NOTA POLITICA
Il Governo Renzi esce nettamente rafforzato dalla vittoria elettorale del 25 maggio, che consente una accelerazione sia sul fronte interno che su quello europeo.É lo stesso Premier ad affermare l’intenzione di voler mettere subito in discussione con la Germania le attuali politiche di rigore, escludendo ad esempio dal patto di stabilità le spese per scuola e ricerca. Così come l’Italia intende giocare un ruolo principale nella scelta del presidente del Parlamento europeo, del presidente del Consiglio europeo, del Presidente della Commissione europea e della sua squadra, e del rappresentante della politica estera. Magari con l’ambizione di vedere un italiano in uno di questi ruoli chiave.
Il 26-27 giugno il Consiglio europeo designa il presidente della Commissione; il 2 luglio è fissata la prima riunione del PE a Strasburgo. All’appuntamento del 1° luglio con la Presidenza del Semestre europeo, Renzi intende arrivare anche con alcuni risultati sul fronte delle riforme. Tutto si gioca al Senato, dove sono in discussione i provvedimenti più importanti: dalla Riforma della Costituzione, per la quale il Governo vorrebbe dovrebbe arrivare ad un primo sì dell’Aula entro il 10 giugno, alla riforma della legge elettorale, su cui va confermato l’accordo con Forza Italia. E ancora al Senato un altro tassello fondamentale è costituito dal c.d. Jobs Act che contiene diverse norme per la semplificazione degli adempimenti in materia di lavoro, il riordino delle forme contrattuali, con la sperimentazione di un rapporto a tutele crescenti, il sostegno alla maternità e alla conciliazione vita-lavoro. Anche qui l’obiettivo è di arrivare ad un primo vaglio da parte del Senato prima della pausa di agosto.
Il 13 giugno Renzi ha anche promesso il varo da parte del Consiglio dei Ministri della riforma della PA.
Sempre nel Consiglio europeo del 26 giugno saranno discusse Le raccomandazioni per l’Italia comunicate il 2 giugno dalla Commissione europea. Per l’Italia emerge una chiara conferma ed un supporto al programma di riforma avviato dal Governo e un invito a proseguire speditamente. La Commissione invita l’Italia a monitorare il disavanzo strutturale e il rispetto della regola del debito in quanto, secondo le stime della Commissione, “potrebbe essere necessario un aggiustamento aggiuntivo”. Ma non si parla apertamente di manovra correttiva. D’altra parte, con un suo comunicato, il MEF parla di “stime che non considerano le minori spese pianificate ma non ancora specificate nel dettaglio e a maggiori introiti, come quelli attesi dalle privatizzazioni, ribadendo l’impegno del Governo “a perseguire un consolidamento fiscale orientato alla crescita e a rafforzare ulteriormente la sostenibilità del debito”.
NEWS DALLE ISTITUZIONI
Mercato del lavoro: la nuova legge
É in vigore dal 20 maggio 2014 la legge n. 78 del 2014 (di conversione del decreto-legge n. 34 del 2014) per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese. Le misure riguardano il contratto di lavoro a termine, l’apprendistato, i servizi per il lavoro, il DURC e sono parte integrante del c.d. Jobs Act (disegno di legge ora in esame al Senato –S1428). Inserita anche la previsione, in via sperimentale del contratto a tempo indeterminato a protezione crescente.
contratti a termine – è possibile stipulare contratti a tempo determinato per una durata di 3 anni, comprensivi di un massimo di 5 proroghe, anche in somministrazione, senza l’indicazione della causale per la stipulazione (c.d. acausalità).
Il superamento del limite del 20% rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato comporta una sanzione amministrativa. Per i datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti è comunque sempre possibile stipulare un contratto a tempo determinato.
Per i datori che alla data di entrata in vigore del decreto-legge occupino lavoratori a termine oltre tale soglia, l’obbligo di adeguamento al tetto legale del 20% scatta a decorrere dal 2015, sempre che la contrattazione collettiva (anche aziendale) non fissi un limite percentuale o un termine più favorevoli.
Infine, varie disposizioni sono volte ad ampliare e rafforzare il diritto di precedenza delle donne in congedo di maternità per le assunzioni da parte del datore di lavoro, nei 12 mesi successivi, in relazione alle medesime mansioni oggetto del contratto a termine.
