SINTESI DI MONITORAGGIO LEGISLATIVO 13/27 APRILE 2018
ATTIVITA’ FONDAZIONE INARCASSA
"Erasmus Young Professional in Sustainability”
Dopo la generazione degli studenti “Erasmus” è la volta dei professionisti. E’ stato infatti presentato in Commissione Bilancio al Parlamento Europeo il progetto pilota “Erasmus Young Professional in Sustainability”. L’iniziativa - promossa da Fondazione Inarcassa è dedicata ai giovani professionisti under 35, con l’obiettivo di favorire lo scambio e la crescita professionale attraverso momenti di formazione e lavoro presso studi professionali di altri Paesi europei, con particolare riguardo alla condivisione di esperienze e informazioni tecniche in materia di sostenibilità, dalla bioedilizia all’efficienza energetica.
Presentato in Commissione Bilancio del Parlamento di Bruxelles dagli Europarlamentari Pina Picierno (S&D), Giovanni La Via (PPE) e Brando Benifei (S&D), il progetto è stato delineato per estendere quanto già previsto nel programma Erasmus dei giovani imprenditori e mira alla formazione di una nuova generazione di professionisti tecnici europei. Per farlo, l’iniziativa prevede l’elaborazione di un bando specifico attraverso cui selezionare organizzazioni o fondazioni – come ordini professionali, organizzazioni di sostegno alle professioni, associazioni professionali e enti pubblici e privati che offrono servizi di sostegni ai professionisti - a cui sarà affidato il reclutamento dei professionisti - ingegneri e architetti - siano essi singoli, associati o riuniti in studi professionali.
“Ringrazio gli europarlamentari Picierno, La Via e Benifei per aver sostenuto, al di là delle diverse sensibilità politiche, il nostro progetto” ha detto Egidio Comodo, Presidente di Fondazione Inarcassa che ha illustrato a Bruxelles l’iniziativa agli europarlamentari coinvolti. “L’uso efficiente delle risorse – ha aggiunto – è uno dei pilastri delle politiche per la sostenibilità ambientale promosse dall’UE. Questi obiettivi passano anche attraverso il consolidamento di competenze professionali in grado di offrire soluzioni sostenibili per lo sviluppo urbano e il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. In questa ottica, la creazione di un vero e proprio network di professionisti europei, fondato sullo scambio e il confronto, può risultare fondamentale per l’acquisizione di tali competenze, ma anche per migliorare le capacità imprenditoriali e la competitività dei professionisti in un settore a forte crescita come quello dell’edilizia sostenibile”.
NOTA POLITICA
Dopo le consultazioni tenute dal Presidente della Camera Fico, il Presidente Mattarella ha dato tempo al Movimento 5 Stelle e Partito democratico perché arrivino ad una posizione definitiva che porti o ad un incarico di governo ovvero al voto.
Da entrambe le parti si sta manifestando ottimismo, anche se bisognerà attendere prima il voto in Friuli-Venezia Giulia (29 aprile) e poi la Direzione del PD (3 maggio).
DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA
Il Governo Gentiloni ha approvato il DEF
Il Consiglio dei Ministri di giovedì 26 aprile ha approvato il Documento di economia e finanza (DEF) 2018.
In ragione dell’attuale momento di transizione caratterizzato dall’avvio dei lavori della XVIII legislatura, il DEF approvato non contempla alcun impegno per il futuro, bensì si limita alla descrizione dell'evoluzione economico-finanziaria internazionale.
Il DEF consente comunque di apprezzare il percorso di risanamento delle finanze pubbliche operato nel corso della passata legislatura: il debito pubblico in rapporto al PIL è stato stabilizzato a partire dal 2015 dopo sette anni di incrementi consecutivi (dal 99,8% del 2007 al 131,8% del 2014), mentre il deficit è sceso costantemente dal 3,0% del PIL al 2,3% del 2017 (1,9% al netto degli interventi straordinari a tutela del risparmio e del credito). Al tempo stesso, il tasso di disoccupazione è sceso dal picco del novembre 2013 (13,0%) all’11,2 del 2017, mentre il numero di occupati è aumentato di quasi 1 milione di unità dal punto più basso della crisi nel settembre 2013, di cui oltre la metà con contratti a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda la finanza pubblica, il quadro tendenziale prevede una riduzione del deficit all’1,6% del PIL nel 2018 e allo 0,8% nel 2019, con l’avanzo primario in crescita rispettivamente all’1,9% e al 2,7%. Il debito pubblico è previsto scendere al 130,8% del PIL nell’anno in corso e al 128% l’anno prossimo.
