Sintesi di monitoraggio legislativo 19 aprile – 2 maggio 2014
Maggio 2014
Con l’approvazione del decreto-legge “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale” vengono mossi i primi passi nella direzione della revisione della spesa della pubblica amministrazione, viene prevista la riduzione per l’anno 2014 del cuneo fiscale a carico dei lavoratori dipendenti attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta pari a 640 euro annui per i redditi non superiori a 24.000 euro e il taglio del 10 % dell’IRAP. Nel medesimo provvedimento viene posto il tetto di 240 mila euro annui di stipendi per i dipendenti pubblici. Alle critiche, specialmente da parte dell’ABI, rispondono il Ministro dell’Economia Padoan e il Presidente Renzi, il quale rilancia sui prossimi passi da compiere per l’equità e la competitività (quoziente familiare, riforma della giustizia e digitalizzazione) mentre si dice confidente del fatto che la legislatura arriverà al 2018.
Silvio Berlusconi, tornato ad essere presente in maniera importante sui mass media, critica Renzi e si dice invece convinto che si tornerà a votare tra un anno e mezzo. La campagna elettorale per le elezioni europee e il timore di una debacle guidano queste ostilità, che in realtà non sembrano scalfire il patto sulle riforme. Certo è che l’esito delle europee ne segnerà iter e sostanza. Se da un lato un nuovo successo del Movimento 5 stelle renderebbe non più così attraente l’Italicum per Berlusconi, dall’altro un ritorno alle urne potrebbe decretarne la marginalità politica. Renzi dice d’esser pronto per un eventuale ritorno alle urne se non si prosegue sulla strada delle riforme. Anche in queste affermazioni pesano considerazioni di comunicazione ai fini della campagna elettorale. Napolitano, comunque, non sembra esser disposto a concedere nuove elezioni prima della chiusura del semestre di presidenza europea. Forza Italia, intanto, perde un altro dei fedelissimi: Sandro Bondi.
Mentre prosegue il confronto tra i partiti e all’interno – e soprattutto – dello stesso PD sulla Riforma del Senato il Premier e il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia hanno presentato in maniera insolita le linee guida sulle quali verterà la riforma della Pubblica Amministrazione. Con una lettera indirizzata a tutti i dipendenti pubblici viene aperta una consultazione sui numerosi punti indicati. La consultazione si chiuderà alla fine di maggio e il disegno di legge delega verrà presentato al Consiglio dei Ministri del 13 giugno. Tra i punti più salienti per quel che riguarda l’impiego pubblico: abrogazione dell’istituto del trattenimento in servizio, possibilità di demansionamento, semplificazione del turn over, istituzione del ruolo unico dirigenza, retribuzioni legate all’incarico svolto e non alle progressioni automatiche. In tema di riorganizzazione vengono previsti numerosi accorpamenti e razionalizzazioni normative. Infine, la digitalizzazione dei processi della PA e dei servizi al cittadino, con l’obiettivo della maggiore semplificazione possibile, anche alla luce degli esiti della consultazione in merito pubblicata in aprile. Nel Documento di Economia e Finanza questa riforma era stata annunciata per maggio. Matteo Renzi ha detto di averla voluta posticipare per non farla entrare nel dibattito della campagna elettorale. In realtà, questa è una delle partite più delicata che il governo sta giocando: temi come la riorganizzazione del sistema delle autorità indipendenti, l’abolizione del concerto e dei pareri tra ministeri, la limitazione del controllo della Ragioneria generale dello Stato solo sui profili di spesa, e, in generale, la riforma delle norme in tema di pubblico impiego e giustizia amministrativa significano lo scardinamento di sistemi di potere difficilmente governabili e districabili che hanno avuto un peso più che significativo nella mancata realizzazione di numerosi progetti di riforma. Non a caso Mario Monti, intervistato dal Wall Street Journal, ha affermato che: “Il potere della burocrazia deve essere ridotto. Non tentammo nemmeno di farlo. Se fossi stato eletto ed avessi avuto un orizzonte di cinque anni sarebbe stata la prima cosa alla quale mi sarei dedicato. Non ci potevamo permettere una rivolta dei burocrati”.
NEWS DAI MEDIA
RIPARTE DALL’EDILIZIA L’ASSEDIO AI FALSI AUTONOMI
Nel mirino finiranno le collaborazioni a progetto non genuine e le partite Iva fasulle dell’edilizia. Dopo l’annuncio, arrivato all’inizio del mese dal ministro Giuliano Poletti, di voler intensificare il contrasto ai rapporti di lavoro subordinato mascherati da co.co.pro. e partite Iva, ai capi dei servizi di ispezione delle direzioni territoriali del Lavoro sono arrivate le prime indicazioni verbali dai vertici di via Veneto. Sono due le direttrici da seguire, che richiamano le istruzioni fornite agli ispettori nel 2012 in altrettante circolari. Da un lato, dovrà essere applicata puntualmente la stretta sui contratti a progetto introdotta dalla riforma Fornero del 2012, che ha trovato le indicazioni operative nella circolare 29/2012. (Il Sole 24 Ore.com)
Una concreta possibilità per rinnovare a costo zero il patrimonio dell’edilizia scolastica». Mario Caligiuri, assessore alla cultura della regione Calabria, illustra così le potenzialità del fondo immobiliare per rinnovare il patrimonio edilizio scolastico. (Italia Oggi.it)
VENEZIA, BIENNALE ARCHITETTURA 2014. IL MONDO È UN TERRITORIO STRATIFICATO?
