Sintesi di monitoraggio legislativo 30 settembre - 14 ottobre 2016
SINTESI DI MONITORAGGIO LEGISLATIVO E REGOLATORIO
Il dl terremoti
Nella riunione dell’11 ottobre il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge recante Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016.
Il provvedimento, in 53 articoli, fissa i capisaldi di tutti gli interventi necessari alla ricostruzione e al sostegno alla ripresa economica delle zone colpite dal terremoto in Centro Italia del 24 agosto. La struttura articolata e dettagliata del decreto ne fa una sorta di vademecum, con l’obiettivo di essere, per quanto possibile, esaustivo.
Molteplici le misure di sostegno previste: risarcimento integrale per le case e gli edifici colpiti, prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori di imprese coinvolte nel sisma, rinvio di imposte e tasse per quanti (singoli e imprese) documenteranno che l’impossibilità del pagamento è strettamente connessa al terremoto.
Per assicurare il massimo della regolarità in tutte le fasi, il provvedimento – oltre alla supervisione dell’Anac – prevede una centrale unica di committenza, un albo delle imprese e uno dei professionisti, oltre a garantire dati costantemente aggiornati.
Infine, la governance, la cui cifra è il raccordo tra Governo centrale e territori interessati dal sisma: il Commissario straordinario viene infatti affiancato dai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria come Vice Commissari e da quattro Uffici speciali per la ricostruzione (uno per ogni Regione).
Disposizioni integrative e correttive Jobs Act
In vigore dall’8 ottobre 2016 il decreto legislativo 24 settembre 2016, n. 185, che corregge i precedenti provvedimenti attuativi del jobs act.
Voucher
Le prestazioni di lavoro accessorio retribuite tramite voucher, per i committenti imprenditori e professionisti, devono essere attivate tramite una comunicazione da inviarsi almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione lavorativa. Le modifiche apportate sono volte a garantire la piena tracciabilità dei voucher. Mutuando la procedura già utilizzata per tracciare il lavoro intermittente, si prevede che i committenti imprenditori non agricoli o professionisti, che ricorrono a prestazioni di lavoro accessorio sono tenuti, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione di lavoro accessorio, a comunicare alla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, il luogo, il giorno e l’ora di inizio e di fine della prestazione.
L’altra novità è che per chi viola la legge, omettendo la comunicazione, si applica la sanzione amministrativa da 400 a 2.400 euro in relazione a ciascun lavoratore per cui è stata omessa la comunicazione. Si specifica, inoltre, che, trattandosi di violazione non sanabile a posteriori, non si applica la procedura di diffida di cui all’articolo 13 del decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124. Non essendo diffidabile, la sanzione sarà di almeno 800 euro.
Disabili
I disabili non assunti tramite le liste di collocamento speciali possono essere computati nella riserva se la loro disabilità anche pari al 60% e non solo superiore a tale percentuale. Aumentata da 62,77 a 153,2 la sanzione che le aziende devono pagare (per ogni giorno e per ogni lavoratore) se non assumono disabili estesa la possibilità di applicazione della diffida. Anche i Consulenti del Lavoro possono trasmettere i modelli di dimissioni telematiche dai loro studi.
Videocontrolli
L’autorizzazione all’installazione di impianti audiovisivi, in mancanza di accordo con le organizzazioni sindacali è rilasciata dalla sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro o dalla sede centrale dell’Ispettorato (per imprese con più sedi territoriali). I provvedimenti hanno carattere di definitività. (GU n. 235 del 7.10.2016)
LAVORI PUBBLICI & EDILIZIA
- VERSO LA LEGGE DI BILANCIO
Legge di bilancio: Mit consegna a Mef proposte su casa
Dalla proroga del bonus casa alla cancellazione di Imu e Tasi sulla prima casa: sono queste alcune delle proposte trasmesse dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture al Tesoro per affrontare l'emergenza abitativa in vista della stesura della Legge di Bilancio, da approvare in Cdm entro il 15 ottobre.
