Sintesi di monitoraggio legislativo 12 febbraio 2016
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NOTA POLITICA
Si inasprisce lo scontro in atto fra il Premier Renzi e la Commissione europea. L’incontro con Angela Merkel non ha risolto il braccio di ferro in corso con gli uffici europei sulle regole di flessibilità, tanto più importante in vista del via libera che deve ancora arrivare da Bruxelles sulla legge di stabilità 2016. Si attende ora l’incontro fissato per fine mese con il Presidente Junker. Intanto Renzi ha dovuto dire di sì al finanziamento di tre miliardi di euro alla Turchia, necessario perché si blocchi il flusso di profughi verso il Nord Europa. Quello che sembra più preoccupare è che l’Italia rimanga, insieme alla Grecia, tagliata fuori da un accordo dei paesi nordeuropei per limitare il trattato di Schengen solo a Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania e Austria. Rischiando così di diventare un enorme campo di raccolta e identificazione profughi.
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DALLE ISTITUZIONI
Delega appalti: lex n. 11/2016
In vigore dal 13 febbraio le disposizioni della legge 28 gennaio 2016, n. 1, che delega il Governo ad adottare, entro il 18 aprile 2016, un decreto legislativo per il recepimento delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali. Entro il 31 luglio 2016, il Governo dovrà emanare anche un decreto legislativo per il riordino complessivo della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. (GU n. 23 del 29.1.2016)
Riconoscimento qualifiche professionali: dlg n. 15/2016
In vigore dal 10 febbraio 2016 il decreto legislativo 28 gennaio 2016, n. 15, che attua la direttiva 2013/55/UE europea di modifica della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e del regolamento (UE) n. 1024/2012, relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno («Regolamento IMI»)”.
Il decreto introduce alcune importanti novità nella normativa vigente (decreto legislativo n. 206 del 2007). L’ambito applicativo del decreto legislativo n. 206 del 2007 è esteso ai cittadini italiani che hanno svolto il tirocinio professionale in altro Stato membro. Oltre all’introduzione della “tessera professionale” (per ora limitata ad alcune professioni) e al meccanismo di allerta per segnalare i professionisti nel campo della salute e dell’istruzione dei minori colpiti da una sanzione disciplinare o penale, si prevede la possibilità, a determinate condizioni, di ottenere un accesso parziale alla professione e la possibilità di ottenere il riconoscimento del tirocinio professionale effettuato in parte all’estero.
Architetti
L'articolo 41 interviene sull'articolo 52 del decreto legislativo modificando i requisiti necessari di formazione previsti per la professione di architetto. Al nuovo comma 1 si prevedono due percorsi alternativi: il primo stabilisce, ai fini formativi, almeno 5 anni di studi universitari a tempo pieno sanciti dal superamento di un esame di livello universitario; il secondo prevede un 4+2 ovvero 4 anni di studi universitari sanciti dal superamento dello stesso esame più un attestato che certifica il completamento di 2 anni di tirocinio professionale. L'articolo 41 aggiunge, inoltre, tre nuovi commi relativi, rispettivamente, all'oggetto della formazione, alla previsione dei crediti formativi e al tirocinio professionale Si prevede: la possibilità, anche per la professione di architetto, di computare i crediti formativi ECTS equivalenti in numero di anni di insegnamento universitario; che il biennio di tirocinio richiesto nel sopracitato percorso alternativo (4+2) deve aver luogo dopo aver completato il terzo anno di studio universitario un anno di tale tirocinio debba riferirsi alle conoscenze acquisite, che almeno un anno dello stesso tirocinio deve far riferimento alle conoscenze acquisite nel corso dell'insegnamento teorico e pratico della materia. Il tirocinio – la cui valutazione spetta all'autorità competente al riconoscimento, va effettuato sotto la supervisione di un professionista o organismo professionale autorizzato; ne è permesso lo svolgimento anche in altro Stato membro sempre se si attenga alle linee guida pubblicate dal MIUR (comma 1-quater).
L'articolo 42 modifica l'articolo 53 del decreto legislativo 206, concernente deroghe . In particolare, sono soppressi i commi 1 e 2 dell’art. 52 relativi, rispettivamente:alle specifiche deroghe relative alla formazione di architetto nella Repubblica federale tedesca; all'obbligo di provare che i lavori compiuti dall'architetto provino tutte le conoscenze e competenze di cui all'articolo 52 del decreto.
