Sintesi di monitoraggio legislativo 23 dicembre 2016 - 20 gennaio 2017
NOTA POLITICA
La Commissione Europea ha chiesto all’Italia di attuare una manovra correttiva sui conti pubblici di almeno 3,4 miliardi di euro o di essere pronta ad affrontare una procedura di infrazione per deficit eccessivo con conseguente rischio-commissariamento delle proprie politiche fiscali.
SINTESI DI MONITORAGGIO LEGISLATIVO E REGOLATORIO
LAVORI PUBBLICI
ANAC: pubblicato il 18 gennaio il secondo rapporto quadrimestrale 2016
Pubblicato il secondo rapporto quadrimestrale 2016 relativo alle procedure di affidamento perfezionate di importo superiore o uguale a € 40.000. Il rapporto quadrimestrale è suddiviso in 4 sezioni di cui una generale contenente le statistiche aggregate, dei contratti pubblici e tre sezioni di dettaglio - in cui viene effettuata un’analisi comparata con il quadrimestre dell’anno precedente - relative alle diverse tipologie di contratto (lavori, servizi e forniture).
Qui è disponibile il documento.
ANAC: pubblicate il 2 gennaio le proposte di Linee Guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house (art. 192 nuovo codice contratti pubblici)
Deliberate dal Consiglio dell’Autorità il 28 dicembre scorso le “le Linee Guida per l’iscrizione nell’Elenco delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori che operano mediante affidamenti diretti nei confronti di proprie società in house previsto dall’art. 192 del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50”.
Il Consiglio ha ritenuto di acquisire, prima dell’approvazione del documento definitivo, il parere del Consiglio di Stato, della Commissione VIII - Lavori pubblici, comunicazioni del Senato della Repubblica e della Commissione VIII - Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati.
Qui sono disponibili il testo del provvedimento e la relazione illustrativa.
ANAC: approvate le Linee Guida per l’attuazione dell’accesso civico generalizzato e degli obblighi di pubblicazione previsti dal dlgs. 97/2016
Il Consiglio dell’Anac ha approvato, nella seduta del 28 dicembre, le Linee guida per l’attuazione dell’accesso civico generalizzato, il cosiddetto Foia. Il documento ha ottenuto l’intesa del Garante della privacy, il parere favorevole della Conferenza unificata e ha recepito le osservazioni formulate dagli enti territoriali. Un apposito tavolo tecnico, che vedrà la partecipazione del Garante e delle rappresentanze degli enti locali, monitorerà l’applicazione delle Linee guida in modo da giungere a un aggiornamento entro i prossimi 12 mesi.
Nella medesima seduta il Consiglio ha approvato, inoltre, le prime Linee guida sull’attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto Trasparenza (dlgs. 97/2016). Tra le modifiche di maggior rilievo previste dalla normativa, l’introduzione di nuove sanzioni pecuniarie per i soggetti inadempienti, che d’ora in poi saranno irrogate direttamente dall’Anac, e l’unificazione fra il Piano triennale di prevenzione della corruzione e quello della trasparenza.
L’Autorità ha, infine, evidenziato alcune criticità che saranno oggetto di segnalazione al Governo e al Parlamento ai fini di una eventuale modifica.
Qui sono disponibili i testi di entrambi i provvedimenti.
Indagine conoscitiva sull’attuazione del nuovo codice appalti
E’ proseguita nelle Commissioni congiunte lavori pubblici di Camera e Senato l’indagine conoscitiva sull’attuazione del nuovo codice appalti.
Martedì 10 gennaio è stata approvata la proposta avanzata dal Presidente, On. Realacci, di prorogare il termine dell'indagine conoscitiva in oggetto al 30 giugno 2017.
Pubblicazione bandi di gara sulla piattaforma Anac
Il ministro Delrio ha firmato il decreto sulla Piattaforma bandi di gara dell’Anac previsto dall’art. 73, comma 4 del codice dei contratti pubblici.
Il decreto definisce gli indirizzi generali di pubblicazione di gare e bandi al fine di garantire la certezza della data di pubblicazione e di mantenere un elevato livello di trasparenza.
In particolare è prevista la pubblicazione degli avvisi e dei bandi sulla piattaforma Anac entro sei giorni dalla ricezione dei documenti da parte dell'Anac, riportando la data (di pubblicazione) dalla quale decorrono i termini di presentazione delle offerte.
Entro due giorni dalla pubblicazione sulla piattaforma Anac i bandi dovranno essere pubblicati anche sul sito internet della stazione appaltante e rimanerci almeno fino alla data di scadenza (lo stesso principio vale anche per la piattaforma).