Apprendistato – il contratto di apprendistato deve contenere, in forma sintetica, il piano formativo individuale, definito anche sulla base di moduli e formulari stabiliti dalla contrattazione collettiva o dagli enti bilaterali. Vengono ridotti gli obblighi di stabilizzazione degli apprendisti; il datore di lavoro ha l’obbligo di integrare la formazione aziendale con l’offerta formativa pubblica, che dovrà essere gestita dalle Regioni. La retribuzione dell’apprendista, fatta salva l’autonomia della contrattazione collettiva, deve tener conto delle ore di formazione almeno in misura del 35% del relativo monte ore complessivo, in considerazione della componente formativa del contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale.
La Regione comunica al datore di lavoro, entro quarantacinque giorni dalla comunicazione dell’instaurazione del rapporto, le modalità di svolgimento dell’offerta formativa pubblica.
Per quanto attiene alla retribuzione dell’apprendista si prevede che si debba tener conto delle ore di formazione almeno in misura del 35% del relativo monte ore complessivo (art. 2).
DURC - Il Durc viene “smaterializzato” attraverso una semplificazione dell’attuale sistema di adempimenti richiesti alle imprese per la sua acquisizione. La verifica della regolarità contributiva nei confronti dell’INPS, dell’INAIL (e, per le imprese operanti nel settore dell’edilizia, delle Casse edili), avviene, da parte di chiunque vi abbia interesse, compresa lamedesima impresa, in tempo reale e con modalità esclusivamente telematiche, attraverso un’interrogazione negli archivi dei citati enti che ha una validità di 120 giorni a decorrere dalla data di acquisizione. La puntuale definizione della nuova disciplina della materia è rimessa a un decreto interministeriale, da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto-legge (art. 4)
contratti di solidarietà – tra l’altro viene fissata al 35 % la riduzione della contribuzione previdenziale per i datori di lavoro che stipulano contratti di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro superiore al 20% (art. 5).
Testo coordinato del decreto-legge 20 marzo 2014, n. 34 (GU n. 66 del 20 marzo 2014), coordinato con la legge di conversione 16 maggio 2014, n. 78 (GU n. 114 del 19.5.2014), recante: “Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese.”
Piano casa
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 121 del 27.5.2014) sono in vigore dal 28 maggio le norme della legge 23 maggio 2014, n. 80, di conversione del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, recante misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015, il c.d. Piano Casa.
Cedolare secca- Per il quadriennio 2014-2017 si applica un’aliquota ridotta al 10% (in luogo del 15%) per la cosiddetta “cedolare secca” per i contratti a canone concordato stipulati nei maggiori comuni italiani (e nei comuni confinanti), negli altri capoluoghi di provincia o nei comuni ad alta tensione abitativa, nonché nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni precedenti l’entrata in vigore della legge di conversione del decreto, lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi (art. 9). Il regime della cedolare secca è, inoltre, esteso anche alle abitazioni locate a cooperative edilizie per la locazione o a enti senza scopo di lucro, purché sublocate a studenti universitari e date a disposizione dei comuni con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione o assegnazione.
Bonus per l’acquisto di mobili – Prevista una detrazione fiscale per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici entro il tetto di spesa di 10.000 euro, per un importo svincolato da quello della spesa per la ristrutturazione (art. 7).
Edilizia residenziale pubblica – si accelera il processo di definizione delle nuove regole di alienazione delle «case popolari» (vale a dire degli immobili di proprietà degli IACP o degli enti, comunque denominati che li hanno sostituiti), nonché degli immobili di proprietà dei comuni e degli enti pubblici anche territoriali. Per la concessione di contributi per l’acquisto di tali alloggi è istituito un apposito Fondo (art. 3).
L’articolo 4 prevede l’emanazione di criteri per la formulazione di un Programma di recupero e di razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, finanziato, nel limite di 500 milioni di euro, con le risorse provenienti da finanziamenti revocati che erano stati in precedenza destinati alle infrastrutture strategiche. Il programma è stato esteso, oltre che agli immobili di proprietà degli IACP, anche agli immobili di proprietà dei comuni e degli enti di edilizia residenziale pubblica aventi le stesse finalità degli IACP. Ulteriori 67,9 milioni di euro sono destinati al recupero di alloggi da assegnare agli inquilini appartenenti alle categorie meno abbienti che beneficiano della sospensione degli sfratti.
