Sintesi di monitoraggio legislativo 3 – 16 maggio 2014
Maggio 2014
NOTA POLITICA
L’attesa per l’esito delle elezioni europee del 24 e 25 maggio influenza l’agenda politica e l’iter delle riforme. Il dl Lavoro è stato convertito in legge, grazie al pragmatismo del Ministro del lavoro Poletti, che annuncia anche provvedimenti a tutela delle false partite IVA e degli esodati. Si spostano a dopo il voto le altre partite: riforma del senato e del sistema elettorale. Nel frattempo il governo ha aperto, dopo quella sulla riforma della pubblica amministrazione, un’altra consultazione pubblica: questa volta a riguardo del terzo settore.
Una forte affermazione elettorale del PD potrebbe conferire più vigore e legittimazione all’azione del governo, ma potrebbe anche condurre ad una accelerazione verso nuove elezioni. Per Renzi sarebbe l’occasione per avere una compagine parlamentare veramente fedele. Ma sarà l’assetto complessivo dei risultati a determinare davvero la politica dei prossimi mesi. Facilmente questo voto viene ridotto ad un aut-aut PD-Grillo, pro-contro l’euro. In realtà saranno anche i rispettivi risultati di NCD e Forza Italia a calibrare la rotta di Renzi: con quale delle due partiti dovrà accordarsi per le riforme? Il premier intanto non pronostica affatto la disfatta elettorale per Berlusconi, e ammonisce i suoi a riguardo – ricordando gli errori del passato.
Intanto si avvicina il semestre italiano di presidenza europea. Anche in questo caso la cautela prevale. In generale gli sforzi italiani in sede europea sono caratterizzati da un approccio più pragmatico e realista rispetto a quello del governo Letta e sono diretti ad ottenere maggior flessibilità sul deficit nelle raccomandazioni specifiche attese per giugno. Poi si aprirà, tra le altre, l’importante partita delle politiche europee riguardo l’immigrazione, emergenza umanitaria rispetto alla quale l’Italia chiederà un decisivo e sostanziale cambio di passo.
NEWS DALLE ISTITUZIONI
Nel periodo considerato, le attività Parlamentari di nostro interesse si concentrano in materia di “rilancio occupazione e semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese” (ddl 20 Marzo 2014, n.34) “competitività e giustizia sociale” (ddl 24 Aprile 2014, n.66) e “misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015” (ddl 28 Marzo 2014, n.47).
Nello specifico si riporta:
Approvazione del decreto-legge 20 marzo 2014, n. 34, recante disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese. Il testo approvato alla Camera, modificato dal Senato, è stato approvato in terza lettura alla Camera. Si attende ora pubblicazione in G.U.
Nel dettagio il ddl 20 marzo 2014, n.34 detta una nuova disciplina in tema di contrattatti a termine, contratti di apprendistato:
-
In materia di contratti a termine si disciplina la riduzione delle proroghe da 8 a 5 in un arco temporale di 36 mesi. E’ previsto inoltre un limite massimo si rapporti di lavoro a termine pari al 20% dell’organico stabile.
-
In materia di contratti di apprendistato si disciplina l’obbligatorietà della formazione pubblica nell’apprendistato professionale (eliminata dal decreto), fissando al 20% la percentuale minima di conversione dei rapporti di apprendistato. Viene inoltre circoscritta l’applicazione della suddetta norma alle sole imprese con più di 50 dipendenti.
Proseguimento in Senato, nelle Commissioni riunite Bilancio e Finanze, della discussione generale sulla conversione in legge del DL 66/2014, in materia di competitività e giustizia sociale, recante disposizioni relative la razionalizzazione della spesa pubblica, il limite del trattamento economico del personale pubblico, riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati e disposizioni in materia di IRAP.