L'articolo 43 modifica l'articolo 55 del decreto legislativo, in tema di riconoscimento di specifici titoli acquisiti dagli architetti ai fini dell'accesso e dell'esercizio dell'attività professionale negli Stati dell'Unione. Viene precisato che sono riconosciuti i titoli formativi di architetto di cui di cui all'allegato VI, punto 6, rilasciati dagli Stati membri, che sanciscono una formazione iniziata entro l'anno accademico di riferimento di cui al suddetto allegato, anche se non soddisfano i requisiti formativi minimi di cui all'articolo 52. I citati titoli formativi rilasciati nello Stato membro hanno, ai fini dell'accesso e dell'esercizio delle attività professionali di architetto in altro Stato membro, lo stesso effetto che hanno sul territorio di rilascio. L'articolo 43 aggiunge, inoltre, all'articolo 55 quattro nuovi commi. Il comma 1-bis, che prevede che tale riconoscimento riguardi, oltre che i titoli indicati all'allegato VI, punto 6, del decreto, anche i titoli di formazione di architetto di cui all'allegato V qualora la formazione sia iniziata prima del 18 gennaio 2016. Il comma 2-bis secondo il quale sono riconosciuti gli effetti di titoli formativi per accedere alla professione di architetto rilasciati in Italia agli attestati rilasciati, ai cittadini di Stati membri (da parte di Stati che dispongono di norme per l'accesso e l'esercizio della professione) alla data del 5 agosto 1987. Altre date sono stabilite, in ragione della data di adesione alla UE, per Austria, Finlandia e Svezia (1o gennaio 1995); per Repubblica Ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta; Polonia, Slovenia e Slovacchia (1o gennaio 2004); per la Croazia (1o luglio 2013). In particolare, gli attestati certificano che il titolare ha effettivamente esercitato la professione di architetto per almeno 3 anni di seguito durante i 5 anni precedenti la data di rilascio dell'attestato. Infine, si detta, ai fini dell'accesso e dell'esercizio della professione di architetto, una specifica disposizione relativa al riconoscimento di titoli formativi conseguiti nella Repubblica federale tedesca.
L'articolo 44 aggiunge una ulteriore ipotesi di riconoscimento automatico delle qualifiche professionali sulla base di principi di formazione comune.
MiSE: Premio europeo design
Al via la prima edizione dei DesignEuropa Awards, i premi per i migliori design europei.
I premi sono suddivisi in tre categorie:
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industria (imprese con più di 50 dipendenti e/o oltre 10 milioni di euro di fatturato);
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piccole imprese e imprese emergenti (imprese con meno di 50 dipendenti e meno di 10 milioni di euro di fatturato, oppure società costituite dopo il 1° gennaio 2013);
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premio speciale alla carriera.
Il bando per inviare la propria candidatura o segnalare progetti di altri è aperto fino al 15 luglio 2016.
Sezione premi DesignEuropa del sito UAMI
Lavoro: circolare cococo
La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro ha emanato la Circolare n. 3/2016, nella quale fornisce le prime indicazioni operative sulle nuove collaborazioni coordinate e continuative normate dal D. Lgs. n. 81/2015.
Il documento fornisce la corretta interpretazione in relazione alle “Collaborazioni organizzate dal committente” e la procedura di “Stabilizzazione dei collaboratori coordinati e continuativi anche a progetto e di persone titolari di partita IVA".
Per quanto riguarda l’articolo 2 del decreto legislativo n. 81/2015, viene prevista l’applicazione della “disciplina del rapporto di lavoro subordinato”nell’ipotesi di rapporti di collaborazione che si concretino in prestazioni di lavoro esclusivamente personali e continuative, le cui modalita di esecuzione siano organizzate dal committente anche con riferimento “ai tempi e al luogo di lavoro“ (c.d. etero-organizzazione).
Pertanto, ogniqualvolta il collaboratore operi all’interno di una organizzazione datoriale rispetto alla quale sia tenuto ad osservare determinati orari di lavoro e sia tenuto a prestare la propria attivita presso luoghi di lavoro individuati dallo stesso committente, si considerano avverate le condizioni di legge, sempre che le prestazioni risultino continuative ed esclusivamente personali. In definitiva, le citate condizioni devono ricorrere congiuntamente.
Il Dicastero spiega anche il significato di:
“prestazioni di lavoro esclusivamente personali“: si intendono le prestazioni svolte personalmente dal titolare del rapporto, senza l’ausilio di altri soggetti;
“continuative“: il ripetersi in un determinato arco temporale al fine di conseguire una reale utilità.