''Abbiamo presentato al Mef questo pacchetto complessivo di proposte per rispondere alla crescente emergenza abitativa e per dare una risposta alle difficoltà di acquisto o affitto della casa e a chi si trova nella condizione del bisogno", sottolinea il vice ministro del MIT Riccardo Nencini. "Lo scorso anno abbiamo avviato una serie di investimenti nel trasporto ferroviario italiano con la 'cura del ferro' - aggiunge - quello di quest'anno sarà l'anno della casa". Nel dettaglio il pacchetto propone la proroga del bonus casa e del bonus mobili ed eco bonus, la modifica della disciplina della detrazione per gli interventi antisismici edilizi, l'esenzione da Imu e Tasi per gli immobili residenziali riconosciuti come 'prima casa' e acquistati con patto di futura vendita. Tra gli altri interventi proposti anche incentivi fiscali per la permuta immobiliare, la stabilizzazione del bonus energetico per i condomini, la proroga degli incentivi per l'acquisto di case di classe energetica elevata, il rifinanziamento del fondo di sostegno all'affitto, agevolazioni per favorire la riqualificazione urbana, interventi di edilizia sovvenzionata, misure per immobili locati a canone calmierato, misure di sostegno all'accesso ad abitazioni in locazione e, infine, cedolare secca al 10% da trasformare in misura permanente.
La legge di stabilità 2016 ha prorogato per il 2016 le detrazioni fiscali per la casa a beneficio dei privati: 65% per riqualificazioni energetiche e 50% per ristrutturazioni e per il connesso acquisto mobili ed elettrodomestici.
Inoltre ha esteso l’ecobonus anche per i condomini, per interventi di riqualificazione energetica di parti comuni.
Per quanto riguarda il 2017, il Governo sta delineando i contorni della riforma di tali detrazioni a beneficio dei privati, che presenterà nella legge di bilancio, verosimilmente all’esame del Consiglio dei ministri tra venerdì 14 e sabato 15 ottobre.
L'ipotesi allo studio prevede:
- proroga di 1 anno per la detrazione fiscale al 50% per le ristrutturazioni edilizie;
- per l'ecobonus e per il sisma bonus una proroga per 2 o 3 anni e non una stabilizzazione, come si era ipotizzato in un primo momento;
- l'ecobonus per le riqualificazioni energetiche degli edifici, attualmente al 65% fino al 31 dicembre 2016, si abbasserebbe al 50% per gli interventi a basso impatto, per salire all'80% nel caso in cui gli interventi di riqualificazione energetica siano ad alto impatto e interessino l'intero condominio;
- estensione del sisma bonus per la prevenzione antisismica anche alle zone 3 (attualmente è ristretto solo alle zone 1 e 2 maggiormente esposte al rischio sismico);
- per il sisma bonus verrebbe riconosciuta una detrazione Irpef del 50% che può aumentare al 70% qualora i lavori comportino l'innalzamento di un livello della classificazione antisismica dell'abitazione. Nel caso in cui gli interventi di ristrutturazione aumentino di 2 livelli la classificazione antisismica, il sisma bonus cresce al 75% e può arrivare all'80% se l'adeguamento antisismico interessi l'intero edificio;
- verrebbe dimezzato a 5 anni il periodo nel quale viene spalmato il credito d'imposta (attualmente è di 10 anni).
Rimane tuttavia ancora da sciogliere il nodo delle risorse a disposizione per la copertura di queste misure.
- IL CODICE APPALTI
Contratti pubblici: Primo rapporto quadrimestrale 2016
L’Autorità nazionale anticorruzione ha pubblicato il 5 ottobre il primo rapporto quadrimestrale 2016 relativo alle procedure di affidamento perfezionate di importo superiore o uguale a € 40.000.
Il rapporto è suddiviso in 4 sezioni di cui una generale contenente le statistiche aggregate dei contratti pubblici e tre sezioni di dettaglio - in cui viene effettuata un’analisi comparata con il quadrimestre dell’anno precedente - relative alle diverse tipologie di contratto (lavori, servizi e forniture).