Il quadro economico-finanziario prospettato nel DEF, non avendo come già evidenziato natura programmatica, contempla l’aumento delle imposte indirette nel 2019 e, in minor misura, nel 2020, previsto dalle clausole di salvaguardia in vigore. Come già avvenuto negli anni scorsi, tale aumento potrà essere sostituito da misure alternative con futuri interventi legislativi che potranno essere valutati dal prossimo Governo.
LAVORI PUBBLICI
Parere del Consiglio di Stato sulle Linee Guida n. 2
Il Consiglio di Stato ha emanato il parere riguardante le linee guida 2 dell’Anac sull’offerta più vantaggiosa e massimo ribasso.
Le linee guida intervengono nel ri-disciplinare i casi in cui è obbligatorio il ricorso al criterio di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità/prezzo, da cui sono stati esclusi - a seguito del decreto correttivo - gli affidamenti dei servizi di ingegneria ed architettura e degli altri servizi di natura tecnica e intellettuale di importo inferiore a 40mila euro, oltre che dei servizi sociali e di ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, e dei servizi ad alta intensità di manodopera, se affidati in maniera diretta ai sensi dell'articolo 36, comma 2, lettera a), del Codice.
E’ stato rimodulato l'elenco delle ipotesi in cui è consentito alla P.A. l'utilizzo del criterio del massimo ribasso, con riferimento cioè al caso degli affidamenti dei lavori di importo pari o inferiore a 2 milioni di euro, se aggiudicati (con procedura ordinaria o negoziata) sulla base del progetto esecutivo, e al caso degli affidamenti dei servizi e delle forniture di importo fino a 40 mila euro, e di quelli di importo compreso tra 40 mila euro e la soglia comunitaria solo se caratterizzati da elevata ripetitività.
A seguire, è stato recepito il contenuto della previsione contenuta nell'articolo 95, comma 10, del Codice, relativo da un lato all'obbligo di indicazione - da parte del concorrente - dei costi della manodopera e degli oneri aziendali legati alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, non richiesta però nei casi delle forniture con posa in opera, dei servizi di natura intellettuale e degli affidamenti diretti; e, dall'altro lato, al parallelo obbligo di verifica - da parte della P.a. - del rispetto dei costi del personale, sulla base delle tabelle ministeriali.
Infine, sono state richiamate le disposizioni inserite all'interno dei nuovi commi 10-bis e 14-bis dell'articolo 95, con i quali è stato rispettivamente fissato un tetto massimo del trenta per cento ai punti riservati alla componente economica, e un divieto di attribuzione - in caso di aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa - di un punteggio per l'offerta di opere aggiuntive rispetto a quanto previsto nel progetto esecutivo posto a base d'asta.
Le osservazioni del Consiglio di Stato riguardano la proposta di ampliamento del campo di indagine sui criteri di aggiudicazione, per offrire agli operatori del settore, ad ormai due anni di distanza dall'entrata in vigore del Codice, uno strumento più utile nella gestione delle procedure di aggiudicazione; e ciò, in forza di quanto stabilito dall'articolo 213, comma 2, del Codice, il quale attribuisce all'Autorità proprio il compito di adottare linee-guida - seppur non a carattere vincolante - che promuovano l'efficienza e la qualità dell'operato delle P.a.
Qui per il parere del Consiglio di Stato
Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le Linee guida n. 9
Sono state pubblicate le linee guida dell’Anac di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti il Monitoraggio delle amministrazioni aggiudicatrici sull'attività dell'operatore economico nei contratti di partenariato pubblico privato. La disciplina entrerà in vigore il 5 maggio prossimo.