Decreto flussi 2016
E’ in Gazzetta Ufficiale il decreto per la programmazione dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato, per l'anno 2016. Il nuovo decreto fissa quote sia per le conversioni e per l'ingresso per lavoro autonomo e alcune altre categorie di lavoratori non stagionali, sia per lavoro stagionale.
Le quote - In base al nuovo decreto – così come chiarito nella circolare congiunta dei Ministeri dell'Interno e del Lavoro del 29 gennaio – sono ammessi in Italia 17.850 lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo.
(GU n. 26 del 22 febbraio 2016).
Circolare Ministero Interno-Lavoro del 29 gennaio 2016
Decreto Flussi 2016. Nuove quote di ingresso
Linee guida start up e modulistica
- certificazione nulla osta per la costituzione di start up innovativa
- certificazione nulla osta per la costituzione di start up innovativa - incubatore
Modulo di richiesta di accesso al sistema informatico dello Sportello Unico per l'Immigrazione
MIUR: decreto scuole innovative
Pubblicato il DM 860 del 3 novembre 2015 che indice il concorso di idee per la progettazione di nuove scuole, previsto dalla Legge sulla Buona Scuola (n.107/2015).
Obiettivo del concorso è acquisire idee progettuali per la realizzazione di scuole innovative da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, della sostenibilità ambientale, energetica, economica e della sicurezza strutturale e antisismica. Saranno scuole caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio. La realizzazione degli edifici sarà garantita da un fondo apposito messo a disposizione da Inail (350 milioni di euro).
Nel testo allegato: gli obiettivi del concorso, i soggetti ammessi, i criteri per la valutazione dei progetti, i premi e la pubblicazione, la copertura finanziaria.
Prima del bando che determinerà anche i tempi per l’iscrizione e la consegna degli elaborati, si attende che le 19 Regioni definiscano con il Miur tutte le aree progettuali.
Lavoro settore edile: riduzione dei contributi previdenziali 2015
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il comunicato del Ministero del lavoro con cui si rende noto che con decreto del Direttore generale per le politiche previdenziali e assicurative del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ragioniere generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze, in data 1° dicembre 2015, è stata determinata la riduzione dei contributi previdenziali ed assistenziali in favore dei datori di lavoro del settore edile, ai sensi dell'art. 29, commi 2 e 5, del decreto-legge n. 244/1995, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 341/1995, per l'anno 2015. (GU n. 28 del 4.2.2016)
Ambiente: testo coordinato direttive VIA
Entro il 16 marzo 2017 l’ltalia dovrà recepire nel proprio ordinamento le modifiche apportate dalla nuova direttiva VIA, 2014/52/UE, alla direttiva 2011/92/UE che ha codificato le precedenti direttive (85/337/CEE, 97/11/CE, 2003/35/CE, 2009/31/CE).
La Commissione europea ha redatto una versione non ufficiale del testo coordinato delle due direttive, disponibile in inglese, per fornire un testo unitario utile anche ai fini del recepimento da parte degli Stati membri, sebbene il documento sia da ritenersi puramente uno “strumento di documentazione che non impegna la [...]responsabilità delle istituzioni”.
Il testo coordinato è stato tradotto in italiano a cura della Direzione per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente, nel pieno rispetto formale e sostanziale dei contenuti della versione redatta dalla Commissione europea
Italiasicura: interventi edilizia scolastica
Prende il via l'operazione #Sbloccascuole, prevista dalla Legge di Stabilità 2016. Si tratta di 480 milioni di euro liberati dai vincoli di bilancio per Comuni, Province e Città metropolitane per interventi di edilizia scolastica e per la realizzazione di nuove scuole. Entro il primo marzo 2016gli Enti locali possono trasmettere la domanda attraverso il sito www.sbloccabilancio.it, compilando il form on line. L'operazione è complementare a quanto già fatto dal Governo per rilanciare gli investimenti agendo sul Fondo Pluriennale Vincolato. L'operazione #Sbloccascuole, infatti, libera la spesa di risorse a valere sull'avanzo di amministrazione e sul ricorso al debito, andando a completare, per l’edilizia scolastica, lo sblocco delle somme per investimenti pluriennali attuato proprio con la Legge di stabilità 2016.
