Nella riunione del Consiglio dei ministri del 13 maggio, il Governo ha approvato il c.d. decreto legge “rilancio” , una manovra economica di 55 mld di euro che introduce misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia per far fronte alla crisi epidemiologica.
Il Governo è intervenuto in modo deciso per rilanciare il settore edilizio con un rafforzamento notevole degli strumenti fiscali legati agli interventi di efficientamento energetico degli edifici (ecobonus), la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e gli interventi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. E’ stata introdotta una detrazione fiscale del 110 per cento per le spese sostenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.
Sono misure importanti perché, innanzitutto, incidono in maniera decisa sulla leva fiscale a carico dei contribuenti; in secondo luogo, favoriscono la messa in scurezza del nostro patrimonio immobiliare. Nel complesso ,sono misure che mettono al primo posto la sicurezza de cittadini e delle nostre case.
I temi della prevenzione del rischio sismico, della sicurezza delle abitazioni, occupano un ruolo centrale nell’agenda di Fondazione Inarcassa. Insieme ai Consigli nazionali degli architetti e ingegneri, Fondazione Inarcassa promuove la Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, che quest’anno giunge alla sua terza edizione. E’ un’iniziativa la cui mission fondamentale è, e continuerà ad essere, quella di sensibilizzare cittadini e istituzioni circa il rischio sismico. E’ un impegno concreto, attorno cui Fondazione Inarcassa ha elaborato, nel corso del tempo, proposte specifiche per rilanciare il tema degli incentivi fiscali legati alla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare.
L’innalzamento della soglia della detrazione fiscale al 110 per cento è, quindi, un’ottima base di partenza per rilanciare il settore dell’edilizia e aumentare le opportunità di lavoro per i nostri professionisti. Fondazione Inarcassa sarà attenta ad approfondire il provvedimento e non farà mancare le proprie proposte. Perché le misure adottate diano i risultati sperati occorre da un lato estendere il più possibile la platea dei beneficiari (ad esempio sarà importante includere almeno la zona sismica 3) e, in secondo luogo, bisognerà insistere sulla proroga dei termini per accedere ai bonus fiscali, ad oggi fissati al 31 dicembre 2021; inoltre, l’utilizzo degli incentivi deve essere anche uno strumento per favorire la mappatura reale del rischio sismico delle nostre abitazioni, e questo sarà possibile consentendo la detrazione delle spese sostenute per la classificazione e verifica degli immobili a prescindere dal fatto che si eseguano effettivamente gli interventi.
Sarà fondamentale che tutte le misure adottate siano accompagnate da un processo di snellimento delle procedure che, secondo le recenti dichiarazioni della ministra dei trasporti e delle infrastrutture, dovrebbe essere inserito in un prossimo decreto “semplificazioni”.
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