Nella prima parte del documento sono contenute indicazioni per l’identificazione e la valutazione dei rischi connessi ai contratti di PPP a partire dalla fase che precede l’indizione della procedura di gara.
Nella seconda parte sono riportate le prescrizioni sulle modalità di controllo dell’attività svolta dagli operatori economici in esecuzione di un contratto di PPP, da considerarsi vincolanti per le amministrazioni aggiudicatrici.
Qui per approfondire.
Qui il testo.
Prime valutazioni dell’Anac sulle varianti in corso d’opera
L’Anac ha svolto la nuova analisi che riguarda le varianti registrate nella banca dati dell'Autorità al 30 maggio 2017.
Come si apprende dal comunicato del Presidente Cantone vi è la conferma «del sospetto che per il tramite delle varianti le imprese cerchino di recuperare il ribasso offerto in gara». I dati di dettaglio analizzati e diffusi riguardano varianti riferite ad appalti assegnati con le regole del vecchio codice, da cui si apprendono due novità.
La prima riguarda il fatto che la stazione appaltante assegni l'appalto tenendo conto anche della qualità dell'offerta e non solo del prezzo che non tutela assolutamente dal rischio variante.
Il secondo è che l'incidenza delle varianti è molto più frequente (e ovviamente dispendiosa) per i progetti di importo più elevato (lavori oltre 20 milioni). Fatto che spinge l'Anac a sottolineare ancora una volta l'opportunità di qualificare le stazioni appaltanti, secondo quanto previsto da una norma del nuovo codice appalti, rimasta finora inattuata. «Per gli appalti di importo elevato - si legge nel comunicato - l'incidenza dell'importo medio delle varianti è superiore rispetto all'analoga percentuale di varianti per tutti gli appalti (28% contro 19%). Ciò - è la conclusione di Cantone - avvalora la previsione del Codice dei contratti circa l'esigenza della qualificazione delle stazioni appaltanti per le attività di progettazione ed esecuzione degli appalti».
Qui per approfondire.
Decreto compenso commissari
E’ stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riguardante la tariffa di iscrizione all’albo delle commissioni giudicatrici ed i compensi spettanti ai commissari.
Il decreto è volto ad attuare l'obbligo previsto dall'articolo 77 del Codice di nominare, per le aggiudicazioni secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, commissari scelti tra esperti iscritti in un albo nazionale gestito dall'Anac.
Qui il testo.
Riprogrammazione Risorse fondo di edilizia
E’ stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la riprogrammazione di 350 milioni di euro di risorse giacenti, e quindi inutilizzate, su un conto denominato “Fondi di edilizia/convenzionata agevolata” alimentato e creato in attuazione della Legge n. 457/1978.
Il CIPE aveva approvato la riprogrammazione proposta dal MIT degli ambiti di intervento delle risorse costituiti dall’attuazione di un programma integrato di edilizia residenziale sociale e dagli interventi di edilizia residenziale sociale nei territori danneggiati dagli eventi sismici.
Le proposte di intervento, predisposte dai comuni individuati dalle regioni ed attuate dalle medesime amministrazioni comunali, dagli ex IACP comunque denominati, da imprese e cooperative in modalità di edilizia convenzionata, dovranno:
essere finalizzate al recupero di immobili esistenti anche attraverso interventi di demolizione e ricostruzione con un “consumo di suolo zero”, prevedere l’acquisto di immobili e soltanto in via residuale nuove costruzioni, prevedendo un mix di residenze, funzioni, spazi collettivi e per servizi di prima necessità complementari agli alloggi; essere destinate alla locazione permanente con canone sociale, per gli interventi a totale copertura pubblica, o alla locazione permanente o con patto di futura vendita per gli interventi che usufruiscono solo in parte del contributo pubblico.
