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Lun, 09/14/2015 - 12:00

Sintesi di monitoraggio legislativo 20 giugno – 4 luglio 2014

Luglio 2014

 

  1. NOTA POLITICA

 

Il Governo Renzi sta procedendo con le riforme promesse: l’ultima messa in campo quella della giustizia, 12 punti su cui i cittadini potranno inviare un commento. Procedono, anche se a passo lento, i lavori sulle modifiche della Costituzione, sulla legge elettorale (che sembra però destinata ad un rinvio a settembre), sulla riforma del lavoro (cd. Jobs Act), in corso al Senato.

Atteso nel Consiglio dei Ministri del 10 luglio il varo del secondo decreto correttivo del Codice antimafia, che dovrebbe contenere alcune semplificazioni, relative a: soggetti da a sottoporre a verifiche antimafia; semplificazione per gli “appalti urgenti”, riduzione tempi rilascio certificazione antimafia e nulla osta, controlli più stringenti per le opere sotto i 5 milioni, revisione poteri prefetture.

 

 

  1. DALLE ISTITUZIONI

 

D.l. n. 90/2014 – Semplificazioni: al via alla Camera

 

La Commissione affari costituzionali della Camera ha avviato l’esame del decreto-legge recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari. Si tratta di un provvedimento molto complesso (54 articoli) riguardanti : misure urgenti per l’efficienza della pubblica amministrazione e per il sostegno dell’occupazione (articoli 1-23); interventi urgenti di semplificazione (articoli 24-28); misure urgenti per l’incentivazione della trasparenza e correttezza delle procedure nei lavori pubblici (articoli 29-37); misure per lo snellimento del processo amministrativo e l’attuazione del processo civile telematico (articoli 38-54). Camera – Servizio studi: Schede di lettura

 

Appalti e lotta alla corruzione – L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP) viene soppressa; compiti e funzioni sono trasferite all’’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) (articolo 19). All’ANAC sono attributi anche una serie di compiti di alta sorveglianza: si introduce l’obbligo di trasmissione all’ANAC, entro 30 giorni dall’approvazione da parte della stazione appaltante, di alcune tipologie di varianti in corso d’opera, al fine di consentire alla stessa ANAC di effettuare le valutazioni e adottare gli eventuali provvedimenti di competenza (art. 37). Nei casi di imprese aggiudicatarie di appalti pubblici indagate per delitti contro la PA, il Presidente dell’ANAC può proporre al Prefetto competente o di assumere direttamente il controllo dell’impresa attraverso un’amministrazione straordinaria temporanea (fino all’esecuzione del contratto) oppure di imporre all’impresa di rinnovare gli organi sociali (art. 32).

L’articolo 29 reca disposizioni sulle cosiddette white list, ovvero gli elenchi di imprese non soggette a rischio di infiltrazioni mafiose tenuti dalle prefetture e periodicamente verificati. In particolare, è prevista l’obbligatoria (e non più facoltativa) iscrizione delle imprese che operano nei settori a rischio di infiltrazioni mafiose (si tratta ad esempio di attività di trasporto di materiali in discarica per conto terzi, noli a caldo e a freddo, guardianie di cantieri) nei suddetti elenchi. Per quelle imprese l’iscrizione alla white list assorbe i contenuti della comunicazione e dell’informazione antimafia. In via transitoria, e per un massimo di 12 mesi dall’entrata in vigore del decreto-legge, si prevede che le stazioni appaltanti possano – nei settori a rischio – procedere all’affidamento di contratti o all’autorizzazione di subcontratti ritenendo sufficiente la richiesta di iscrizione alla white list. Si presume, infatti, che l’obbligatorietà dell’iscrizione comporti un elevato numero di domande e dunque un rallentamento dei tempi per le verifiche prefettizie e si intende evitare che questo determini un rallentamento nelle procedure di affidamento dei lavori. Laddove la prefettura dovesse poi negare l’iscrizione, gli affidamenti saranno revocati, a meno che l’opera sia già in corso di ultimazione ovvero, in caso di fornitura di beni e servizi ritenuta essenziale per il perseguimento dell’interesse pubblico, il soggetto che la fornisce non sia sostituibile in tempi rapidi.