Qui è disponibile il rapporto completo.
Linee guida definitive “Offerta economicamente più vantaggiosa”
L’ANAC ha pubblicato la delibera n. 1005 del 21 settembre 2016 - Linee Guida n. 2, di attuazione del D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, recanti “Offerta economicamente più vantaggiosa”.
Si tratta delle seconde linee guida attuative del nuovo codice appalti adottate in via definitiva.
Testo e relazione illustrativa sono disponibili qui.
Tar Toscana: il nuovo «rito appalti» valido solo per i contratti banditi dopo il 19 aprile. Orientamento diverso dal Tar Calabria sull’applicabilità del nuovo rito
Il «rito appalti» introdotto dal nuovo codice si applica solo a procedure e contratti relativi a bandi pubblicati dopo l'entrata in vigore del Dlgs 50/2016, operativo dal 19 aprile. Sulla base di questo principio - contenuto nella sentenza n.1415 dello scorso 3 ottobre - il Tar Toscana boccia la richiesta di un'impresa che contestava la decisione di una stazione appaltante di ammettere alla gara una ditta concorrente.
L'impresa che ha attivato il ricorso ha fatto leva sulle nuove disposizioni previste dall'articolo 204 del codice secondo cui il provvedimento di esclusione o ammissione di un'impresa va impugnato entro 30 giorni dalla pubblicazione dell'elenco degli ammessi sul sito della stazione appaltante. Di qui la scelta di contestare da subito l'ammissione dell'impresa concorrente, per non incorrere nel rischio di non poter più agire trascorso il termine dei 30 giorni.
Va ricordato però che questa è una novità assoluta introdotta dal Dlgs 50. Fino al cambio di rotta deciso dal nuovo codice nessuna impresa poteva contestare davanti al Tar la scelta della stazione appaltante di ammettere un concorrente. In quanto, ricordano anche i giudici toscani, «secondo il pacifico orientamento della giurisprudenza il concorrente, mentre ha interesse a dolersi della propria esclusione dalla gara ovvero di clausole impeditive della partecipazione, non è titolare di un'analoga posizione nel caso intenda contestare l'ammissione di altro partecipante dal momento che tale atto, di natura endoprocedimentale, non possiede un'autonoma lesività (T.A.R. Sicilia, Palermo, sez. III 4 gennaio 2016 n. 10; Cons. Stato, sez. VI, 11 marzo 2015 n. 1261; T.A.R. Toscana, sez. I, 27 ottobre 2011, n. 1596)».
Dunque per il Tar Toscana va innanzitutto chiarito se il nuovo rito può essere immediatamente applicato anche alle procedure in corso oppure vada riservato solo agli appalti banditi dopo l'entrata in vigore del nuovo codice.
Per il collegio toscano la soluzione si trova all'articolo 216 del codice che stabilisce le norme di entrata in vigore del decreto. In quell'articolo si precisa che «si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore nonchè, in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o di avvisi, alle procedure e ai contratti in relazione ai quali, alla data di entrata in vigore del presente codice, non siano ancora stati inviati gli inviti a presentare le offerte».
Una formulazione che secondo Il tar non lascia spazio a dubbi, anche di fronte alla scelta diversa operata in estate dal Tar di Reggio Calabria - sentenza n. 829/2016 - secondo cui, al contrario, il nuovo rito appalti introdotto dal codice « trova immediata applicazione anche ai giudizi pendenti, trattandosi di disposizione processuale, a nulla rilevando che la gara sia stata indetta nella vigenza del d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, circostanza questa ininfluente ai fini della immediata applicabilità del regime processuale».
«Il Collegio - si legge nella sentenza del Tar Toscana - non ignora la recente pronuncia di altro T.A.R, ma ritiene tali conclusioni non persuasive».
Osseratorio Oice-Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura
I primi nove mesi dell'anno, secondo i dati dell'Osseratorio Oice-Informatel, hanno registrato un incremento del 46,9% del valore sullo stesso periodo del 2015, mentre a settembre tutto il mercato cresce del 93,4% per il numero e del 116,5% per l'importo.
