Sintesi di monitoraggio legislativo 3 - 17 marzo 2017
Con la "lettera aperta" pubblicata sul Corriere della Sera di sabato 18 marzo, la Fondazione Inarcassa chiede chiarimenti al Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, circa l'inspiegabile modifica al Decreto Sismabonus che mette nuovamente in discussione le competenze professionali degli architetti e ingegneri.
Qui il testo della lettera .
Dopo una settimana dall'esplosione del caso legato alle competenze dei professionisti che avrebbero effettuato le diagnosi sismiche, il ministero delle Infrastrutture ha pubblicato un decreto correttivo.
Il DM n. 65 del 2017 ritocca il testo che, lo scorso 28 febbraio, aveva regolato per la prima volta la materia della classificazione sismica degli edifici, lanciando sul mercato il nuovo sismabonus. Saltano, così, i riferimenti ad architetti e ingegneri: le diagnosi saranno possibili per tutti i professionisti incaricati, secondo le rispettive competenze professionali.
Nella correzione appena formalizzata, il decreto interviene sull’articolo 3, dove si taglia il riferimento a ingegneri e architetti, ma si stabilisce che l'efficacia degli interventi potrà essere asseverata «dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzione dei lavori delle strutture e collaudo statico secondo le rispettive competenze professionali, iscritti ai relativi ordini e collegi professionali di appartenenza». È in questo riferimento che sta la chiave di volta della correzione: ogni professionista potrà intervenire, in base alle sue competenze. Se ci saranno contestazioni, sarà materia da Tar ma certamente non da decreto ministeriale.
NOTA POLITICA
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge volto a sopprimere l’istituto del lavoro accessorio (c.d. voucher) e a modificare la disciplina sulla responsabilità solidale in materia di appalti. In relazione al lavoro accessorio, si prevede un regime transitorio per consentire l’utilizzo, fino al 31 dicembre 2017, dei buoni per prestazioni di lavoro accessorio già richiesti alla data di entrata in vigore del decreto legge.
Con riferimento alla disciplina in materia di appalti di opere e servizi, il provvedimento mira a ripristinare integralmente la responsabilità solidale del committente con l’appaltatore nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per garantire una miglior tutela in favore dei lavoratori impiegati.
Rimane ferma, al momento, la posizione della CGIL che ha promosso i due referendum su cancellazione dei voucher e reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, da votarsi il prossimo 28 maggio, fino a che il decreto del governo non sarà convertito in legge.
LAVORI PUBBLICI
Il correttivo appalti approda in Parlamento
Lo schema di decreto legislativo correttivo del nuovo codice dei contratti pubblici è approda in Parlamento. Martedì 14 marzo è inizia l’esame del provvedimento alla Camera e al Senato che dovranno esprimere il parere sul testo.
Il servizio studi di Montecitorio e di Palazzo Madama ha messo a disposizione dei parlamentari impegnati nell’esame del testo un dossier con tutte le osservazioni critiche formulate (disponibile qui).
Tra le novità principali, le disposizioni in materia di appalto integrato, qualificazione, rating d’impresa e subappalto.
Progettazione
Il riferimento al decreto parametri per la definizione delle gare di progettazione diventa obbligatorio. Sul punto si ricorda la presa di posizione di ANAC con le linee guida relative ai servizi di ingegneria e di architettura.
Inoltre, i progetti che le stazioni appaltanti manderanno in gara dovranno essere firmati da un professionista iscritto all’Albo professionale. Non basterà più la semplice abilitazione professionale, come invece prevede il Codice Appalti (D.lgs. 50/2016). Si tratta di un’inversione di tendenza che dà ascolto alle proteste del mondo delle professioni dopo l’approvazione del Codice Appalti. I tecnici lamentavano una disparità di trattamento tra liberi professionisti e dipendenti pubblici, che avrebbe avuto ripercussioni negative sulla qualità della progettazione. Il decreto correttivo obbligherà quindi i professionisti interni alle pa a sostenere i costi per l’iscrizione agli Ordini professionali di riferimento.
Infine, il Correttivo mette nero su bianco l’obbligo, per le stazioni Appaltanti, di pagare sempre i professionisti, anche se poi non ricevono i finanziamenti per l'opera progettata. Nei contratti non si potrà più inserire nessuna clausola che subordina il pagamento del progettista all'ottenimento delle risorse richieste dall'ente.