Con l’articolo 39 si interviene sulla disciplina dell’attestazione dei requisiti di ordine generale necessari per la partecipazione alle procedure di affidamento dei contratti pubblici (articoli 38 e 46 Codice dei contratti pubblici), prevedendo sanzioni pecuniarie nei casi di mancanza, incompletezza e ogni altra irregolarità essenziale delle dichiarazioni sostitutive sul possesso dei requisiti medesimi e la possibilità di rendere, integrare o regolarizzare le dichiarazioni. Ulteriori modifiche prevedono, per un verso, la non applicazione della nuova disciplina nei casi di irregolarità non essenziali o nel caso di mancanza o incompletezza di dichiarazioni non indispensabili e, per l’altro, la non incidenza delle variazioni intervenute (relativamente alle dichiarazioni), anche a seguito di pronunce giurisdizionali, sull’individuazione della soglia di anomalia delle offerte successivamente alla fase di ammissione, regolarizzazione o esclusione delle offerte stesse.

Previste anche disposizioni volte ad accelerare i giudizi amministrativi in materia di appalti pubblici, introdotti con ricorso depositato in data successiva a quella dell’entrata in vigore del decreto-legge in esame (art. 40). Infine l’art. 41 introduce misure per il contrasto all’abuso del processo: in ogni caso il giudice, anche d’ufficio, può condannare la parte soccombente al pagamento, in favore della controparte, di una somma equitativamente determinata, quando la decisione è fondata su ragioni manifeste; modifica la disciplina della sanzione per lite temeraria prevedendo che, nelle controversie in materia di appalti, l’importo della sanzione pecuniaria può essere elevato fino all’1 per cento del valore del contratto.

 

Incentivi progettazione – gli incentivi relativi alla progettazione da parte delle amministrazioni aggiudicatrici (famoso 2%) – contemplati dai commi 5 e 6 dell’articolo 92 Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 163 del 2006) – non vengano più corrisposti al personale con qualifica dirigenziale (art. 13)

 

Semplificazione moduli – il Consiglio dei ministri approva entro il 31 ottobre 2014 l’Agenda per la semplificazione per il triennio 2015-2017 che contiene le linee di indirizzo in materia di semplificazione amministrativa, comuni a Stato, regioni e autonomie locali, nonché il cronoprogramma per l’attuazione delle relative misure. In particolare, l’Agenda dispone che le amministrazioni statali adottano moduli unificati e standardizzati su tutto il territorio nazionale per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni da parte di cittadini e imprese. Nei settori dell’edilizia e dell’avvio delle attività produttive l’adozione della modulistica è oggetto di accordo concluso in sede di Conferenza unificata (comma 3 art. 24).

 

 

 

 

 

 

D.l. n. 91/2014 – Ambiente e imprese: esame in Senato

 

Il decreto-legge n. 91 reca interventi in svariati settori, tra cui: tutela ambientale e efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, rilancio e sviluppo delle imprese, contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche. Le Commissioni riunite ambiente e industriadel Senato che stanno svolgendo una serie di audizioni. (S1541)

Efficientamento energetico edifici – si prevede la concessione di finanziamenti a tasso agevolato, nel limite di trecento cinquanta milioni di euro, per interventi di incremento dell’efficienza energetica degli immobili pubblici adibiti all’istruzione scolastica ed universitaria nonché di edifici dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) (art. 9). Per il finanziamento, che grava sul Fondo per la riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra, ci si avvarrà della Cassa depositi e prestiti S.p.A, quale gestore del Fondo stesso. Gli interventi devono conseguire un miglioramento del parametro di efficienza energetica dell’edificio di almeno due classi in un periodo massimo di tre anni, certificato da un organismo tecnico terzo. La mancata produzione di idonea certificazione attestante la riduzione del consumo energetico determina la revoca del finanziamento a tasso agevolato.