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Decreto Smart Road
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti recante Modalità attuative e strumenti operativi della sperimentazione su strada delle soluzioni di Smart Road e di guida connessa e automatica.
ll decreto Smart Road mira a realizzare un miglioramento della rete stradale nazionale attraverso una sua graduale trasformazione digitale, con l’obiettivo di renderla idonea a dialogare con i veicoli connessi di nuova generazione, anche nell’ottica di rendere possibile l’utilizzo dei più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida, nonché per migliorare e snellire il traffico e ridurre l’incidentalità stradale.
Previsti, dunque, gli interventi necessari per la comunicazione dei dati ad elevato bit-rate (es.:fibra), la copertura di tutta l’infrastruttura stradale con servizi di connessione di routing verso la rete di comunicazione dati, la presenza di un sistema di hot - spot Wifi per la connettività dei device dei cittadini, dislocati almeno in tutte le aree di servizio e di parcheggio, un sistema per rilevare il traffico e le condizioni meteo e fornire previsioni a medio-breve termine e una stima/previsione per i periodi di tempo successivi. Sulla base dei dati raccolti, poi, il sistema offrirà contenuti per servizi avanzati di informazione sul viaggio agli utenti, permettendo eventuali azioni di re - routing.
Qui per approfondire.
Qui il testo.
EDILIZIA
Testo Unico Edilizia e Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato un ordine del giorno con cui impegna il Tavolo Tecnico istituito presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ad introdurre norme specifiche che eliminino l’ambiguità delle attuali regole in materia sismica.
In particolare le Regioni hanno chiesto di fare chiarezza in relazione ai ruoli e alle funzioni dello Stato e delle Regioni ed Enti Locali, in particolare per quanto attiene alla definizione dei criteri necessari per la puntuale individuazione delle zone a bassa sismicità e la definizione dei livelli di sicurezza accettabili per le costruzioni esistenti e hanno altresì chiesto di adottare un provvedimento che chiarisca l'esatta interpretazione degli articoli 83 e 94 del DPR 380/2001, circa l'individuazione delle “zone a bassa sismicità” oggetto di interventi edilizi.
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Direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia
Il Parlamento europeo ha approvato la revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia la 2010/31/Ue
L'obiettivo è migliorare la prestazione energetica di edifici nuovi ed esistenti riducendo le emissioni dell'80-85% rispetto ai livelli del 1990 fissando l’obiettivo di costruire nell’UE edifici pubblici e privati a consumo di energia vicino allo zero entro il 2050.
La direttiva prevede inoltre il sostegno allo sviluppo di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, in edifici con più di 10 posti auto, e introduce gli indicatori d'intelligenza, strumenti capaci di aumentare l'efficienza energetica degli edifici.
Una volta approvata formalmente dal Consiglio, la nuova direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. Il termine per il recepimento di queste nuove norme nella legislazione nazionale è di 20 mesi.
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Pronuncia del Consiglio di Stato su rilascio permesso per costruire
Il Consiglio di Stato ha bocciato l’operato del Comune di Genova che aveva rilasciato un titolo edilizio subordinandone la validità all'ottenimento di un accordo tra il titolare del progetto di un'autorimessa e il tecnico nominato dai condomini confinanti che temevano un impatto negativo sotto il profilo strutturale. Non si può, dunque, rilasciare un permesso di costruire condizionato al rispetto di una condizione incerta e futura. Il Consiglio di Stato ha affermato tale principio ricordando che, in via di principio, e fatti salvi i casi espressamente stabiliti dalla legge, una condizione, sia essa sospensiva o risolutiva, non può essere apposta ad una concessione edilizia, stante la natura di accertamento costitutivo a carattere non negoziale del provvedimento. Una eccezione a questa regola vale solo nel caso in cui per rendere operativo il permesso sia necessario il nullaosta di un'altra amministrazione. In questo caso, concedere il titolo con la prescrizione può essere utile ad accelerare i tempi.
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PROFESSIONISTI
Vitruvio-Pagamenti Pa
È stata creata una piattaforma on line dove ingegneri e architetti possono offrire il proprio credito nei confronti di una amministrazione pubblica, centrale o locale, e ricevere l'incasso in anticipo.