Alloggi sociali – i redditi derivanti dalla locazione di alloggi sociali, di nuova costruzione o per i quali sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria o di recupero, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini delle imposte sui redditi né alla formazione del valore della produzione netta ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive, nella misura del 40 per cento. Tale previsione è valida fino all’eventuale riscatto dell’unità immobiliare da parte del conduttore e, comunque, per un periodo non superiore a dieci anni (art. 6).
Previste agevolazioni fiscali per il triennio 2014-2016 in favore dei conduttori di alloggi sociali adibiti ad abitazione principale, che beneficiano di una detrazione pari a 900 euro (per redditi non superiori a euro 15.493,71) e a 450 euro (per redditi non superiori a euro 30.987,41) (art. 7).
Le convenzioni che disciplinano le locazioni di alloggio sociale possono prevedere che, trascorsi almeno 7 anni dalla stipula del contratto di locazione, l’inquilino abbia la facoltà di riscattare l’unità immobiliare (art. 8)
L’articolo 10 contiene una serie di misure volte all’aumento dell’offerta di alloggi sociali in locazione, senza consumo di nuovo suolo rispetto agli strumenti urbanistici vigenti, elencando gli interventi urbanistico-edilizi ammessi. Si introduce, inoltre, una nuova definizione di alloggio sociale.
Viene consentita, anche in deroga a quanto previsto dalle relative norme di finanziamento, la cessione o il conferimento ai fondi immobiliari di immobili (ultimati o in corso d’opera) residenziali realizzati da soggetti pubblici e privati con il concorso di un contributo pubblico, e destinati a concorrere all’aumento dell’offerta di alloggi social (art. 10, comma 10-bis).
Per la realizzazione di alloggi sociali, sono utilizzabili di aree o diritti edificatori che dovevano servire per la costruzione di alloggi, nell’ambito del Programma di edilizia residenziale pubblica destinato ai dipendenti statali impegnati nella lotta alla criminalità organizzata, ma per i quali non si è avuta una copertura finanziaria (art. 10, comma 10-ter).
Contratti pubblici – in materia di qualificazione delle imprese che hanno affidato lavorazioni in subappalto, si inserisce un’articolata disciplina volta a colmare il vuoto normativo conseguente all’annullamento di alcune norme del regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici (D.P.R. 207/2010) da parte del D.P.R. 30 ottobre 2013 (art. 12, comma 1-7), nelle more dell’emanazione di una disciplina regolamentare sostitutiva. Le disposizioni, in sintesi, provvedono a ridurre il numero delle categorie cosiddette «superspecialistiche» e delle categorie a qualificazione obbligatoria, riproducendo di fatto nella sostanza le norme del decreto ministeriale 24 aprile 2014, che hanno individuato le categorie di lavorazioni che richiedono l’esecuzione da parte di operatori economici in possesso di specifica qualificazione e che pertanto assurgono a norme di rango primario. Ulteriori norme recate dall’articolo 12 attengono all’applicabilità delle nuove disposizioni, all’abrogazione di alcune norme del Regolamento su cui incidono le disposizioni medesime, alla salvaguardia dei rapporti giuridici, dei bandi e degli avvisi pubblicati nei mesi passati.
I commi da 8 a 10, recano disposizioni in materia di raggruppamenti temporanei di imprese (RTI) volte, per un verso, a sopprimere il principio di corrispondenza tra quote di partecipazione e quote di esecuzione dei lavori affidati a un raggruppamento (ex c. 13 art. 37 Codice appalti) e, per l’altro, a ridefinire la disciplina dei requisiti minimi di qualificazione che devono essere posseduti dagli operatori economici riuniti in raggruppamento temporaneo o in un consorzio estendendola al settore dei servizi e delle forniture (modificando l’articolo 92 del Regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici). Ulteriori modifiche di carattere generale consentono di stabilire le quote di partecipazione al raggruppamento o consorzio entro i limiti permessi dai requisiti di qualificazione e di far eseguire i lavori da parte dei concorrenti riuniti secondo le quote indicate in sede di offerta.
Il comma 11 proroga di due anni la norma transitoria, di cui al comma 19 dell’articolo 357 del Regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici, in base alla quale è consentito comprovare i requisiti di partecipazione alle gare richiesti alle società operanti nell’attività di verifica dei progetti anche con attività di progettazione, direzione dei lavori o collaudo (art. 12).