Nei contratti per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura la Stazione Appaltante non potrà prevedere forme di sponsorizzazione o di rimborso come corrispettivo. Fanno eccezione i contratti relativi ai beni culturali.
Appalto integrato
Viene ammorbidito il divieto assoluto codificato nel dlgs 50/2016: la separazione tra fase di progettazione e fase esecutiva diventa meno netta. Le gare sul progetto definitivo potranno essere fatte anche negli appalti ad alto contenuto tecnologico, per i beni culturali, per le manutenzioni e per gli interventi urgenti. Inoltre, il provvedimento reca una sanatoria che consentirà, entro 18 mesi, di mandare a gara tutti i progetti definitivi approvati entri il 19 aprile 2016.
Subappalto
Il tetto del 30% non si calcolerà più sull’intero ammontare del contratto ma solo sui lavori prevalenti.
Qualificazione
Viene ripristinato il periodo di dieci anni - antecedente al contratto stipulato con la SOA - di attività documentabili per il conseguimento della qualificazione.
Direttori tecnici
Viene ripristinata la deroga per i direttori tecnici privi di un titolo di studio idoneo ma che hanno maturato l’esperienza necessaria a svolgere il proprio compito. I soggetti che alla data di entrata in vigore del Codice svolgevano la funzione di direttore tecnico presso un esecutore di contratti pubblici con un’esperienza almeno di cinque anni possono continuare a svolgere tali funzioni.
Rating di impresa
Non sarà più obbligatorio, come previsto nel testo del nuovo codice, bensì facoltativo e verrà premiato con punteggi aggiuntivi in sede di offerta.
Il Ministro Delrio in audizione alla Camera e al Senato sul decreto correttivo
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, è intervenuto martedì 14 marzo, dinanzi alle Commissioni lavori pubblici di Camera e Senato relativamente all'incardinamento del correttivo del nuovo Codice degli appalti.
Nel suo intervento il Ministro ha sottolineato che il correttivo non intende in alcun modo intaccare i pilastri del nuovo codice degli appalti, come invece supposto da qualcuno.
Linee guida Anac sul Rup, chiarimenti dal Mit sul regime transitorio
L’On.Mannino ha presentato un’interrogazione a risposta immediata (M5s) in aula Camera riguardo al regime transitorio per il responsabile del procedimento negli appalti e nelle concessioni.
In particolare l’interrogante ha chiesto al Governo se non ritiene necessario prevedere l’introduzione di un regime transitorio che disciplini eventuali criticità nella fase di passaggio dalla vecchia alla nuova disciplina.
La normativa in materia, infatti, è stata modificata dalle linee guida dell’Anac n. 3 recanti “Nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento per l’affidamento di appalti e concessioni”, in virtù delle quali sono state superate le disposizioni contenute nel vecchio regolamento appalti (dpr 207/2010).
La risposta del Governo è stata fornita dal Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Umberto Del Basso De Caro, il quale - facendo riferimento al comunicato del Presidente Anac del 14 dicembre 2016 - ha ricordato che la nuova disciplina riferita ai requisiti di professionalità del RUP si applica sia alle procedure per le quali i bandi o gli avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente all’entrata in vigore delle Linee guida medesime, sia alle procedure e ai contratti in relazione ai quali, alla data di entrata in vigore delle Linee guida, non siano ancora stati inviati gli inviti a presentare le offerte. Ciò vale nei casi in cui la nomina del RUP sia intervenuta contestualmente all’atto di avvio della procedura di gara.
Per i casi, invece, in cui la nomina del RUP sia intervenuta in atti antecedenti l’indizione della procedura, deve ritenersi applicabile il principio del tempus regit actum. Ne consegue che per tali nomine valgono i requisiti previsti dal quadro normativo vigente al momento in cui le stesse sono state effettuate (articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2010).
Testo dell'interrogazione e della risposta
Infrastrutture strategiche - Nota di sintesi sullo stato di attuazione del programma aggiornata al 31 dicembre 2016
Pubblicata la nota di sintesi sullo stato di attuazione del programma aggiornata al 31 dicembre 2016
Dal 2004 il Servizio Studi della Camera svolge, per la Commissione ambiente, un'attività di monitoraggio sull'attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche comprese nella "legge obiettivo" (legge 443/2001) attraverso la pubblicazione di rapporti annuali. Dal 2010 l'attività di monitoraggio è svolta in collaborazione con l'Autorità nazionale anticorruzione.