Approvazione A.S 1413 recante misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015. A seguito degli emendamenti presentati in sede di conversione del ddl 28 Marzo 2014, l’A.S 1413 prevede le seguenti novità:
-
L’applicazione, da parte dei comuni, delle disposizioni di cui al citato comma 3 dell’articolo 11 della legge n. 431 del 1998, costituisce titolo di preferenza nell’assegnazione di contributi pubblici per qualsiasi tipo di edilizia economica e popolare, al fine di contrastare l’emergenza abitativa;
-
Introduzione di una nuova disciplina relativa alle modalità di erogazione dei contributi in favore di inquilini morosi incolpevoli al fine di prevedere che tali contributi siano erogati dai Comuni in forme tali da assicurare la sanatoria della morosità;
-
Introduzione di una clausola di salvaguardia, fino al 31 dicembre 2015, degli effetti prodottisi e dei rapporti giuridici sorti sulla base dei contratti di locazione già registrati presso l’Agenzia delle entrate nei casi di mancata registrazione del contratto entro i termini di legge, di indicazione di un affitto inferiore a quello effettivo e di registrazione di un contratto di comodato fittizio;
-
Disciplinata la possibilità di usufruire della detrazione per le spese sostenute per l’acquisto di mobili anche ove dette spese superino quelle sostenute per i connessi lavori di ristrutturazione;
-
Applicazione dell’aliquota ridotta al 10% della cedolare secca ai contratti di locazione stipulati nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni (la norma precisa “precedenti l’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”), lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
-
Disciplinato l’assoggettamento ex lege, dal 2015,al regime IMU previsto per l’abitazione principale, l’unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani pensionati iscritti all’Anagrafe degli Italiani residenti all’Estero (AIRE), a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, purché non locata o data in comodato d’uso;
-
Riduzione del numero delle categorie cosiddette “superspecialistiche” (comma 1) e delle categorie a qualificazione obbligatoria (comma 2), riproducendo di fatto nella sostanza le norme del decreto ministeriale 24 aprile 2014, che hanno individuato le categorie di lavorazioni che richiedono l’esecuzione da parte di operatori economici in possesso di specifica qualificazione e che pertanto vengono “legificate”.
NEWS DAI MEDIA
RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA BONUS 55%-65% E AFFITTO CASA 2014: NOVITA’ DI QUESTA SETTIMANA
Nuove regole casa e ripartizioni spese tra inquilini e proprietari: cosa cambia da quest’anno e norme da seguire. la commissione Bilancio ha bloccato l’emendamento al decreto legge casa sugli sgravi per gli affitti. Ma ha approvato diversi emendamenti, come novità su affitti in nero, l’abbattimento al 4 per mille dell’Imu sugli affitti coperti da detrazioni Tasi, l’estensione della cedolare secca al 10% anche ai Comuni colpiti da calamità naturali. In discussione anche la misura che prevede la possibilità di detrarre le spese per acquisto di mobili anche al di sopra delle spese sostenute per le ristrutturazioni. (Businessonline.it)
#EDILIZIA. ANCE CHIEDE ALL’EUROPA MENO AUSTERITY PIU’ INVESTIMENTI
Meno austerity, più investimenti e pagamenti puntuali, sono questi i temi principali di un’agenda di dieci punti presentata dall’Ance, Associazione nazionale costruttori edili, per far ripartire l’economia del continente con il potenziamento delle esportazioni e una spinta al mercato interno attraverso le costruzioni. Se infatti, spiega l’associazione, le esportazioni hanno retto alla crisi, +9,3% nell’area euro e +0,7% in Italia tra il 2008 e il 2012, le costruzioni si sono bloccate, -22% nell’area euro e -26,1% in Italia nello stesso periodo. Al primo posto per l’associazione degli imprenditori edili c’è la necessità di una nuova governance economica europea che inverta le politiche di austerity che “tra il 2009 e il 2013 hanno portato a un crollo degli investimenti fissi lordi tra il 2,1% e il 2,8% del Pil in Europa e tra il 2,5% e l’1,8% in Italia”. per fare questo serve una golden rule per gli investimenti, la modifica del patto di stabilità interno e del limite del 3% del rapporto deficit/pil. Gli investimenti europei dovrebbero concentrarsi sulla mobilità, l’istruzione e le comunicazioni. Altro punto fondamentale è una politica monetaria della Bce che sia compatibile con la ripresa del credito che tra il 2007 e il 2012 è sceso del 60% per le famiglie, -76 mld di euro, e del 66/ per le imprese, -80 mld di euro. Un tema fondamentale per gli imprenditori edili è poi quello dei pagamenti alle imprese da parte della P.a., con più di 10 miliardi di euro ancora da pagare. (Edilio.it)
RIFORMA PA: FRENO AI RICORSI AL TAR. MODULI UNICI PER L’EDILIZIA PRIVATA