Si escludono, dal novero degli interventi di nuova costruzione, i manufatti leggeri, anche prefabbricati, e strutture di qualsiasi genere (quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni) che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee purché siano installati, con temporaneo ancoraggio al suolo, all’interno di strutture ricettive all’aperto, in conformità alla normativa regionale di settore, per la sosta ed il soggiorno di turisti (art. 10-ter).
Testo coordinato del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47 (GU n. 73 del 28.3.2014) con la legge di conversione 23 maggio 2014, n. 80, recante: “Misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per Expo 2015.”.
Tutela patrimonio culturale e rilancio turismo
Dal 1° giugno 2014 è in vigore ildecreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, recante disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo. La novità principale è il cosiddetto Art bonus che consente di beneficiare di un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016 per le erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici o per la realizzazione di nuove strutture o il restauro e il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri pubblici. Per i soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui, il credito d’imposta è utilizzabile anche in compensazione e non rileva ai fini delle imposte sui redditi e sull’Irap.
Inoltre si prevedono interventi in materia di trasparenza sulle donazioni (obbligo di comunicare, anche sui siti web, l’ammontare ricevuto e il suo utilizzo), nonché interventi di Crowdfunding e Fundraising con riferimento all’organizzazione in capo al Mibact (a costo zero) di nuove apposite strutture per incentivare donazioni.
Bankitalia: Assemblea Ordinaria
Il 30 maggio scorso si è tenuta l’Assemblea Ordinaria dei Partecipanti al capitale della Banca d’Italia, 120° esercizio, nel corso della quale il Governatore Ignazio Visco ha dato lettura delle Considerazioni finali: “Nell’area dell’euro dall’autunno scorso la politica monetaria fronteggia uno scenario di inflazione assai bassa, non coerente con l’obiettivo di stabilità dei prezzi, in un contesto di crescita dell’economia ancora modesta e diseguale; si sono intensificati i lavori per il varo, il prossimo novembre, del Meccanismo di vigilanza unico ed è proseguito il cammino per il completamento dell’Unione bancaria; sono stati compiuti progressi rilevanti per la piena operatività dell’area unica dei pagamenti (….)”
Considerazioni finali del Governatore
Relazione Annuale sul 2013
Relazione sulla gestione e sulle attività della Banca d’Italia sul 2013
Accolto il ricorso del Consiglio Nazionale Ingegneri contro gli affidamenti professionali diretti alle Università
Camera – Servizio studi: Lotta evasione fiscale e tax compliance
Tra le iniziative intraprese dal Governo e dal Parlamento al fine di favorire l’adempimento spontaneo dell’obbligazione tributaria (cd. “tax compliance”) e per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, si segnalano l’ampliamento delle possibilità di rateazione dei debiti tributari, disposto dall’articolo 52 del D.L. n. 69 del 2013, le norme contenute nella legge di stabilità 2014 per definire con modalità agevolate le somme iscritte a ruolo, nonché le norme volte a garantire la tracciabilità del pagamento dei canoni da locazione. leggi tutto
AVCP: segnalazione direttive europee appalti
In vista del recepimento delle direttive europee su appalti e concessioni (Direttive ‘Appalti’, n. 2014/24/UE, ‘Utilities’, n. 2014/25/UE e ‘Concessioni’ n. 2014/23/UE), l’Avcp ha inviato al Governo ed al Parlamento l’Atto di Segnalazione n. 3 del 2014, con cui evidenzia l’opportunità di dare giusto rilievo, in fase di recepimento, ad una serie di aspetti cruciali della politica dell’Unione.
AVCP: Concorrenza e appalti di lavori – uno studio
Pubblicato lo studio “Concorrenza e appalti di lavori: un legame da approfondire – anni 2000 – 2010”. Il lavoro contiene un’analisi temporale della concorrenzialità nelle gare per l’aggiudicazione di lavori pubblici nel periodo 2000-2010 utilizzando i dati dell’Osservatorio dell’AVCP.