Avviso pubblico Prot SMES n. 42 del 02-02-2016 (198.05 KB)
Documento 1 - #scuolenuove Comuni (336.57 KB)
Documento 2 - #scuolenuove Province&Città Metropolitane (287.16 KB)
Documento 3 - decreto mutuiBEI (8493.94 KB)
Tutti i documenti saranno scaricabili anche dal portale www.sbloccabilancio.it
Clicca qui e consulta la tabella completa
Italiasicura: fondi impianti sportivi
100 milioni di euro per riqualificare e realizzare impianti sportivi in periferie urbane e arie svantaggiate. Questo il valore del "Fondo Sport e Periferie"stanziato dal Governo e finalizzato tra l‘altro alla realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all'attività agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, nonché al completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all'attività agonistica nazionale e internazionale. La somma, gestita dal Coni, è così suddivisa: 20 milioni per il 2015, 50 per il 2016 e 30 per il 2017. Il Coni ha pubblicato le modalità di presentazione delle domande ai fini dell'inserimento nel piano pluriennale degli interventi. Le proposte dovranno essere inviate entro il 15 febbraio 2016 alla PEC propostedl185@cer.coni.it
Requisiti fondamentali sono l'alto livello sportivo, l'utilizzo agonistico dell'impianto, l'immediata cantierabilità degli interventi.
Informazioni e modulistica sul sito del Coni (Clicca qui)
Senato: economia circolare, consultazione
La Commissione Ambiente del Senato ha deciso di avviare una consultazione pubblica per acquisire informazioni e valutazioni delle parti interessate in relazione al pacchetto di misure sull'economia circolare, presentato dalla Commissione europea il 2 dicembre 2015. I contributi saranno presi in considerazione ai fini dell'elaborazione del parere da trasmettere alla Commissione europea nel quadro del dialogo politico. La consultazione è aperta a tutti coloro che desiderano partecipare al processo decisionale europeo con osservazioni sul merito delle proposte legislative. Nel mese di maggio si svolgerà una conferenza per discutere gli esiti della consultazione. I contributi devono essere inviati per iscritto, in formato elettronico word e pdf, entro il 1° aprile 2016 all'indirizzo di posta elettronica economiacircolare@senato.it; devono contenere l'indicazione del soggetto o dell'ente cda cui provengono; possono riguardare tutte o solo alcune delle questioni indicate e saranno resi pubblici in modo integrale. La Commissione potrà invitare i partecipanti alla consultazione pubblica a fornire chiarimenti o ulteriori elementi di approfondimento, anche in forma orale.
Commissione UE: guida appalti pubblici
Desiderate migliorare l'efficienza e la qualità degli appalti pubblici e garantire il giusto valore ai vostri contratti? Cercate consigli su come pianificare, pubblicare e assegnare appalti evitando gli errori più comuni? La guida «Orientamenti per i funzionari responsabili degli appalti sugli errori più comuni da evitare nei progetti finanziati dai Fondi strutturali e d'investimento europei», della Commissione europea, risponderà alle vostre domande e vi aiuterà a trarre il massimo dagli investimenti UE.
Lo scopo di questo documento, ora disponibile in tutte le lingue dell'UE, è quello di fornire una guida ai funzionari pubblici che si occupano della gestione dei fondi strutturali europei e d'investimento europei (fondi SIE), aiutandoli a identificare ed evitare aree a potenziale rischio di errore e ad adottare le migliori pratiche nelle procedure di appalto pubblico, una delle principali fonti di irregolarità nella gestione dei fondi. Pur non fornendo un'interpretazione giuridica delle direttive UE, il documento costituisce per i funzionari che si occupano di appalti un utile strumento che, grazie a consigli pratici, li guida nelle fasi in cui gli errori sono più frequenti e consente di gestire al meglio ogni situazione, in tutte le fasi principali della procedura. Il documento presenta inoltre una serie di buone pratiche, esempi concreti, spiegazioni su temi specifici, studi di casi e modelli. Per facilitare l'uso della guida sono infine stati inseriti strumenti visivi, punti di allerta, elementi interattivi, link di riferimento ai testi legislativi, ai documenti e alle varie fonti di informazione.
L'obiettivo primario non è solo quello di garantire la regolarità e la trasparenza, ma anche migliorare l'efficienza e l'efficacia degli appalti pubblici guadagnando in termini di concorrenza leale e di qualità degli investimenti, a beneficio delle pubbliche amministrazioni, delle società coinvolte e dei beneficiari dei progetti.
La guida orientativa è uno degli elementi del piano d'azione in materia di appalti pubblici, nel quadro di una più ampia iniziativa lanciata dal commissario per la Politica regionale Corina Creţu per aiutare gli Stati membri e le regioni a migliorare il loro modo di investire e di gestire i fondi della politica di coesione, accanto allo sviluppo di Peer 2 Peer, una piattaforma rivolta ai funzionari pubblici degli Stati membri per consentire loro di scambiare competenze e buone pratiche nel campo dello sviluppo della capacità amministrativa, e ai patti di integrità, uno strumento per migliorare la trasparenza e la responsabilità in materia di appalti pubblici.
