SINTESI DI MONITORAGGIO LEGISLATIVO 11/25 MAGGIO 2018
Carlo Cottarelli ha ricevuto l'incarico per formare il nuovo Governo dal Presidente Mattarella.
Il Presidente del Consiglio incaricato ha dichiarato che consegnerà in tempi strettissimi la lista dei Ministri e il programma.
Inoltre, ha definito un preciso orizzonte temporale per il suo governo: se otterrà la fiducia dal Parlamento, si andrà al voto nei primi mesi del 2019. In caso contrario, il Governo Cottarelli traghetterà il Paese a nuove elezioni che si terranno subito dopo il mese di agosto.
Infine, Cottarelli si è impegnato a non candidarsi alle prossime elezioni politiche, aggiungendo che chiederà lo stesso impegno anche ai ministri che formeranno il suo governo.
LAVORI PUBBLICI
Linee guida sull’offerta economicamente più vantaggiosa
Via libera dell’Autorità nazionale anticorruzione alle linee guida n.2 sull’offerta economicamente più vantaggiosa. Le linee guida, attuative del Codice Appalti, sono state aggiornate dopo le modifiche introdotte con il Correttivo nel 2017.
Qui la Delibera Anac 2 maggio 2018 pubblicata in Gazzetta Ufficiale venerdì 25 maggio 2018.
Il testo è disponibile qui.
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Consultazione ANAC su bando tipo per assegnazione SIA
Anac ha messo in consultazione il Bando-tipo n. 3 - Schema di disciplinare di gara per l'affidamento, con procedura aperta, di servizi di ingegneria e architettura di importo pari o superiore ad € 100.000 con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
Per partecipare alla consultazione inviando osservazioni, l'Autorità ha assegnato il termine di trenta giorni, che scadrà il 13 giugno 2018 alle ore 24.00.
Il provvedimento e la nota illustrativa sono disponibili qui.
Consultazione ANAC su linee guida rating di impresa
Inoltre, ANAC ha messo in consultazione anche il documento recante linee guida in tema di rating di impresa. In tal caso è possibile partecipare alla consultazione fino al 29 giugno.
Il testo del documento e il modulo per presentare osservazioni sono disponibili qui.
Consultazione ANAC su linee guida rating di impresa
Inoltre, ANAC ha messo in consultazione anche il documento recante linee guida in tema di rating di impresa. In tal caso è possibile partecipare alla consultazione fino al 29 giugno.
Il testo del documento e il modulo per presentare osservazioni sono disponibili qui.
Pronto il decreto sui livelli di progettazione: approfondimento sul contenuto
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha concluso il lavoro sulla seconda bozza di decreto sui tre livelli di progettazione. Lo schema di provvedimento passa ora all’esame del Consiglio superiore dei lavori pubblici e della Conferenza unificata.
La prima versione del decreto era stata messa a punto a gennaio 2017, ma si è arenata a seguito della decisione di creare una progettazione semplificata per gli interventi di manutenzione ordinaria (oggetto di un’altra bozza di decreto, diffusa a inizio maggio).
Lo schema di decreto prevede che la progettazione sia orientata ad assicurare, nei tre livelli di approfondimento tecnico, la qualità del processo e del progetto, il rispetto delle regole tecniche, la sostenibilità economica, territoriale e ambientale, la sicurezza e il miglior rapporto tra benefici e costi di costruzione, manutenzione e gestione in relazione al ciclo di vita dell’intervento.
Per il raggiungimento di questi obiettivi, la progettazione dovrà assicurare la riduzione dei rischi da pericoli naturali e antropici, la durabilità e sostituibilità dei materiali, la facilità di manutenzione e gestione, il massimo riutilizzo delle risorse naturali e, ove possibile, la riduzione del consumo di suolo.
I materiali e i prodotti da costruzione da utilizzare dovranno essere conformi alle NTC 2018, al D.lgs.106/2017, alle norme europee armonizzate e alle omologazioni tecniche. Requisiti che dovranno essere indicati espressamente nelle relazioni tecniche.
Dal momento che gli interventi da progettare devono rispondere ai fabbisogni della collettività, la Stazione Appaltante redigerà il quadro esigenziale e il documento di indirizzo alla progettazione.
