Fondazione Inarcassa incontra a Udine il Ministro Alfano. Presentate le proposte per l’internazionalizzazione di ingegneri e architetti
Roma, 12 aprile 2017. “Gli ingegneri e gli architetti italiani, così come le PMI, sono molto richiesti in tutto il mondo anche se, a causa della ridotta dimensioni delle loro strutture professionali, difficilmente riescono a competere sul mercato internazionale” - è quanto afferma il Presidente di Fondazione Inarcassa, Andrea Tomasi, a margine dell’iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal titolo “La Farnesina incontra le imprese”.
Scopo dell’evento, tenutosi a Udine alla presenza del Ministro Angelino Alfano: promuovere l’internazionalizzazione del sistema imprenditoriale.
Il Dott. Roberto Corciulo della IC&Partners, intervenuto all’evento come rappresentante delegato dalla Fondazione Fondazione - ha illustrato al Ministro un piano di attività volte ad agevolare i singoli studi specialistici all’estero: “network di questo tipo non solo permettono di incrementare le occasioni di lavoro fuori dal Bel Paese, ma altresì di potenziare quelle esistenti, riallacciando da un lato i rapporti con i professionisti del settore che operano già fuori dai confini italiani e, dall’altro lato, assicurando agli espatriati di rientrare o quantomeno di collaborare fattivamente con i colleghi nazionali attraverso sinergie necessarie a ottimizzare le performance lavorative”.
Accogliere le categorie professionali più direttamente interessate (Commercialisti, Avvocati, Ingegneri-Architetti) come uditori alle riunioni della cabina di regia MAE-MISE e dare possibilità anche ai professionisti di creare reti di impresa e/o consorzi al fine di permettere la formazione di aggregazioni interdisciplinari specializzate sui temi dell’internazionalizzazione: sono queste alcune delle richieste formulate al Ministro Alfano.
“Superfluo poi - conclude Tomasi - rimarcare il notevole sforzo che le categorie appartenenti a tale comparto (come in quello delle PMI) devono affrontare per adeguarsi velocemente alle aspettative del mercato, dedicandosi a tutti quegli aspetti – anche burocratrici – per essere sempre aggiornate e affrontare i repentini cambiamenti. A fronte di questo enorme dispendio di energie è quindi importante che anche i servizi professionali, scientifici e tecnici, che desiderano affrontare il mercato estero, siano condotti lungo percorsi in grado di garantire conoscenze e opportunità. Assicurazioni, queste ultime, ottenibili solo se i nostri professionisti saranno considerati attori attivi nei processi d’internazionalizzazione.”