Garante: Biometria, nuove regole e consultazione
Sarà più semplice utilizzare tecnologie biometriche, come quelle per la lettura delle impronte o l’analisi della firma, per controllare accessi, per autenticarsi o per sottoscrivere documenti informatici. I soggetti pubblici e privati che si atterranno ai limiti e alle rigorose misure di sicurezza individuati dal Garante Privacy potranno infatti procedere direttamente nell’adozione di questi nuovi strumenti senza presentare, caso per caso, richiesta di verifica preliminare. provvedimento a carattere generale
L’Autorità ha inoltre messo a punto delle linee guida nelle quali vengono analizzati i vari tipi di trattamento biometrico esistenti, inclusi quelli per i quali permane l’obbligo delle verifica preliminare (lettura dell’iride o del tracciato venoso, riconoscimento facciale etc.) e individuate, per ciascuna di queste tipologie, le modalità con cui possono essere trattati i dati e le specifiche misure di sicurezza, oltre a quelle già previste dal Codice della Privacy, che occorre adottare caso per caso.
Data la particolare delicatezza del tema, prima del varo definitivo del provvedimento e delle linee guida, l’Autorità ha deciso di sottoporre i testi a una consultazione pubblica. Soggetti interessati, associazioni di categoria degli imprenditori e dei consumatori, università, centri di ricerca, potranno far pervenire, entro il 22 giugno, contributi e osservazioni al Garante per posta o attraverso la casella di posta elettronica appositamente attivata: consultazione.biometria@gpdp.it
NEWS DALLA RETE
ISTAT: Rapporto annuale 2014
La 22a edizione illustra gli effetti economici e sociali della crisi e guarda alle potenzialità del Paese per l’avvio della ripresa. Periodo di riferimento: Anno 2013 Rapporto annuale 2014
In occasione della diffusione del Rapporto annuale 2014 è stato realizzato un set di grafici interattivi organizzati per capitolo. Grafici del Rapporto annuale 2014
Rapporto annuale 2014 – La situazione del Paese
la Repubblica del 29.5.2014: Un paese senza più culle con 6 milioni di disoccupati così la crisi cambia l’Italia
Confprofessioni: studi professionali – accordo detassazione
In data 28 maggio è stato stipulato l’accordo quadro sulla detassazione per il settore degli studi professionali. La Confprofessioni nazionale e le rappresentanze sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, e Uiltucs-Uil hanno infatti concordato di prevedere, anche per il 2014, il regime agevolato di tassazione al 10% relativamente alle somme soggette all’IRPEF, legate all’aumento della redditività e della produttività dello studio professionale.
Resta sostanzialmente invariata la disciplina vigente. L’unica novità da segnalare attiene alla parte della retribuzione detassabile: si passa da 2.500 a 3.000 €, quale soglia massima. Tuttavia, al fine della piena operatività del regime agevolato, ora le delegazioni regionali dovranno stipulare tempestivamente accordi decentrati a livello territoriale, seguendo rigorosamente il modello di accordo previsto dall’intesa nazionale stipulata in data odierna. In questo senso, come negli anni precedenti, l’efficacia dell’imposta sostituiva al 10% inizia a decorrere successivamente alla data di stipula dei predetti accordi regionali, escludendo il principio di irretroattività.
Non è stato invece raggiunto un accordo sulla corresponsione dell’elemento economico di garanzia.
Confprofessioni sottolinea, quindi, che “l’erogazione dell’elemento economico di garanzia previsto dall’art. 8 ter del Ccnl studi professionali del 29 novembre 2011 per le Regioni (Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto) che hanno presentato la piattaforma contrattuale a livello territoriale e per le quali scatterebbe la corresponsione del suddetto elemento deve ritenersi sospesa in attesa di chiarimenti volti a identificare meglio la natura, le modalità operative di attuazione e le finalità dell’istituto”.
Studi professionali: rinnovo contratto nazionale
Sono ripresi il 29 maggio i negoziati per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro degli studi professionali, settore che occupa oltre un milione di addetti e 400mila stagisti e praticanti del settore, collaboratori e partite Iva. Al tavolo di trattativa la Fisascat ha ribadito le rivendicazioni contenute nella piattaforma: rafforzamento del 2° livello di contrattazione correlato anche al salario di produttività, potenziamento della bilateralità di settore e del welfare contrattuale ed estensione dei diritti e delle tutele anche per i rapporti di lavoro atipici.