Non manca moltissimo all’apertura della nuova Biennale Architettura che ha come direttore Rem Koolhaas nato a Rotterdam nel 1944. Sin da piccolo ha avuto una vita piuttosto avventurosa, fino a d occuparsi di varie professioni tra cui giornalismo, scenografia, architettura ed altri mestieri. Ma non occupiamoci di Lui. A meno di due mesi dall’apertura della Biennale di Architettura di Venezia è stato presentato presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma, il Padiglione Italia curato da Cino Zucchi. Quattro le sezioni. La prima, Un paesaggio contemporaneo, riprodurrà, con una sola immagine e con prismi di diversa forma, i progetti contemporanei selezionati, a comporre uno scenario mutevole e inatteso, un collage delle diversità del nostro Paese. La seconda, a cura di Emilia Giorgi, sarà Ambienti Cut and Paste, una riflessione sul tema dell’innesto secondo alcuni giovani studi italiani. La terza, Paesaggi Abitati: la vita si adatta agli spazi che si adattano alla vita, coinvolgerà il pubblico attraverso una open call lanciata oggi che selezionerà i migliori video che inquadrano il paesaggio urbano con cui l’uomo interagisce. Un mosaico delle complessità italiane, selezionate e montate da Studio Azzurro. La quarta, infine, riguarda l’Italia vista dall’estero. Una collezione di venti cartoline a rappresentare altrettante letture sintetiche della modernità italiana proposte da importanti architetti internazionali. (Gazzettadisondrio.it)
TEST A NUMERO CHIUSO: GLI ARCHITETTI SONO I MIGLIORI.
Skuola.net, media più altra dei futuri medici e veterinari. Idoneo il 90,7% dei candidati, 36,94 il voto medio. Il punteggio migliore (81,7) al Politecnico di MilanoSkuola.net, media più altra dei futuri medici e veterinari. Idoneo il 90,7% dei candidati, 36,94 il voto medio. Il punteggio migliore (81,7) al Politecnico di Milano. (Corriere della Sera)
IL TAR RIAPRE L’UFFICIO TECNICO AGLI INGEGNERI
L’iter è stato avviato e a settembre è stato scelto il funzionario da inserire nella pianta organica con un contratto a tempo determinato di 36 ore settimanali. Ma perché alla selezione non hanno potuto partecipare i laureati in Ingegneria civile? Una domanda che l’Ordine ha deciso di porre al Tar impugnando gli atti che hanno portato alla scelta del tecnico. E i giudici hanno accolto l’istanza annullando la procedura utilizzata. «La vigente normativa in materia di professioni tecniche – si legge nella sentenza – non consente di discriminare la professione dell’ingegnere da quella dell’architetto, nel senso di precludere al primo l’accesso a carriere pubbliche consentite al secondo, allorché le competenze richieste siano quelle che formano oggetto della professione di ingegnere». Certo, si tratta di figure che hanno competenze professionali diverse. «Ad esempio – spiegano i giudici -, sono di competenza esclusiva dell’ingegnere il progetto, la condotta e la stima per estrarre e utilizzare materiali da costruzione. Sono invece di competenza dell’architetto le opere di edilizia civile che presentino rilevante carattere artistico, il restauro e il ripristino di edifici storici, le antichità, le belle arti, anche se la parte tecnica di essi può essere curata dall’ingegnere». (Il Tempo)
DALLA GREEN ECONOMY POSTI DI LAVORO PER INGEGNERI E MANAGER
Il mondo della green economy pare riesca continuamente ad espandersi nonostante la crisi, offrendo così nuovi posti di lavoro per ingegneri e manager, pronti a ad una carriera nei settori collegati all’eolico, al fotovoltaico, alle biomasse, alle energie rinnovabili in genere ed al teleriscaldamento, passando per la bio edilizia. Ad affermarlo è una ricerca di Michael Page, società di recruitment specializzato, riportata da Repubblica. Tante le nuove figure pronte ad invadere il mercato del lavoro, tante le professionalità richieste. Oltre alla ricerca di progettisti, installatori e rivenditori di impianti fotovoltaici, ingegneri, supervisori di turbine eoliche e ricercatori da inserire nel settore dei biocarburanti si varia dalla richiesta di direttori tecnici e si passa a quella di responsabili commerciali, project manager ed energy manager, site manager, ma anche persone in grado di tutelare il patrimonio boschivo ed operatori dell’industria forestale. Svariate le professionalità e, di conseguenza, i professionisti in gioco quindi, ma quale sarà il compito di questi ultimi? Oltre a certificare le biodiversità ed occuparsi di un patrimonio inestimabile, a specifiche professioni sono richieste determinate caratteristiche ed affidate responsabilità prestabilite così come avviene in tutti i settori. (News.biancolavoro.it)