Anche le gare di sola progettazione sono in forte rialzo, +23,3% per le gare e +31,3% per il valore dopo il terzo trimestre dell'anno. Prendendo in considerazione i quattro mesi estivi (da giugno a settembre), i bandi di sola progettazione crescono del 38,2% e del 51,6%.
A settembre le gare per servizi di ingegneria e architettura sono state 553 (di cui 35 sopra soglia), per un importo complessivo di 47,7 milioni (31,9 sopra soglia). Rispetto a settembre 2015 il numero aumenta del 93,4% (+75% sopra soglia e +94,7% sotto soglia) mentre il valore ha un balzo del 116,5% (+166,4% sopra soglia e +56,7% sotto soglia).
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 263 unità dei primi nove mesi del 2015, alle 363 dello stesso periodo di quest'anno, con una crescita del 38%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita dell'8,4%. L'incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto 2,4%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 31,1%, Germania 21,0%, Polonia 7,5%, Gran Bretagna 5,7%.
Scuole, assegnati alle Regioni i 10 milioni di euro di mutui Bei
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 7 ottobre il DM 5 agosto 2016 che ripartisce tra le Regioni i circa 10 milioni di euro aggiuntivi stanziati dalla legge 107/2015 (La Buona scuola) per i mutui agevolati stipulati con la BEI (Banca Europea per gli Investimenti).
I circa 10 milioni di euro supplementari di rata mutuo a carico dello Stato, daranno la possibilità alle Regioni di finanziare ulteriori 350 interventi di edilizia scolastica tra quelli inseriti nella Programmazione triennale.
La Regione che si aggiudica la quota maggiore di finanziamenti è la Lombardia con circa 1 milione e 500 mila euro; a seguire la Campania, con più di 910 mila euro, e il Veneto con più di 860 mila euro.
Il Decreto Mutui, lo ricordiamo, ha messo sul piatto 905 milioni di euro per interventi di edilizia scolastica. Le risorse messe a disposizione copriranno gli oneri di ammortamento a carico dello Stato per finanziare interventi di manutenzione straordinaria nelle scuole.
Tutto è iniziato con il decreto “L’istruzione riparte” (DL 104/2013), che ha stanziato 40 milioni di euro annui per la copertura di mutui trentennali per interventi straordinari su scuole pubbliche, palestre scolastiche, residenze per studenti universitari e immobili dell'Alta formazione artistica. La misura è stata in seguito arricchita con “La Buona Scuola” (Legge 107/2015), che ha portato le risorse a 50 milioni di euro annui.
L’Agenzia del Demanio lancia ‘OpenDemanio Cantieri’
L’Agenzia del Demanio mette online OpenDemanio-Cantieri, il sito che localizza gli interventi edilizi programmati sul patrimonio immobiliare dello Stato gestito dalla stessa Agenzia.
Si tratta della nuova sezione della piattaforma digitale OpenDemanio dove sono attualmente inseriti 138 cantieri al di sopra dei 100.000 euro. Il valore complessivo dei fondi stanziati per tutti gli interventi è pari a 321,5 milioni di euro.
Sul nuovo sito è possibile consultare le schede dei singoli cantieri per conoscere nel dettaglio se si tratta di lavori di manutenzione e restauro oppure di razionalizzazione degli spazi e riqualificazione, la fase di avanzamento, la data prevista per il collaudo e il finanziamento disponibile.
Il sistema consente, inoltre, di individuare gli interventi attraverso una ricerca libera per area geografica, oppure, attivando il filtro “110 città”, per confini comunali dei capoluoghi di provincia. La ricerca può altrimenti seguire il criterio della fase dell’intervento - avvio, progettazione, gara, esecuzione, fine lavori, chiusi nel 2016 - o della tipologia di lavori previsti.