I tre livelli progettuali costituiscono una suddivisione di contenuti da sviluppare progressivamente nell’ambito di un processo unitario senza soluzione di continuità.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica potrà essere redatto in un’unica fase o in due fasi successive. In quest’ultimo caso, nella prima fase il progettista redigerà il documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP). Nel DOCFAP saranno individuate le possibili soluzioni progettuali alternative. Bisognerà prendere in considerazione la possibile localizzazione dell’intervento, le alternative di tracciato, il riutilizzo di aree dismesse, le diverse soluzioni tecnologiche, impiantistiche e organizzative disponibili, l’impatto sul contesto territoriale, ambientale e paesaggistico e le diverse modalità tecniche di intervento. In questo momento si analizzerà anche “l’opzione zero”, cioè l’ipotesi di non realizzazione dell’intervento. Il DOCFAP sarà sviluppato con un livello di approfondimento differenziato a seconda del tipo e della dimensione dell’opera.
Nella seconda fase saranno sviluppati i contenuti del DOCFAP, scegliendo solo una delle alternative progettuali.
Nei casi di affidamento dei lavori sulla base del progetto di fattibilità tecnica ed economica, il progetto dovrà contenere, tra gli altri documenti, uno schema di contratto indicante i tempi per la redazione del progetto definitivo e di quello esecutivo.
Nei concorsi di progettazione relativi al settore dei lavori pubblici, le Amministrazioni dovranno mettere a disposizione dei concorrenti gli studi specialistici, l’inquadramento territoriale dell’area di intervento e il piano particellare di esproprio.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica dovrà essere accompagnato da una relazione generale, da cui si evincano le motivazioni delle scelte operate dal progettista, e da una relazione tecnica, con indagine e studi specifici, come i livelli prestazionali dell’intervento, la presenza di eventuali interferenze e il contesto urbanistico.
La bozza di decreto indica inoltre gli elaborati grafici e le modalità con cui redigere il quadro economico da allegare al progetto.
Il progetto definitivo individuerà compiutamente i lavori da realizzare nel rispetto di tutti i vincoli esistenti e conterrà tutti gli elementi necessari per il rilascio delle autorizzazioni richieste. Dovrà conformarsi alle scelte del progetto di fattibilità tecnica ed economica, salvo eventuali modifiche da motivare nei dettagli, e indicare precisamente la localizzazione del cantiere. In caso di lavori su opere esistenti, nel progetto definitivo dovrà essere indicato lo stato dell’opera. Ove necessario, bisognerà indicare il piano di riutilizzo delle terre e rocce da scavo.
Per gli interventi complessi il progetto comprenderà anche il piano di manutenzione. In caso di affidamento dei lavori sulla base del progetto definitivo, i concorrenti dovranno indicare i tempi della progettazione esecutiva e i dettagli costruttivi relativi al progetto architettonico e strutturale.
Anche in questo caso, il progetto definitivo sarà corredato da una relazione generale e da relazioni tecniche e specialistiche ad un livello di definizione tale che nella successiva progettazione esecutiva non si abbiano significative differenze tecniche e di costo.
Successivamente, il progetto esecutivo sarà sviluppato ad un livello di definizione tale che ogni elemento sia identificato in forma, tipologia, qualità, dimensione e prezzo e corredato da un piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti in relazione al ciclo di vita dell’opera stessa.
Il progetto esecutivo consiste nell’ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni e dovrà definire quindi compiutamente ogni particolare architettonico, strutturale ed impiantistico dell’intervento da realizzare. La bozza di decreto esclude da questa fase solo i piani operativi di cantiere, i piani di approvvigionamento e i calcoli e i grafici relativi alle opere provvisionali.
Nell’ambito del progetto esecutivo l’opera verrà quindi inserita in modo dettagliato nel contesto urbanistico e saranno valutati gli effetti del cantiere sul paesaggio, sulla popolazione e sul traffico. Tutti i calcoli saranno effettuati con riferimento alle fasi costruttive e a quelle di esercizio. I progetti esecutivi relativi ad interventi su opere esistenti dovranno essere corredati da elaborati grafici in grado di definirne lo stato di conservazione, i materiali e le tecnologie costruttive utilizzate.
In base al Codice Appalti, lo ricordiamo, salvo che in pochi casi deve essere posto a base di gara il progetto esecutivo per evitare l’allungamento dei tempi e l’aumento dei costi di realizzazione delle opere.
Fino ad ora, mancando il decreto sui livelli di progettazione, nulla è cambiato. Il passaggio alle nuove regole non sarà immediato. La bozza di decreto diffusa dal Mit prevede infatti sei mesi di tempo per l’entrata in vigore dopo la pubblicazione.
PROFESSIONISTI
Reddito architetti, Almalaurea: a 5 anni dal titolo non supera i 1.267 euro al mese
A cinque anni dalla laurea le retribuzioni medie dei laureati in architettura non superano i 1.267 euro al mese.
