Il 6 febbraio 2025, Roma ha ospitato la "Giornata della Libera Professione", un evento di grande rilevanza per il futuro delle libere professioni tecniche, con un focus centrale sull’equo compenso, la qualità progettuale e la centralità del progetto. Professionisti, esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni politiche si sono confrontati sulle problematiche più urgenti che riguardano il mondo delle libere professioni.
Nel corso della giornata, i partecipanti si sono divisi in tre panel tematici, ognuno dei quali ha trattato temi cruciali per il futuro delle libere professioni tecniche.
Il primo panel ha visto protagonisti Amalia Ercoli Finzi, Ingegnere Aeronautico e Scienziata, e Massimo Pica Ciamarra, Architetto e Direttore di “Le Carré Bleu”. L'ingegnere Ercoli Finzi ha sottolineato con orgoglio l’eccellenza dell’ingegneria italiana, citando la Stazione Spaziale Internazionale come esempio della capacità progettuale del nostro Paese. “L'innovazione deve permeare ogni settore, anche i più tradizionali”, ha dichiarato, enfatizzando l’importanza di mantenere viva l’eccellenza progettuale anche in un contesto in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più preminente.
L'architetto Massimo Pica Ciamarra ha portato all’attenzione la crescente marginalizzazione del progettista. Ha evidenziato come la burocrazia e la standardizzazione dei processi progettuali stiano erodendo la centralità del progettista, ricordando che “progettare significa dare forma ai sogni di una comunità.” Ha inoltre proposto la creazione di un codice europeo che tuteli la qualità degli ambienti di vita e dei progetti architettonici.
Il secondo panel ha trattato temi centrali come l’equo compenso, la fiscalità e l’aggregazione professionale. I partecipanti hanno discusso della necessità di politiche che possano garantire una giusta remunerazione per i professionisti, oltre a facilitare la collaborazione e l’integrazione tra i diversi settori.
Nel terzo e ultimo panel, il dibattito politico ha visto una partecipazione attiva di rappresentanti delle istituzioni. L'Onorevole Andrea De Bertoldi ha aperto il dibattito e ha sottolineato l’importanza di una visione condivisa per la difesa delle libere professioni, confermando il pieno sostegno politico per il riconoscimento degli architetti e degli ingegneri.
Tra gli interventi, la Senatrice Fiammetta Modena ha messo in evidenza l'importanza di monitorare l’efficacia delle leggi sull’equo compenso, affinché le buone intenzioni non restino lettera morta. L'Onorevole Agostino Santillo ha proposto l’introduzione di preventivi chiari e vincolanti, una misura apprezzata dai professionisti per contrastare la concorrenza sleale.
L’Onorevole Chiara Gribaudo ha chiesto una legge sull’equo compenso che risponda concretamente alle esigenze dei liberi professionisti, mentre l’Onorevole Tullio Patassini ha elogiato gli architetti e ingegneri italiani, definendoli veri e propri artisti da tutelare e valorizzare. Infine, il Senatore Stefano Patuanelli ha richiesto l’introduzione di una legge sul progetto, che ponga al centro il valore del progettista, evitando che la professione venga ridotta a un’operazione meccanica.
La giornata si è conclusa con un appello unanime a favore delle libere professioni come pilastro fondamentale per lo sviluppo del Paese. È emersa la necessità di adottare politiche adeguate per proteggere la dignità e il valore del lavoro professionale, garantendo che la qualità del progetto resti al centro di ogni intervento. I partecipanti hanno sottolineato che la sfida per il futuro sarà quella di assicurare equità, trasparenza e il riconoscimento del talento professionale, per contribuire in modo decisivo alla crescita del Paese.
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