Impianti termici – entro sei mesi vanno completati gli adempimenti relativi all’integrazione del libretto di centrale per gli impianti termici civili, previsti dall’articolo 284, comma 2, del dlg n. 152 del 2006 (art. 11). Con il comma 9 viene sostituito l’articolo 285, relativo alla caratteristiche tecniche degli impianti termici civili, del dlg n. 152 del 2006.

Si ribadisce poi la necessità dell’adeguamento, entro il 1° settembre 2017, alle disposizioni previste dal decreto legislativo n. 152 del 2006, purché i singoli terminali vengano dotati di elementi utili al risparmio energetico. Spetta al titolare dell’autorizzazione produrre le dichiarazioni previste dall’articolo 284 nei tempi stabiliti.

 

VIA –VAS – i componenti della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale, sono ridotti a quaranta e vengono introdotti i requisiti per la nomina. (Art. 12)

L’articolo 15 modifica la disciplina relativa alla valutazione di impatto ambientale (VIA) ed alla valutazione ambientale strategica (VAS), contenute nella parte seconda e nei relativi allegati del decreto legislativo n. 152 del 2006.

Le modifiche riguardano: la definizione di “progetto”; i progetti soggetti a verifica di assoggettabilità alla VIA (screening); l’accesso alle informazioni, la partecipazione al pubblico ai processi decisionali in materia di VIA e VAS e il contenuto degli allegati del citato decreto legislativo e sono volte in gran parte a superare le censure mosse dalla Commissione europea nell’ambito della procedura di infrazione 2009/2086, avviata per la non conformità della normativa italiana alla direttiva 85/337/UEE concernente la valutazione dell’impatto ambientale (VIA), come modificata dalle direttive 97/11/UE, 2003/35/UE e 2009/31/UE, con particolare riferimento alle disposizioni contenute nella parte seconda del decreto legislativo n. n. 152 del 2006, come modificato dal decreto legislativo n. 4 del 2008.

Con decreto del Ministro dell’ambiente vengono fissate soglie integrative rispetto a quello attualmente previste dall’Allegato IV del decreto legislativo n. 152 del 2006.

Si introducono poi modifiche agli articoli 12, 17, 20, 24 e 32 del decreto legislativo n. 152 del 2006 relativamente all’accesso alle informazioni ed alla partecipazione del pubblico ai processi decisionali in materia di VIA e VAS. Si tratta di modifiche relative alla pubblicazione dell’avviso con cui viene data notizia della trasmissione all’autorità competente, da parte del proponente, del progetto preliminare e dello studio preliminare ambientale. Le modifiche apportate sono per lo più finalizzate ad eliminare gli obblighi di pubblicazione a mezzo stampa e ricondurre al solo canale web, tutte le forme di pubblicità dell’avviso citato. Si amplia inoltre la pubblicità, prevedendo la pubblicazione in formato digitale dell’intero progetto preliminare.

Modificati anche gli allegati alla parte seconda del dlg n. 152 del 2006 che delimitano il campo di applicazione delle valutazioni ambientali nazionali e regionali, elencando i piani e i progetti che vi sono sottoposti. Saranno assoggettati a VIA statale, qualora così disposto dalla fase di screening, per esempio, anche gli impianti di trattamento di residui non altamente radioattivi, nonché gli impianti ove avviene esclusivamente uno stoccaggio, per meno di dieci anni, di residui radioattivi.

Risultano sottoposte a VIA le opere relative a tutte le strade (non solo extraurbane, ma anche urbane) a quattro o più corsie. Anche la costruzione di strade urbane di quartiere è inserita tra le opere assoggettate a screening di VIA.

Tra i progetti sottoposti a verifica di assoggettabilità, vengono esclusi gli interventi di bonifica e quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale.

 

 

Credito imposta IMPRESE – fino al 30 giugno 2015 i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi compresi nella divisione 28 della tabella ATECO godono di un credito d’imposta nella misura del 15 per cento delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in detti beni strumentali realizzati nei cinque periodi di imposta precedenti. Il credito d’imposta non spetta per gli investimenti di importo unitario inferiore a 10.000 euro e va ripartito nonché utilizzato in tre quote annuali di pari importo. La fruizione del beneficio è subordinata alla regolarità degli adempimenti in materia di rischio di incidenti sul lavoro per le attività industriali; il beneficio è altresì revocato se l’imprenditore cede a terzi o destina i beni oggetto degli investimenti a finalità estranee all’esercizio di impresa prima del secondo periodo di imposta successivo all’acquisto (art. 19).

