficio tecnico, organizzando specifici percorsi formativi destinati ai tecnici delle pubbliche amministrazioni e ai professionisti del settore, per diffondere competenze e approfondire temi dedicati all’ingegneria e alla tecnologia delle metodologie costruttive in legno.
Anci, l’Associazione dei comuni italiani, ha infatti ravvisato la necessità di un approfondimento rivolto alla progettazione e direzione lavori di soluzioni costruttive a basso impatto ambientale, energeticamente efficienti e sicure da un punto di vista di resistenza al sisma e al fuoco. Tale intesa quindi si inserisce all’interno di una politica nazionale che tende a rinnovare e migliorare il parco edile rivolto all’edilizia scolastica e non solo.
WWF: cemento e coste italiane
Villaggi, residence, centri commerciali ma anche porti, autostrade, dighe e barriere: sono i 312 ‘mostri di cemento’ segnalati da Wwf in un dossier dal titolo “Cemento coast-to coast: 25 anni di natura cancellata dalle più pregiate coste italiane”.
In occasione della presentazione del dossier, l’organizzazione lancia anche un appello: Estendere i vincoli paesaggistici di tutela dai 300 metri ai 1000 metri di battigia e applicare una moratoria di tutte le edificazioni lungo la fascia costiera fino all’applicazione dei nuovi piani paesaggistici, che peraltro, dovrebbero essere già vigenti. “Non si tratta di un problema solo ambientale”, conclude Benedetto. “Salvare le coste dal cemento vuol dire salvare un pezzo strutturale della nostra economia”.
ISTAT: Edifici e abitazioni
Gli edifici e i complessi censiti sono 14.515.795,in aumento del 13,1% rispetto al 2001. Edifici e abitazioni
Beni immobili e gestione patrimonio
ISTAT: Costo di costruzione di fabbricato residenziale
A giugno 2014 il costo di costruzione aumenta dello 0,1% su maggio (-0,4% in un anno). Costo di costruzione di fabbricato residenziale
ISTAT: Permessi di costruire
Nel 2012 diminuiscono del 17,0% i nuovi fabbricati dell’edilizia residenziale e non residenziale. Permessi di costruire
INPS: agevolazioni assunzioni di disoccupati
Entro il 30 settembre, i datori di lavoro che hanno assunto disoccupati con almeno 50 anni di età, che percepivano prestazioni di disoccupazione, possono presentare domanda all’Inps per fruire delle agevolazioni relative all’anno 2012. Con la Circolare n. 98 del 6 agosto la Direzione centrale Entrate e la Direzione centrale sistemi informativi e tecnologici hanno infatti comunicato la proroga dei benefici per l’occupazione, previsti in via sperimentale dalla legge 191/2009, e delle relative modalità di richiesta. I datori di lavoro interessati dovranno presentare domanda, contenente una dichiarazione di responsabilità in ordine alla sussistenza dei requisiti previsti dalla legge.
Con il Messaggio n. 6319 del 29 luglio, l’Istituto ha reso noto che è stato ripristinato l’incentivo per l’assunzione di donne disoccupate da almeno sei mesi, di qualunque età e residenti in aree svantaggiate.
Cittalia: Smart cities e smart citizens
ADAPT: stabilizzazione apprendisti
AA.VV., La stabilizzazione degli apprendisti: tra vincoli di legge (abrogati) e previsioni contrattuali – Working Paper ADAPT 2014, n. 154.