Agenzia entrate: “imbullonati” e rendita catastale
Escono dal calcolo della rendita catastale i macchinari, i congegni, le attrezzature ed altri impianti funzionali ad uno specifico processo produttivo, ovvero i cosiddetti "imbullonati". È questa l'innovazione che la Legge di Stabilità 2016 ha introdotto in tema di determinazione della rendita catastale dei fabbricati di categoria D ed E, ovvero le unità immobiliari urbane a destinazione speciale e particolare. Dal 1° gennaio 2016, come chiarisce la circolare 2/E di oggi, nel processo estimativo, per esempio, di industrie, centrali o stazioni elettriche, non saranno più inclusi le turbine, gli aerogeneratori, i grandi trasformatori, gli altoforni, così come tutti gli impianti che costituiscono le linee produttive presenti nell'unità immobiliare, indipendentemente dalle loro tipologia, rilevanza dimensionale o modalità di connessione. Del pari, sono esclusi dalla stima i pannelli fotovoltaici, ad eccezione di quelli integrati sui tetti e nelle pareti della struttura che non possono essere smontati senza rendere inutilizzabile la copertura o la parete cui sono connessi. Per le unità già censite è possibile presentare atti di aggiornamento, non connessi alla realizzazione di interventi edilizi sul bene, solo per rideterminare la rendita catastale, escludendo dalla stessa eventuali componenti impiantistiche che, secondo i nuovi criteri, non sono più oggetto di stima diretta.
In pratica, d'ora in avanti, per gli immobili a destinazione speciale e particolare, la stima diretta si effettuerà tenendo conto del suolo, delle costruzioni e degli elementi strutturalmente connessi (come impianti elettrici e di areazione, ma anche ascensori, montacarichi, scale mobili), senza più considerare i macchinari, i congegni, le attrezzature e gli altri impianti funzionali al processo produttivo, che non conferiscono all'immobile un'utilità apprezzabile anche in caso di modifica dell'attività al suo interno. Con la nuova norma vengono quindi meno le criticità interpretative talora riscontrate nel processo tecnico-estimativo di determinazione della rendita dei fabbricati produttivi, grazie alla definizione univoca delle tipologie di macchinari e impianti escluse dalla stima diretta.
La circolare specifica che la nuova disposizione non ha valore di interpretazione autentica ed esplica, pertanto, i suoi effetti solo a decorrere dal 1° gennaio 2016. È però possibile presentare atti di aggiornamento catastale per escludere eventuali componenti impiantistiche che, secondo i nuovi criteri, non fanno più parte della stima diretta. Se la dichiarazione di variazione viene presentata correttamente in catasto entro il 15 giugno 2016, la nuova rendita catastale avrà valore fiscale fin dal 1° gennaio 2016 per il calcolo dell'imposta municipale propria.
Viene resa disponibile sul sito internet dell'Agenzia la nuova versione 4.00.3 della procedura Docfa, con le relative istruzioni operative, seguendo il percorso Home > Cosa devi fare > Aggiornare dati catastali e ipotecari > Aggiornamento Catasto fabbricati - Docfa. La nuova versione deve essere obbligatoriamente utilizzata, a partire dal 1° febbraio 2016, per gli atti di aggiornamento del Catasto Edilizio Urbano finalizzati alla rideterminazione della rendita catastale per scorporo degli impianti. Per tutte le altre dichiarazioni, in via transitoria, è consentito utilizzare anche la versione precedente (4.00.2) del software Docfa, fino alla fine del mese di marzo 2016.
Fisco Oggi: Imbullonati fuori dalla stima: il Docfa si adegua alla novità
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DALLA RETE
ANAC: nuove modalità informatiche acquisizione CIG
Pubblicato il Comunicato del Presidente del 10 febbraio 2016 con cui si dispongono le nuove modalità informatiche di acquisizione dei CIG in relazione agli obblighi di ricorso ai Soggetti aggregatori per le stazioni appaltanti, le categorie merceologiche e le soglie di importo di cui al DPCM 24 dicembre 2015.