A sostenerlo Almalaurea nel Rapporto 2017, in cui ha analizzato il profilo e la condizione occupazionale dei laureati a 1, 3 e 5 anni dalla laurea.
Ad un anno dal conseguimento del titolo universitario, la retribuzione mensile netta dei professionisti sfiora i 1.150 euro. Rispetto alle rilevazioni precedenti le retribuzioni reali risultano in aumento del 3%, ma in calo del 12% rispetto alle condizioni pre-crisi economica (2010).
Ad un anno dal titolo, le retribuzioni sono particolarmente elevate tra gli occupati dei gruppi medico (1.510 euro in media) e farmaceutico (1.229 euro) ma decisamente inferiori alla media, invece, nei restanti gruppi disciplinari, dove non raggiungono neppure i 1.000 euro; per gli architetti, ad esempio, è stata registrata una retribuzione di 812 euro al mese.
Anche a cinque anni dalla laurea, le retribuzioni più elevate sono percepite dai laureati del gruppo medico (1.877 euro), mentre risultano inferiori alla media le retribuzioni dei laureati nel gruppo architettura (1.267 euro al mese).
I dati Almalaurea sono in linea con quelli da Adepp che ha rilevato una flessione del 2,73% negli ultimi 12 anni del reddito dei liberi professionisti. Per gli ingegneri e gli architetti, i dati Adepp sui redditi rilevano che un architetto under 30 guadagna in media 11.005 euro lorde all’anno mentre un ingegnere under 30 sfiora le 14mila euro lorde all’anno.
In linea generale, i liberi professionisti under 40 anni guadagnano, in media, un terzo dei loro colleghi over 50, le donne guadagnano in media il 40% in meno dei loro colleghi uomini e la differenza di reddito si rileva già per le under 30 anche se è meno evidente (9% in meno).
Le differenze di reddito sono causate anche dalla provenienza geografica dei professionisti. I professionisti del Sud dichiarano in media il 40% in meno dei loro colleghi del Nord Italia
Secondo il Rapporto Almalaurea, nel 2017, avvocati, ingegneri, commercialisti sono entrati nel mondo del lavoro prima di altre categorie andandosi ad aggiungere a quelle professioni che avevano già registrato un miglioramento.
Tra uno e cinque anni dal conseguimento del titolo l’incremento della quota di occupati ha coinvolto soprattutto i laureati dei gruppi linguistico, economico-statistico, architettura e chimico farmaceutico. A cinque anni dal titolo si può quasi parlare di piena occupazione per i laureati dei gruppi scientifico, ingegneria, professioni sanitarie ed educazione fisica.
A cinque anni dal titolo sono i laureati in architettura a registrare i livelli più elevati di lavoro autonomo, che raggiungono, rispettivamente il 34 e il 25% degli occupati. Maggiore diffusione dei contratti a tempo indeterminato si osserva, invece, tra i laureati dei gruppi ingegneria e scientifico con quote che sfiorano l’80%.
Il lavoro autonomo è più diffuso nelle aree meridionali soprattutto tra gli architetti; il lavoro a tempo indeterminato è invece prerogativa del Nord.
Qui è possibile consultare il rapporto Almalaurea.
Pratiche edilizie ed equo compenso: a Roma e Napoli i tecnici collaborano col Comune
Instaurare una proficua collaborazione tra professionisti e pubbliche amministrazioni (PA) favorendo il lavoro dei progettisti da una parte e la semplificazione delle pratiche comunali dall’altra.
Questo il comune denominatore di due iniziative che hanno coinvolto i professionisti tecnici di Roma e Napoli e che hanno come fulcro l’attuazione del Jobs Act Autonomi per ciò che concerne il ruolo sussidiario delle professioni e la rivendicazione della dignità professionale.
Per velocizzare l'istruttoria delle pratiche edilizie a Roma, l’Ordine degli architetti di Roma, lo scorso 23 maggio, ha presentato la Commissione CICLOPE (Commissione Integrata Lavoro e Opere Pubbliche sui procedimenti edilizi) che lavorerà in piena sinergia con l’Assessorato e il Dipartimento di architettura e urbanistica, per fornire un contributo all’amministrazione capitolina.
In pratica, la commissione, attraverso un team di tecnici, esaminerà le pratiche edilizie (Cila, Scia, PdC ecc) e fornirà un parere facoltativo e non vincolante sui procedimenti edilizi che gli architetti regolarmente iscritti all’Ordine intendono presentare.
Questa iniziativa apre una nuova fase di collaborazione fra Ordini e Amministrazione, in linea con l’articolo 5 del Jobs Act Autonomi, favorendo il lavoro dei professionisti, alleggerendo i compiti dei dipendenti degli uffici pubblici e riducendo i tempi di attesa per i cittadini.