Dopo i Cantieri, la piattaforma OpenDemanio, che già consente di conoscere più da vicino i beni statali, si arricchirà entro la fine dell’anno di nuove funzionalità per dare a tutti un’informazione aggiornata, trasparente e sempre più puntuale sui progetti di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato.
La finalità dell’intero progetto è di mettere a disposizione dei cittadini e del territorio informazioni utili e complete sulle operazioni di rigenerazione del patrimonio immobiliare in gestione all’Agenzia del Demanio, in modo da rappresentare le opportunità offerte dalle iniziative in corso e stimolare così altri progetti di crescita, occupazione e sviluppo locale e nazionale.
PROFESSIONISTI
Circolare del CNI sulla responsabilità solidale del professionista
Circolare del Consiglio nazionale degli ingegneri n. 804 di oggi 10 ottobre 2016, avente ad oggetto le problematiche relative alla responsabilità solidale del professionista.
In particolare, la circolare è incentrata sul tema della clausola per la copertura assicurativa di maggior termine per la notifica delle richieste di risarcimento.
Professionisti, 19 bandi per finanziare l'attività: guida regione per regione
Diciannove opportunità di finanziamento per i professionisti e le Pmi nell'ultimo mese. È questo il risultato dell'analisi svolta a settembre da Geoweb, la società controllata dal Consiglio nazionale dei geometri. Scandagliando incentivi e agevolazioni di Regioni, enti locali e amministrazioni pubbliche di varia natura, è possibile comporre un puzzle parecchio variegato.
Si parte dalla Regione Veneto. Qui è disponibile il progetto Valore, che finanzia interventi per il passaggio generazionale e la valorizzazione del capitala aziendale. La Camera di commercio di Potenza, scendendo a Sud, prevede il riconoscimento di contributi a fondo perduto per le Pmi e le partite Iva, finalizzati all'acquisizione di beni e servizi funzionali a promuovere «una crescita economica innovativa e sostenibile».
In Emilia Romagna ci sono finanziamenti più settoriali: riguardano la diversificazione delle attività agricole con impianti per la produzione di energia da fonti alternative e i servizi innovativi delle piccole e medie imprese. Mentre la Sicilia sostiene finanziariamente «gli acquisti di servizi qualificati da parte delle Pmi residenti nel proprio territorio». In Molise è stato istituito, poi, un Fondo unico anticrisi per garanzie dirette e controgaranzie su finanziamenti alle Pmi.
Ancora, ci sono gli strumenti dedicati ai servizi ad alto contenuto tecnologico della provincia autonoma di Bolzano: promuovono iniziative a supporto di questo tipo di offerta. La Camera di commercio di Venezia, invece, lancia un bando per l'alternanza scuola-lavoro: promuove le attività di avvicinamento delle imprese ai percorsi scolastici.
I progetti integrati territoriali della Regione Toscana prevedono di realizzare interventi coordinati finalizzati al miglioramento ambientale ed alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici. Mentre la Sardegna si sta muovendo per promuovere i partenariati misti: consistono nel favorire le aggregazioni di imprese che incrementano la propensione all'export, promuovendo l'ingresso e il consolidamento sui mercati internazionali delle produzioni di eccellenza regionale.
La rassegna ricorda anche il Fondo Kyoto per l'efficienza energetica delle scuole e il super bonus dedicato all'occupazione dal Governo, per trasformare i tirocini in assunzioni a tempo indeterminato. Mentre il Fondo Futuro della Regione Lazio concede finanziamenti a tasso agevolato per sostenere imprese esistenti, nuovi progetti e nuove esperienze imprenditoriali. Ancora, la Regione Liguria lancia un piano per la rigenerazione urbana che punta a favorire l'efficientamento energetico ed integrare le diverse forme e strumenti di finanziamento.
Infine, la società dei geometri ricorda anche le opportunità aperte di recente dalla Commissione europea. Riguardano, nello specifico, le sovvenzioni nel settore dell'infrastruttura energetica transeuropea: serviranno a finanziare progetti di interesse comune riguardanti le infrastrutture energetiche, che siano in grado di apportare benefici sociali significativi ed assicurare la collaborazione tra gli Stati membri. Il monitoraggio completo, comunque, è disponibile sul sito «Geometri in rete».