I rapporti sono, altresì, predisposti dal Servizio Studi in collaborazione con l'istituto di ricerca CRESME (Centro ricerche economiche sociologiche di mercato nell'edilizia).
Nel corso del 2017 si prevede la pubblicazione di report riguardanti l'attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche e i contratti pubblici a seguito dell'entrata in vigore del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, che ha, tra l'altro, abrogato la "legge obiettivo". Il primo report contiene l'aggiornamento sullo stato di attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche, con dati al 31 dicembre 2016. I dati relativi alle singole opere sono consultabili attraverso il sistema SILOS (Sistema informativo legge opere strategiche).
- Lo stato di attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche al 31 dicembre 2016. Nota di sintesi
- SILOS (Sistema informativo legge opere strategiche)
- Rapporti sull'attuazione del Programma delle infrastrutture strategiche – Camera dei Deputati
- Pubblicazioni Anac
Referendum su responsabilità solidale in materia di appalti
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il dpr 15 marzo 2017 recante l'indizione del referendum popolare per l'abrogazione delle disposizioni limitative della responsabilita' solidale in materia di appalti.
Protezione Civile: indicazioni per l’accesso in zona rossa
Il coordinatore della Dicomac ha trasmesso il 2 marzo ai direttori delle strutture di protezione civile delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria un documento che fornisce indicazioni di carattere generale per l’accesso in zona rossa.
L’obiettivo della procedura, elaborata d’intesa con il Corpo nazionale dei Vigili de fuoco, è agevolare gli interventi di messa in sicurezza di edifici con opere provvisionali e l’attività di rimozione macerie, oltre che continuare ad assicurare il corretto ingresso da parte di cittadini e soggetti istituzionali in zona rossa, area individuata con ordinanza del Sindaco.
Il documento fornisce i criteri e le fasi da seguire per chiedere l’accesso a una zona rossa, a partire da chi è il soggetto interessato: cittadini, rappresentanti istituzionali e imprese. Ricorda, inoltre, che è compito di ciascun Comune predisporre la specifica modulistica per la richiesta di accesso.
Agenzia per la Coesione Territoriale: I tempi delle opere pubbliche
Quanto incide il costo nella realizzazione di un’opera pubblica? Il peso dei tempi morti (c.d. tempi di attraversamento) è rilevante? Quanto tempo impiega un ente pubblico, mediamente, per pagare tutti i lavori?
La nuova sezione “I Tempi delle Opere Pubbliche”, basata su analisi statistiche ed econometriche, nasce come strumento di supporto utile ad approfondire e rendere maggiormente fruibili le indagini sul tema, in continuità con i Rapporti sui tempi di attuazione delle opere pubbliche.
Le analisi presentate consentono di studiare i fenomeni sopra descritti secondo quattro diversi aspetti:
- tempi di realizzazione delle opere
La sezione offre all’utente varie funzionalità aggiuntive, fra le quali la possibilità di applicare filtri alle visualizzazioni correnti, la disponibilità dei dataset - rilasciati con licenza CC BY-SA 4.0 e in formato CSV compresso, la conversione della visualizzazione richiesta in formato PNG scaricabile, la sezione delle FAQ.
“Casa Italia” diventerà un dipartimento di Palazzo Chigi
L’unità di missione Casa Italia sarà trasformata in un dipartimento della Presidenza del Consiglio, per dare continuità ad un’operazione che il Governo considera fondamentale.
Lo ha annunciato il premier Paolo Gentiloni nel corso della presentazione della 25ma edizione delle Giornate di Primavera del Fondo ambiente italiano (FAI), ieri a Palazzo Chigi, aggiungendo che il Governo rilancerà il progetto Casa Italia tra qualche settimana, nell’ambito del Salone del Mobile a Milano.
Il Governo è impegnato in “una sfida di lungo periodo di cura e manutenzione del nostro paese, un lavoro di lunga lena” - ha detto Gentiloni. Per Casa Italia, nata sotto il Governo Renzi e “affidata a Renzo Piano”, “abbiamo messo soldi in bilancio che dureranno nei decenni”.