CNI: i costi delle polizze
Dal mese di agosto 2013 la sottoscrizione di una polizza per responsabilità civile professionale è un obbligo di legge per una percentuale rilevante diprofessionisti iscritti ad un Albo. Per quanto riguarda gli ingegneri, l’obbligo riguarda oltre 100mila iscritti che esercitano la libera professione full-time o associata ad un lavoro dipendente. Questo strumento certamente tutela da rischi legati all’attività lavorativa ma, al tempo stesso, viene percepito come uno dei tanti oneri eccessivi da sostenere, con scarsi ritorni in termini di utilità. Tale percezione è particolarmente rilevante tra i professionisti più giovani, caratterizzati da livelli di fatturato piuttosto contenuti e sui quali sembrano gravare costi incomprimibili sempre più consistenti.
Tenendo conto di questa realtà, il Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha realizzato un’indagine che ha coinvolto gli iscritti all’Albo, finalizzata a comprendere meglio la posizione degli ingegneri italiani di fronte all’obbligo dell’assicurazione professionale.
“L’indagine del nostro Centro Studi – dichiara Armando Zambrano, Presidente del CNI – dimostra come persista un diffuso atteggiamento di resistenza all’assicurazione. Gli ingegneri lamentano soprattutto gli alti costi delle polizze e l’obbligo alla loro sottoscrizione è percepito come l’ennesimo balzello che grava sui liberi professionisti, già alle prese con una situazione di mercato senza precedenti. Preoccupa che circa un terzo interpellati abbia dichiarato di essere privo di polizza. Sono elementi che il nostro Consiglio Nazionale dovrà tenere in seria considerazione nell’ottica della promozione di una polizza di tipo collettivo, destinata specificatamente agli ingegneri iscritti all’Albo”.
Hanno partecipato all’indagine del Centro Studi 7.242 ingegneri, interpellati nel corso del mese di luglio 2015. Tre le categorie coinvolte: ingegneri che svolgono la libera professione in via esclusiva; ingegneri dipendenti; ingegneri dipendenti che svolgono, al tempo stesso, anche la libera professione. I risultati fanno emergere un quadro con diverse criticità. Intanto, come dice Zambrano, è molto elevata la percentuale di liberi professionisti che non è in regola con l’obbligo di stipulare una polizza RC (circa un terzo). Inoltre risulta molto basso il livello di conoscenza delle polizze e, comunque, l’interesse si concentra essenzialmente sul prezzo, elemento sul quale si concentra anche gran parte dell’insoddisfazione.
“Gli ingegneri liberi professionisti – dice Luigi Ronsivalle, Presidente del Centro Studi CNI - hanno un approccio problematico con l’assicurazione causata soprattutto da una scarsa propensione a conoscere e approfondire il contenuto e il meccanismo di funzionamento delle polizze e del loro costo, considerato mediamente elevato. Stentano a riconoscerne l’utilità e in molti casi appaiono quasi insofferenti all’obbligo imposto per legge. Probabilmente si sentirebbero rassicurati se la scelta a monte delle migliori condizioni contrattuali fosse fatta da un loro fiduciario completamente disinteressato all’aspetto economico”.
“Una polizza collettiva contratta dal CNI – prosegue Ronsivalle – offrirebbe alcune importanti garanzie: le migliori condizioni base di una polizza all risks; un prezzo della polizza base decisamente inferiore rispetto a tutti quelli attualmente sul mercato; la scelta di un broker ai massimi livelli di affidabilità; garanzie sulla riassicurazione, a condizioni prestabilite e non eccessivamente onerose”.
“La polizza base, dunque, avrebbe lo scopo fondamentale di garantire una copertura di buon livello per tutti che, ad un prezzo molto contenuto, consentirebbe di assolvere ad un obbligo di legge anche a quei professionisti che, stando al rilevamento effettuato dal Centro Studi, non sono attualmente in regola”.
CNI: WFEO 2017
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri è stato scelto per l’organizzazione dell’assemblea della World Federation Engineering Associations (WFEO) e del World Engineering Forum (WEF) nel 2017. Una designazione che per gli ingegneri italiani ha la stessa valenza che può avere per un paese l’organizzazione delle Olimpiadi.
Il WFEO è l’organizzazione internazionale di rappresentanza dell'ingegneria. Fondata nel 1968 sotto il patrocinio dell’UNESCO, nella cui sede mondiale a Parigi sono collocati gli uffici della Federazione, riunisce le organizzazioni nazionali degli ingegneri di 93 nazioni e rappresenta circa 20 milioni di ingegneri di tutto il mondo. “L’assegnazione dell’organizzazione dell’assemblea del WFEO e del World Engineering Forum nel 2017 - afferma Nicola Monda, Consigliere del CNI con delega ai rapporti internazionali -nasce dall’intensa attività internazionale svolta dal CNI negli ultimi anni per favorire i rapporti tra organizzazioni nazionali di ingegneri e dalla partecipazione ai tavoli tecnici esistenti”.