I bandi dovranno essere inoltre pubblicati anche sulla piattaforma gestita dal Mit, anche per il tramite dei sistemi informatizzati regionali già esistenti.
A stabilire tempi e modalità di funzionamento della piattaforma sarà un atto dell'Autorità guidata da Raffaele Cantone. Il provvedimento, che dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dovrà graduare anche gli obblighi in base alle soglie di importo.
Con l'entrata in funzione della piattaforma Anac cadrà l'obbligo di pubblicare i bandi di gara in Gazzetta Ufficiale. L'obbligo resterà soltanto per gli avvisi di aggiudicazione relativi ai lavori. Fino a quel momento, però resta tutto più o meno come adesso. Nel dettaglio bandi e avvisi di importo superiore a cinquecentomila euro dovranno essere pubblicati nella serie speciale della Gazzetta Italiana. Sotto questa soglia invece basterà la pubblicazione nell'albo pretorio del comune sede dei lavori. Gli effetti giuridici decorrono dalle date di pubblicazione in gazzetta o nell'albo pretorio.
Al fine di garantire la massima trasparenza e diffusione dei bandi di gara, oltre che la partecipazione più ampia possibile delle imprese alle gare, il decreto conferma l'obbligo di pubblicazione di un estratto dei bandi sui quotidiani. Come ora, gli obblighi di pubblicazione cambiano in base all'importo dell'appalto.
Per lavori e concessioni di importo compreso tra 500 mila e 5,2 milioni (soglia Ue) è prevista la pubblicazione per estratto su almeno un quotidiano nazionale e almeno un quotidiano a maggiore diffusione locale (l'ambito di riferimento è il territorio della provincia) del luogo di esecuzione dei contratti. Per lavori, concessioni, servizi e forniture di importo superiore alle soglie Ue si passa ad almeno due quotidiani nazionali e due locali.
Anche gli avvisi di avvenuta aggiudicazione delle opere pubbliche seguono regole di pubblicazione graduate per importi. Per i lavori sopra la soglia Ue bisognerà dare l'informazione oltre che sulla piattaforma Anac anche sulla Gazzetta Italiana, dopo la pubblicazione in Gazzetta europea, e (dopo 12 giorni o 5 in caso di appalti urgenti) su almeno due quotidiani nazionali e due locali. Per i lavori tra 500mila e 5,22 milioni scatta l'obbligo di pubblicazione sulla piattaforma Anac e resta l'obbligo di pubblicazione sulla Guri, entro 30 giorni dalla data di aggiudicazione. Entro 5 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, l'avviso deve essere pubblicato anche su almeno un quotidiano nazionale e uno locale. Sotto i 500mila euro l'esito deve essere pubblicato solo sull'albo pretorio del comune interessato dai lavori, sempre entro 30 giorni dall'aggiudicazione.
Aggiornata la Guida di ITACA
Il Consiglio Direttivo di ITACA (Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale, associazione federale delle Regioni e delle Province autonome) ha approvato l’adeguamento al nuovo Codice Appalti (D.lgs. 50/2016) della “Guida alla redazione dei documenti per la Trasparenza e Tracciabilità (T&T) della fase esecutiva dei contratti pubblici di lavori servizi e forniture”, già adottata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 19 febbraio 2015.
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Edilizia, aggiornati i criteri ambientali minimi (CAM) per la P.A. al Nuovo Codice Appalti.
Un decreto del Ministero dell’ambiente inserisce i riferimenti agli ultimi decreti attuativi e al nuovo Conto Termico. Nuovi criteri ambientali anche per gli acquisti della pubblica amministrazione nei settori dei prodotti tessili e degli arredi per interni.
Arrivano nuovi criteri ambientali per gli acquisti della pubblica amministrazione in tre diversi settori: l’edilizia, i prodotti tessili e gli arredi per interni. Lo stabilisce un decreto a firma del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, attraverso un aggiornamento dei cosiddetti Criteri Ambientali Minimi (“CAM”), reso necessario dalle innovazioni tecniche e commerciali del mercato, ma soprattutto dal nuovo Codice degli appalti (decreto legislativo n. 50/2016).
“Vogliamo in questo modo – spiega il ministro Gian Luca Galletti – rendere il settore pubblico sempre più sostenibile ed efficiente sotto il profilo energetico, oltre che pienamente protagonista della sfida dell’economia circolare. I Criteri Ambientali minimi – prosegue il ministro - sono una parte essenziale del nuovo Codice degli Appalti, assicurando nei documenti progettuali e di gara un risparmio economico per le casse dello Stato ed insieme un costo ambientale ridotto.”