Tale progetto si chiama Vitruvio, ed è il frutto di una convenzione promossa da Inarcassa e sottoscritta con la società Cfn, che opera nella consulenza di corporate finance, affiancata da OfficineCst, società che opera nel settore del recupero crediti verso la pubblica amministrazione.
La piattaforma è operativa ed è accessibile da un apposito sito internet dove indicare i dati necessari. La condizione indispensabile per cedere il proprio credito è che questo sia certificato. Il servizio è aperto a tutti i professionisti iscritti a Inarcassa, ai non iscritti titolari di partita Iva. Sono incluse le società di ingegneria e anche gli studi di progettazione.
Lo sconto da applicare al credito dipende dal tipo di amministrazione.
L'elemento che più incide sull'entità dello sconto è la situazione dell'amministrazione. Sarà soprattutto OfficineCst, grazie alla sua attività specifica con la Pa, a occuparsi di questa valutazione. Dopo aver fatto la richiesta il professionista riceve un'offerta di acquisto del credito. La società Cfn non fornisce cifre sul volume del mercato potenziale ma da un test condotto a giugno scorso su un numero di quasi mille professionisti, è emerso che oltre il 25% degli ingegneri e degli architetti ha rapporti con la Pa; e che il 40% di questa platea ha denunciato tempi di incasso di oltre 120 giorni. Inoltre ill servizio è accessibile anche agli iscritti Inarcassa che non sono in regola con i versamenti. A valle della procedura, è previsto che il professionista possa portare a termine la cessione del credito, sanando anche la sua situazione debitoria, sia totalmente sia parzialmente (a seconda degli importi in gioco), utilizzando le somme pagate dal veicolo.
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Fatturazione elettronica tra privati: ok dall’Unione Europea
Il Consiglio dell’Unione europea ha dato il via libera all’introduzione della fatturazione elettronica generalizzata; è stata infatti pubblicata la Decisione di esecuzione (Ue) 2018/593 del Consiglio del 16 aprile 2018, con la quale l’Italia è stata autorizzata a introdurre la “misura speciale di deroga” agli articoli 218 e 232 della direttiva 2006/112/Ce relativa al sistema comune dell’Iva dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2021.
In tal modo, quindi, ricevono “copertura europea” le disposizioni recentemente previste dalla legge di bilancio 2018, che stabiliscono, a partire dal 1° gennaio 2019, l’obbligo della fatturazione elettronica obbligatoria tra privati (articolo 1, comma 909 e seguenti, legge 205/2017). In dettaglio, la manovra di fine anno, ha previsto che, a partire dal 1° gennaio 2019, “per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato, e per le relative variazioni, sono emesse esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il Sistema di Interscambio”.
Consiglio di Stato boccia decreto Mise su sanzioni Pos
Il Consiglio di Stato, con il parere n. 1104/2018 dello scorso 23 aprile, ha sospeso il giudizio sullo schema di regolamento del Ministero dello Sviluppo Economico recante la definizione delle modalità, dei termini e degli importi delle sanzioni amministrative pecuniarie – pari a 30 euro riducibile a un terzo in caso di versamento tempestivo - conseguenti alla mancata accettazione dei pagamenti mediante carte di debito e carte di credito. In particolare, secondo il Consiglio di Stato, l’obiettivo di una efficace lotta al riciclaggio, all’evasione e all’elusione fiscale deve, però, necessariamente essere conseguito con l’adozione di provvedimenti rispettosi, sotto l’aspetto formale e sostanziale, dei principi fondamentali dell’ordinamento giuridico. Di conseguenza si ritiene che l’art. 15, comma 4, del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (che prevede che il MISE adotti uno o più decreti per definire le sanzioni nei confronti dei soggetti interessati) “non sia rispettoso del principio costituzionale della riserva di legge in quanto carente di qualsiasi criterio direttivo, sostanziale e procedurale”, e che “anche la individuazione per analogia di una sanzione – nel caso specifico quella prevista dall’art. 693 c.p. - configuri una precisa ed insuperabile violazione al principio della riserva di legge (oltre che del divieto di applicazione dell’analogia ai fini della individuazione della sanzione)”.