L’assegnazione al CNI è stata formalizzata nel corso dell’Assemblea WFEO svoltasi a Kjoto nel dicembre 2015, nel corso della quale sono stati anche eletti i componenti dell'executive council del WFEO. Ad ulteriore riconoscimento del lavoro svolto, l’Ing. Nicola Monda è risultato tra i componenti eletti, grazie al voto di 55 associazioni nazionali di ingegneri sulle 63 presenti.
Particolarmente apprezzato il fatto che il CNI, considerando la posizione geografica e culturale nel bacino del Mediterraneo, nel 2014 abbia dato vita ad un network tra le associazioni di ingegneria di tutti i paesi che vi si affacciano, raccogliendo l’adesione di 18 di queste. Il network, poi, ha deciso di evolversi in Associazione. L’Assemblea costituente, convocata al Cairo il prossimo aprile, sarà ospitata dalla Lega Araba degli Ingegneri e dal Sindacato degli Ingegneri egiziani.
Il World Engineering Forum, che si svolgerà dal 26 novembre al 2 dicembre 2017 presso l’Auditorium Parco della Musica, avrà come temi principali: cambiamenti climatici ed energie rinnovabili; instabilità idrogeologica; rigenerazione urbana; risk management per l’ICT; nuove tecnologie ed eredità culturale; l’ingegneria e la nuova manifattura; ingegneria e salute. Sarà l'occasione per illustrare al mondo il grande valore dell’ingegneria Italiana, in accordo con le prossime iniziative del CNI, tra cui le giornate dedicate a questo tema in programma il prossimo aprile.
CNI: Professionisti antincendio, i requisiti per rimanere nell’elenco
Per rimanere nella lista dei professionisti antincendio è necessario aver conseguito 40 ore di aggiornamento obbligatorio, pena la sospensione dagli elenchi.
A chiarirlo il Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) in una circolare in cui esplicita i requisiti per rimanere nell’elenco dei professionisti antincendio, secondo quanto stabilito dal Ministero dell’Interno.
Il CNI ha ricordato che, come stabilito dal DM 5 agosto 2011, il 26 agosto 2016 terminerà il primo “quinquennio di riferimento” per coloro che erano già iscritti negli elenchi alla data di entrata in vigore del DM 5 agosto 2011.
Dopo tale scadenza, per gli iscritti agli elenchi che avranno maturato le 40 ore di aggiornamento obbligatorio decorrerà un nuovo quinquennio.
Viceversa gli iscritti che non avranno completato l’aggiornamento obbligatorio saranno temporaneamente sospesi dagli elenchi del Ministero dell’Interno con l’interdizione all’esercizio delle prestazioni riservate ai professionisti antincendio, pena la segnalazione al consiglio di disciplina territoriale per esercizio abusivo della professione.
Gli Ingegneri specificano che gli atti emessi e sottoscritti da professionisti antincendio in regime di sospensione sono nulli.
Il professionista sospeso però sarà reintegrato negli elenchi a seguito del completamento delle 40 ore di aggiornamento obbligatorio. Completato l’aggiornamento l’Ordine provinciale provvederà a ripristinare l’iscrizione del professionista negli elenchi e da quella data inizierà un nuovo quinquennio di riferimento, indipendentemente dalla durata del periodo di sospensione.
Il CNI ha fatto sapere che sta collaborando con la Direzione centrale dei Vigili del Fuoco per garantire prossimamente ai professionisti antincendio l’accessibilità diretta all’anagrafe dei crediti formativi tramite il portale Mying, e non solo tramite le segreterie degli Ordini provinciali.
Gli Ingegneri inoltre hanno esortato gli Ordini a proseguire “in maniera incessante” nell’attività formativa valida per l’aggiornamento dei professionisti sulle norme antincendio.
CNI: Piano trasparenza e a corruzione
Il Consiglio Nazionale degli ingegneri pubblica l’aggiornamento del Programma triennale per la prevenzione della corruzione, trasparenza e l‘integrità
2016 – 2018
PTPCTI CNI Aggiornamento 2016-2018
all.1 Piano dei Controlli 2016
all. 2 Programma Formazione 2016
all. 3 Sezione Trasparenza-obblighi Responsabili
OICE: servizi di ingegneria e architettura, format attestazione
L'attestazione dello svolgimento di servizi di ingegneria e architettura rappresenta un elemento di particolare importanza all'interno dei mezzi di prova del possesso dei requisiti necessari per la partecipazione alle procedure di affidamento di servizi di ingegneria e architettura, così come oggi vengono richiesti in base all'articolo 263 del dpr 207/2010.