Per i CAM sull’Edilizia, cioè sull’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, la ristrutturazione, la manutenzione di edifici per la gestione dei cantieri della pubblica amministrazione, viene allineato il documento prodotto nel 2015 al nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs 50/2016) inserendo i riferimenti agli ultimi decreti attuativi e al nuovo Conto Termico.
Nasce l’Osservatorio Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria del CNAPPC
Il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha costituito l’ONSAI - l’Osservatorio Nazionale sui Servizi di Architettura e Ingegneria.
I principali obiettivi del nuovo organismo sono: verificare, anche su segnalazione degli iscritti, i bandi pubblicati dalle stazioni appaltanti per l’affidamento di Servizi di Architettura e Ingegneria sull’intero territorio nazionale; alimentare uno scambio di informazioni tra gli Ordini provinciali sulle criticità dei bandi pubblicati affinché venga attivato, dall’Ordine competente per territorio, un confronto con le stazioni appaltanti interessate, finalizzato al superamento delle stesse criticità; offrire agli iscritti un servizio utile a valutare preliminarmente l’opportunità di partecipare alle diverse procedure di affidamento.
L’Osservatorio intende, inoltre, fornire alle Stazioni Appaltanti un supporto rapido ed efficace per la stesura dei disciplinari di gara. A tale scopo, gli architetti metteranno a disposizione delle stazioni appaltanti appositi bandi tipo sugli affidamenti dei servizi di architettura e ingegneria e sui concorsi di idee e di progettazione, per le varie fasce individuate dal nuovo codice dei contratti.
L’Osservatorio sarà a regime entro il prossimo aprile, ma già a fine gennaio sarà on-line per un periodo di sperimentazione di due mesi.
Guida alle nuove disposizioni in materia di SCIA e di individuazione dei regimi amministrativi
Il Governo - Dipartimento per la Funzione pubblica - ha pubblicato sul portale “Italia Semplice” una Guida alla Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) dopo le novità introdotte dai Decreti “Scia 1” (D. lgs 126/2016) e “Scia 2” (Dlgs 222/2016). I due provvedimenti hanno modificato il panorama dei titoli abilitativi richiesti per i lavori. La Guida vuol essere uno strumento per orientare professionisti, imprese e Amministrazioni nelle nuove procedure e nella consultazione della tabella allegata al decreto "Scia 2" che riassume gli interventi realizzabili correlandoli al titolo abilitativo idoneo e all’iter da seguire.
E’ possibile scaricare la guida da qui.
Cassazione: le Regioni non possono derogare alle norme nazionali sull’antisismica
Con la sentenza 51683/2016, la Cassazione ha statuito che le Regioni non possono prevedere deroghe e semplificazioni per interventi antisismici considerati di lieve entità, pertanto tutti i lavori in zona sismica devono essere autorizzati dall’ufficio tecnico regionale e devono essere progettati e diretti da un ingegnere, un architetto, un geometra o un perito edile iscritto all'albo, nei limiti delle rispettive competenze, secondo quanto previsto dalla normativa statale: la ratio di tutela della pubblica incolumità cui risponde la legge nazionale risulterebbe invero frustrata laddove si consentisse alle Regioni l’adozione in via amministrativa di deroghe per particolari categorie di interventi.
PROFESSIONISTI
Jobs act autonomi: avviate le audizioni in Commissione Lavoro alla Camera
Alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa natalizia è iniziato un ciclo di audizioni in Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame del cd. jobs act degli autonomi.
Sono stati ascoltati le maggiori sigle sindacali (CGIL, CISL, UIL, UGL e CONFSAL); Confindustria; ACTA (Associazione consulenti del terziario avanzato); Alta Partecipazione; Confassociazioni; Confprofessioni; CUP (Comitato unitario permanente degli ordini e collegi professionali); CNA professioni; Confcommercio professioni; Rete delle professioni tecniche; Associazione bancaria italiana (ABI); Alleanza delle cooperative italiane (ACI) e Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (ANIA).