L’obiettivo di fondo della riforma – ha spiegato Renzi – non è risparmiare, ma fare funzionare meglio la pubblica amministrazione. Tra le novità annunciate – di interesse per il nostro sito – anche una riforma del processo amministrativo che disincentivi ancora di più le “liti temerarie”, aumentando le relative sanzioni in caso di rigetto per manifesta infondatezza e introducendo regole più selettive per la concessione della sospensiva. (Ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com)
BAROMETRO ARCHITETTONICO EUROPEO. MIGLIORA LA FIDUCIA DEGLI ARCHITETTI ITALIANI
L’andamento dei permessi edilizi nel 2013 è rimasto negativo per Italia, Spagna, Francia e Paesi Bassi. In accordo con le attese ancora negative tra gli architetti, in questi paesi il settore edilizio è ancora previsto in declino per il 2014. Tuttavia alcuni sviluppi positivi sono stati riscontrati in Spagna, Italia e Paesi Bassi. Il Regno Unito ha visto il più elevato numero di architetti con libri ordini in crescita mai registrato nel 4° trimestre 2013, ma l’euforia è stata leggermente temperata nell’ultimo trimestre. Il settore delle costruzioni di Germania e Belgio presenterà la stessa crescita avutasi nel 2013. Queste sono alcune delle conclusioni del Rapporto sul 1° trimestre 2014 del Barometro architettonico europeo, una ricerca condotta con cadenza trimestrale tra 1.600 architetti in otto paesi europei. (Casaeclima.com)
GUERRA TRA ARCHITETTI E INGEGNERI SULLA DIREZIONE LAVORI DI EDIFICI VINCOLATI
La notizia è che il Consiglio nazionale degli ingegneri ha deciso di opporsi a tale pronunciamento fornendo ausilio agli Ordini che volessero ricorrere al Tar per sostenere il diritto degli ingegneri a svolgere incarichi di direzione lavori per edifici vincolati come beni culturali. Il sostegno avverrebbe mediante assistenza tecnica e collaborazione con gli Ordini, nel senso che il Cni si affiancherebbe all’Ordine “ad adiuvandum” nel ricorso al Tar. Obiettivo del ricorso sarebbe chiedere l’applicazione della sentenza della Corte di Giustizia Ue del 21 febbraio 2013. Tuttavia osserviamo che tale sentenza è stata già valutata nella sentenza del Consiglio di Stato, che ha ritenuto non esistente la presunta discriminazione ai danni degli ingegneri nell’applicazione della direttiva Ue, considerando che gli ingegneri civili-edili italiani possono accedere al titolo di architetto superando l’esame di abilitazione per la professione di architetto, esame al quale hanno diritto di accesso conseguendo la laurea magistrale in architettura e ingegneria edile.
Anche il Consiglio nazionale architetti ppc, con circolare 1303 del 13 maggio, è sceso in campo invitando tutti gli Ordini degli architetti a verificare se gli Ordini degli Ingegneri avanzino ricorsi al Tar nel merito. In tale caso il Cnappc garantisce agli Ordini degli Architetti un analogo supporto giuridico, affiancandosi all’Ordine “ad adiuvandum” nel giudizio. (Ingegneri.info)
SAVONA, TORNA LA RASSEGNA “IL CINEMA RACCONTA GLI ARCHITETTI”
Torna l’appuntamento con “Il cinema racconta gli architetti”, la rassegna cinematografica promossa dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Savona. L’edizione 2014 della rassegna raccoglie produzioni di diversa provenienza: tre approcci differenti dell’essere architetto in un rimando continuo tra professione, design e tematiche sociali.
Due serate saranno dedicate a una parte di Living Architectures, il progetto di Ila Bêka e Louise Lemoine che raccoglie il punto di vista di chi realmente vive, utilizza e gestisce gli spazi, con un’analisi di tre edifici simbolo della carriera di Renzo Piano e un viaggio nella periferia di Roma con Richard Meier. La seconda serata sarà invece dedicata al documentario sulla vita umana e professionale di Charles Eames e Ray Kaiser, conosciuti come due tra i più importanti designer americani, creatori di pezzi che sono entrati nella storia, come la celebre Eames Lounge Chair. (Ivg.it)
EXPO: FREYRIE (ARCHITETTI) A RENZI, PRONTI A DARE UNA MANO
“Gli architetti italiani raccolgono ben volentieri l’appello lanciato stamane dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al tessuto produttivo del Paese e sono pronti a fare ‘quello sforzo in più’ che il premier chiede, per la realizzazione di Expo Milano 2015. Siamo i primi a volere che Expo sia pronto e che l’immagine dell’Italia nel mondo sia degna dei tanti cittadini e professionisti che ogni giorno sostengono con il loro lavoro questo Paese”. Così Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori. (Arezzoweb.it)
ROMA. TORNA OPENHOUSE: È IL WEEKEND DELL’ARCHITETTURA
L’Edizione 2014 dell’iniziativa “porte aperte” che offre al pubblico la visione di oltre 200 edifici abitualmente poco accessibili dal centro alla periferia. Tra le novità un “design tour” in bici fino al Maxxi. (Repubblica.it)
GARE DI INGEGNERIA: +13,6% IN NUMERO, -0,6% IN VALORE
