Sintesi di monitoraggio legislativo 16 febbraio - 2 marzo 2018
In vista delle elezioni politiche 2018, la Fondazione Inarcassa ha lanciato un Manifesto programmatico, rivolto alle formazioni politiche in campo, che raccoglie i principali temi d'interesse della categoria di architetti e ingegneri liberi professionisti. Conseguentemente, sui nostri canali social, è partita una campagna che ha avuto l’obiettivo di definire il campo di azione attorno a tre grandi temi di interesse della categoria degli architetti e ingegneri liberi professionisti: equo compenso; codice appalti; doppio lavoro.
Qui potrete scaricare il Manifesto programmatico di Fondazione Inarcassa.
Buona lettura a tutte/i.
LAVORI PUBBLICI
Dpcm dibattito pubblico sulle grandi opere
La commissione Ambiente della Camera ha approvato il parere sul dpcm che introduce il dibattito pubblico sulle grandi opere.
Il parere prevede due condizioni al decreto, in particolare si richiede di riportare nell'ambito del dibattito pubblico le infrastrutture energetiche e monitorare gli effetti dell'applicazione delle nuove norme per correggere eventuali storture con un decreto correttivo.
La prima condizione posta dalla Commissione prevede di riportare nell'ambito dei progetti sottoposti alla consultazione dei territori tutte le opere energetiche come centrali idroelettriche, oleodotti, gasdotti, impianti eolici e strutture destinate al trattamento di combustibili nucleari, inserite nella prima bozza del decreto e poi espunte, ricostruisce la stessa commissione «per tenere conto del parere del ministero dello Sviluppo economico». «L'inserimento delle infrastrutture energetiche tra le opere da sottoporre a dibattito pubblico appare necessario in ragione delle caratteristiche di tali opere, del loro impatto sul territorio e della volontà del legislatore all'atto della definizione dei criteri di delega».
La seconda condizione riguarda invece la previsione di un adeguato periodo di sperimentazione dell'applicazione del decreto.
Dalla Commissione arriva anche il suggerimento di prevedere delle linee guida ad hoc per lo svolgimento della consultazione in base alle diverse tipologie di opere da sottoporre al dibattito.
Dopo quello del Consiglio di Stato, il parere della Commissione parlamentare è l'ultimo passaggio previsto prima dell'approvazione definitiva del decreto da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Decreto ministeriale direttore dei lavori
La Commissione Ambiente della Camera ha approvato il parere favorevole con osservazioni allo schema di decreto ministeriale recante regolamento di approvazione delle linee guida concernenti le modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori del direttore dell'esecuzione dei contratti relativi a servizi o forniture.
La prima osservazione approvata riguarda l’opportunità di specificare che le varianti migliorative non devono alterare il progetto e di conseguenza le categorie di lavori.
La seconda osservazione è volta a prevedere, nel caso di sospensione dei pagamenti all’esecutore per inadempimento delle imprese subappaltatrici, i casi in cui non si procede al pagamento diretto, come previsto all’art. 105 del decreto codice appalti.
L’iter sarà concluso con l’approvazione del parere della Commissione Lavori pubblici del Senato per le eventuali modifiche che il Ministero dovrà fare al provvedimento, poi servirà la firma definitiva da parte del Ministro delle Infrastrutture e la successiva pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Edilizia
Decreto "glossario" unico nazionale degli interventi di edilizia libera
Il ministro delle Infrastrutture, Graziano Deliro ha firmato il decreto recante l’adozione del glossario contenente l’elenco delle principali opere edilizie realizzabili in attività edilizia libera.
Il decreto contiene un elenco di opere di edilizia privata nel cd."glossario" unico nazionale degli interventi di edilizia libera, cioè quelli che non sono così rilevanti da richiedere una Cil o una Cila e tanto meno una Scia o un permesso di costruire.
L'elenco non è "esaustivo" ma resta aperto a eventuali future integrazioni. Inoltre, è prevista una tabella del glossario che contiene la definizione dell'intervento e i riferimenti normativi.
L'elenco ha l'utilità pratica di attestare e confermare nel dettaglio gli interventi per i quali si può procedere senza avviare procedure edilizie di alcun tipo.
Adesso il testo dovrà essere firmato dalla ministra per la Semplificazione e Funzione pubblica, Marianna Madia e subirà i controlli di rito, per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il testo sarà inoltre pubblicato sui siti istituzionali dei due ministeri coinvolti e della conferenza unificata.
PROFESSIONISTI
Professionisti per l’Italia
Lo scorso 21 febbraio a Roma nel corso di una conferenza organizzata dal Comitato Unitario delle professioni (CUP) e dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) riuniti nell’Alleanza “Professionisti per l’Italia” sono state espresse “Idee per la modernizzazione del Paese”.
In particolare le proposte delle associazioni erano volte ad incentivare il lavoro autonomo modificando il regime dei minimi, razionalizzare la spesa pubblica identificando gli ambiti strategici di intervento pubblico e privato e promuovere politiche mirate alla rigenerazione urbana.
Sul fronte lavoro i professionisti chiedono alle forze politiche di rafforzare il sostegno al lavoro autonomo, per il quale chiedono modifiche al regime dei minimi che innalzino i limiti della deducibilità fiscale dei beni strumentali e intervengano sull’automatismo che ne prevede l’abbandono al superamento della soglia.
Inoltre, chiedono che sia favorita l’integrazione e la co-progettazione tra figure professionali con esperienza e competenza nel settore ambientale, sociale ed economico/giuridico al fine di garantire la corretta ed efficace gestione e pianificazione ambientale.
FISCO
Detrazioni per le spese di progettazione
La legge 27 dicembre 2017, n. 205 (c.d. Legge di Bilancio 2018) ha previsto una detrazione fiscale del 36% per le spese sostenute nel 2018 (nel limite massimo di 5mila euro) per gli interventi di "sistemazione a verde" di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, per gli impianti di irrigazione e per la realizzazione di pozzi e di coperture a verde e di giardini pensili.
L’Agenzia delle Entrate ha risposto ad un interpello di un contribuente precisando che tra le spese per cui spetta la detrazione sono comprese anche quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi agevolati.
La detrazione spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino ad un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo. In tale ipotesi la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Qui per approfondire