FISCO
Agenzia Entrate: criteri per determinare credito d'imposta a favore degli enti di previdenza obbligatoria
La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate del 13 ottobre fornisce indicazioni circa i criteri per la determinazione del credito d'imposta previsto dall'articolo 1 commi 91, 92 e 93 dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di Stabilità 2015) a favore degli enti di previdenza obbligatoria e delle forme di previdenza complementare.
In particolare viene indicato il momento di versamento delle somme impegnate come momento rilevante per usufruire del credito in questione, viene delineato un modello cronologico per masse per individuare i rimborsi di investimenti in taluni tipi di OICR in relazione ai quali è necessario un reinvestimento per continuare a fruire del credito, e vengono date indicazioni per individuare, ai fini della normativa in questione, il momento in cui le start up terminano la fase di avvio.
Osservatorio sulle partite Iva
Aumentano del 9,2%, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, le nuove partite Iva aperte ad agosto 2016. È il primo dato rilevabile nella consueta sintesi pubblicata sul sito del dipartimento delle Finanze con le informazioni suddivise per natura giuridica, settore, territorio e dati demografici. In particolare, ne sono state avviate 18.097, circa la metà di quelle aperte a luglio (37.512) ma, si sa, il mese di agosto è quello prescelto per la pausa estiva della maggior parte delle attività e, pertanto, la rilevazione acquista valore solo se confrontata con analoghi periodi dell’anno.
Dal punto di vista della natura giuridica, le maggiori aperture si registrano dalle persone fisiche, con un 75,1% del totale. Alle società di persone va il 4,3% e a quelle di capitali il 19,6%, un risultato, quest’ultimo, veramente significativo, che supera il dato di agosto 2015 di un +23,4 per cento. Rispetto a tale mese, comunque, gli aumenti sono diffusi indistintamente per tutte le forme giuridiche (+12,2% per le società di persone, +6% per le persone fisiche).
Sul fronte territoriale, la parte più consistente di nuove partite Iva è rilevata al Nord (42%). Al Centro si conta il 21,7%, mentre al Sud e nelle Isole è riunito il 36,1 per cento. Confrontando i dati con quelli dello stesso mese dell’anno precedente, risaltano le performance di Sardegna (+41,6%), la Calabria (+21,8%) e la Valle d’Aosta (+15,6%). Agli estremi opposti, invece, l’Abruzzo e la provincia autonoma di Trento, con una diminuzione di avviamenti compresa tra il 5 e il 6 per cento.
L’osservazione per settore produttivo assegna la palma d’oro, come regolarmente avviene, al comparto del commercio, che apre il 22,2% del totale delle nuove partite Iva. A ruota seguono l’agricoltura (14,5%) e le attività professionali (11,1%). Tra i settori elencati, il miglior risultato arriva senza dubbi dall’agricoltura, che piazza un +50% sullo stesso mese dell’anno scorso. Si destreggiano bene anche la sanità (+25,5%) e le attività immobiliari (+18,9%). In controtendenza, la prestazione del settore servizi alle imprese (-8,9%), del commercio che, pur essendo il comparto con più aperture, fa segnare un calo del 4,5% e dell’istruzione (-1,3%).
“Demograficamente” discorrendo, rimane costante la preponderanza della quota maschile (61,3%). In ogni caso, il 47,8% delle aperture è appannaggio dei giovani fino a 35 anni e il 32,9% dei cittadini tra i 36 e i 50 anni. Ma, a guardar bene, in confronto ad agosto 2015, tutte le fasce d’età registrano aumenti e, tra i più intraprendenti, troviamo niente di meno che gli over 65.
Infine, la sintesi rileva che, dei nuovi soggetti Iva, il 20,3% risulta nato all’estero e il 33% (più di 6mila contribuenti) ha aderito al regime agevolato forfettario, mettendo a segno un +11,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
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