Con l’articolo 20, al fine di incentivare la quotazione delle piccole e medie imprese, si prevede per le PMI la possibilità di modificare in via statutaria, entro un intervallo prestabilito, la soglia rilevante per le offerte pubbliche di acquisto (OPA) obbligatorie.

L’articolo 30 introduce una serie di semplificazioni amministrative per la realizzazione di interventi di efficienza energetica e di piccoli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare solare fotovoltaico.

 

 

 

 

 

Senato – servizio studi: Dossier n. 152 Ed. provvisoria

 

 

Senato Indagine conoscitiva – Rapporti contribuenti e fisco: audizioni

 

Prosegue in Commissione finanze del Senato l’indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco.

Per il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e della Rete delle Professioni Tecniche, l’ingegner Michelini si è soffermato sulla proposta avanzata riguardo al cosiddetto “cassetto fiscale degli immobili“, attuativo del principio della delega di realizzazione di un regime fiscale agevolato che incentivi la realizzazione di opere di adeguamento degli immobili alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica. È essenziale dare impulso ad una fase di diagnosi degli immobili in modo da integrare le notizie di tipo catastali con quelle relative alle reali condizioni strutturali e non dell’immobile: rientrano in tale categoria l’attestato di prestazione energetica, la dichiarazione di conformità degli impianti, i titoli che attestano la legittimità edilizia, il grado di accessibilità rispetto alle barriere architettoniche, l’idoneità strutturale e antisismica.

Per quanto riguarda, invece, le commissioni censuarie, occorre valorizzare le competenze dei tecnici professionisti, garantendone un ruolo decisivo per l’attuazione della riforma catastale.

Documento

 

CONAF

Memorie depositate

Federproprietà Intervento del Presidente – Documento

UPPI-Documento

Confabitare

 

 

CIPE: fondi scuola

Si è svolta la seconda seduta del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica del Governo Renzi. Il Comitato ha approvato i criteri di utilizzo delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013. Il Comitato ha destinato i fondi disponibili (pari a circa 1.345,7 milioni di euro) ad una serie di misure. Sono stati assegnati 510 milioni di euro per il “Piano Scuola”. Contestualmente ha assegnato 33,4 milioni di euro per la ricostruzione della Città della Scienza di Bagnoli e ha coperto finalizzazioni disposte per legge a carico del FSC per un totale di 729,7 milioni di euro.

Intanto l’Anagrafe dell’edilizia scolastica si rimette ufficialmente in moto. Il Ministero dell’Istruzione, è infatti pronto per inviare alle Regioni l’anagrafica aggiornata delle scuole e i dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica disponibili ad oggi. Questo trasferimento di informazioni rappresenta il primo step operativo del nuovo Sistema nazionale delle anagrafi dell’edilizia scolastica (Snaes) previsto da un accordo siglato a febbraio in Conferenza Unificata. Lo Snaes prevede un nodo centrale, situato presso il Miur, e nodi regionali che saranno in rapporto fra loro per lo scambio di dati. Sono già pronti per il trasferimento di informazioni i ‘nodi’ di Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Lombardia, Puglia e Veneto. Entro il prossimo 1 dicembre ogni Regione dovrà restituire al nodo centrale la fotografia aggiornata della propria edilizia scolastica. Si avrà così, per la prima volta, un quadro completo che consentirà di individuare le priorità di intervento e di direzionare al meglio i fondi disponibili.

 

Semplificazione PA: SCIA e PdC, moduli semplificati

Adottati, con l’accordo Italia Semplice siglato il 12 giugno 2014 tra Governo, Regioni ed Enti Locali, i moduli unificati e semplificati per la SCIA edilizia e il permesso di costruire, previsti nella lettera aperta ai dipendenti pubblici e ai cittadini. A titolo esclusivamente dimostrativo è disponibile on line una demo del modulo SCIA.