L'OICE, al fine di facilitare l'operato delle stazioni appaltanti e per offrire agli operatori del settore un supporto operativo utilizzabile nei rapporti con la committenza, mette a disposizione l'allegato format che consente ai committenti di attestare lo svolgimento di servizi di ingegneria e architettura, indipendentemente dal periodo in cui essi sono stati svolti e, quindi, dalla denominazione attribuita, in base alla tariffa professionale vigente al momento dell'affidamento e dello svolgimento delle attività (art. 14 della legge 143/1949 o tavola Z-1 del d.m. 143/2013),e in relazione alla destinazione funzionale dei lavori cui si riferiscono i servizi. Tale format può essere utile anche alla "conversione" di precedenti attestati predisposti soltanto sulla base delle classi e categorie di cui all'articolo 14 della legge 143/49.
Il modello è stato preparato in base alla normativa vigente (codice dei contratti pubblici e regolamento attuativo) e riguarda tutte le prestazioni di servizi di ingegneria e architettura come classificate nella tavola Z-2 del d.m. 143/2013 e, per la fase di progettazione, prevede anche un'apposita voce per il ruolo che il "giovane professionista" (con meno di cinque anni di abilitazione professionale) ha assunto nell'ambito di un raggruppamento di progettisti ai sensi di quanto previsto dagli articoli 90, comma 7 del codice e 253, comma 5 del vigente regolamento.
In prospettiva dell'evoluzione della normativa vigente e, quindi, dell'emanazione del decreto delegato di attuazione della legge 11/2016 (delega per la riforma del codice appalti e per il recepimento delle direttive europee), si sottolinea l'importanza per tutti gli operatori economici che acquisiscono servizi di ingegneria e architettura (nel settore pubblico e privato, in Italia e all'estero) di avere aggiornata al d.m. 143/2013 tutta le certificazione dei servizi svolti, ancorché il suddetto decreto ministeriale preveda nella tavola Z-1 le corrispondenze fra ID. Opere del decreto e le classi e categoria dell'art. 14 della legge 143/49.
Non sono infrequenti infatti i casi in cui siano messe in discussione le corrispondenze fra le vecchie e le nuove classificazioni.
CNR: nasce il Centro per la Microzonazione Sismica
Il 28 gennaio 2016 si è tenuta la giornata di presentazione del “Centro per la Microzonazione Sismica e le sue applicazioni - CentroMS", costituito su iniziativa del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Dipartimento Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l'Ambiente (CNR-DTA) e l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (CNR-IGAG). Con il CentroMS, il CNR, le principali Istituzioni di Ricerca e le Università italiane che operano nel campo della microzonazione sismica hanno deciso di costituire un soggetto unico che, oltre a dare continuità alle attività intraprese per la riduzione del rischio sismico, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e con le Regioni, rappresenti un luogo di confronto scientifico per la ricerca di settore. Il CentroMS ha fra i suoi obiettivi quello di fornire supporto scientifico e tecnico ai soggetti istituzionalmente interessati alla microzonazione sismica e alle sue applicazioni, con particolare riferimento alla pianificazione urbanistica e alle problematiche connesse all’emergenza sismica.
CRESME: Osservatorio macchine
Il 4° trimestre 2015, per il mercato italiano delle macchine movimento terra, si contraddistingue per il record di macchine vendute o noleggiate: le 3.191 macchine rilevate sono il dato più alto degli ultimi 4 anni, occorre infatti tornare ai dati del 2011 per avere un valore simile. Rispetto allo stesso periodo del 2014 le vendite registrano una variazione percentuale pari al +37,5%. L’incremento delle vendite, iniziato già nel 1° trimestre 2014, è proseguito in modo esponenziale per tutto il 2015 tanto che il 37,5% registrato in quest’ultimo trimestre segue il +42,8% del 3° trimestre, il +40,2% registrato nel 2° trimestre e il +15,3% del 1° trimestre su base annua. Totalizzando i dati, il 2015 raggiunge il primato del numero di vendite/noleggi; le 9.128 macchine vendute o noleggiate sono pari al +34,7% del 2014 e pari al +49,9% rispetto a quelle del 2013.
Fisco Oggi: risposta a quesiti
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Mutuo e destinazione ad abitazione principale
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