Per la Fisascat sarà prioritario anche definire la normativa per i nuovi profili delle figure professionali già entrate a pieno titolo nella sfera di applicazione contrattuale: personale del recupero crediti, dei laboratori di analisi e di coloro che hanno negli studi professionali un ruolo autonomo negli studi ed anche non iscritte all’albo professionale. Sulla parte economica la richiesta della categoria è di un aumento che dovrà riconoscere anche la professionalità degli addetti del settore, comunque non inferiore a quello previsto dal precedente rinnovo contrattuale che aveva quantificato l’incremento salariale in 87,50€ al 3° livello.
A margine del confronto, i sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno siglato con la Confprofessioni l’intesa sulla detassazione del salario di produttività.
Il calendario di incontri è aggiornato ai prossimi 26 e 27 giugno.
Confprofessioni: Stp, per le Entrate è reddito d’impresa
Quando i professionisti, associandosi tra loro ed eventualmente con soggetti non professionisti, scelgono la forma della Stp, vengono inevitabilmente attratti nel regime del reddito d’impresa. È questa l’interpretazione resa l’8 maggio dalla direzione centrale normativa dell’agenzia delle Entrate, in sede di risposta ad interpello. Nel caso particolare, l’istante (una Stp costituita in forma di Srl per svolgere le attività di dottore commercialista, esperto contabile, revisore legale e consulente del lavoro) ha chiesto chiarimenti in merito alla tipologia del reddito prodotto, alla sua determinazione nell’ambito dell’imposizione diretta e dell’Irap, all’eventuale assoggettamento dei compensi a ritenuta e del reddito a contribuzione previdenziale.
L’articolo 10, comma 3 della legge 183/2011 e il decreto del ministero della Giustizia 34 dell’8 febbraio 2013, che disciplinano le società tra professionisti, hanno tralasciato di indicare quale sia l’inquadramento tributario del reddito prodotto, pur trattandosi di entità del tutto peculiari, ossia soggetti societari che, al tempo stesso, svolgono esclusivamente attività professionale. I chiarimenti forniti in passato dalle Entrate sono stati oscillanti, atteso che è stato definito (con risoluzione 118/2003) quale reddito di lavoro autonomo, quello prodotto dalle società tra avvocati di cui al dlgs 96/2001 (nonostante tale disciplina rinviasse alle Snc), mentre è stato qualificato alla stregua di reddito d’impresa, quello delle società di ingegneria, di cui alla legge 109/1994 (risoluzione 56/2006).
Pur tralasciando l’aspetto previdenziale, l’agenzia delle Entrate fornisce risposte molto nette sotto l’aspetto tributario. Infatti, anche per le società tra professionisti, opera a tutto tondo il principio affermato dagli articoli 6, ultimo comma, e 81 del Tuir, che attraggono nel reddito d’impresa i redditi prodotti dalle società di persone non semplici, dalle società di capitali e dagli enti commerciali. Risulterebbe «determinante il fatto di operare in una veste giuridica societaria», mentre non assumerebbe «alcuna rilevanza» l’esercizio dell’attività professionale. Ciò determina l’applicazione del principio di competenza (in luogo di quello di cassa) e il non assoggettamento alla ritenuta d’acconto di cui all’articolo 25 del Dpr 600/73 dei compensi relativi alle prestazioni rese. Anche ai fini Irap, il valore della produzione va determinato sulla base delle disposizioni che regolano gli imprenditori commerciali (articoli 5 e 5-bis del Dlgs 446/97), in luogo di quella che attiene ai lavoratori autonomi (articolo 8).
Fisco Oggi: Corte di cassazione – sezione V civile – sentenza n. 12507 del 22.5.2013: Unione di più professionisti? È “autonoma organizzazione”.
Consulenti lavoro: POS e sanzioni
Dal prossimo 30 giugno i clienti degli studi professionali potranno pagare gli importi superiori a 30 euro tramite il terminale Pos. La Circolare n.12/2014 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro esamina le novità apportate dalla normativa, illustrando le tipologie di Pos e i costi di installazione, ma facendo al tempo stesso notare che l’inesistenza di una sanzione per il mancato possesso del dispositivo non implica l’obbligo per i professionisti.