Il Relatore del provvedimento e Presidente della Commissione Lavoro, On. Cesare Damiano, in tema di equo compenso, si è detto favorevole al ritorno delle tariffe per le prestazioni svolte dai liberi professionisti. “So che e' stato il mio Governo a toglierle (con le leggi sulle liberalizzazioni dell'ex ministro Pier Luigi Bersani, ndr), ma penso che abbiamo sbagliato. Se noi vogliamo avere un arco di successo" nel mercato del lavoro che "va dal collaboratore coordinato e continuativo fino al libero professionista, dobbiamo pensare all'equo compenso per chi svolge lavori di bassa qualifica e saltuari". E per i liberi professionisti, ha concluso Damiano, "come qualcuno ha ricordato" fra i rappresentanti delle categorie auditi (Comitato unitario delle professioni e della Rete delle professioni tecniche), pensare - se non alle tariffe - ai "parametri" fissati dal ministero della Giustizia.
Ricostruzione post sisma: massimo 30 incarichi per ogni professionista
Nelle attività di ricostruzione post sisma ciascun professionista potrà avere massimo 30 incarichi, in modo da evitare concentrazioni nelle mani di pochi tecnici.
A stabilirlo l’Ordinanza 12/2017 che definisce i criteri per l’iscrizione nell’Elenco speciale dei professionisti e contiene anche il Protocollo d’intesa tra il Commissario Straordinario e la Rete Nazionale delle Professioni Tecniche sui requisiti minimi dei professionisti e lo Schema di contratto tipo per lo svolgimento di prestazioni d’opera intellettuale in favore di committenti privati per la ricostruzione post-sisma 2016.
Possono presentare domanda d’iscrizione nell’Elenco speciale, previsto dall’articolo 34 del DL 189/2016, solo i professionisti iscritti all'albo professionale, in regola con gli obblighi formativi, non soggetti a sanzioni disciplinari e in regola con la contribuzione obbligatoria.
Inoltre i professionisti dovranno possedere requisiti di affidabilità e di professionalità, adeguati e proporzionati alla natura ed alla tipologia dell’attività che si intende svolgere, comprovati mediante apposito curriculum vitae e idonea polizza assicurativa.
Al fine di evitare la concentrazione degli incarichi relativi agli interventi per la ricostruzione privata nelle mani di pochi progettisti, si è stabilito un tetto massimo di 30 incarichi professionali e un limite d’importo dei lavori di 25 milioni di euro.
Sono però previste delle eccezioni: i limiti massimi previsti possono essere aumentati, dal 25% al 35%, in particolari casi (come nel caso di professionisti associati con giovani professionisti).
In più, con apposito provvedimento del Commissario straordinario, motivato da esigenze organizzative professionali, può essere autorizzata l’assunzione di incarichi oltre i limiti previsti in presenza di comprovati requisiti di affidabilità e di professionalità, adeguati e proporzionati anche dal punto di vista organizzativo.
Ogni professionista dovrà obbligatoriamente sottoscrivere con il committente beneficiario dei contributi un contratto (schema di contratto tipo) e rispettare i limiti massimi previsti agli incarichi, pena l’esclusione dall’elenco.
Il Protocollo d’intesa stabilisce un limite massimo per il contributo ammissibile relativo alle prestazioni professionali e alle spese tecniche per ciascuna delle attività effettuate dai professionisti.
È previsto un contributo aggiuntivo per prestazioni specialistiche, come la relazione geologica, le pratiche di accatastamento, le relazioni ambientali, rilievo storico-critico ecc.
Il testo dell’ordinanza è disponibile qui.
Mise: società tra professionisti unica struttura societaria per gli iscritti agli ordini
Con il parere 415099, reso lo scorso 23 dicembre il Ministero dello Sviluppo economico ha chiarito che i professionisti appartenenti ad Ordini o Albi professionali, per poter svolgere in forma societaria la professione devono fare ricorso alla Società tra professionisti (Stp); tale struttura costituisce, infatti, l’unico contesto nel cui ambito è possibile l’esercizio di attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico secondo i modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del Codice civile” in quanto è l’unica in grado di fornire puntuali parametri volti ad equilibrare e contemperare i contrastanti interessi coinvolti (l’interesse all’efficienza e allo sviluppo della concorrenza e quello a tutelare l’affidamento del cliente).
Il parere ricorda, inoltre, l’obbligo per le Stp di una “prevalenza” (maggioranza di due terzi) dei soci-professionisti nella gestione societaria e di una polizza assicurativa per la copertura dei rischi derivanti dalla responsabilità civile per i danni causati ai clienti dai singoli soci professionisti nell’esercizio dell’attività professionale.
Qui è disponibile il testo del parere.
FISCO
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione aggiornata a gennaio 2017 della Guida alle agevolazioni per il Bonus Mobili ed elettrodomestici.
E’ possibile scaricare la guida qui.