Ad aprile, le gare per servizi di ingegneria e architettura sono state 310 (di cui 34 sopra soglia), per un importo 47,1 milioni di euro (36,7 sopra soglia, 10,4 sotto soglia). Rispetto allo stesso mese del 2013, il numero delle gare cresce del 13,6%, mentre il loro valore scende dello 0,6% (-7,1% sopra soglia e +32% sotto soglia). Sono, questi, gli ultimi dati dell’aggiornamento al 30 aprile dell’osservatorio Oice-Informatel.Nel primo quadrimestre dell’anno sono state bandite 1.234 gare che, rispetto al primo trimestre 2013, scendono del 3,5% (-8,2% sopra soglia e -3,1% sotto soglia), ma raggiungono un valore complessivo di 169,4 milioni di euro, con un aumento del 41,4% (+69,8% sopra soglia e -4,9% sotto soglia). Dai dati dell’osservatorio emerge che sono sempre troppo alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino ad aprile dall’Oice, il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2012 è del 35,9%, la stessa percentuale a cui si attestano i ribassi relativi alle gare indette nel 2013.Nel mercato europeo dei servizi di ingegneria e architettura, per gare pubblicate nella Gazzetta comunitaria, il numero delle gare italiane è passato dalle 98 del primo quadrimestre 2013 alle 90 del 2014: -8,2%. Nell’insieme dei Paesi dell’Unione europea il numero dei bandi per servizi di ingegneria e architettura mostra nello stesso periodo un calo minore: -5,1%. Rispetto al totale delle gare pubblicate dai Paesi europei il numero di quelle italiane rimane comunque molto modesto, solo l’1,9%. Si tratta di un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 36,3%, Germania 18,2%, Polonia 7,8%, Svezia 6,2%, Gran Bretagna 4,7%.L’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme – appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione -, torna in campo positivo: il valore messo in gara nei primi quattro mesi del 2014 cresce infatti del 5,7% rispetto allo stesso periodo del 2013, anche se il numero si riduce del 25,6%. Gli appalti integrati, considerati da soli, hanno un andamento molto più positivo: crescono sia in valore, +46,4%, sia in numero, +15,2%. (Ingegneri.info)
INGEGNERI DEL MEDITERRANEO: FORMAZIONE E ORDINAMENTO A CONFRONTO
La maggior parte dei Paesi mediterranei ha un grande potenziale di sviluppo della domanda di infrastrutture nel campo dell’impiantistica, dell’energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni con una grande richiesta di competenze ingegneristiche di alto livello. Inoltre, esistono tutte le condizioni di base per armonizzare i diversi modelli di regolazione della professione, dando così avvio alla creazione di un’area di “libero scambio” per i circa 4 milioni di ingegneri che operano nei 21 paesi che si affacciano sul Mediterraneo. (Ingegneri.info)
INGEGNERI NEL CONSIGLIO DIRETTIVO ELETTIVO DI UNI
A pochi giorni dalla firma del protocollo di intesa con UNI che ha portato il CNI a essere uno dei tre grandi soci di UNI, nell’assemblea dell’Ente di Normazione di ieri 29 aprile, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha ottenuto un importante riconoscimento con l’elezione del proprio vice Presidente Vicario Fabio Bonfà all’interno del Consiglio Direttivo. Zambrano: “Si tratta di un risultato importante, che conferma il nostro impegno per lo sviluppo dell’Ente e la modernizzazione del Paese”. Nell’apertura dell’Assemblea ha preso la parola l’ing. Armando Zambrano, in rappresentanza del CNI, che ha evidenziato come “gli ingegneri credano fortemente nell’esigenza che questo paese si modernizzi, e che questa modernizzazione sia purtroppo rallentata dalla presenza di troppi soggetti regolatori”. E per favorire quindi questo processo di semplificazione e modernizzazione “vogliamo che UNI sia il punto di riferimento, per accelerare le decisioni, per la realizzazione di norme intelligenti e utili, norme fatte anche da chi le deve utilizzare”.
Durante l’Assemblea si è votato anche per l’elezione di una parte del Consiglio Direttivo dell’ENTE, che prevedeva anche le candidature di rappresentanti delle professioni. Il Consiglio Direttivo dell’UNI è costituito da due parti, una di diritto composta da 24 persone scelte all’interno delle istituzioni e dei principali soci dell’Ente (tra cui un rappresentante del CNI), l’altra elettiva composta da otto persone, tra cui in genere viene scelto anche il Presidente.
A testimonianza dell’importanza di questo organo direttivo e dell’interesse dei diversi soci (professionali, industriali, …) a farne parte l’elezione ha visto la proposta per la prima volta di due liste di candidati e una accesa discussione alla fine della quale è prevalsa la scelta di proporre una lista unitaria nella quale erano compresi quattro rappresentanti della lista proposta dal CNI, con la presenza di componenti delle professioni e delle imprese, e quattro da Confindustria e Rete Imprese Italia. Ciò ha portato all’elezione pressoché all’unanimità di un Consiglio Direttivo di ampia rappresentanza. (Edilio.it)