Anche la Federazione Italiana Medici di Famiglia ha affrontato la questione dell’obbligo di pagamenti tramite POS con una nota di approfondimento. Leggi tutto
Confindustria: assemblea generale
“In Italia è ancora possibile fare impresa. Bisogna crederci. Serve che tutti, a partire proprio da voi imprenditori, facciamo prevalere un forte senso di responsabilità nell’affrontare la grande emergenza economica e sociale del nostro Paese: sostenere l’occupazione, tornare ad assumere, puntare su innovazione e internazionalizzazione come fattori primari di competitività”. È uno dei passaggi fondamentali del discorso del Ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi - Testo dell’intervento
ISPRA: Mobility week 2014
Il 28 maggio è stata pubblicata, sul sito relativo alla European Mobility Week, la Guida tematica per il 2014, Il tema scelto quest’anno è Our streets, our choice, “Le nostre strade, la nostra scelta”, e la guida sottolinea la criticità di alcuni dei mutamenti in corso nella società contemporanea.
La Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2014 intende rivalutare il modo di vedere lo spazio urbano. Fra il 16 e il 22 settembre verrà analizzata la relazione tra uso del territorio e qualità della vita, incoraggiando i cittadini a proporre e creare il tipo di città in cui preferirebbero vivere.
Sito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile
Linee guida 2014
Manuale 2014
Il Ministero dell’Ambiente e la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile
Appalti pubblici
Ipsonews, Gare d’appalto: soccorso istruttorio, un “aiuto” per le imprese?
Lineeavcp: Nuovi controlli ordinari e straordinari attribuiti all’Autorità per la Vigilanza sui Lineeavcp: Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture
Lineeavcp: AVCP e Corte dei conti : sinergie in tema di trasparenza dei contratti pubblici
Lineeavcp: Diritto europeo ed affidamenti di servizi in convenzione ad associazioni di volontariato
Lineeavcp: Chiarimenti sull’istituto giuridico di concessione nella Direttiva 2014/23/UE. Il rischio “operativo” nel rapporto concessorio
Lineeavcp: La garanzia globale di esecuzione: aspetti problematici
Accredia: Certificazione e accreditamento non possono essere oggetto di avvalimento.
Itaca: decreto legge 66/2014 – analisi delle nuove norme attinenti ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
Roberto Caponigro, L’affidamento degli appalti pubblici: l’ordine logico nell’esame giurisdizionale delle censure proposte in via principale ed in via incidentale dalle due imprese in gara
Roberto Caranta, Dacian Cosmin Dragos, La mini-rivoluzione del diritto europeo dei contratti pubblici, in Urbanistica e appalti, 2014, 5, 493-504
Andrea Ruffini, La concreta individuazione delle risorse messe a disposizione dalla ausiliaria nell’avvalimento c.d. di garanzia (Consiglio di Stato, sez. III, 22 gennaio 2014, n. 294), Urbanistica e appalti, 2014, 5, 527-543
Fatturazione elettronica
Cesare Ciabatti, Fatturazione elettronica e “Registro unico delle fatture”: le novità introdotte dal “Decreto Irpef”.
Michele Cozzio, Direttiva 2014/55/UE: Verso standards e regole comuni per la fatturazione elettronica nel settore degli appalti pubblici.
Documentazione illustrata in occasione del convegno “Fatturazione elettronica e rivoluzione digitale nei pagamenti della Pubblica Amministrazione” che si è tenuto in Confindustria lo scorso 12 maggio.
Piancaldini – Spinelli – Stanziale
Giovannini – Marcantonio- Perissich
Giurisprudenza in materia di appalti pubblici
AA. VV. Raccolta di massime sulla giurisprudenza nazionale in materia di appalti pubblici, Dossier a cura dell’Osservatorio – 1/2014.
IGI, Relazioni al convegno “Contratti pubblici: inizia il viaggio all’interno delle direttive”, tenutosi lo scorso 6 maggio.
Amministrativisti.it: Contributo unificato è incostituzionale
Il contributo unificato é incostituzionale. La nostra Carta costituzionale e i Trattati istitutivi dell’Unione europea vietano di imporre filtri economici gravosi all’accesso alla giustizia. Il processo in materia di appalti, in particolare, è gravosissimo per le imprese che chiedono legalità e trasparenza alle pubbliche amministrazioni. Leggi tutto frontespizio del ricorso.
Giustizia amministrativa: istruzioni sull’applicazione della disciplina in materia di contributo unificato nel processo amministrativo, circolare aggiornata
Mondo del lavoro
Il diritto del lavoro che verrà Franco Carinci (a cura di), Working Paper ADAPT;
Michele Tiraboschi, Somministrazione di lavoro: verso una prospettiva di flexicurity?