Ricordiamo che la struttura di missione ‘Casa Italia’ è nata all’indomani degli eventi sismici del 2016 per rafforzare il sistema di prevenzione del Paese, integrando le diverse misure avviate per la salvaguardia del patrimonio edilizio e infrastrutturale e per il contrasto al rischio idrogeologico, con un’adeguata attenzione alla qualità della vita.
PROFESSIONISTI
Il via libera della Camera al jobs act degli autonomi
Deducibilità delle spese per l’aggiornamento professionale, maternità più tutelata e maggiore possibilità di accesso al mercato dei contratti pubblici. La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge per la tutela del lavoro autonomo (Jobs Act Autonomi). Nessun riferimento, invece, all’equo compenso per i professionisti (qui la presa di posizione dell'Arch. Tomasi, Presidente Fondazione Inarcassa).
Il testo, approvato a Montecitorio, deve tornare al Senato per l’approvazione definitiva.
Durante l’esame è stato eliminato il riferimento al fascicolo di fabbricato e alla partecipazione dei professionisti alla mappatura delle condizioni di sicurezza degli edifici.
Di seguito le misure di maggior rilievo:
Spese per l’aggiornamento professionale
Saranno totalmente deducibili le spese per l'aggiornamento professionale, come corsi obbligatori, master e spese d’ iscrizione a convegni e congressi, fino a 10mila euro l’anno. La completa deducibilità spetterà anche per le spese di per orientamento e ricerca di nuove opportunità fino a 5mila euro.
Le spese per l’esecuzione di un incarico, sostenute dal committente, ma anticipate dal professionista e poi inserite in fattura, saranno escluse dai compensi e quindi non concorreranno alla formazione del reddito.
Termini di pagamento e condizioni contrattuali
Per frenare il fenomeno delle clausole vessatorie e abusive a danno del professionista, sarà vietata la rescissione senza preavviso e unilaterale dei contratti senza un adeguato risarcimento. Saranno inoltre considerati illeciti il patto che riservi al solo committente la facoltà di modificare le condizioni del contratto e il patto che disponga termini di pagamento superiori ai 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura.
Partecipazione ai contratti pubblici
Le Pubbliche Amministrazioni dovranno predisporre bandi di gara esplicitamente aperti anche ai lavoratori autonomi oltre che alle imprese. Per facilitare l’accesso alle informazioni, saranno attivati sportelli dedicati nei centri per l’impiego. Per quanto riguarda l’accesso ai fondi europei, i lavoratori autonomi saranno definitivamente equiparati alle piccole e medie imprese.
Maternità e malattia, più tutele per gli autonomi
Si potrà percepire l’indennità di maternità pur continuando a lavorare. Oggi questa possibilità è aperta solo ad alcune professioni ordinistiche, mentre per gli altri scatta l’astensione obbligatoria. In caso di malattia prolungata, si potrà sospendere il versamento dei contributi per due anni. Le somme non pagate dovranno poi essere rimborsate in rate mensili.
La Comunicazione della Commissione europea sui servizi professionali
Mercoledì 15 marzo è stata trasmessa in Senato la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni relativa alle raccomandazioni di riforma per la regolamentazione dei servizi professionali (COM (2016) 820 definitivo) (Atto comunitario n. 306).
Il provvedimento è stato assegnato, ai fini dell’espressione del parere, alla Commissione giustizia, affari esteri, industria e politiche dell’Unione europea.
Qui il testo. Si segnalano, in particolare, i paragrafi II.1 (architetti) e il paragrafo II.2 (ingegneri).