SCIA – modulo unico (PDF)

PdC – modulo unico (PDF)

 

 

MiSE: approvato dlg efficienza energetica

Ammontano a oltre 800 milioni le risorse che il Governo stanzia a favore di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica per conseguire una maggiore efficienza nel settore pubblico, nella produzione industriale e nei consumi domestici. Tra questi: riqualificazione energetica degli edifici pubblici, rafforzamento del meccanismo dei certificati bianchi, promozione dei sistemi di consumo energetico individuale,  nuovi metodi di fatturazione basati sui consumi reali che favoriscano i consumatori  e finanziamenti a favore di progetti di efficienza e di reti per il teleriscaldamento e del teleraffrescamento. Una serie di misure aggiuntive che potenzia gli strumenti  della Strategia Energetica Nazionale (SEN) per centrare l’ambizioso obiettivo fissato in sede Ue di riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020.

Nel dettaglio, a partire da quest’anno sarà avviato il programma di interventi di riqualificazione energetica negli edifici della PA centrale grazie ad uno stanziamento di 355 milioni nel periodo 2014-2020. A queste risorse si aggiungeranno i finanziamenti privati che potranno essere attivati attraverso contratti di prestazione energetica che ripaghino gli investimenti con i risparmi sulla bolletta.

Il provvedimento istituisce, inoltre, il “Fondo nazionale per l’efficienza energetica”, un importante strumento finanziario volto a favorire gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della PA e per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi. Una specifica sezione del Fondo sarà dedicata a sostenere gli investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Il Fondo che agirà mediante la concessione di garanzie e finanziamenti sarà alimentato con circa 70 milioni di euro l’anno, nel periodo 2014-2020.

 

MIT: elenco opere incompiute – aggiornamento

Il Ministero comunica che sul sito http://www.serviziocontrattipubblici.it , sono state pubblicate le sezioni dell’elenco – anagrafe delle opere incompiute – operative attraverso il Sistema Informatico di Monitoraggio delle Opere Incompiute (SIMOI) – facenti, rispettivamente, capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed alle Regioni e alle Province Autonome.

Elenco opere statali

 

Mise: Libretto impianti energetici – proroga

Il Ministro dello sviluppo economico ha firmato il DM 20 giugno 2014 che fissa al 15 ottobre 2014 la scadenza entro la quale il libretto di impianto per la climatizzazione e il rapporto di controllo di efficienza energetica sugli impianti termici di climatizzazione invernale ed estiva, siano conformi ai modelli di cui al DM 10 febbraio 2014 del Ministro dello Sviluppo Economico.

 

Agenzia Entrate: in rete, i servizi catastali telematici

Basta un click ed ecco ricapitolati, nella brochure “Visura catastale”, tutte le applicazioni e i servizi telematici fruibili dal sito internet dell’Agenzia, che consentono, tra l’altro, di conoscere e correggere, dal pc, i dati catastali di un immobile e di verificare lo stato delle pratiche presentate presso gli uffici provinciali-Territorio.

 

Commissione UE: vivere e lavorare in edifici di migliore qualità

La Commissione europea ha adottato il 2 luglio nuove proposte per ridurre l’impatto ambientale degli edifici ristrutturati e di nuova costruzione, migliorando l’efficienza delle risorse e aumentando le informazioni disponibili circa le prestazioni ambientali degli edifici.

Le proposte della Commissione consentirebbero ad architetti, fabbricanti di prodotti da costruzione, costruttori e a tutti coloro che vogliono affittare o acquistare un immobile l’accesso a informazioni di migliore qualità circa gli aspetti ambientali e sanitari coinvolti. Gli impatti ambientali delle diverse opzioni in materia di progettazione, costruzione, uso e demolizione potrebbero essere confrontati più facilmente, il che permetterebbe a sua volta di aumentare gli incentivi a favore degli edifici sostenibili in tutta l’UE.

A tal fine, in collaborazione con le parti interessate e le autorità nazionali, la Commissione elaborerà un quadro con un numero limitato di indicatori per valutare l’efficienza ambientale degli edifici. Lo scopo è fornire uno strumento che possa essere utilizzato in tutta Europa dai privati ma anche dalle autorità pubbliche.