Un altro esempio di collaborazione tra PA e professionisti è accaduto a Napoli; qui i componenti della Coalizione 27 Febbraio (#C27F) il 17 maggio scorso si sono riuniti intorno ad un tavolo con il Comune per discutere di temi essenziali per i professionisti come: equo compenso, lotta al lavoro nero negli studi professionali, certezza dei pagamenti e condono edilizio.
Anche in questo caso la collaborazione che si è instaurata tra i professionisti e la PA passa dai principi istituti dal Jobs Act autonomi sull’equo compenso e sulla certezza di pagamento. Sul punto, infatti, il Comune di Napoli si è reso disponibile a ipotizzare una retribuzione di riferimento per specifici interventi di consulenza, laddove non sia già prevista da specifici decreti ministeriali (come accade per ingegneri e architetti con il DM 17 giugno 2016). L’auspicio è che anche il Comune di Napoli possa emanare una delibera sull’equo compenso come ha fatto la Regione Toscana.
Sul fronte del contrasto allo sfruttamento dei lavoratori autonomi, il Comune di Napoli ha approvato una delibera che ha modificato il Regolamento per la concessione di suolo pubblico subordinando questa concessione al rispetto da parte dei richiedenti di una serie di norme, tra cui quelle in materia di lavoro, contribuzione previdenziale, applicazione dei contratti collettivi e tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Secondo la #C27F “questa delibera, unica in Italia, costituisce un importante precedente circa l'uso degli strumenti amministrativi comunali contro lo sfruttamento del lavoro”. In tal modo la partecipazione a gare potrebbe essere inibita senza la prova della regolarità retributiva e contributiva nei rapporti lavorativi con i propri collaboratori, prevedendo la revoca dell’incarico.
Per arginare il problema del mancato pagamento di professionisti abilitati da parte di committenti che senza problemi danno inizio ai lavori, la C27F ha proposto di istituire una piattaforma telematica con cui acquisire idonea documentazione attestante i pagamenti dei professionisti per l'ottenimento di permessi, concessioni, autorizzazioni, assensi comunque denominati, ecc.
Al termine del tavolo tecnico il Comune ha anticipato che, in considerazione della rilevanza degli argomenti affrontati dalla C27F e della capacità multidisciplinare di affrontare questioni che riguardano trasversalmente i liberi professionisti di vari settori, coinvolgerà la Coalizione nel tavolo tecnico sul condono edilizio, argomento complesso che vedrà coinvolti tutti gli ordini professionali e collegi interessati dall’argomento (agronomi, architetti, avvocati, geologi, geometri, ingegneri, periti). (edilportale.com)
FISCO
Ecobonus, le regole per la cessione del credito d’imposta
L’Agenzia delle Entrate fa chiarezza sulla cessione del credito corrispondente all’Ecobonus. È stata pubblicata la circolare 11/E, che spiega come usufruire della misura pensata per incentivare maggiormente gli interventi di efficientamento energetico degli edifici.
Qui per approfondire.
Fatturazione elettronica, cosa c’è da sapere
Andrea Caccia, esperto UNINFO e Daniele Tumietto, esperto UNINFO, Fatturazione elettronica, ecco le regole dell'Agenzia delle Entrate (provvedimento e circolare): che c'è da sapere
Barbara Weisz, Fatturazione elettronica, le richieste dell'imprese verso l'obbligo 2019
Umberto Zanini, Fatture elettroniche, così i soggetti Iva dovranno inviarle a Sdi: le casistiche
Paolo Catti, Obbligo fatturazione elettronica, 5 cose da sapere per non farsi cogliere impreparati
Paolo Catti e Giuseppe Di Sessa, Fatturazione elettronica 2019, la trasformazione digitale in cinque passi
Claudio Rorato, Fattura elettronica B2B, tutti vantaggi per professionisti e software house
Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce, Fatturazione elettronica, i vantaggi nel ciclo attivo per le aziende
Rosario Farina e Benedetto Santacroce, Il ciclo passivo della fatturazione elettronica, i vantaggi dal 2019 per le imprese
Salvatore De Benedictis, Fattura elettronica, la legge sull'IVA è inadeguata: ecco perché e come adeguarla al digitale
Robert Braga, Fattura elettronica, commercialisti intermediari di piccoli clienti: quale soluzione
Luigi Foglia e Alessandro Selam, Fattura elettronica B2B, l'Agenzia delle Entrate prova a semplificare la vita delle aziende
Il Sole 24 ore del 18.5.2018: E-fattura, controlli sull'«originalità»