CSLLPP: presto le nuove Norme tecniche per le costruzioni
Il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Massimo Sessa, intervenendo al Made Expo ha annunciato che “entro l'estate pensiamo di mandare in pubblicazione sia le nuove Norme tecniche per le costruzioni che la circolare esplicativa”. Una volta che il testo rientrerà da Bruxelles, andrà direttamente in Gazzetta ufficiale e sarà accompagnato subito dalla circolare esplicativa. Sessa ha ricordato che l’invio a Bruxelles c'è stato a febbraio, da quel momento servono 90 giorni di tempo. Quindi, la risposta dovrebbe arrivare per il mese di maggio. “Subito dopo saremo pronti per la pubblicazione, che arriverà insieme alla circolare. In questo modo i professionisti non avranno i problemi che ci sono stati con la vecchia versione, quando tra i due testi ci fu una sfasatura di diversi mesi. Noi vogliamo evitare qualsiasi disallineamento e dare al mercato un pacchetto completo da utilizzare subito”. “Se la Commissione chiede qualche modifica la faremo, allineando in tempo reale la circolare ai cambiamenti” ha precisato.
INPS: cumulo dei periodi assicurativi
Con la Circolare n. 60 del 16-03-2017 l’INPS fornisce chiarimenti sul cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti a seguito delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2017.
FISCO
Guida ristrutturazioni edilizie
L’Agenzia delle entrate ha pubblicato una nuova guida sulle agevolazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Il vademecum illustra regole e modalità da seguire per poter accedere al bonus per le ristrutturazioni edilizie, in ossequio alle novità sul tema contenute nella Legge di bilancio 2017. Trovano spazio nella guida anche le indicazioni fornite dall'Agenzia nei documenti di prassi sugli adempimenti necessari per richiedere l'agevolazione.
Tra le principali novità segnalate: la proroga per tutto l'anno 2017 del bonus mobili e del bonus ristrutturazioni edilizie, nuove istruzioni e tempi piu' ampi per effettuare gli interventi di adozione di misure antisismiche. Bonus mobili e ristrutturazioni prorogati per tutto il 2017. La Legge di bilancio 2017 ha prorogato fino al 31 dicembre 2017 la maggiore detrazione Irpef del 50 per cento per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, con un tetto massimo di spesa di 96 mila euro per unità immobiliare. E' prorogato fino al 31 dicembre 2017 anche il bonus per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile ristrutturato. La detrazione del 50 per cento spetta sulle spese sostenute, dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2017, per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonchè A per i forni, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica. Tuttavia, per gli acquisti che si effettueranno nel 2017 potrà essere richiesta solo se è stato effettuato un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1 gennaio 2016.
Tra i contenuti della guida, anche la nuova detrazione d'imposta del 50 per cento, introdotta per il periodo compreso tra il primo gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021, legata alle spese sostenute per l'adozione di misure antisismiche su edifici che ricadono nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1, 2 e 3), con un importo complessivo pari a 96 mila euro per unità immobiliare per ciascun anno. La detrazione fiscale sale al 70 per cento della spesa sostenuta (75 per cento per gli edifici condominiali) se, dalla realizzazione degli interventi concernenti l'adozione di misure antisismiche, deriva una riduzione del rischio sismico che determina il passaggio a una classe di rischio inferiore e aumenta all'80 per cento (85 per cento per gli edifici condominiali) se dall'intervento deriva il passaggio a due classi di rischio inferiori. Tra le spese detraibili per la realizzazione degli interventi antisismici rientrano anche quelle effettuate per la classificazione e la verifica sismica degli immobili.
La nuova guida riporta, tra le novità, anche le indicazioni fornite dall'Agenzia in alcuni documenti di prassi emanati recentemente. Tra queste, ricordiamo quella sui beneficiari della detrazione, tra i quali rientrano a pieno titolo anche il convivente more uxorio, non proprietario dell'immobile oggetto degli interventi nè titolare di un contratto di comodato (risoluzione n. 64/E del 28 luglio 2016).
Un'altra indicazione è quella riguardante il pagamento con bonifico. Sono validi, ai fini della detrazione, anche i bonifici effettuati tramite conti aperti presso gli "Istituti di pagamento", cioè le imprese, diverse dalle banche, autorizzate dalla Banca d'Italia a prestare servizi di pagamento.
Attivo il portale Enea per i lavori 2017
Attivo il portale finanziaria 2017 dell'ENEA, il sito dedicato all’invio telematico della documentazione necessaria ad usufruire delle detrazioni fiscali del 65%, per gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente terminati nel 2017.
Tuttavia, per il momento, non è possibile inviare la documentazione relativa agli interventi realizzati su parti comuni di edifici condominiali che posseggano i requisiti per usufruire delle entità di detrazione del 70 e 75%".