Documentazione (in inglese)

“Towards a circular economy: a zero waste programme for Europe” - annex

Progress report on the Roadmap to a Resource Efficient Europe

Analysis of an EU target for Resource Productivity

Legislative proposal to review recycling and other waste-related targets in the EU and annex

Executive summary of the impact assessment

Impact assessment

Ex-post evaluation of Five Waste Streams Directives – Commission staff working document

Sustainable buildings

Green employment

 

 

 

 

 

 

 

  1. DALLA RETE

 

EBC: Le Pmi costruzioni motore crescita sostenibile in Europa

 

Artigiani e piccoli imprenditori delle costruzioni di diversi paesi europei si sono incontrati per discutere di misure di contrasto alla crisi del settore durante la prossima legislatura europea, opportunità di accesso al credito e di finanziamento di lavori di efficienza energetica. L’occasione è stata offerta dal Congresso Annuale della European Builders Confederation (Confederazione europea delle PMI delle costruzioni), organizzato in collaborazione con CNA Costruzioni a Palermo.

il Manifesto della European Builders Confederation EBC (in italiano)

il Rapporto annuale di EBC . A pagina 8 e 9, sono presentate le cifre del settore delle costruzioni e le tendenze future.

 

 

CNI: ingegneri e competenza urbanistica

 

Il Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni) ha diffuso una circolare che riporta una sentenza del TAR del Molise che ha annullato le delibere del Comune di Larino (Campobasso) che prevedevano la partecipazione dei soli architetti alla selezione pubblica per l’incarico di responsabile del Servizio urbanistica e ambiente.

La sentenza fa seguito al ricorso promosso dall’Ordine degli Ingegneri di Como e il giudice amministrativo ha dichiarato fondate le sue ragioni. Il Tar, dunque, ha accolto pienamente le censure che vertono sulla disposta esclusione della figura dell’ingegnere dalla direzione dell’Ufficio “Urbanistica e ambiente”. In particolare osserva che “la vigente normativa in materia di professioni tecniche non consente di discriminare la professione di ingegnere da quella di architetto, nel senso di precludere al primo l’accesso a carriere pubbliche consentite al secondo, allorché le competenze richieste siano quelle che formano oggetto della professione di ingegnere”. Nel caso di specie la decisione presa appare arbitraria, dato che, secondo il Collegio, “la pianificazione urbanistica e l’ingegneria civile e ambientale rientrano appieno nelle attività professionali dell’ingegnere”.

La sentenza del Tar del Molise è dunque importante perché afferma la completa competenza degli ingegneri in materia urbanistica, riempiendo di contenuti e di significato le espressioni necessariamente sintetiche ed onnicomprensive utilizzate dalla legge.

Circolare CNI 391

 

IGI: Contratti Pubblici, continua il viaggio all’ interno delle direttive

 

Convegno IGI del 17.6.2014, “Contratti Pubblici: continua il viaggio all’ interno delle direttive “, relazioni.

 

 

ANAC: modalità transitorie trasmissione documenti

 

A seguito dell’entrata in vigore del decreto-legge 24 giugno 2014 , n. 90, l’ANAC rende noto che:

- le comunicazioni in materia di vigilanza sui contratti pubblici e in genere relative alle attività svolte dalla soppressa AVCP devono continuare ad essere inviate agli uffici e ai recapiti indicati sul sito della soppressa AVCP.

- le comunicazioni in materia di anticorruzione e trasparenza, così come integrate dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 e le richieste di parere sulla costituzione degli Organismi Indipendenti di Valutazione devono continuare ad essere inviate seguendo le indicazioni dei comunicati pubblicati sul sito dell’A.N.AC. ai seguenti link: modalità operative e nomina OIV.

Delibera n. 102/2014: “Attività dell’A.N.AC. a seguito della soppressione dell’AVCP”

Delibera n. 103/2014: Conferimento incarico alla dott.ssa Daniela Galli

 

 

ANCE: firmato contratto edili

 

È stato firmato il 1^ luglio, dopo 18 mesi di intenso confronto, da Ance, Associazioni cooperative e Sindacati nazionali edili il rinnovo del contratto nazionale.