Emmanuele Massagli (Libero), Lavoro flessibile e salari legati alla produttività
Luigi Oliveri, Intermediare tirocini gratuiti per le imprese? Facile.
Antonio Bonardo, Apprendistato professionalizzante: serve un’alleanza tra Regioni e Agenzie per il lavoro.
Cristina Guelfi, I limiti imposti al Giudice sul controllo di legittimità del licenziamento individuale per soppressione del posto di lavoro.
Rapporto di monitoraggio ADAPT sullo stato di attuazione di Garanzia Giovani
Fisco Oggi: risposta a quesiti
Nei rapporti con professionisti stranieri, in che valuta devono essere emesse le fatture relative alle prestazioni ricevute? Fatturazione dall’estero: quale valuta
È possibile inviare una comunicazione per lo spesometro a integrazione di quella precedentemente inviata? Ho riscontrato che alcune operazioni non state inserite. Integrazioni dati spesometro
È considerata valida mediante consegna di copia dell’atto al rappresentante o alla persona incaricata di ricevere le notificazioni o, in assenza, ad altra persona addetta La notifica alla persona giuridica si esegue presso la sua sede
Vorrei sapere in che misura sono detraibili le spese sostenute per l’iscrizione a un corso di laurea universitario teledidattico. Spese per università telematiche
CGIL: introdurre subito nel Codice Penale i delitti ambientali
Il DDL 1345 che introduce i delitti ambientali nel Codice Penale, approvato dalla Camera il 27 febbraio scorso, dopo 3 mesi è ancora fermo all’esame delle Commissioni del Senato. Non c’è tempo da perdere: il Parlamento deve approvare al più presto un testo che recepisca integralmente la Direttiva 2008/99/CE, che sia applicabile e riesca effettivamente a punire i reati ambientali e le ecomafie. Comunicato del 22 maggio
ANCE: linee guida standardizzazione contratti Project financing,
Si è tenuto il 20 maggio, presso la sede dell’Ance, il convegno dal titolo “Una proposta di standardizzazione della convenzione di concessione lavori”.
Nel corso dell’evento sono state presentate le “Linee guida per la predisposizione delle convenzioni di concessione e gestione”, il risultato del gruppo di lavoro sulla standardizzazione dei contratti nelle operazioni di partenariato pubblico privato, promosso e coordinato dall’Ance, che ha visto la partecipazione di importanti istituzioni quali Anci, Abi e Università di Roma Tor Vergata, e di esperti provenienti da Banca d’Italia, Cassa Depositi e Prestiti, Infrastrutture Lombarde Spa, DPS/UVAL e Legance – Avvocati Associati.
BROCHURE_presentazione linee guida
ANCE BINI SMAGHI
ANCE _GIORGIANTONIO
ANCE RUBINO
CNAPPC: edilizia scolastica, scegliere tramite concorso di architettura
“Non venga sprecata l’importante scelta strategica del Governo di mettere in sicurezza e di rigenerare le scuole italiane. Può e deve essere l’opportunità per sperimentare un modo diverso di affrontare la riqualificazione e la costruzione di edifici pubblici, facendoli diventare, avendo come obiettivo la sicurezza e la bellezza dell’habitat, l’esempio di come si possa intervenire nelle nostre città, migliorandole”. Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. Comunicato Stampa Le Linee guida.
CNI: per gli ingegneri serve un mercato più aperto e trasparente
Sono le istanze avanzate dalla categoria a Milano al Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi, impegnatosi a convocare un tavolo tecnico sul tema entro venti giorni. Meno norme ma più certe e maggiore accesso ai giovani professionisti le altre richieste da sostenere all’appuntamento governativo Il tavolo tecnico per la riforma totale degli appalti pubblici ai primi di giugno. L’impegno assunto dal Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi durante il convegno sul tema organizzato a Milano mercoledì 21 maggio dagli Ingegneri italiani ha trovato ottima accoglienza da parte della categoria. Leggi tutto
CNI: ricerca sui laureati in ingegneria
In un mercato del lavoro che nel 2013 in Italia ha fatto registrare il livello minimo di assunzioni degli ultimi 14 anni (367.530 contro le 840mila del 2007), cresce la domanda di laureati in ingegneria. Il mondo delle imprese, infatti, ha assunto 16.360 ingegneri, con un incremento del 7,4% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dalla ricerca “Le assunzioni dei laureati in ingegneria nelle imprese private” pubblicata dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Leggi tutto
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