Il nuovo accordo prevede In particolare:

- una razionalizzazione e quindi una maggiore efficienza del vasto sistema degli enti bilaterali, puntando su una decisa riduzione dei costi;

- una ristrutturazione dell’istituto dell’anzianità della professionalità edile, che assumerà carattere nazionale.

-una decisa calmierazione dei costi contrattuali, considerato il difficilissimo contesto economico, che si declina in un complessivo aumento di 40 euro più 8 euro in previdenza complementare.

-un incremento della flessibilità dell’utilizzo dei rapporti di lavoro, portando al 40% i contratti a tempo determinato.

Vai al contratto

 

Obbligo POS: dati e commenti

 

CGIA Mestre: Per le attività che si stanno attrezzando per attivare questa modalità di pagamento i costi da sostenere non saranno indifferenti. Al netto delle offerte contrattuali che alcune banche stanno proponendo ai propri migliori clienti, secondo le stime realizzate dalla CGIA su un campione significativo di istituti di credito italiani, un’azienda con 100.000 euro di ricavo annuo, con il POS, tra canone mensile, canone annuale e la percentuale di commissione sull’incasso, dovrà sostenere una spesa media annua di 1.200 euro leggi tutto

LeoniBlog ‘Quer pasticciaccio brutto dell’obbligo di Pos’

Confesercenti: “Le commissioni sulle transazioni rischiano di annullare i margini di tabaccai, giornalai e gestori carburanti, necessario intervenire. Prevedere sgravi a imprese e consumatori per aumentare l’uso delle transazioni elettroniche” (Tabella) .

Confprofessioni: il POS entra negli studi

 

 

ANCI: Centrale unica di committenza, rischio paralisi appalti

 

L’Anci esprime forte preoccupazione per il rischio di paralisi dell’attività dei Comuni, determinato dall’entrata in vigore della legge di conversione del Dl 66. All’articolo 9 si prevede infatti il divieto per i Comuni non capoluogo di provincia di acquisire lavori, servizi e forniture in assenza di una centrale unica di committenza, e si stabilisce  che l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici non rilasci il Codice Identificativo Gara (Cig) ai Comuni non capoluogo di provincia che acquisiscano lavori, servizi e forniture senza che questi si uniscano, costituiscano un accordo consortile, ricorrano ad un soggetto aggregatore o alle Province. L’unica alternativa prevista, laddove possibile, è l’acquisto di beni e servizi attraverso il Mepa e la Consip spa.

Consulta la prima nota tecnica redatta dall’Ancial provvedimento. (anci.it) la lettera dell’ANCI al Governo.

 

 

INPS: Casse edili inquadrate nel settore terziario

 

La Commissione Nazionale Casse Edili informa che con circolare 80 del 25 Giugno l’INPS ha disposto che le Casse Edili, a decorrere dal periodo di paga in corso, siano inquadrate nel settore terziario e non più, come è stato dal mese di gennaio del 1990, nel settore industria – attività ausiliaria dell’edilizia. Per le gravi conseguenze che tale disposizione determina sulla gestione delle Casse Edili e sui processi di riorganizzazione in corso o previsti nel prossimo futuro, la CNCE ha provveduto ad allertare immediatamente le Associazioni nazionali del settore per le iniziative che riterranno necessario assumere sia nei confronti dell’INPS che dello stesso Ministero del Lavoro.

 

 

Appalti, bandi gara

Emanuela Pinzari, Il paradosso della semplificazione nell’utilizzo delle dichiarazioni sostitutive in sede di gara

Laura Mascali, Il ruolo della centralizzazione della committenza nella nuova fase di programmazione europea

Patrizia Lattarulo, Appalti: procedure negoziate sotto inchiesta

Diotima Pagano, La normativa sul patrimonio culturale (D.L. 31 maggio 2014 n. 83) alla luce delle attuali problematiche in tema di appalti pubblici

 

 

 

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